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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 10:01 am 
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Per inciso: avete mai notato che non compaiono personaggi omosessuali in superman, in dragon ball e in peanuts? tutti omofobi?



Hai detto bene : Non compaiono proprio. Infatti non possono essere oggetto di critiche nè a favore e nè contro.
In Dylan Dog invece gli omosessuali compaiono. Ma il problema è che tutte le volte che ne registriamo una comparsa hanno un contesto drammatico dietro. E sempre pieno di stereotipi e luoghi comuni. Tant'è che ancora aspetto che qualcuno mi citi altri albi di Dylan in cui il tema sia stato trattato diversamente.

Infatti Basili proprio questo fa notare a Manfredi:
Ai lettori gay e lesbiche dà fastidio che il tema venga affrontato usando troppi cliché. Un autore può benissimo decidere di NON affrontarlo del tutto, legittimamente. Ma quando lo fa, perché tirare in ballo cliché addirittura offensivi? Meglio allora l’oblio: nel fumetto popolare si decide di non affrontare la sessualità, e basta così. Quando l’autore si accosta all’argomento così male, ci si arrabbia.


Scisma83
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Un'omosessuale è un'assassina, ma non lo è in quanto omosessuale. Lo è per un amore non corrisposto che la fa impazzire.


O detto in altre parole, l'amore non è corrisposto ed uccide proprio perchè è omosessuale. (Infatti non ha mai tentato nemmeno in primo luogo a dichiararsi sapendo benissimo che avrebbe fallito. Tutta la trama ruota sul fatto che la vicina di casa è l'assassino insospettabile proprio perchè non ha nemmeno tentato di dichiararsi con avances come fa perfino il povero sfigato del Generale Inquisitore e tante altre storie simili, perchè lui sapeva almeno che alla sua donna piacciono gli uomini e quindi mezza possibilità poteva ancora ricavarla)

Lux

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 1:33 pm 
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Lucifer Excelsi ha scritto:

Scisma83
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Un'omosessuale è un'assassina, ma non lo è in quanto omosessuale. Lo è per un amore non corrisposto che la fa impazzire.


O detto in altre parole, l'amore non è corrisposto ed uccide proprio perchè è omosessuale. (Infatti non ha mai tentato nemmeno in primo luogo a dichiararsi sapendo benissimo che avrebbe fallito. Tutta la trama ruota sul fatto che la vicina di casa è l'assassino insospettabile proprio perchè non ha nemmeno tentato di dichiararsi con avances come fa perfino il povero sfigato del Generale Inquisitore e tante altre storie simili, perchè lui sapeva almeno che alla sua donna piacciono gli uomini e quindi mezza possibilità poteva ancora ricavarla)

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Non ho l'albo sotto mano per cui potrei dire cose sbagliate, ma perché dici che sapeva benissimo che avrebbe fallito? La protagonista è bisessuale.

Poi, se proprio vogliamo, potremmo anche leggere la situazione al contrario: l'albo mostra il fatto che per una persona omosessuale può essere difficile vivere in una società che la stigmatizza e le fa reprimere i propri sentimenti.

Io piuttosto in questa storia vedo sessualità represse e sessualità libere, come nella vita reale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 4:33 pm 
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Non ho l'albo sotto mano per cui potrei dire cose sbagliate, ma perché dici che sapeva benissimo che avrebbe fallito? La protagonista è bisessuale.


Bisessuale? Non lo direi con cosi' tanta sicurezza. In "Per Amore del Diavolo" posso anche credere che la ragazza che va a letto con Dylan e prima con la Maga fosse realmente bisessuale (o perfino solo lesbica visto che è andata con Dylan sotto ipnosi) perchè a un certo punto ha affermato esplicitamente di amare madame Trisha. Cioè noi sappiamo che la ragazza era bisessuale perchè era presente l'elemento dell'omoaffettività, che ancora prima dell'omosessualità caratterizza veramente l'identità completa della persona. Qui invece la presunta bisessualità di Anita si svela solo a fine albo nell'ultima vignetta dell'ultima pagina praticamente, come immagine più che altro di una sorta di lascivia finalizzata allo scopo artistico di rappresentare l'unione tra la vita e la morte del quadro mostrato a Dylan, mi è parsa una collaborazione professionale mostrata con plateale teatralità al mero gusto di trasgredire, che una reale relazione sentimentame e amorosa tra le due (oltre che essere un espediente narrativo per stupire il lettore). Sempre a scopo professionale o artistico non è affatto raro vedere due donne che compiono atti sessuali assieme (ad esempio in un contesto di lussuria dove lo fanno per eccitare gli uomini in un film porno o erotico), ma questo in sè non ci dice assolutamente nulla del fatto se siano lesbiche, bisessuali o meno (e anzi, quasi sempre risulta infatti di essere rigorosamente etero e di impersonare la parte della lesbica solo all'interno di quella particolare cornice).


