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#351 - In fondo al male
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Voti totali : 107
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 Oggetto del messaggio: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: lun nov 23, 2015 11:44 pm 
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La sirenetta è lieta di presentare...


Immagine


Dylan Dog

N° 351
In fondo al male


Soggetto: Ratigher
Sceneggiatura: Ratigher
Disegni: Alessandro Baggi
Copertina: Angelo Stano


Fiona incarica Dylan Dog di indagare sull’omicidio della sua amica Molly, avvenuto a Port Frost. Molly era stata messa all’indice dai suoi compaesani per i suoi comportamenti troppo disinvolti e disinibiti. Giunto nella località scozzese, affacciata sul mare, sulla quale grava un’antica leggenda, l’Inquilino di Craven Road si rende subito conto che vi regna un allucinante clima d’odio che sfocerà, in breve, in un catastrofico evento. Una vicenda che costringe Dylan e Fiona a confrontarsi con le ragioni stesse del Male, annidato nelle profondità del cuore degli uomini.


...................................................................................................................

Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 7:43 am 
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Ma chiamare questa storia "il sentiero dei giganti" o qualcosa del genere? Sarebbe stato anche un omaggio a KP. Le grandi storie le ho sempre associate a grandi titoli, evocativi (la casa degli uomini perduti) o suggestivi (memorie dall'invisibile).
Qua abbiamo una copertina non memorabile ed un titolo che, spiace dirlo, ma trovo imbarazzante.

Comunque, al netto della confezione, per me si tratta di uno dei più bei albi della serie regolare degli ultimi anni insieme (vado a memoria) a "l'assassino della porta accanto" e "una nuova vita"

Era tutto qua quello che mi aspettavo dalla famosa rivoluzione o fase due o quel che è. Storie moderne (non per forza attuali), disturbanti e scritte da gente che ama scrivere e che ha qualcosa da dire.
Poi per me il fatto di non specificare ogni due tavole che Dylan è cambiato e che siamo nella fase due è un punto a favore (e anche quello di non vedere Rania, Irma o i due imbecilli degli albi della Barbato :mrgreen: )

Piccolo spoiler

Se proprio si volesse trovare il pelo nell'uovo, la scena dell' arrivo al funerale è molto forzata (la ragazza è partita per Londra perché l'amica era sparita, torna che stanno già facendo il funerale e senza che nessuno l'abbia avvertita. Dylan chiede informazioni al primo poliziotto che spiattella tutto con anche un errore a livello di trama..), capisco l'atmosfera surreale alla Twin Peaks ma questa scena mi è sembrata semplicistica.


Soggetto / sceneggiatura: voto 8,5
Disegni: voto 8 (Baggi molto più indovinato su Dyd che su Dampyr)


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 12:43 pm 
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Iscritto il: dom set 18, 2011 10:45 am
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Titolo che dopo aver letto la storia acquista qualche punto secondo me. La copertina mi piace molto, a differenza di quella dell'albo precedente che è di una freddezza imbarazzante.
Veniamo alla storia. Ratigher sa scrivere, non c'è dubbio. Mi aspettavo molto dal suo esordio, e non sono rimasto deluso. Certo, ci sono margini di miglioramento (per questo ho votato BUONO e non OTTIMO). La storia scorre bene, è piena di ottimi particolari e si legge d'un fiato fino al finale. Finale che forse pecca un po' per "velocità", le 98 pagine sembrano stare un po' strettine.
Ad esempio, avrei dato molto più spazio al
Spoiler!
male sotto il mare, avrei insistito molto di più sulle scene come quella del bambino che si guarda allo specchio o quello che insulta l'altra, aggiungendone magari molte altre più "disturbanti" man mano che si scendeva.

Il finale resta comunque ottimo secondo me, con un messaggio che forse può far discutere.

Lato disegni: Baggi molto molto buono qui. Forse pecca ogni tanto sulle espressioni dei personaggi, ma ci regala delle tavole davvero magnifiche (le splash page di pagina 76 e 96-97 mi son piaciute molto).

