Letto. Un discreto numero uno. Al di là della modernità di alcune scelte (soprattutto grafiche), l'impostazione è 100% Bonelli Classica: Echi di Brandon in vari passaggi, e a me ha ricordato anche il primo Nathan Never (ma, paradossalmente, senza la carica di innovazione in fase di sceneggiatura e narrazione che NN aveva all'inizio. In questo Morgan Lost mi ricorda più il NN "involuto" post-Atlantide e arrivo della terna Vietti, Piani, Ostini - sacra per qualche neveriano, non per me).
La carne messa al fuoco è tanta e in certi passaggi c'è puzza di infodump, ma la curiosità permette di arrivare alla fine abbastanza lisci, cosa encomiabile anche visto la "densità" dei balloon (nessun approccio cinematico alla "Orfani", diciamo).
Universo narrativo: alcune idee interessanti, alcuni scivoloni brandoniani. Il riferimento è il pulp anni '40 e, direi, molto della Gotham gotica di Batman. Sembra che la serie si imposterà come una specie di "Criminal Minds" in un universo alternativo, con il concetto di Serial Killer come fil-rouge (vista la colorazione è proprio il caso di dirlo
), ovvero niente di così lontano da come era impostato Brandon (almeno da quello che ho letto di quella serie). Il Chiave ha sempre avuto una grande immaginazione nel creare antagonisti da slasher movie (alcune sue maschere su Dyd sono altamente iconiche, qualunque sia il giudizio che poi uno da su quelle storie), ma esiste il rischio che fondare l'intera serie su questo aspetto tolga inquietudine alla narrazione (
) ma è un rischio per il momento solo teorico.
Disegni: buoni, i grigi funzionano molto bene, ma il rosso è un pò un riempitivo più che uno strumento espressivo come poteva essere in Sin City: a volte sembra che la colorazione avvenga senza troppo criterio, se non quello di bilanciamento cromatico delle singole tavole.
Non si grida al miracolo, ma nemmeno ci si cosparge il capo di cenere... credo che leggerò la seconda parte di questa storia introduttiva e un paio di quelle "fuori continuity", perchè è in quelle che secondo me si può nascondere il guizzo vincente; quindi fino a gennaio ci sono