Alura, l'ho letto. E sono combattuto. Lascio qualche impressione.
In primis, avere tra le mani una sottiletta come questo albo è avvilente. Le copertine si piegano, la carta ondeggia, bisogna trattarlo come un oracolo per non sciuparlo. E vabbè.
Nel complesso è un buon prodotto, con un'ampia introduzione e una sorta di intervista a Lansdale.
La storia è tratta da un racconto di Lansdale (quindi Masiero c'entra poco o niente, poraccio
). Però, diavolo d'un cane, si vede benissimo che è tratta da un racconto! Verbosissima, in gran parte narrata tramite didascalie/riquadri. 64 pagine che NON scorrono minimamente. E come lo giudichi un fumetto così? Positivamente o negativamente? Certo, è una buona storia, avvincente e con ottimi tempi scenici. Ma secondo me c'è poco lavoro di fumettizzazione e tanto copia-incolla dei dialoghi.
Belli i disegni di Mastantuono, rendono benissimo le atmosfere dell'autore americano e sono abbastanza liberi dalla griglia bonelliana.
Finalmente torna il lettering fatto a mano dalla Sanfelice, con uno stile diverso e più adatto. Bello.
Però ancora errori sparsi qua e là, tra cui atroce nella prima riga dell'intervista, in cui una doppia T è diventata tripla. Ma Word non ve li segnala questi errori?!
Nel complesso è un buon prodotto, ma le aspettative erano ben più alte.