VOTO: gli do un 8, promuovo assolutamente Ratigher, si vede che ha qualcosa da dire. Son certo che la sua prossima prova (credo di aver capito ci sia già un'altra sua storia in lavorazione giusto?) non ci deluderà.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 12:56 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Credo che la parte a cui fa cenno fumettologica in merito a possibili paletti o limitazioni imposti alla sceneggiatura di ratigher in corso d opera o prima della stesura finale da parte della redazione bonelli possa avere un fondo di verità..quindi mi chiedo: ma in piena era recchioni la bonelli ha ancora cosi tanto paura di osare o essere politicamente scorretta?!? Ergastolane docet (; Cmq spero di reperire al piu presto l albo per avere il mio punto di vista dato che qui non é ancora uscito.(;

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 1:02 pm 
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Iscritto il: dom set 18, 2011 10:45 am
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Si in qualche passaggio ho pensato anche io che si sarebbe potuto "osare" un pochino di più.. spero non sia per colpa di "paletti", sarebbe anche ora di smetterla! Anche se boh mi suona strano che possano esserci ancora restrizioni..


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 1:07 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
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Voto buono e non ottimo per alcuni passaggi troppo spicci, compreso il finale sicuramente mozzato e per il tono moralistico (non perbenistico, eh, ché sono due cose diverse) che non mi aggrada tantissimo. Ci sono dei momenti un po' da Dylan Bond che non mi sono quadrati molto, ma per il resto una storia impeccabile, con un riferimento spiazzante a Al servizio del Caos che mi è piaciuto non poco.

_________________
Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 2:06 pm 
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Iscritto il: sab feb 28, 2015 9:08 pm
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io ho votato buono, ci avrei messo meno pagine di premesse iniziali e più delirio finale. Si potevano risparmiare 4-5 pagine in precedenza per dare maggiore spazio alle visioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 3:27 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
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Mi sembra che della parola storia si abusi un pochetto. In generale, non solo qui. Siamo sempre alla ricerca della storia. La storia è bella, la storia è brutta, la storia è riuscita, troppo lunga, troppo corta, ecc. Due palle.
Per ovviare a questa noiosa tiritera Bonelli ha cominciato a portare in edicola albi senza storie. Perché a Recchioni, si registra, piace così.
Inevitabile notare come questa nuova fase di Dylan Dog si caratterizzi per una grande attenzione alle immagini. Immagini di copertina, immagini a tutta pagina, immagini grandi, immagini nuove. Perché l'immagine è fondamentale per promuovere il prodotto. Ma soprattutto perché - novità - il fumetto si deve poter leggere in mezz'ora al massimo. C'è però un problema. Come comprimere le indagini dell'indagatore dell'incubo per permettere loro di coesistere con tutte queste immagini nell'arco di 94 pagine? Allungare i dialoghi? No, eliminare le storie. In questo modo si risparmia certo sulle idee, si evitano ingorghi di parole poco importanti che fan storcere il naso un po' a tutti e si svecchiano meccaniche ormai logore e certamente datate. E il lettore, trovandosi in mano una rappresentazione archetipica della storia a fumetti, non protesta.
Non si prenda questa mia analisi come un affondo sarcastico o un moto di protesta al modo di fare del nuovo curatore. C'è tuttavia che, fatti due conti, questo elemento comune a molti - tutti!, mi suggerirebbe la testa - degli albi che in quest'anno solare ho letto segna il mio convinto rifiuto della gestione Recchioni. Gli albi di Dylan Dog sono stati nel corso degli ultimi mesi malamente destrutturati: per primi si sono persi i contatti con il personaggio (personaggio con cui forse e solo momentaneamente qui Ratigher si riconnette un poco), quindi quelli con il contenuto tipico delle sue avventure e infine, sembra pazzesco ma così è, è la nozione stessa di avventura a mancare. E allora questo affare chiamato Dylan Dog diventa un confuso spazio bianco dove riversare spunti e pensate non troppo felici, spesso più grandi di chi si provi a farne uso, in una sarabanda di immagini e tentate suggestioni. Il sommo obiettivo è quello di stupire il lettore. Il lettore ne esce invece assai confuso e con scarsa convinzione si chiede: Perché?
La risposta, comunque, non è molto importante. I giochi di equivalenze sono un esercizio superfluo, non trovo alcun gusto nel tentare di risolverli. Dove finisce la metafora e dove inizia la realtà? Boh, disse il saggio. Si legge anche Chi se ne frega. Non sono nemmeno interessato alle originali dissertazioni sul male e il dolore che popolano le ultime pagine e forse è meglio lasciarle a qualcun altro. Resta una vicenda dagli intenti poco comprensibili, narrata tra forti scarti di ritmo e forti cadute di stile, anche grafiche. Resta la forte sensazione, come ogni volta, che pagare tre euro e venti per leggere questi simpatici pamphlet... Ecco, forse non vale la pena, e che intrattenersi forse si può farlo anche altrimenti.

