Cravenroad7

Secondo voi il successo della Bonelli è dovuto solo e soltanto ai meriti degli autori o bisogna anche tener conto del fatto che non c'è mai stata in Italia una casa editrice in grado di contrapporsi ai creatore di Tex e co? Se un giorno dovesse venir fuori un nuovo editore con idee moderne e innovative, la Bonelli riuscirebbe comunque a sopravvivere?

La domanda parte da un affermazione sbagliata
Mondadori\Walt Disney co.\Panini per Topolino e poi Astorina (Diabolik), Lancio\Eura\Aurea .
Rw Lion. Panini. ecc. ecc.
Quest'ultima pubblica tantissime cose manga, comics, fumetti italiani tra cui Ratman, che in Italia vende anche più di Spiderman.
La tua domanda parte dal presupposto sbagliato (imo) che la Bonelli sia la migliore casa editrice di fumetti in Italia

Ce ne sono state tantissime e di grande successo.
Da giovane, amavo particolarmente la casa editrice universo, la comic art e la primo carnera.

Si. Molto di quel che leggo o compro è Bonelli. Quindi penso se la passi benino.

Io intendevo una casa editrice specializzata in fumetti italiani come la Bonelli. E poi il target di Topolino è decisamente diverso da quello Bonelli (soprattutto negli ultimi anni)

Non penso abbia un target diverso. (io leggo entrambe)
Su Topolino in particolare, lavorano tantissimi bravi sceneggiatori (e disegnatori) Bonelli, come Celoni, Faraci ecc.
Comunque la panini pubblica molti fumetti italiani e di successo.

Mi trovo d'accordo con Dipintendo. Bonelli ha saputo intercettare meglio di altri le esigenze del pubblico fumettistico benissimo, finora. Vedremo in futuro. Sergio Bonelli ha avuto un gran ruolo in tutto ciò, non so se ci sono figure di pari livello oggi.

Tendenzialmente concordo anch'io con Dipintendo. La Bonelli è sopravvissuta, ed è da decenni il colosso che è, perché ha saputo comprendere meglio di altri le esigenze del pubblico (anche se forse, con il tempo, questa capacità è un po' venuta meno); purtroppo, nel farlo, ha imposto un formato che ha messo in difficoltà i concorrenti e che, in una visione più ampia, ha probabilmente fatto diversi danni al mondo del fumetto italiano.

(Mi rendo conto che forse sono stato poco chiaro, ma ora non ho il tempo di soffermarmi sulla risposta; provvederò prossimamente .)

E' vero! Da lettori di fumetti penso proprio che abbiam ben poco di cui lamentarci.
Difficile che un altra Bonelli prenda il posto della Bonelli. O di una Panini comics.
E non è una (solo) questione di bravura degli autori, anzi, potrei citarti case editrici meno famose che hanno pubblicato fumetti bellissimi che hanno venduto meno di quel che ha venduto il peggiore (in termine di vendite) della Bonelli.
Se Lazarus Ledd o Valter Buio gli avessero pubblicati Bonelli sicuramente avrebbero venduto il triplo.
Non è una questione di bravura, di autori, di target ecc. credo sia un fatto di fiducia consolidata (e meritata) da parte dei i lettori.

Sono molto d'accordo con Survivor, vedremo se la nuova gestione riuscirà a mantenere quello che Sergio Bonelli ha costruito in tutti questi anni.
Ora magari non voglio mettermi a polemizzare ma secondo me l'atteggiamento verso il lettore è cambiato.
Un esempio recente sono le polemiche sull'aumento del prezzo di copertina dal numero 333 di Dylan Dog.
Tutti i vecchi lettori ricordano che ogni aumento di prezzo era seguito da un breve messaggio di "scuse" di Sergio Bonelli.
Era più un gesto di educazione e rispetto verso il lettore\consumatore che io e altri lettori apprezzavamo molto.
Quando dal numero 333 è aumentato il prezzo di copertina i lettori sono stati liquidati con uno stacce!

Capisco la nostalgia, ma mi domando quante case editrici chiedano scusa ai lettori per l'aumento dei prezzi

"Quasi" nessuna.
Infatti parlavamo di Bonelli come un eccezione.

Quel "Cari amici..." diceva tutto.

...teniamo d'occhio la BAO.
e ho detto tutto.
ciao

Ma la Bao non va in edicola e non vende periodici (o sì? nn conosco tutto quello che pubblicano) .

Non l'ho capita
Comunque la Bao non è che mi faccia impazzire, o meglio, per i cartonati, a quei prezzi, preferisco buttarmi su altre pubblicazioni.
E Anche tu, mi sembra di capire dai tuoi recenti acquisti (a proposito, a quando la tua rece su Breccia\Lovecreft? )
Però è questione di gusti.

Hai ragione, raffa.
Quei pochissimi periodici li vende in versione cartonata con più albi accorparti (Orfani e Saga)

"Strani ricordi in quella nervosa notte in via buonarotti 38. Sono passati vent'anni? trenta?? Sembra una vita. Quel genere di apice che non tornerà mai più. L'italia editoriale e gli anni 80/90 erano un posto speciale ed un momento speciale di cui fare parte. Ma nessuna spiegazione, nessuna miscela di parole, immagini disegnate, musica e ricordi poteva toccare la consapevolezza di essere stato là, vivo, in quell'angolo di tempo e di mondo, qualunque cosa significasse. C'era follia e sperimentazione in ogni direzione, ad ogni ora, potevi sprizzare scintille d'inchiostro dovunque, c'era una fantastica, universale, sensazione che qualsiasi cosa facessimo fosse giusta, che stessimo vincendo. E quello, credo, era il nostro appiglio, quel senso di inevitabile vittoria contro le forze del vecchio e del male, non in senso violento o cattivo, non ne avevamo bisogno, la nostra energia avrebbe semplicemente prevalso, avevamo tutto lo slancio, cavalcavamo la cresta di un'altissima e meravigliosa onda cartacea. E ora, meno di venti venticinque anni dopo, potevi andare su una ripida collina di milano e, se guardavi ad ovest, e con il tipo giusto di occhi, potevi quasi vedere il segno dell'acqua alta, quel punto, dove l'onda d'inchiostro infine si è infranta ed è tornata indietro."

(citazione liberamente tratta e modificata da paura e delirio a las vegas/milano via buonarotti 38)