Ma anche ammettendo l'ipotesi che Anita fosse realmente bisessuale, questo non implica affatto che lo sapesse pure la sua vicina di casa. Ora purtroppo non ho nemmeno io l'albo sotto mano per verificarlo con certezza, ma mi pare di ricordare che i rapporti tra Anita e la vicina siano sempre stati piuttosto formali e che da nessuna parte possiamo desumere che la vicina fosse in intimità tale con Anita da sapere anche con chi va a letto.


Anzi, dallo spiegone finale della storia casomai possiamo realizzare proprio il contrario, ovvero che la vicina dissimulasse sempre ad arte il suo interesse amoroso per Anita perchè consapevole che il suo fosse un amore proibito, di quell'amore che non si può confessare, come diceva Oscar Wilde a proposito proprio dell'amore omosessuale.

Cita:
Io piuttosto in questa storia vedo sessualità represse e sessualità libere, come nella vita reale.


Una sessualità stereotipata tanto per cambiare. Dove l'omosessuale o è killer psicotico o è una (anzi due) che vanno col primo che capita. Tra l'altro parliamo di persone ricche, montate ed eccentriche, e quelle, si sa, possono un po' tutto. Ma calarsi nelle dinamiche del mondo reale no eh?


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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 5:45 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 6:25 pm 
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Lucifer Excelsi ha scritto:


Ma anche ammettendo l'ipotesi che Anita fosse realmente bisessuale, questo non implica affatto che lo sapesse pure la sua vicina di casa. Ora purtroppo non ho nemmeno io l'albo sotto mano per verificarlo con certezza, ma mi pare di ricordare che i rapporti tra Anita e la vicina siano sempre stati piuttosto formali e che da nessuna parte possiamo desumere che la vicina fosse in intimità tale con Anita da sapere anche con chi va a letto.


Anzi, dallo spiegone finale della storia casomai possiamo realizzare proprio il contrario, ovvero che la vicina dissimulasse sempre ad arte il suo interesse amoroso per Anita perchè consapevole che il suo fosse un amore proibito, di quell'amore che non si può confessare, come diceva Oscar Wilde a proposito proprio dell'amore omosessuale.


Ciò non toglie che Anita venga presentata fin da subito come personaggio piuttosto "sopra le righe" (in quanto artista...a proposito di stereotipi :mrgreen: ), non di certo una casa e chiesa. Se la vicina fosse stata una brava stalker avrebbe capito che ad una persona così si sarebbero potuti dichiarare i propri sentimenti.
Cioè quello che voglio dire è: la vicina di casa poteva avere problemi con se stessa in quanto omosessuale, ma non vedo come questo fatto renda la storia omofoba, semmai il contrario: indica che reprimere è sbagliato e dannoso. Diverso è se si fosse dichiarata e Anita l'avesse presa a cazzottate, per dire.


Lucifer Excelsi ha scritto:

Una sessualità stereotipata tanto per cambiare. Dove l'omosessuale o è killer psicotico o è una (anzi due) che vanno col primo che capita. Tra l'altro parliamo di persone ricche, montate ed eccentriche, e quelle, si sa, possono un po' tutto. Ma calarsi nelle dinamiche del mondo reale no eh?



Se c'è una cosa stereotipata in questa storia è la figura dell'artista un po' pazza un po' strega, non quella dell'omosessuale.
Per il resto non ho capito se mi stai dicendo che sono fuori dal mondo reale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: sab mar 05, 2016 7:03 pm 
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Scisma83
Cita:
Per il resto non ho capito se mi stai dicendo che sono fuori dal mondo reale.


