Keanu Coen ha scritto:
prima cosa: l'accusa di essere assente e contemporaneamente troppo presente. La risposta qui è semplice: lui è completamente assente in certi aspetti, e assolutamente ingombrante in altri. Ad esempio: quando c'è da modificare un balloon, lui è il primo della fila, e non si fa scappare un'occasione. Quando c'è da chiamare Casalanguida per dirgli "Guarda che Dylan non può pensare che quella sotto lo straccio sia Eva, perché le hai disegnato i capelli neri, ed Eva è bionda, e si vede in tutte le vignette", ecco che Recchioni improvvisamente si eclissa. Eppure entrambi questi aspetti fanno parte del suo lavoro. Quando c'è da riempire i balloon di "papà" eccolo che spunta di nuovo, quando invece c'è da spiegare dove milza Rebecca ha trovato quel coltello, oppure come fa ad essere ancora viva dopo quella bastonata tremenda che si becca in faccia, Recchioni improvvisamente stava guardando la terza stagione di Sabrina (true story!). E come diceva Orfeo, e cetra, e cetra, e cetra.
Va be', qui non posso obiettare.
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Seconda cosa: facciamo un'importante distinzione: io non ho niente in contrario al fatto che nel 2020 la Baraldi (perché tiro fuori sempre lei???) consegna una storia a Recchioni, e Recchioni gliela modifica per fargliela uscire regolarmente nel 2021, il tempo di disegnarla e letterarla. Questo è normalissimo lavoro editoriale. Un gradino più sotto, c'è il decidere di prendere una storia anzianotta, e modificarla per trasformarla (più o meno pesantemente) in qualcos'altro. Secondo me questa è un'operazione meno "normale", e già un po' più truffaldina, diciamo così. Una cosa che mi piace di meno.
Si tratta comunque di qualcosa che è perfettamente lecito e che anzi avviene regolarmente. Di fatto, la Bonelli acquista le storie agli autori e poi è libera di farne quel che vuole; è anzi normalissimo che in certi momenti si faccia "magazzino", specie in serie su cui la continuity è (era?) assente come Dylan Dog. Quindi non c'è nulla di truffaldino in questo atteggiamento, perlomeno fintanto che non si raccontano panzane ai lettori.
Altro esempio illustre: la prima storia texiana scritta da Manfredi,
La pista degli agguati, risale come soggetto al 1993 e come sceneggiatura al 1995/6. Nel 2000 era completamente disegnata. Fu pubblicata solo nel 2005.
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Terza cosa: Rimatt, dici giustamente che il lavoro di un curatore è uniformare le storie: la trilogia ti sembra "uniformata"? "Robocop" dentro il 407 ti sembra "uniformato"? Recchioni in questi ultimi tempi sta dimostrando che altro che uniformare, sta cercando di DISTINGUERSI negli albi che tocca, mi sembra palese! Oppure, che è peggio, è convinto di essere un interpolatore invisibile, il che lo renderebbe pazzo da legare!
Non penso che cerchi di distinguersi, ma più semplicemente che voglia dare la propria impronta alla serie che cura; di nuovo, è un atteggiamento del tutto lecito. Il suo stile è questo, e se è stato messo (da Sclavi in primis) al timone di Dylan, si vede che la cosa va bene alle alte sfere. O davvero si pensava che la curatela del RRobe sarebbe stata invisibile e poco appariscente? Credo che neppure lo si volesse, francamente.
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L'autore di Martin Mystere che si è visto la storia pesantemente modificata ha fatto benissimo a prenderne le distanze (come tempo fa fece anche un autore di Topolino che lamentò pesantissime intrusioni in una sua storia). La stessa cosa avrebbe dovuto fare Claudio, invece di dire la cavolata di "anzi, meglio così, perché sono finito sulla regolare"! La stessa cosa ha fatto Bilotta, per quanto non esplicitamente, dicendo (parafraso) "non ho idea di che storia si stia parlando, e non ho idea di come uscirà fuori".
Mah... gli autori avevano venduto le proprie storie e quindi avevano implicitamente accettato che questo potesse succedere. Poi ci sta che mi girino, se vedo una storia pubblicata a mio nome che di mio contiene poco (credo che la Barbato abbia sclerato non poco, all'epoca di
Il santuario), su questo non ci piove. Ma sono imprevisti del mestiere.
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Per quanto riguarda tutte le storie del passato, posso solo invocare la BEATA IGNORANZA che mi caratterizzava all'epoca, ma adesso che so cosa succede, mi spiace, ma non riesco più a leggere con innocenza le storie che vengono pubblicate così.
Lecito, per carità. Ma sono pratiche tanto diffuse quanto vecchie, che fanno parte della natura stessa del fumetto seriale.
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Parlando di Magico Vento, vi ricordate quante volte avevamo chiesto a gran voce l'uscita di uno speciale? Alla fine ci hanno accontentato, ed è uscito alla fine solo nel 2010. E a pagina 106 c'è la firma del disegnatore Carlo Marcello e la data 1997! Ma che fa babbiamo? Una storia del 1997 usata per uno speciale TREDICI anni dopo?
Per essere preciso, in quello Speciale c'erano tre storie e una di queste risaliva a molti anni prima. La cosa era peraltro stata dichiarata, e diciamola tutta, sarebbe stato un delitto non pubblicarla. Io la lessi molto volentieri, e tra l'altro fu un bel modo per ricordare un ottimo disegnatore come Marcello, scomparso pochi anni prima. Il fatto che sia stata una storia vecchia ha in qualche modo sminuito il senso e la bellezza di quello Speciale? Per me no, nel modo più assoluto.
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Infine: ma perché, non si può criticare se la storia è bella o meno, e POI criticare anche se è vecchia, se è stata modificata, e cose così? Mi sembra che abbiamo trattato entrambi gli argomenti!
Ovviamente si può, tant'è che qui lo si fa regolarmente. Però bisogna evitare di andare fuori bersaglio, a mio modo di vedere, e mi pare che talora qui (nel forum, intendo) si tenda a farlo, arrivando a criticare Recchioni anche per le cose sbagliate.