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#OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
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Mediocre (5) 18%  18%  [ 3 ]
Accettabile (6) 12%  12%  [ 2 ]
Buono (7-8) 35%  35%  [ 6 ]
Ottimo (9-10) 12%  12%  [ 2 ]
Voti totali : 17
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 Oggetto del messaggio: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: mer feb 09, 2022 1:46 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna

UN’INESTRICABILE ZONA MORTA E UN ATTORE TORMENTATO DA VIOLENTE VISIONI!



Immagine




DYLAN DOG
OLDBOY 11



Soggetto: Porretto Rita e Mericone Silvia, Eccher Giovanni
Sceneggiatura: Porretto Rita e Mericone Silvia, Eccher Giovanni
Disegni: Piccioni Valerio, Di Vincenzo Maurizio, Piccatto Luigi, Riccio Renato, Santaniello Matteo
Copertina: Montanari Giuseppe, Bacilieri Paolo


Le pareti del cervello
Soggetto e sceneggiatura: Silvia Mericone e Rita Porretto
Disegni: Valerio Piccioni e Maurizio Di Vincenzo

Un viaggio nei devastanti labirinti mentali di Cora, protagonista de “Il lago nero” e di “Cuore cattivo”, per scoprire l’origine della sua follia omicida... Un enigmatico percorso in una terribile zona morta che rischia di intrappolare Dylan per sempre.

Il mostro dentro
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Eccher
Disegni: Luigi Piccatto, Renato Riccio, Matteo Santaniello

Quale segreto cela la vita di Fred, un celebre interprete di blockbuster cinematografici? L’attore si rivolge all’Old Boy perché da qualche tempo è oppresso da visioni in cui assiste a violente aggressioni immancabilmente seguite da sanguinosi assassinii.


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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: dom feb 13, 2022 6:11 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Ragazzi, per usare un termine presente nell'albo... Che abominio la storia di Eccher! Proprio da zero totale! E i disegni di Piccatto e soci sicuro non aiutano.
Storia tremenda con dei dialoghi antidiluviani e un "Geronimo!" totalmente insensato che grida vendetta!

La prima ancora non l'ho letta, voglio prima ripassare i due capitoli precedenti.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: dom feb 13, 2022 6:41 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Che bomba la storia del duo merry-porry!
Angosciosa, disturbante e avvincente.

Questa entra tra le storie più belle degli ultimi anni e forte pretendente al titolo del Galeone d’oro.

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: dom feb 13, 2022 11:36 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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Avrei votato primo per la sola prima storia.
La seconda è parecchio penalizzata dai predicozzi morali e dalle situazioni telefonate, altrimenti poteva essere anche interessante.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: gio feb 17, 2022 10:33 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
Le pareti del cervello è un ottimo viaggio allucinato. Situazioni e inquadrature angoscianti fino ad un finale liberatorio come il risveglio da un incubo. Brave le sceneggiatrici. Voto 8,5.
Mi chiedo se il cognome Amis sia un omaggio al romanziere inglese (figlio di romanziere) Martin o a qualche sua opera in particolare.

Il mostro dentro voto 5. Lodevole la condanna all'omofobia che contiene, ma tutta la storia del mostro e delle visioni non mi ha convinto. Ho trovato noiose anche quelle storie di destini di personaggi secondari che una volta a Chiaverotti riuscivano bene. Interessante la figura dell'attore però, che assomiglia a Dylan e che ha interpretato dei film con titoli simili ad un paio con protagonista Rupert Everett. Disegni che non aiutano proprio.

Voto buono grazie ovviamente alla prima storia.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: ven feb 18, 2022 10:46 am 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
Carina la cover

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Rollbacker di Wikipedia dal gennaio del 2021


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: mar feb 22, 2022 5:11 pm 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: dom feb 27, 2022 1:44 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Della prima storia non ho capito niente...avrei dovuto rileggere il precedente capitolo ma non avevo voglia! :D
Comunque è fatta bene, questo è sicuro.

Mi è piaciuto abbastanza anche la seconda, tema difficile, era facile scivolare e fare un pasticcio. Invece è venuto fuori una storia bella con personaggi ben fatti e un Dylan nella giusta parte.

