Piccatto ha scritto:
Io, onestamente, non credo. Al di là del fatto che un tratto del genere, per quanto ereditato da Breccia, negli anni '90 non avrebbe proprio trovato collocazione, ma nel senso che non sarebbe proprio esistito, che sarebbe stato completamente estraneo al gusto dell'epoca, se io guardo uno qualsiasi dei DYD della prima metà degli anni '90 vedo un altro personaggio a livello espressivo e caratteriale. Celoni può diventare accettabile per me soltanto perché i tempi sono cambiati e il gusto anche, ma anche in quel senso gli preferisco un Dall'Agnol moderno che, pure con una certa giusta dose di freschezza e attualità, mi fa presenta un Dylan che io riconosco come tale.
Per rispondere a ladyofdarkness, Groucho non mi ha mai fatto pena o tristezza. Per me è e resta un demone, una proiezione del subconscio di Dylan e, alla base, una semplice spalla per cui gli autori non hanno mai voluto creare un vero background. Ed è bello così, perché non ce ne sarebbe bisogno. Il resto sono fantasie.
Vabbè..mi pare forzato dire che il Dylan di Celoni non sia riconoscibile. In quel senso, quello di Freghieri che è, Paul Newman de noaltri ??
Celoni, come ogni disegnatore, ha la sua versione di DyD, ma non mi pare snaturi più del dovuto.
Su Dall'Agnol non dico niente, sennò mi dicono che non capisco niente di disegno e di arte...
Poi si santifica una come Paola, che ha sempre cercato nelle sue salse ricolme di ingredienti sino allo sfinimento, di creargli un perché.