Pardon, non tu naturalmente. Mi riferivo al fumetto, che come avevi ammesso tu stesso, è estetizzato, cioè calato volutamente in una cornice artefatta e sofisticata, da film noir anni 40', molto recitato, molto teatrale. Che c'entra ben poco quindi con la realtà quotidiana dei comuni mortali.

Cita:
la vicina di casa poteva avere problemi con se stessa in quanto omosessuale, ma non vedo come questo fatto renda la storia omofoba, semmai il contrario: indica che reprimere è sbagliato e dannoso. Diverso è se si fosse dichiarata e Anita l'avesse presa a cazzottate, per dire.


Diciamo che omofobia è un termine eccessivo, però la stereotipizzazione non manca (e Basili, come ho già riportato è stato infatti estremamente critico e aspro su questo albo, sulla stessa falsariga di Dall'Orto direi). Sopratutto non c'è quello che qui si chiede, una visione serena e normalizzata dell'omosessualità. Non che me l'aspettassi proprio da quest'albo da tragedia greca platealizzata ovviamente, però il problema è che se 30 anni passano eppure gli stereotipi vengono ripresentati puntualmente anche agli inizi inoltrati del XXI secolo, un po' stanca devo dire.

Daryl Zed
L'ho letto anche io questo. Detto dall'autore di Miseria e Crudeltà è confortante, ma speriamo di non cadere nei soliti pietismi e magari di vederlo a fine albo ancora vivo e senza malattie strane, sarebbe già qualcosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: dom mar 06, 2016 1:42 pm 
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Lucifer Excelsi ha scritto:
Scisma83
Cita:
Per il resto non ho capito se mi stai dicendo che sono fuori dal mondo reale.


Pardon, non tu naturalmente. Mi riferivo al fumetto, che come avevi ammesso tu stesso, è estetizzato, cioè calato volutamente in una cornice artefatta e sofisticata, da film noir anni 40', molto recitato, molto teatrale. Che c'entra ben poco quindi con la realtà quotidiana dei comuni mortali.

Cita:
la vicina di casa poteva avere problemi con se stessa in quanto omosessuale, ma non vedo come questo fatto renda la storia omofoba, semmai il contrario: indica che reprimere è sbagliato e dannoso. Diverso è se si fosse dichiarata e Anita l'avesse presa a cazzottate, per dire.


Diciamo che omofobia è un termine eccessivo, però la stereotipizzazione non manca (e Basili, come ho già riportato è stato infatti estremamente critico e aspro su questo albo, sulla stessa falsariga di Dall'Orto direi). Sopratutto non c'è quello che qui si chiede, una visione serena e normalizzata dell'omosessualità. Non che me l'aspettassi proprio da quest'albo da tragedia greca platealizzata ovviamente, però il problema è che se 30 anni passano eppure gli stereotipi vengono ripresentati puntualmente anche agli inizi inoltrati del XXI secolo, un po' stanca devo dire.



:)

Siamo d'accordo, non c'era da aspettarsi una visione normalizzata di niente da questo albo, quindi neanche della sessualità.

Comunque basterebbe che urlasse il campanello di Dylan per mano di un cliente omosessuale preoccupato per il suo compagno, fine.

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: dom mar 06, 2016 3:07 pm 
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Lucifer Excelsi ha scritto:
Cita:
Per inciso: avete mai notato che non compaiono personaggi omosessuali in superman, in dragon ball e in peanuts? tutti omofobi?

Hai detto bene : Non compaiono proprio. Infatti non possono essere oggetto di critiche nè a favore e nè contro.
In Dylan Dog invece gli omosessuali compaiono. Ma il problema è che tutte le volte che ne registriamo una comparsa hanno un contesto drammatico dietro. E sempre pieno di stereotipi e luoghi comuni. Tant'è che ancora aspetto che qualcuno mi citi altri albi di Dylan in cui il tema sia stato trattato diversamente.