Alla fine accettabile per me, non ricorderò a lungo questo albo ma è stata una lettura piacevole. ;)

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: mer mar 16, 2022 1:51 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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Immagine

le pareti del cervello
l'old boy sta diventando una garanzia, ultimo rifugio anti-atomico del veterano dylaniano: almeno una storia bella la si trova sempre...
non so se porretto e mericone hanno in mente di continuare con questa saga... vale il discorso fatto per il pianeta dei morti di bilotta..
per me potrebbero continuare all'infinito.. siamo già al terzo capitolo ma l'affiatatissimo quartetto non dà il minimo segno di stanchezza
non a caso si tratta di saghe, quella bilottiana e quella in esame, che si collegano direttamente al dylan dog delle origini (anni '80 e '90)
come lascia intendere il gioco iniziale con le lapidi e le date che si accavallano, anche se "le pareti del cervello" si colloca fuori dal tempo
e bisogna dire che porretto e mericone devono comunque qualcosa al dylan recchioniano e lo si nota molto in questo ultimo capitolo...
son storie che si leggono in un amen, con molte pagine mute, in cui viene data carta bianca ai due bravissimi e ispiratissimi disegnatori
i virtuosismi si sprecano: i disegni sulle pareti della clinica, le vignette che si alternano a pag.29, le panoramiche a pagina 36, 37 e 53...
la storia, se poi la si va a guardare, è il solito tour infernale sul medesimo modello della più recente "il detenuto", per intenderci...
storia abbastanza "intellettuale", questo va detto, a tratti inafferrabile... ma si tratta di virtuosismi non fini a sé stessi, secondo me
vedi la maschera jokeriana, la scena della lobotomia... la vicenda rimane scabrosa, sempre quando ci sono di mezzo i bambini piccoli
non ai livelli del capolavoro IL LAGO NERO, ma più o meno su quelli del secondo capitolo "cuore cattivo", storia tra il buono e l'ottimo...
la copertina mi piace molto

voto 8+


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: mer mar 16, 2022 2:18 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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il mostro dentro
ero partito prevenuto su questa storia... e devo purtroppo dire che, alla fine, i miei timori sono stati tutti confermati...
una roba abbastanza imbarazzante... la mattonata retorica che purtroppo su dylan dog non dobbiamo mai farci mancare
l'omaggio a rupert everett post-coming out ci poteva stare, anche se la vicenda mi ricorda di più il nostrano gabriel garko
i momenti peggiori sono il capitano "hartman" (e vabbuò) e il modo barbino in cui la vicenda si risolve (o non si risolve)
i disegni a me non sono dispiaciuti, ma il mostro eccessivamente infantile va collocato pure tra le cose peggiori....
comunque nel sondaggio ho votato buono per la prima storia... eccher meglio su zagor che su dylan, a mio avviso..

voto 4


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: gio mar 31, 2022 7:13 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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bene la prima storia che chiude (?) degnamente la trilogia, questo è ciò che mi aspetto dal duo.
sulla seconda sono d'accordo col commento di kramer

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: mar apr 12, 2022 8:32 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Oggi ho recuparato qualche arretrato approfittando del tempo libero, ma per la storia delle P&M dovrò prima rimediare un ripasso degli altri due episodi della saga di Cora. Nel frattempo:


Il Mostro dentro


Testi 4 e 1/2
Disegni 7 -

Dentro ogni mostro c'è un po' d'umanità, e dentro ogni umano c'è un tantum di mostruosità, teorizzava Sclavi.
Eccher invece dovrebbe stare FUORI da DD per non partorire certi obbrobri. Continuo a far fatica nel comprendere come autori simili possano esser stati raccattati per scrivere storie di DD :o

La storia - parola grossa - in pratica è un bluff clamoroso, nel segno del "nulla di fatto" più svergognesco che ci sia. Imbastisce una prima metà anche decente sulle fisime visionarie del protagonista, e poi evapora in un bicchier d'acqua (piovana) sostenendo in pratica che non è successo nulla di eclatante, e certe cose bisogna aspettarsele :|

