Piccatto ha scritto:
Ho già scritto che non so come spiegarlo, è una sensazione a pelle. Non tutto provoca sensazioni razionali facilmente descrivibili e analizzabili. E Di Gregorio spesso mi lascia questa sensazione spiacevole di fasullo addosso, anche quando le sue storie formalmente magari non avrebbero problemi particolari. Ma questa retorica lo è senza dubbio: gli impiegati che vogliono far soffrire e addirittura perseguitano i poveracci? Vuoi dirmi che è l'esatta descrizione della realtà dei fatti?
L'albo non ce l'ho più, non posso citartene nessuna. Ma diciamo che tutto l'andamento della storia è sostanzialmente prevedibile, con alcuni passaggi un pelo forzati (per me non credibili) per farla arrivare alla conclusione desiderata.
Beh senza dubbio magari no,perche' io qualche dubbio l'avrei...
Nemmeno nella storia erano tutti cosi' "ossessionati" per quanto il messaggio di fondo verso gli impiegati era di reale e sentita antipatia.E vabbe',voglio dire...possiamo perdonare questa visione delle cose tutto sommato.Alla fine il "fantasma" era il persecutore proprio per il suo modo di accanirsi e non lasciare in pace gli altri.
Poi sulle sensazioni a pelle,per carita'...cose personali.Ma attenzioni,potreste diventare voi i persecutori del povero Di Gregorio...