Mi pareva che fra le critiche che muovevi alla SBE fosse proprio la scarsa presenza degli omosessuali.
Quanto alla drammaticità, in un fumetto cupo come dyd mi pare il minimo che gli omosessuali abbiano un contesto drammatico... o meglio hanno lo stesso contesto degli altri personaggi, l'omosessuale sieropositivo sclaviano è drammatico come tutti gli altri personaggi della storia in cui compare, e Vogev, con la erre moscia è una macchietta esattamente come tutti gli altri personaggi dell'occhio del gatto... tipo il barbiere che parla di calcio pure mentre ammazza la moglie... probabilmente è l'unico barbiere presente in tutta la serie ma questo non vuol dire che sclavi ce l'abbia coi barbieri.
Boh, io mi sentirei più offeso se fossi impiegato del catasto che non se fossi omosessuale, sinceramente.

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 3:14 pm 
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the Imp ha scritto:
Boh, io mi sentirei più offeso se fossi impiegato del catasto che non se fossi omosessuale, sinceramente.


già, se c'è una cosa per cui in DD si calca la mano è proprio lo stereotipo del lavoro d'ufficio alienante e disumanizzante... tutti gli impiegati d'italia dovrebbero smettere di leggere DD per protesta...

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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 5:11 pm 
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Imp : Se hai letto il mio primo post d'apertura (senza manco andare a leggere tutti gli altri miei interventi che comunque confermano il primo) mi pare chiaro che la critica primaria non fosse tanto il fatto che non se ne parlasse abbastanza, ma che di quel poco dove compariva, se ne parlasse male.


Detto questo, si muove l'obiezione del perchè dunque non offendersi del fatto che anche barbieri o impiegati sono stereotipati o addirittura messi in chiara luce negativa. Il motivo è presto detto, barbieri e impiegati non sono categorie socialmente discriminate e quindi nessuno si scandalizza se diventano oggetto di comiche o stereotipizzazioni di tanto in tanto. Ma non solo, nel caso degli impiegati qui abbiamo una categoria che non solo non è socialmente discriminata, ma è anzi una forma di casta sociale, che alla pari dei ricchi, dei lords/pari d'inghilterra, dei nobili e dei politici è da maldipingere appunto perchè integrati e inseriti all'interno di un sistema di ingranaggio sociale che gli promuove e approva. Ecco perchè la critica al burocrate, all'impiegato, al ricco politico cher Dylan spesso muove non è equiparabile al caso degli omosessuali perchè l'oggetto di critica non è una minoranza stigmatizzata storicamente considerata deviata dai più, ma parliamo di chi ha potere e di chi viene integrato all'interno degli ingranaggi di questo potere. Sclavi ed altri quindi criticano e demoliscono questi ruoli ai fini di manifestare le loro denunce sociali per mostrare quanto sia in realtà aberrante ciò che viene comunemente definito "normale" se non addirittura vincente, mostrandoci dunque l'impiegato alienato e depersonalizzato all'interno di un alveare aziendale interessato solo al profitto, del cinico ricco che fa i suoi porci interessi per sostenere la sua casta che determina la diseguaglianza economica tra lui e la maggior parte degli abitanti del mondo e via dicendo.

Un impiegato o un barbiere non possono dunque mai sentirsi offesi, perchè mai nella storia sono stati oggetto di razzismo e xenofobia, al più sono al massimo stati stereotipati all'interno del contesto umoristico della satira ad esempio, senza però che nulla cambiasse davvero le loro vite.

Lo stesso non si può dire di coloro che da quando ha preso piede il Cristianesimo in Occidente, sono da millenni stati definiti perversi, contronatura, degni del rogo e che perfino oggi sono negati i diritti più basilari nella maggior parte del mondo, dalla Russia, ad Israele fino all'Iran, l'Arabia Saudita, la pressocchè totalità del continente africano e via dicendo. Basti pensare che l'omosessualità è stata depennata come patologia dall'OMS solo pochi decenni fa e di come perfino oggi la comunità LGBT faccia un'enorme fatica a vedersi riconosciuti i diritti civili nella liberissima Europa (lo stralcio della Stepchild Adoption qui in Italia a causa delle forze cattoliche e conservatrici, il referendum avvenuto di recente in Romania che ha bocciato con milioni di firme l'unione civile tra gli omosessuali, il Vaticano che defini' una "sconfitta dell'umanità" invece la vittoria dei matrimoni gay in Irlanda etc.)