_________________
Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 4:17 pm 
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Iscritto il: dom ott 18, 2015 11:10 am
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POSSIBILI SPOILER DI SEGUITO

Adesso come adesso, a lettura fresca, voterei "incidente in galleria" (galleria subacquea, per stare in tema). E aggiungerei che questa storia, senza offesa, smells like teen spirit come i calzini di un quattordicenne. La tendenza di Ratigher all'invettiva adolescenziale, che nei suoi lavori "d'autore" funziona benissimo, applicata a Dylan Dog crea una serie di piccole esplosioni incontrollate dallo stravagante gusto apeshit (mi dispiace, ma oggi manifesto un'incongrua disposizione all'immagine anglofona). Vedi la sequenza di seduzione sballatissima da pag. 10 e l'assurda scena dei cori al funerale di pag. 22.
A rendere il tutto vagamente nauseante —non lo dico gratuitamente, l'albo mi ha lasciato un vago senso di nausea, dovuto soprattutto, credo, alla cattiva gestione delle dilatazioni/contrazioni del tempo narrativo— contribuisce lo strano stridore che si crea tra la sceneggiatura e i disegni impegnativi e "vecchiotti" di Baggi, che mi hanno lasciato la faticosa impressione di aver letto dei Montanari&Grassani inchiostrati (molto controvoglia) da Castellini.
Poi,
Spoiler!
se vogliamo stringere sul d i d a s c a l i c i s s i m o messaggio finale col botto, che la speranza fosse una trappola me l'aveva già detto meglio lui, grazie.

Comunque, caro Ratigher, ti voglio bene lo stesso e penso che tu sia un autore bravo e interessante. Riprovaci; tanto, a questo punto...
E per inciso: Groucho non è brutto da fare schifo, dài, checché ne dica la ragazza col dito luminescente da E.T. (ho impiegato parecchio tempo a interpretare altrimenti l'uso bizzarro delle linee cinetiche nell'ultima vignetta di pag. 7).


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 6:45 pm 
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Iscritto il: lun giu 29, 2015 8:20 pm
Messaggi: 64
Località: Ferrara
preso stamattina di corsa e letto prima di arrivare al lavoro. Che dire... bellissimo. stavolta bellissimo. La storia, la sceneggiatura, i disegni, tutto fila perfettamente, regalando una storia capace di far salire quel phatos che poche altre storie riescono. Mi è piaciuto tantissimo, non vedo l'ora di rileggerlo.

_________________
so long baby...sono come tu mi vuoi.
intenditrice eh, dovresti vedermi nudo a cavallo...
impazziresti....
per il cavallo...


