Cravenroad7

Potrebbe non uscire mai in economica.

Grazie per avermi avvisato, purtroppo non ho seguito la programmazione. Quindi tu dici sia meglio cominciare a prendere questo? non so perchè ma avevo capito che dopo ci sarebbe stata un'altra pubblicazione "da edicola".

Recchioni aveva garantito un'uscita da edicola, ADDD (a data da destinarsi)
Non credo sia una delle sue fanfaronate, ma penso che prima o poi avranno modo di ficcarlo in qualche uscita non da libreria a costi più contenuti. Il problema è quantificare il "poi"... visto che sul crossover con Batman, per esempio, anche le date delle uscite vere e proprie dopo il numero pilota non sono ancora programmate.

PRIMA SCRIVA ALOHA E POI SI TOLGA IL PENSIERO

premettendo che poi possono fare come con dragonero senzanima e quindi rimangiarsi tutto, a questa lucca masiero ha detto che uscirà anche in edicola nel formato audace.

io sapevo che sarebbe uscito solo in libreria ,
il grouchomicon invece l’aveva detto che usciva in versione economica,
ma i racconti di domani no

si ma masiero non me l'ha sussurrato all'orecchio, lo ha detto all'incontro di lucca di dylan dog, c'è anche il video ufficiale.

Ho letto le 16 pagine di anteprima, e non sono granché speranzoso. Mi é sembrato il solito Sclavi ultima maniera: riciclo pedissequo dei suoi vecchi cavalli di battaglia, tempi del racconto estremamente dilatati. Duole scriverlo ma avverto sia scarso impegno che scarsa ispirazione, in quello che ci ha proposto Sclavi nel 'nuovo corso'. Pure roba come Ucronia e Marty si pongono su un altro livello rispetto alla produzione più recente.

Sono andato a vedermelo su youtube ma non credo di aver sentito parlare di edizione economica, forse mi sarò distratto. A domanda di un presente, Masiero ha risposto che per ora è prevista una pubblicazione (racconto) ogni sei mesi . Ogni racconto sarà una rivisitazione del Dylan classico e vedremo uno Sclavi che ha ripensato il suo "linguaggio" fumettistico. Hanno anche aggiunto che quella storia di Chiaverotti che vede un ritorno di Mana Cerace e pensata per l'Old Boy è stata messa in stand by perchè Recchioni sta meditanto se trasformala addirittura in una serie/ciclo a parte. Ha detto anche che nel nuovo ciclo post 400 sarà più presente nella sceneggiatura e prenderà in mano le redini di Dylan Dog in modo definitivo, pur alternandosi saltuariamente con altri autori.

p.s. il problema dello Sclavi di oggi, che ho riscontrato ne Le voci dell'acqua è che mi sembra ormai distante dalle logiche del fumetto popolare. Se prima doveva adattare la sua creatività ad una struttura più accessibile al lettore qualsiasi (compromesso che agli artisti fa sempre bene) perchè aveva necessità di lavorare e pagare le bollette, oggi mi sembra meno interessato a scendere a patti con le esigenze di un prodotto da edicola. Ovviamente è solo una sensazione personale e spero vivamente che questo ciclo (che tanto ho aspettato) mi convinca di aver detto una castroneria.

ti sei distratto

Ho letto tutti i romanzi di Sclavi, e una buona parte (almeno "Tre", "La circolazione del sangue" e "Non é successo niente") sono di quanto più distante ci sia dalla letteratura popolare.

Ora, magari lo Sclavi del 2019 producesse qualcosa del genere. Per me il problema non é popolare o non popolare, é proprio che opere come "Le voci dell'acqua" sono scialbi ricicli di idee passate.