Insomma, l'equiparazione che fate non è lecita, perchè è come il voler confrontare "oranges with apples" come dicono in inglese, cioè elementi che non c'entrano nulla tra loro. E' invece più pertinente confrontare i gay con tutte le altre minoranze sociali storicamente discriminate come i musulmani in Occidente, gli zingari, gli ebrei, gli uomini di colore, etc. Insomma, andatevi a vedere tutte le categorie di persone che andavano a mettere i nazisti nei campi di concentramento e vi renderete conto quale è la differenza tra chi ha dovuto subire l'olocausto tra le altre cose e chi no (eh si, a subire l'olocausto ci sono stati pure i gay, contrassegnati specialmente con tanto di triangolino rosa).


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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 5:30 pm 
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Ripeto che secondo me stai sbagliando bersaglio. Personalmente ritengo che ne "La mano sbagliata" e "Dopo mezzanotte" non vi siano i richiami per un alcunché di omofobo, come ti ho già spiegato io per Dopo mezzanotte e Scisma per La mano sbagliata. O almeno quella che tu proponi è una chiave di lettura che a mio modo di vedere è approssimativa mentre credo che le mie e quelle di Scisma siano più complete e coerenti. A mio parere non basta un omosessuale che si droga per concludere che quello si droga in quanto omosessuale. Semmai quel personaggio lo fa e, sempre per me, l'obiettivo di quella scena non è denigrare l'omosessuale (o meglio David) ma elevarlo semmai a un personaggio positivo nonostante le sofferenze che patisce.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 6:10 pm 
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alemans123 : Quelle che ho riportato più che essere chiavi di lettura mie, sono chiavi di lettura di Basili e Dall'Orto, due giornalisti comunque, ma sopratutto che conoscono molto bene le dinamiche di una comunità LGBT (chi meglio di un omosessuale, uno dei quali stato presidente dell'Arcigay pure, è in grado di definire cosa può essere lesivo per l'immagine di suddetta comunità?). Personalmente, nemmeno io dico che "La mano Sbagliata" e "Dopo Mezzanotte" sono omofobi, ma è innegabile che contengano clichè, stereotipi e luoghi comuni molto tristi che danno una dimensione svilente e mortificante al mondo omosessuale rappresentato per mezzo dei protagonisti del fumetto. Il punto è che tale volontà stereotipante non è una fantasia nè di Dall'Orto nè di Basili : lo confermano purtroppo pure gli autori Bonelli stessi. Ora, come già si è detto Davi di Dopo Mezzanotte è si una figura "positiva" nel senso che non è cattiva. Ma diventa negativa nel momento in cui il gay è un emarginato, dedito alla prostituzione, malato di AIDS...e poi onestamente quel desiderio di "farlo" con una ragazza dà proprio fastidio. Scusate, ma quando mai avete visto un etero che in punto di morte vuole fare un'esperienza omosessuale? L'impressione che si ha è proprio come se David volesse provare il rapporto etero come se gli "mancasse" qualcosa, mentre mai in un etero è percepita in lui la "mancanza" di non aver masi avuto rapporti gay. Sembra che Sclavi per mezzo di David adempia il famoso luogo comune degli etero che si domandano sempre "ma com'è possibile che tu, gay, non hai la curiosità di fare sesso con una donna, non ne hai mai sentito la mancanza? Non ti interessa sapere cosa ti perdi?" Quindi, è comprensibile che la conferma di questi stereoptipi, possa dar fastidio a un gay che si sente chiedere veramente queste cose dagli amichetti etero.