Ciò che conta di più per l'autore è intorbidarci le balle con la questione a tesi social-retorica sulla sessualità "altra" nei tempi che furono - v. storia ambientata negli anni '90s, riferimenti all'AIDS, Golf squadrate nei garage, no cellulari... - e meta-menarsela a corredo per indottrinarci in merito alla teoria di cosa sia un incubo o quanto debba essere questo "sovrannaturale" per trovare spazio sulle pagine DD. Insopportabile :? :evil: :? .
Altro che scopiazzamenti chiaverofili con singole storie-nelle-storie di casi umani con voce fuori campo a raccontarne la disgraziataggine! La seconda parte (dalle colluttazioni presso finestra in poi, p.155) è totalmente devoluta ad una stucchevole ricomposizione di coppia moscissima, previe gelosie ed equivoci, tra il pittore e l'attore, novelli casi umanamente rosa da telecamere: Barbara D'Urso l'avrebbe sceneggiata meglio.
Finale inconcludente finto-buonista e finto-cinico: rassegniamoci che cose così (ingiuste) continuino ad accadere; come Eccher al lavoro per questa testata? :(

A me il recente Piccatto "ripulito" dai suoi assistenti piace abbastanza, ma qui sembrano averlo castrato un po' troppo, regolarizzando il suo tratto nervoso e irregolare, specie nei contorni. D'altronde non è che la storia presentasse molti spunti per le varie scene, anche se sul mostrazzo iperbanale si potevano impegnare un tantino di più. Qualcosa non mi torna sullo svincolo a destra sulla superstrada inglese (p.168.iv) o sul fatto che Greenwich disti un quarto d'ora dall'East End (p.106), ma nello spaziotempo dilatato dell'OB mai dire mai ai monopattini a razzo :roll: .

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: dom apr 17, 2022 11:56 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Il ripasso dei due episodi precedenti ha fruttato molto 8-) .
Molto gusto in più per gustare questa storia che è davvero il top di quanto letto negli ultimi tempi su DD, e parlo di due anni almeno, insieme agli horrori Dunwich-iani di Cavaletto, il solito Bilotta nel suo PdM, e qualche lampo del Conte.

Voto 9 - senza tante storie
(per il " - " da giustificare qualche storiella ve la racconto qui sotto:)



Le Pareti del Cervello



Questo è quanto di norma vorrei leggere su un DD.
Angoscia malsana, incubi negli incubi, drammi contorti, voci estranianti, visioni irrisolte, distorsioni dell'essere nel mostruoso. E anche colpi parecchio bassi, perché quando ci sono di mezzo i pargoli la cintola si alza per tutti con dolore naturale :mad: .

La storia di fatto è (quasi tutto) un flashback nell'animo piagato di "Cora" Amis che Dylan intraprende attraverso le pareti poco rassicuranti della clinica Severalls ed i suoi cervelli labirintici, a metà tra delirio semiprofetico ed enigma folleggiante in un passato assai turpe. Mi è piaciuta anche la prima scena del cimitero con le lapidi che cambiano epoca davanti a Dylan succube dei disordini mentali di "Cora", creando diversi paradossi temporali, tipo la ballerina da Belle Époque che fuma una sigaretta elettronica, etc :) .
A malignare qualcuno penserebbe che sono metafore dello sbattimento delle storie attuali per DD, scritte ora per l'inedito senza Bloch papi, ora riciclate sul Magazine, ora con l'inserimento forzoso di Rania per giustificare il post-meteora... ma fortunatamente non è così, e la razionalizzazione di una di quelle lapidi sovrapposte avviene infine nell'ultima pagina, dove si capisce anche troppo chiaramente come la vera Cora avesse vissuto un solo anno di vita per una serie di sciagure genitoriali non da poco :( .

Ecco, genitori, figli, famiglia, generazioni: come nel primo episodio il taglio è molto "al femminile" e la maggior parte dei traumi che portano all'incubo derivano da psico-de-generazioni dell'animo materno, contro cui il lato maschile può ben poco. In questo le P&M sono bravissime :* ; peccato che fuori dalla saga di Cora (v. inedito) non riescano a trovare altri (s)punti all'altezza e finiscano per sfornare storie su una media nettamente inferiore.