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 7:19 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
Voglio una storia Ratigher/Rosenzwieig :g:

Solo per i nomi


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 7:29 pm 
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Messaggi: 1281
Ennesimo metaforone, ennesima mediocre fanfiction.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 7:58 pm 
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Messaggi: 352
Località: Roma
Le parole del vecchio di pagina 75/76... Ho avuto la sensazione che parlasse dell'attuale Dylan Dog e di questa gestione che lo ha stravolto. E pure il moralone finale sulla speranza, con le ultima parole di Dylan sottolineate in grassetto, rafforza questa mia sensazione.
Sto delirando? Forse... ma se c'è qualcuno più delirante di me che la pensa grossomodo allo stesso modo si faccia avanti e mi aiuti a capire se sono da ricovero o no.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 8:08 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
Piccatto ha scritto:
Mi sembra che della parola storia si abusi un pochetto. (...) Per ovviare a questa noiosa tiritera Bonelli ha cominciato a portare in edicola albi senza storie. (...) questo elemento comune a molti - tutti!, mi suggerirebbe la testa - degli albi che in quest'anno solare ho letto segna il mio convinto rifiuto della gestione Recchioni. Gli albi di Dylan Dog sono stati nel corso degli ultimi mesi malamente destrutturati: per primi si sono persi i contatti con il personaggio (...), quindi quelli con il contenuto tipico delle sue avventure e infine, sembra pazzesco ma così è, è la nozione stessa di avventura a mancare. E allora questo affare chiamato Dylan Dog diventa un confuso spazio bianco dove riversare spunti e pensate non troppo felici, spesso più grandi di chi si provi a farne uso, in una sarabanda di immagini e tentate suggestioni. (...)
Piccatto, il tuo post è molto interessante, ma a mio parere muove da una premessa falsa.
Se per "storia" intenti una trama che abbia un inizio, uno sviluppo, un climax e un epilogo, beh, mi sembra che fino ad ora la abbiano TUTTI gli albi della nuova gestione. Escludo dal discorso solo l'ultimo inedito, perché non l'ho ancora letto, e gli OldBoy, perché lì mi è veramente difficile notare delle differenze fra vecchia e nuova gestione.
Di storie senza "storia" - cioè divertissement costruiti per somma di gag e privi di un preciso filo conduttore - se ne leggevano molte, invece, ai tempi di Sclavi. La maggior parte di quelle, fra l'altro, sono riconosciute come capolavori più o meno da tutti.
Piuttosto, io nella gestione Recchioni vedo il problema opposto, cioè un eccesso di "storia", un eccesso di pianificazione. Del resto, la stessa introduzione di una (pur blandissima) continuity mira proprio a creare una macro-storia che colleghi in sequenza le vare micro-storie.
Se poi vogliamo criticare la prevalenza di storie SU Dylan (o sui suoi comprimari) rispetto a quelle DI Dylan, oppure l'eccesso di sensazionalismo nella pubblicizzazione degli albi, possiamo farlo, ma si tratta di un problemi diversi da quello che hai sollevato.


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 Oggetto del messaggio: Re: #351 - In fondo al male
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 8:16 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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daradda ha scritto:
Le parole del vecchio di pagina 75/76... Ho avuto la sensazione che parlasse dell'attuale Dylan Dog e di questa gestione che lo ha stravolto. E pure il moralone finale sulla speranza, con le ultima parole di Dylan sottolineate in grassetto, rafforza questa mia sensazione.
Sto delirando? Forse... ma se c'è qualcuno più delirante di me che la pensa grossomodo allo stesso modo si faccia avanti e mi aiuti a capire se sono da ricovero o no.


Non ho l'albo sottomano ma la stessa cosa mi è venuta in mente leggendo la didascalia della splash page. Ho fatto finta di niente perché è una cosa per me fastidiosa.

D'accordo con VM: non ho mai avvertito questa mancanza di "storia" quando ho letto gli albi dell' ultimo anno. La fase 2 ha ben altri problemi, particolarmente visibili negli albi in stretta continuity e scritti da un paio di autori.


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