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 Oggetto del messaggio: Re: Omosessualità in Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 6:57 pm 
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Il mio punto di vista è che l'eventuale omofobia è nella mente di chi legge. E' come se uno guarda la serie Gomorra e pensa che Napoli e provincia siano un ricettacolo di mafiosi e che i poliziotti non servano a un cazzo, perché in effetti la polizia non si vede quasi in quel telefilm. Ecco, se uno guardando una fiction o leggendo un fumetto tende a fare classificazioni di questo genere, il problema ce l'ha lui, non gli autori. Principalmente non sono d'accordo col discorso che "i personaggi gay in DD sono tutti negativi, quindi si vuole dare una percezione insana della comunità gay". Non è di certo quella l'intenzione dell'autore e in effetti non mi è mai passato per la testa che quei personaggi fossero rappresentativi del mondo omosessuale e se c'è chi leggendo DD pensa che lo siano e che sia intenzione dell'autore/editore dare questa visione, credo che sia fuori strada.
E sì, l'esempio di Gomorra calza perché a tutti gli effetti i napoletani sono una categoria discriminata. Anzi, ora che ci penso in DD compaiono solo come pizzaioli o ristoratori, ma sarebbe assurdo che uno pensasse che tutti i napoletani sono pizzaioli o ristoratori (non prendete troppo sul serio quest'ultima frase ;) )

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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MessaggioInviato: lun mar 07, 2016 7:37 pm 
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diciamo che il problema che si denuncia è una stereotipizzazione dell'omosessualità in generale nei fumetti Bonelli, notoriamente conservatori, con qualche eccezione, a volte proprio strappata a tradimento (come nel caso Legs), stereotipizzazione in cui ricade anche Dylan Dog nelle testate dedicate al tema. Sono d'accordo con te nel dire che non ci fosse intento malevolo da parte degli autori di dipingere l'omosessuale come negativo in quanto tale, ma è anche vero che l'approccio è tale per cui il risultato finale è sempre infelice per un motivo o un altro. D'altronde non stiamo parlando di un singolo caso, ma di almeno cinque albi in cui il tema viene affrontato in maniera stereotipata, quelli stereotipi che la stessa gestione Recchioni di Fase 2 voleva cambiare. E a chi mi critica che sono pochi rinnovo l'invito a portare delle nuovi fonti su cui poter discutere del contrario. (lunico messaggio davvero in qualche maniera positivo, ovvero con l'intento di essere anti-discriminatorio è stata la vignetta di Bloch in Memorie dall'Invisibile, sempre in un contesto di disordine sessuale, ma pazienza che ci vogliamo fare, evidentemente negli anni 80-90' meglio di cosi' non si poteva fare).


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Mah, oddio, se proprio vogliamo limitarci a contemplare ad analizzare le categorie in qualche modo perseguitate, possiamo vedere che anche neri, stranieri e disabili, malati barboni e alcolizzati o più in generale diversi (ma come si fa ad accusare di omofobia un fumetto che ha fatto della difesa del diverso la sua bandiera?) sono sempre personaggi positivi come l'omosessuale david,che ne passano di tutti i colori, fra infelicità e tragedie, che dylan prova ad aiutare ma non riesce a strappare dal loro tragico destino.
Certo, farebbe piacere leggere la storia di un gay ben integrato che ha fatto outing e vive felice con la sua famiglia, ma temo che la vicenda avrebbe poco... mordente, non so come se mancasse qualcosa, tipo dei cattivi e un minimo sindacale di suspance.
Le tue argomentazioni sinceramente convincono poco, mi sembra che sei partito con una tesi, e vai in cerca di elementi che la confermino, ignorando qualsiasi elemento contrario, anzichè raccogliere i dati e formarti una tua opinione.... se un gay è cattivo è cattivo, se è buono, è buono ma vive male la sua condizione di omosessuale, se è buono e vive bene è una macchietta, se è buono vive bene e non è una macchietta è poco rilevante, e così via... se non ti va bene l'esempio dei barbieri prenditi quello dei neri, e dimmi se non si può applicare pari pari la stessa discriminante sui rarissimi personaggi di colore comparsi nella serie.
Personalmente penso che di pubblicità progresso dylan dog ne contenga pure troppe, se a qualche autore viene in mente qualche idea carina per introdurre personaggi gay di qualche spessore narrativo in una trama che siano modelli positivi di comportamento e virtù, ben venga, se devono scervellarsi e arrabbattare una trama indegna pur di inserirla, ne faccio volentieri a meno, preferisco vedere gay felici nella vita vera che non in un fumetto che dovrebbe preoccuparsi più che altro di inquietarmi e spaventarmi.

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