Piccatto ha scritto:
Mi sembra che della parola storia si abusi un pochetto. (...) Per ovviare a questa noiosa tiritera Bonelli ha cominciato a portare in edicola albi senza storie. (...) questo elemento comune a molti - tutti!, mi suggerirebbe la testa - degli albi che in quest'anno solare ho letto segna il mio convinto rifiuto della gestione Recchioni. Gli albi di Dylan Dog sono stati nel corso degli ultimi mesi malamente destrutturati: per primi si sono persi i contatti con il personaggio (...), quindi quelli con il contenuto tipico delle sue avventure e infine, sembra pazzesco ma così è, è la nozione stessa di avventura a mancare. E allora questo affare chiamato Dylan Dog diventa un confuso spazio bianco dove riversare spunti e pensate non troppo felici, spesso più grandi di chi si provi a farne uso, in una sarabanda di immagini e tentate suggestioni. (...)
Piccatto, il tuo post è molto interessante, ma a mio parere muove da una premessa falsa.
Se per "storia" intenti una trama che abbia un inizio, uno sviluppo, un
climax e un epilogo, beh, mi sembra che fino ad ora la abbiano TUTTI gli albi della nuova gestione. Escludo dal discorso solo l'ultimo inedito, perché non l'ho ancora letto, e gli OldBoy, perché lì mi è veramente difficile notare delle differenze fra vecchia e nuova gestione.
Di storie senza "storia" - cioè
divertissement costruiti per somma di
gag e privi di un preciso filo conduttore - se ne leggevano molte, invece, ai tempi di Sclavi. La maggior parte di quelle, fra l'altro, sono riconosciute come capolavori più o meno da tutti.
Piuttosto, io nella gestione Recchioni vedo il problema opposto, cioè un eccesso di "storia", un eccesso di pianificazione. Del resto, la stessa introduzione di una (pur blandissima)
continuity mira proprio a creare una macro-storia che colleghi in sequenza le vare micro-storie.
Se poi vogliamo criticare la prevalenza di storie SU Dylan (o sui suoi comprimari) rispetto a quelle DI Dylan, oppure l'eccesso di sensazionalismo nella pubblicizzazione degli albi, possiamo farlo, ma si tratta di un problemi diversi da quello che hai sollevato.