Cravenroad7

Hai ragione da vendere. Già la maggior parte dei giovani lettori evita la Bonelli, se poi si cerca di attirarli con un prodotto di una tale faciloneria allora non si è capito niente dei loro gusti.

Ma davvero pensate che l'intento della Bonelli è accaparrarsi nuovi lettori con queste iniziative?
Non sono mica stupidi; la loro è una palese strategia per risvegliare la curiosità dei lettori storici che stavano lì lì per mollare.
Queste iniziative sono volte a mantenere fedele lo zoccolo duro di lettori che permetterà a Castelli di gozzovigliare in Bonelli ancora per qualche annetto.

Appena letto il primo numero, e per me il giudizio è positivo.

Niente di entusiasmante, con almeno un paio di punti che suscitano forte perplessità (tipo il giovane Martin che tiene una conferenza all'interno della propria testa mente sta fuggendo da un supercattivo), ma, in complesso, una lettura che mi ha intrattenuto in maniera leggera ma non decerebrata, a conti fatti divertente. Al di là di alcune sequenze apparentemente "bondiane" che, in realtà, provano a reinterpretare in maniera moderna alcuni stilemi delle vecchie avventure del MM classico (se si va a rileggere i primi numeri, si vedrà che già allora fughe rocambolesche e scazzottate abbondavano), mi sembra che il tentativo di restituire un Martin nuovo ma comunque non incompatibile con quello storico sia apprezzabile; il tempo ci dirà se lo si potrà considerare anche riuscito.

Elementi positivi: lettura veloce e scorrevole (a parte il passaggio di cui sopra), con diversi elementi di continuity che verranno sviluppati in futuro e che, finora, riescono a incuriosire almeno un po'. Interessante vedere come i personaggi classici vengono reinterpretati. Graficamente perfetto, con disegni chiari e leggibili e una colorazione non pesante (non c'è l'eccesso di sfumature che altrove fa più male che bene) e funzionale.

Elementi negativi: alcune sequenza poco riuscite, personaggi ancora poco definiti (ma ci sarà tempo per farlo, visto che la miniserie sarà in stretta continuity) e un po' troppa carne al fuoco. Inoltre, ci sono troppe strizzatine d'occhio al "canone" mysteriano: alcune sono divertenti, ma dopo un po' ci si stufa.

Ma l'ho detto pure io alla fine del mio post che, con uscite simili, saranno sempre i soliti noti a sganciare. E' scontato. Non basta un fumetto banaloide stile cartoni americani primi anni 90 per avvicinarsi alla gioventù.

Non è solo il problema di sbarazzarsi di un personaggio "ingombrante" - e a cui si deve molto, a prescindere, in senso storico - come Castelli. E' un problema di ricollocamento della testata, perlomeno in teoria: con o senza Castelli (visto che si è quasi tirato fuori da quest'iniziativa, delegando) quanti anni potrà sussitere MM senza finire in rosso magenta, avendo ragione/ispirazione d'esistere?

La teoria, quella che la stessa SBE sbobina nelle sue dichiarazioni, è quella di svecchiare l'immagine del personaggio ed il suo target "ai giorni nostri". Pensando, o meglio sperando, che in futuro lo zoccolo si allarghi con nuove suolette, di ricambio, permettendo un cammino editoriale più duraturo per il personaggio. Non mi sembra un mistero, ed è quello che stanno facendo anche per DD, in cui va riconosciuta a Recchioni la capacità di rilancio multigenerazionale nello stimolare un pubblico più variegato dei soliti aficionados, tra redivivi e nuove leve. Per MM, se queste sono le premesse, l'unica cosa a svecchiarsi sarà il ghigno di Gualdoni che un'altra volta ce l'ha fatta sotto al naso...

EVERGREEN (OF RAGE) ALOHA

Ma perché non hanno riportato in auge il Docteur?
Ho visto il n° 1 del MM " junior", era in offerta lancio a 2€, mi è parso strano... Il volume inoltre aveva la costola che componeva un logo, tipo Brad Barron insomma, cosa che per me non è mai un incentivo all'acquisto.

I ballon di pensiero iper-didascalici sono la firma di Gualdoni


Concordo! Visto che siamo in periodo di rilanci, perché non ripescare anche quel bel personaggio?


Se ti incuriosisce prendilo, però facendo una rapida cernita tra i vari forum, i voti dei lettori oscillano tra il sufficiente e il mediocre. È vero che è uscito un solo numero e che è ancora presto per giudicare, ma ho l'impressione che l'andazzo sarà questo, e 5€ al mese per un prodotto del genere mi sembrano veramente troppi.

Nota a margine: i disegni sono abbastanza anonimi e la colorazione è francamente brutta. Non so come, ma perfino le copertine del grande Filippucci (uno dei miei disegnatori bonelliani preferiti) risultano molto brutte.

Tu non le mandi a dire e non hai la lingua biforcuta... Anche io sono del parere che finche´ Castelli restera´ in vita restera´ in vita anche la sua creatura... Troppo potere ha in redazione il BVZA anche nel quinto anno (appena iniziato ) del post Sergio...

Per me il comparto grafico è impeccabile, invece. Disegni forse privi di grande personalità ma sempre puliti, chiari e leggibili; colori perfetti, nella loro semplicità. Dato che a curarli è un abile professionista come Rudoni (più volte visto all'opera su Dylan), è evidente che quella di darli in maniera prevalentemente piatta, senza troppe sfumature, è volontaria, presumo finalizzata a non appesantire troppo i disegni e a non danneggiare la leggibilità, anche alla luce della carta Bonelli (che non assorbe benissimo il colore). Per me il risultato è più che positivo.

A me la colorazione ricorda quei filtri digitali per fotografie tipo

Diciamo che non mi fa impazzire.

Commenti entusiasti che ne invogliano l'acquisto
Non vedo l'ora di leggerlo......

Non mi incuriosisce. Segnalavo solo alcuni dettagli che ho notato. Ero interessato alla collezione storica, ma con le storie spezzate ho desistito.

Preso e letto.....alla mediocrità francamente nemmeno ci arriva.

Qualcuno l'ha presa davvero male
Io non l'ho trovato proprio brutto ma nemmeno mi ha fatto impazzire.
Ho sentito molto la mancanza del mitico Java.

C'è gente che sta male.

Ho avuto pure occasione di discutere, io e uno degli autori del rilancio.
Il fatto che gli autori si aggrappino a chi critica, anche in modo poco carino, esigendo però apprezzamenti o mezzecritiche leggere come carezze è roba di questi ultimi anni.
Poi da amici che lo hanno letto esce fuori un quadro sconcertante: secondo alcuni una storia che sembra uscita da indiana jones dovrebbe attirare ragazzini che, forse, indiana jones lo conoscono di fama e non hanno mai visto un suo film.
Sono dunque d'accordo con chi pensa qui che si tratti del solito progetto che serve a fingere un rinnovamento e alla fine spinge sempre sugli stessi.