Appena un pelo inferiore questa storia al superbo Lago Nero, soltanto perché di fatto racconta cose passate senza smuovere nulla, attraverso una full immersion di Dylan nel delirio dei ricordi, specchi contro arabeschi, e senza aver bisogno di snocciolare la classica indagine del Nostro, come invece avveniva con disinvoltura very cool nel primo episodio del ciclo. A conti fatti la preferisco al secondo episodio (che pure è un sacco bello) perché la faccenda della band di bimbiminkia evocatori non rientrava nei miei gusti, anche se non ho nulla contro gli Otelli della Giuventus o le spremute di pompelmi pre-cornificazione :mrgreen: .

Detto questo, molte cose "gustose" (anche grazie al comparto grafico sugli scudi, altissimi) mi sono rimaste impresse come Henry il veggente che diventa poltiglia da scatola (p.31), il corridojo riflesso per sequenza da diapositiva (pp.36-37), i rossetti che sbavano l'istinto del sangue sotto finti sorrisi, e soprattutto l'onnipresente arabesco del fungo ornito-forme che porta a vedere "l'impostore" dietro la parete... e che spero tornerà ad incidere nei prossimi incubi della saga maledetta, che per certi versi mi ricorda (v. maternità malata e specchi d'acqua ricorrenti) quella di Sadako per Ringu.
Nella ciclicità circolare del tutto ci ho visto anche un Dylan che commette, qui via dimensione onirica, un errore fatalmente simile a quello del primo episodio, riconsegnando in pratica le bambine (pp.80-83) alla loro futura carnefice :o .

Forse avrei evitato qualche cornacchia di troppo e quel resoconto così lineare - stile riassuntino-per-chi-non-avesse-capito - nell'articolo di giornale di p.97, per lasciare invece un po' d'inquietudine ancora a galla e regalarci un'ultima pagina più incisiva della semplice reunion quasi lacrimevole che qui vediamo a p.98, in vista di nerissimi sviluppi futuri, di pozzanghera in pozzanghera, fino ad allagarci di novello sangue :3
L'unica falla logica mi pare intercorrere tra la fine di p.92 e l'inizio di p.93 col padre di Edith-Cora che la riprende in casa in un battibaleno dopo il fattaccio - vediamo che ha ancora l'ingessatura/stampella dopo la caduta dalla finestra nella notte clou - azzerando con estrema semplicità le non poche grane più che probabili, derivate dai traumi recenterrimi patiti, che comprendono pure il giustificare la sparizione della sorellina e ripresentarle la madre sotto una nuova veste (post-lobotomia) innocente o idealizzata... nell'arco di una manciata di pochissimi giorni.

Disegni di alto livello ma puramente dylaniati come pochi di questi tempi. De Vincenzo alle chine è sempre un bellissimo vedere, e qui l'exploit non è da poco, tra scene di pioggia battente, arabeschi perversi, ossari lombrosiani, corridoi in ombra o dissezionati, mad psycho-doctor, liquidità infestate, e soprattutto nei volti mutevoli di Cora-Edith mai così realistici nell'esprimere la progressione del "male" negli anni di una mente piagata.

Se fossi nella SBE toglierei - anzi, strapperei via :evil: - dalle copie rimaste in magazzino la storia di Eccher da questo OB e lo venderei allo stesso prezzo con la sola storia delle P&M. Da sola vale più del doppio di qualsiasi roba spacciata attualmente per DD, e le nuoce non poco a livello d'immagine immagine vedersi affiancata a robette simili.
Cora grida vendetta, ocho alla pozzanghere :!:

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 Oggetto del messaggio: Re: #OB11 - Le pareti del cervello - Il mostro dentro
MessaggioInviato: lun apr 18, 2022 12:30 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Visto che la storia merita ed il dibattito latita - dopotutto dovrebbe essere uscito l'OB#12 nel frattempo - l'angioletto pasquale mi suggerisce di rilanciare una parvenza di scambio su questo episodio della saga di Cora, giusto per specificare che come mood (e relativi meriti) il Rrobe non c'entra quasi una mazza con questo genere di storia, per impostazione/spirito. Epperfortuna, aggiungo :g:

Kramer76 ha scritto:
Le pareti del cervello

e bisogna dire che porretto e mericone devono comunque qualcosa al dylan recchioniano e lo si nota molto in questo ultimo capitolo... son storie che si leggono in un amen, con molte pagine mute,


Le pagine mute c'erano anche prima dell'avvento del recchio-pensiero. Azione ed iconografia, pause ed inquadrature - un esempio su tutti, L'Inquilino del terzo piano con Casertano al top, ma potrei citarne a dozzine. Non mi sembra una caratteristica portante della sua gestione, almeno che non si intenda per quella manciata di storie scritte da lui medesimo. Inoltre mi pare vero piuttosto il contrario, con dozzine di albi recenti in cui si straparla (v. ultimo Simeoni in-attesa-di-Hamlin, o sciacquette afflitte della Baraldi) senza che succeda nulla fino alle ultime 10 pagine.

Cita:
la storia, se poi la si va a guardare, è il solito tour infernale sul medesimo modello della più recente "il detenuto", per intenderci...


Per sommissimi capi, forse, ma neanche :roll:
Il detenuto era il solito meta-trip nella mente DI Dylan stesso, pronto ad assorbire piagnucolando tutte le colpe simboliche del mondo senza saperne il perché, con tanto di pipponismi socialeggianti sul valore redentivo della carcerazione o sulla maso-esaltazione del martyr-io senza giusta causa, scopiazzando l'input della Barbato di Necropolis, per tentare di sfociare in una nuova Mater personificata non richiesta :x:

Le P&M ci propongono invece una ben più classica retrospettiva allucinata nella mente/passato DI Edith-alias-Cora, il villain di turno (tipo infanzia infelice di Freddy Krueger, tanto per semplificare), con Dylan che vagola nel suo mondo per ricostruire una parvenza di filo logico agli eventi scatenanti, dal trauma alla maledizione. Sono cose, anche qui, viste ampiamente nelle decadi passate di DD, solo che difficilmente potevano occupare 80 e passa pagine di sceneggiatura. Ma in questa sede le P&M possono approfittare del fatto che si tratti solo di un episodio di una saga già impostata nelle premesse, e che speriamo prosegua visti gli ottimi risultati 8-)

Cita:
storia abbastanza "intellettuale", questo va detto, a tratti inafferrabile... ma si tratta di virtuosismi non fini a sé stessi, secondo me


Virtuosismi nei disegni di De Vincenzo ne ho visti meno che in presunti "maestri" all'ultimo grido (a vuoto?) invitati qui dal Sommo per graziarci del loro talento grafico, nascondendo la necessità di una storia attorno.
L'impatto dei disegni qui s'integra perfettamente col valore della storia/narrazione e ne beneficiano a vicenda. L'iconografia al servizio della suggestione e dell'incubo in corso. Anche questo in puro spirito dylaniato, a differenza delle guest star di sopra a cui interessava più che altro far lo showcase delle proprie performance piuttosto che integrarsi al contesto della storia per cui lavoravano. Fini a se stesse, appunto.

Per quanto riguarda l'interpretazione, a parte il bugiardino giornalistico di p.97, la faccenda mi sembra abbastanza inquadrata a conti fatti... per quanto complessa e riflessa su se stessa in modo labirintico. Ma rimaniamo nell'ambito dell'horror puro da psicotrauma interiorizzato; non mi sembrano ci siano afflati da recherche intellettualoide da afferrare mentre sgusciano via vagheggiando.
Se avessi più tempo potrei anche scrivere qui tutta la spiegazione delle vicende, tavola per tavola, ma toglierei quell'alone occulto alla storia chettantocegarba, e poi non vorrei passare per intellettuale aggratise :dito:

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MessaggioInviato: mar apr 26, 2022 1:48 pm 
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Iscritto il: dom dic 02, 2012 1:36 am
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Voto 4 per le storie, il disegno di Piccatto è tornato, almeno in parte, alle origini di 30 anni, ormai era degenerato negli ultimi anni a tavole rappresentanti uno scarabocchio nero indistricabile.
Bacilieri riesce a non tradire il tratto storico di Montanari e Grassani, del resto, avendo Montanari ormai 86 anni, suppongo sia lui a fare il grosso del lavoro.


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