Certo ma non dimentichiamoci che Dylan Dog è arrivato anche a gente che non leggeva fumetti, a teenager che non avevano un grande background letterario-artistico alle spalle, perchè tolto il delicato gioco di rimandi, le citazioni colte e le pennellate di surrealismo rimanevano comunque storie avvincenti, cupe, che a volte non capivi alla prima lettura ma che ti spingevano a leggere. Molti riferimenti di alcune storie io ragazzino dell'epoca non li avevo neanche colti, ma questo non mi aveva impedito di amarle, le ho apprezzate ancor meglio solo anni dopo approcciandomi con un bagaglio diverso. E' l'abilità dei grandi costruire sovrastrutture che accontentino tutti e Sclavi è stato un maestro in questo. Ne Le voci dell'acqua (che mi è anche piaciuto ed ha il suo fascino) la storia è quasi impalpabile, ci sono solo le pennellate, qualche spunto, è faticoso da leggere. In una recensione di un lettore su amazon ho letto "Sclavi vuole fare il radical chic". Forse non è vero ma al di là del ricambio di idee (un problema che c'è sicuramente come dici tu) oggi sicuramente si preoccupa meno di essere accessibile a tutti e questo nel fumetto è fondamentale.

Avevo poche aspettative, e anche queste son state deluse.
I racconti sono bozze per soggetti, scenette, sketch incompiuti, tutti accomunati dallo Sclavi-riciclo trito e ritrito. Compratelo, leggetelo e ditemi se la parola "fine" al termine di ogni racconto non crea un senso di frustrazione e perculata anche a voi. Avessero sviluppato le idee forse si sarebbe potuto salvare qualcosa. Così no. Non proseguirò questa collana, così come già ho smesso le altre. Amen e saluti a tutti, continuo a leggervi, come sempre!

Una bellissima sorpresa, questo volume.
Parlo di sorpresa perché le 24 pagine pubblicate in anteprima non rendono affatto giustizia all'opera. In particolare, quelle pagine rappresentano solo il prologo e la prima metà della seconda storia e, lette da sole, perdono ogni significato.
Mi aspettavo lo Sclavi stanco e manierista di Nel Mistero, invece ho trovato uno Sclavi ispirato e persino arrabbiato. Il nichilismo esistenzialista è quello de Le voci dell'acqua (altra opera di assoluta eccellenza), ma se lì era permeato da malinconia e rassegnazione, qui invece suscita un grido disperato, un invito alla ribellione contro il mondo e contro chi l'ha creato.
Di sicuro uno Sclavi così "politicizzato" non piacerà a tutti, ma in ciascuna delle quattro storie del volume si riconosce chiaramente lo stile del papà di Dylan Dog e, di conseguenza, si riconosce Dylan Dog (anche quando Dylan non c'è).
Cavenago lavora di sintesi e riesce a risultare fresco e classico nello stesso tempo. La sua colorazione è efficace, ma forse il bianco e nero sarebbe stato più adatto alla materia raccontata.

Insomma, il volume è ottimo sotto ogni punto di vista ed è fra le migliori pubblicazioni dylaniate dell'anno [un gradino sotto rispetto all'ultimo speciale, un gradino sopra rispetto a 399 e 400].
Certo, il suo rapporto prezzo/tempo di lettura può indisporre noi lettori bonelliani, ma sarebbe un peccato se influenzasse il nostro giudizio.

Ma esiste qualcosa di Cavenago in b/n, a parte qualche bozza o pin up?
Sinceramente non me lo vedo più di tanto, e dovrebbe rinunciare a diversi effetti che solo il colore gli permette.


ALOHA

Il frontespizio della regolare.
Scherzi a parte, ha disegnato in b&n un paio di Cassidy. Tempo fa ne ho comprato uno datato 2011 proprio per soddisfare la tua stessa curiosità, ma all'epoca aveva uno stile molto diverso e meno personale rispetto a quello attuale. Quasi irriconoscibile.

Comunque i disegni dei Racconti li vedrei bene anche in b&n, perché rispetto alle copertine (e forse anche ai disegni di Mater Dolorosa) hanno delle linee molto più definite.