Letto il primo numero.
Ahimè, i miei dubbi erano giustificati: ha tutti i difetti tipici delle storie "da" disegnatori. Dialoghi naif e balordi, narrazione scombussolata e spesso pasticciata, vignette e sequenze buttate lì un po' a caso. Assolutamente impalpabile la presenza della Barbato. Se ha dato una messa a punto professionale a un materiale del genere non oso immaginare come doveva essere il tutto allo stato grezzo.
Ovviamente un albo molto affascinante a livello visivo, con parecchi riferimenti al cinema espressionista e al romanticismo gotico, ma anche le tavole non "parlano" mai veramente da sole, anzi si eccede in dialoghi e didascalie.
Poi immagino che la riuscita di un prodotto così dipenda molto dal grado disponibilità che ognuno ha verso questo tipo di immaginario gotico-fabesco. Ecco, io ammetto che dopo esserne stato appassionato per anni, da qualche anno questo tipo di scenario mi ha un po' stufato. Quindi credo mollerò qui, ma chi cerca certe atmosfere ne rimarrà probabilmente soddisfatto.
dipintendo ha scritto:
Mentre leggevo Sul sito della Bonelli la presentazione della miniserie evento che uscirà domani, mi chiedevo :
"Perché miniserie evento? "
Ti ripondono giusto nell'editoriale.
Quoto in pieno le prime 5 righe di Tommaso. Se il mondo alternativo potrebbe offrire degli spunti di interesse, ci pensano dialoghi e trama a buttare tutto alle ortiche. Mi è sembrato tutto... esagerato, come se in ogni dialogo od azione si volesse colpire a fondo il lettore creando però un pasticcio allungato per 94 tavole. Scusate la franchezza ma io mi fermo qua.