skeletor ha scritto:
pare che il disegnatore Fodera prima di approdare su julia abbia aiutato di vincenzo a diegnare. se fosse vero la storia avrebbe una quindicina di anni.
Su un altro forum parlavano del 2007 circa, su ammissione di Fodera stesso da FB
Bah, non direi che è stagionata male, ma vista l'entità (quasi nulla) potevano tenersela ancora appesa per qualche annetto, prima di farla prosciuttare su questa testata di contorno.
Un onesto compitino scolastico senza molto da dire. Non irrita né entusiasma, come De Vincenzo abbastanza ordinario ed al risparmio sul tratteggio, uniformando quasi tutto con stacchi netti b/n che rendono tutto un po' impersonale.
Voto ideale 6 - - appena sotto la sufficienza, come tonnellate di gialletti spruzzati di sovrannaturale/incubi di
Seguono_
______ SPOILER _____CASANOVA
Il punto di forza (unico) della storia sono gli incubi di Dawn, a spasso tra i suoi decessi nel tempo, congiunti alle manie di persecuzione... anche se la visione finale - quella nel vicolo di Amburgo, col tizio rasojomunito che sembra un epigono del mio nickname dal
#52 Il Marchio Rosso - sgonfia tutto il resto, con un semplice contentino da "è stato tutto un brutto sogno"
.
Carina anche la questione degli organi invertiti di Dawn: ad un certo punto ho pensato a qualcosa collegata al
#44 (
Riflessi di Morte) e gli specchi, ma così non è stato. Tra l'altro non si capisce come abbiano potuto tenerla per anni chiusa in clinica, senza che neanche mezzo parente/conoscente ne denunciasse la scomparsa.
Il killer non mi ha detto nulla, in compenso ha mumbleggiato alla menadito per circa 4 pagine di seguito nello sprolologo (pp.156-59), togliendoci la possibilità di dedurre le sue indecifrabiliiiiiiiiiiissime intenzioni più inaspettate, altroché. Manco Gualdoni didascalizzava così i suoi personaggi stile "
Pedro, apri la porta" "
Ok, sto aprendo la porta" "
Ed ecco Pedro che apre la porta..."
Bruttarelle le sequenze dell'evasione dalla clinica - ennesimo reato aggratise di Dylan - e della fuga del killer dalla clinica stessa, manco fosse
Diabolik, di fronte a 6 poliziotti se non ho contato male. Pretestuoso il cameo della tizia coltivatrice di rose, ripescata dall'oblio del
Maxi 3 (parliamo di 20 anni di distanza
) di cui a nessunopotevafregaredimeno, escluso Mignacco in fase autocelebrativa tra le righe.
Insomma, Casanova non ha rubato il cuore di nessuno, perché si è accontentato di un'appendic(it)e facilmente asportabile, dalla memoria del lettore, vista la trascurabilità di fondo del tutto.
Baci scaduti a tutti, senza frasetta accartocciata.