Cravenroad7

Punto su un outsider, magari Accatino.

E in che modo?...cosi',per giocare.

Intervistali, se ti va così, sempre per giocare.

Mi sa che c'hai ragione

Purtroppo non posso al momento,ma in realta' mi interessava sapere tu come l'avresti pensata,ipotizzata in modo piu' soddisfacente.Secondo me e' un po' difficile,non perché sia perfetta...ma fondamentalmente perché mi sembra una storia che ha trovato una sua quadratura del cerchio.

Ah, ma l'ho già detto: per me sembra finta. Cosa ci sarebbe voluto? Probabilmente qualcosa come dei dialoghi più autentici/interessanti, scene meno scontate e un "cattivo" meno fasullo. Non è una retorica che apprezzo, quella di questa storia.

Retorica,addirittura?
Mah,non sono d'accordo.I dialoghi mi sembrano ben gestiti,al netto di qualche ingenuita'.Scene scontate...quali?
Il cattivo,beh...io leggo come "cattivo" della situazione un po' il sistema in generale,il che fa enorme riferimento alla realta' quotidiana.Poi chiaramente il motivatissimo impiegato che perseguita Dylan e compagnia,che a suo modo mi ha divertito in un racconto particolarmente soffocane.

Ho già scritto che non so come spiegarlo, è una sensazione a pelle. Non tutto provoca sensazioni razionali facilmente descrivibili e analizzabili. E Di Gregorio spesso mi lascia questa sensazione spiacevole di fasullo addosso, anche quando le sue storie formalmente magari non avrebbero problemi particolari. Ma questa retorica lo è senza dubbio: gli impiegati che vogliono far soffrire e addirittura perseguitano i poveracci? Vuoi dirmi che è l'esatta descrizione della realtà dei fatti?

L'albo non ce l'ho più, non posso citartene nessuna. Ma diciamo che tutto l'andamento della storia è sostanzialmente prevedibile, con alcuni passaggi un pelo forzati (per me non credibili) per farla arrivare alla conclusione desiderata.

Beh senza dubbio magari no,perche' io qualche dubbio l'avrei...
Nemmeno nella storia erano tutti cosi' "ossessionati" per quanto il messaggio di fondo verso gli impiegati era di reale e sentita antipatia.E vabbe',voglio dire...possiamo perdonare questa visione delle cose tutto sommato.Alla fine il "fantasma" era il persecutore proprio per il suo modo di accanirsi e non lasciare in pace gli altri.
Poi sulle sensazioni a pelle,per carita'...cose personali.Ma attenzioni,potreste diventare voi i persecutori del povero Di Gregorio...

Perdonala tu, che io non c'ho voglia.

E vabbe',non ti arrabbiare...io scherzavo perche' la figura di questi impiegati e' facile,e' comoda da questo punto di vista.Ma non determina certo la qualita' o meno della storia.Che tra l'altro si difende da sola,al di la' delle sensazioni personali...

Il fatto stesso che il cattivo di turno potrebbe essere null altro che un impiegato pedante e rigidamente burocratico, eleva il livelli della storia.
Le forzature, sebbene presenti, non rallentano ma anzi agevolano la lettura e la credibilità della stessa.

A me non è piaciuto per niente...solo la morte si salva, pieno di retorica e luoghi comuni. Mi sa di una storia che è troppo verosimile per essere dylandoghiana. basta andare in un ufficio di equitalia e il gioco è fatto, poi ci mettiamo un fantasma e la morte ed ecco l'albo piatto del mese.

più di cinque anni che non rileggevo questa perla; di Gregorio riporta -magnificamente- DD indietro nel tempo (ai primi anni della sua vita editoriale) e non ci ho trovato nulla di forzato in questo, come può essere forzato rimettere una tela sul cavalletto in cui è stata dipinta? Casertano impiega un tratteggio copiosissimo che funziona perfettamente nella penombra di questa storia. L'attualità del tema si addice a un Classico in quanto l'avidità delle istituzioni (stato, banche, recupero crediti) non conosce umanità da sempre. Votato 9!

il persecutore
storia ritenuta un pò da tutti la migliore di di gregorio, anche secondo me, ma senza esagerare, per me è poco più che sufficiente, impreziosita dagli ottimi disegni di casertano, soprattutto nel cupio dissolvi finale che, inevitabilmente, gode della luce riflessa recchioniana... oggi con il reddito di cittadinanza tutto questo non sarebbe successo...
se la confrontiamo con "tre per zero" o "con per un pugno di sterline" sembra un'imitazione cinese, uno sclavi dei poveri, un compitino ben fatto... cioè è che così che più o meno si scrive una storia di dylan dog, groucho e bloch abbastanza presenti, dylan al centro... ma doveva essere un punto di partenza, non di arrivo...
copertina molto bella

voto 7