Cravenroad7

A me è piaciuto. Il problema è che credo di non averlo capito del tutto. Qualcuno più sveglio di me che mi faccia uno spiegone?

mah...niente di che questo albo

Trovo che abbia degli spunti interessanti e mi piace il fatto che offra una visione non troppo stereotipata dell'infanzia. Ho apprezzato molto in particolar modo Ci sono anche degli aspetti meno gradevoli, alcuni proprio retorici e banali, come Nel complesso, mi ha divertito, quindi voto positivo. La vera pecca però è la ninna nanna, scritta senza la minima concezione metrica e con delle frasi costruite davvero malissimo, come "A chi è così sciocco da riderle in faccia, la notte fa in modo che per sempre taccia!", che sarebbe "La notte fa in modo che taccia per sempre A chi le ride in faccia", una roba tipo "Chiamo ammiocuggino". Meglio senza, a questo punto.

A proposito del "Qualcuno pensi ai bambini": citare i Simpson in un contesto serio (e serioso) come quello di quest'albo è un boomerang. In generale, la strizzatina d'occhio non può essere così pretenziosa. Invece di rendere odioso il personaggio che pronuncia la battuta si sortisce l'effetto opposto rendendo odioso l'autore della pensata.
Lo capirete mai? Mah.
Mi rendo conto che "e l'ironia?" è ormai diventato il nuovo "e le foibe?", ma... e l'ironia?

Il finale confusionario e moralizzante è il punto più basso di una storia altrimenti molto valida, come non mi sarei mai aspettato dalla baraldi. Le ingenuità e la retorica nei dialoghi sono in netto calo e la trama è avvincente, e per la prima volta da tanto tempo si lega ad un tema attuale ma non abusato. Se la barbara continua a migliorare così ad un certo punto mi dovrò rimangiare tutto il male che ne ho detto e pensato.

Ma anche per la faiga e il ruack'en'ruoool!

La cosa allucinante non sono le recensioni in sé, ma quando questa roba scritta (malissimo) da qualche ragazzino e che al meglio è un contenitore di supercazzole prematurate, venga pubblicizzata sulla pagina ufficiale.

Significa prendere quel poco di credibilità che resta a certi siti di informazione dei fumetti, e livellarla ancora più verso il basso. Ormai si sta scavando.

A me Roi su Dylan Dog affascina quasi sempre, spesso anche quando è piuttosto al di sotto delle sue capacità. E qui non sarà ai livelli degli anni d'oro, ma è un gran bel vedere, ne saranno felici tutti i suoi fan, tra i quali mi annovero.
Alcune tavole mi hanno proprio catturato e se quest'albo ha una ragione d'acquisto e per quel che mi riguarda ha solo quella, lo si deve unicamente al disegnatore a cui assegno un 8 pieno.
Però mi rimane un certo senso di spreco

La storia, che tra le lunghe della Baraldi è per me forse la migliore (ma sarò un po' raddolcito dai disegni), raggiunge a stento il 5 e questo è il voto che darò, senza fare una media comoda che porterebbe ad un accettabile.
I dialoghi sono un pochino meglio, in generale, rispetto agli albi precedenti, ma le rime sono di rara legnosità e bruttezza. Già non sono questo grande appassionato delle filastrocche chiaverottiane, ma la Baraldi dovrebbe decisamente andare a ripetizioni dal buon Claudio E non solo di rime.
La vicenda mi sembra un po' ispirata ad un romanzo breve di Ballard, Un gioco da bambini (Running Wild), che però ricordo vagamente, quindi non ne sarei del tutto sicuro. L'orrore è più chiamato ed evocato (dai disegni ovviamente) che presente realmente e dopo un inizio anche promettente l'albo ha finito per annoiarmi, ho trovato poco stimolante perfino il racconto nel racconto. Giusto la figura di Markus ha destato un minimo d'interesse, diversamente dalla masnada di ragazzini in cui spicca una Mercoledì addamsiana (spostata di qualche giorno) e dalla Dylan Girl.

Disegni e copertina molto belli. La storia mi è piaciuta e scorre che è un piacere. Il tema è interessante, detto da un neopadre...

Copertina accattivante, si diciamocelo ti viene voglia di comprarlo appena lo vedi. Roi secondo me stavolta c'è... mi piacciono quegli occhioni pieni di significato e che dicono tutto, le sfumature e i giochi di inchiostro, promosso.
Ma la Baraldi, non ci siamo, l'idea non è male, la storia scorre tranquilla e i dialoghi solo articolati nel modo giusto...ma la storia in se non regge, troppe forzature e il modo con cui si arriva al finale è proprio no-sense.

Peccato da come era stato ben pubblicizzato e dall'intervista della Baraldi al Cartoomics sembrava molto più accattivante. Rimane cmq un albo accettabile grazie ai disegni.

Mi è piaciuta..Mi è paciuta...Mi è piaciuta !!!
Copertina fantastica ( col Cave è prassi ) , ma io solo ci vedo un teschio sotto la scritta fearland?
manca il solo bloch e sarebbe come tornare indietro di 10 anni (in senso buono).
Superflua Rania ma apprezzabile la ragazza di turno e ultima pagina inquietante al punto giuso.
Storia promossa ,voto da 7 1/2

Non sono partite le recensioni all'albo e le discussioni che ci sono già polemiche/scaramucce e Rrobbe è già partito aggressivo in contropiede.
Brutto indicatore per la qualità della storia.

PS: bella cover

Ho dato un buono.

Copertina molto bella, io penso che Cavenago stia già facendo molto meglio di Stano, ma è anche vero che quest'ultimo non mi faceva impazzire, e questo probabilmente mi influenza.

Il soggetto secondo me e' molto buono, da 8, l'idea della baby gang inquietante non è stata esplorata spesso su DD e mi è piaciuta assai.

Disegni 8: adoro Roi e alcuni close up sugli occhi di dylan o dei bambini sono fantastici, forse un pò strane alcune figure intere dove le teste dei bambini risultano leggermente grandi rispetto al corpo, ma le atmosfere sono le sue e sono uniche.

Sceneggiatura 5.5: non sono un fan della Baraldi ma non parto assolutamente prevenuto. Però, cosi come uno ricorda una vignetta in particolare o una frase bellissima, che magari risolleva una storia solo sufficiente, allo stesso modo basta una frase sbagliata per intristire la lettura. Come altri hanno sottolineato, la filastrocca è quasi illegibile, sicuramente per metrica ma anche per forzatura delle rime. Non sono particolarmente infastidito dal finale psichedelico, ho apprezzato infatti molto meno cose come la tizia che entra terrorizzata nella sala degli specchi e subito dopo fa il fenomeno con un potenziale killer, oppure il discorso di Ranya (si sta giustamente insistendo più su di lei che sul commissario, però sta venendo fuori una specie di Julia con la pistola).

Diciamo che la media è un buon 7, a parer mio si intende!

La cosa positiva della Baraldi, parlo dal punto di vista dell' editore, è che sembra smuovere parecchi lettori non abituali. Su Facebook c'è un florilegio di vesti strappate, di "non ho mai letto Dylan ma", "pensavo fosse per bambini","il mio primo Dylan: MONUMENTALE".

Peccato che fb non sia la "realtà", come non lo sono le cose che scrivono costoro, probabilmente neanche pensate in modo sincero, ma messe lì soltanto per fare un po' di scena, pro o contro che sia. Quasi sicuro che la realtà non lo siamo neanche noi forumisti, una specie estinta da sé per mancanza...di forumiste, con cui riprodursi

ALOHA OMOSOCIAL-ITA'