Cravenroad7

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#348 - La mano sbagliata
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 1:49 pm 
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@Drake. Tu cosa intendi con originalità? Giusto per capire altrimenti parliamo di cose fumose ed è facile non mettersi d’accordo. Perché se dici che le sequenze cinematografiche in un fumetto non sono originali, se il flashback è classico e quindi non originale non so proprio come uno possa avvicinarsi a un fumetto scrivendo qualcosa di originale. Da quel che dici desumo che nessun’albo di Dylan Dog a parte pochi siano originali e quindi degni di un voto oltre il 7. A tal proposito mi piacerebbe sapere a quali albi di DD dai un voto maggiore al 7 e quindi giudichi “originali”. Per me l’originalità è “cambiare” il modo di fare arte e fare in modo che qualcun altro dopo provi ad emularti. Iniziare un genere, una diverso modo di fare le cose rispetto a come sono state fatte prima. Ed è qualcosa di molto complicato da raggiungere. Tu forse intendi altro?
Carpenter è a mio parere difficile da caratterizzare proprio per le caratteristiche che gli sono state date in partenza. Forse quello che serve è una storia in cui lui debba essere in un qualche modo protagonista o coprotagonista insieme a Dylan per poterlo anche vedere cambiare.
Sugli stereotipi è dura convincerti. Quale altro personaggio è un’ artista di Londra che ha perso la mano destra e riprova a dipingere con una mano cui non è abituata? Ovvio che se prendi singolarmente ogni singolo pezzo Anita è una somma di stereotipi. Ma se ragioniamo così ogni personaggio è una somma di stereotipi. Non esiste un personaggio prettamente originale. Che c’entra il pensiero laterale? E cosa intendi con caratterizzazione degli aspetti classici. Avrei piacere di capire quale personaggio in Dylan in un solo albo è ben caratterizzato, giusto per capire cosa intendi.
Io pure posso copiare una femme fatale da sin city cambiandole nome e togliendole quel fastidioso neo vicino alla bocca da pulp/noir/hard boiled.
Mi sembri uno di quelli che sa fare tutto. Hai mai presentato una tua sceneggiatura in Bonelli? Quelli che dicono “Pure io saprei fare…” o dimostrano di saperlo fare o se no è un artificio logico che, all’interno di una discussione, non dimostra nulla.
Direi che se ti va di proseguire nella chiacchierata posso creare un OT su questo albo all’interno delle Discussioni Varie, così da non invadere questo spazio.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 1:56 pm 
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Mi sa che è questa, la fase 3. La fase 2 dovrebbe essere finita con ...e cenere ritornerai.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 2:14 pm 
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Don Cristo ha scritto:
Mi sa che è questa, la fase 3. La fase 2 dovrebbe essere finita con ...e cenere ritornerai.

Io avevo capito che le fasi durassero 12 mesi, quindi finirebbe con il prossimo e la fase nuova partirebbe col 350 del Conte.

Ma non sono sicuro :|

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 2:23 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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Sono perplesso anch'io, però se con il 346, come si legge in giro, è finita la fase 2, quella che è iniziata con gli abbandonati dovrebbe giocoforza essere la 3.

http://dimeweb.blogspot.it/2015/08/si-c ... corso.html

Credo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 2:34 pm 
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alemans123 ha scritto:

Ma ti rispondo subito, caro, anche se la pensiamo sempre diversamente è un piacere discutere con te.

@Drake. Tu cosa intendi con originalità? Giusto per capire altrimenti parliamo di cose fumose ed è facile non mettersi d’accordo. Perché se dici che le sequenze cinematografiche in un fumetto non sono originali, se il flashback è classico e quindi non originale non so proprio come uno possa avvicinarsi a un fumetto scrivendo qualcosa di originale.

Non è il come viene narrato un evento che è poco originale, non sempre perlomeno, ma il cosa dice.
Il flashback è un espediente che non può mancare, perché in pratica corrisponde allo spostamento di una delle parti della storia traslata rispetto alla normale linea temporale. E' come se io togliessi il climax ad una storia, impossibile.
Ma ciò che dice la novak, cosa racconta, come lo racconta, quali tasti vengono pigiati, sono ciò che verrebbe in mente a chiunque si approcci a raccontare la storia di una che perde la mano con cui faceva arte.
Anche il flashback che serve a mostrare l'attaccamento da parte dell'assistente mostra i soliti esempi (alzarla dal letto per farla riprendere, magari dopo che si è imbottita di psicofarmaci, o buttarla nella vasca da vestita). Tutto fottutamente già visto.
Ps. se si sapesse come fare qualcosa di originale molti autori preferirebbero continuare ad andare sul sicuro e i veri autori mollerebbero perché mancherebbe la ricerca, anche dolorosa, di qualcosa di vagamente nuovo.


Da quel che dici desumo che nessun’albo di Dylan Dog a parte pochi siano originali e quindi degni di un voto oltre il 7. A tal proposito mi piacerebbe sapere a quali albi di DD dai un voto maggiore al 7 e quindi giudichi “originali”. Per me l’originalità è “cambiare” il modo di fare arte e fare in modo che qualcun altro dopo provi ad emularti. Iniziare un genere, una diverso modo di fare le cose rispetto a come sono state fatte prima. Ed è qualcosa di molto complicato da raggiungere. Tu forse intendi altro?

Io intendo questo e anche altre mille cose.
Il pensiero laterale, il partire dallo stesso punto di un recchioni e di mille altri, ma non fare il loro stesso percorso, bensì intraprenderne uno alternativo per arrivare alla stessa meta. Vagliare punti di vista meno battuti.
Conoscere veramente il linguaggio del fumetto per poter rompere le regole, gli schemi, modificare il medium a proprio piacimento ma mai per gusto o perché mi va, ma per veicolare un concetto o un messaggio. Creare un nuovo modo per comunicare un messaggio, cosa che ad esempio ha fatto qualche anno fa Jonathan Hickman con Pax Romana e The Nightly News, alla faccia del tutto è stato detto e fatto.

Si, i dyd che vanno oltre il 7 per me sono pochi, e non devono per forza essere originali, esistono infatti degli unicum che sanno di già visto ma che hanno degli elementi tra cuore, testa o pancia, talmente forti da valere quanto qualcosa di originale (ma con criterio, perché anche sio è abbastanza originale ma è un subsubfumetto).
Storia di nessuno è l'anticristo del mainstream, essendo difficile da capire, ammesso che ci sia qualcosa da capire.
Il lungo addio è l'anticristo dell'horror mainstream, quello dello splatter.
Memorie dall'invisibile è una storia pulp? Si. C'è un personaggio kafkiano e surreale come l'invisibile, perfetto esempio del pensiero laterale? Si! Anche lì c'è il controfinale che non è inedito, ma non è un espediente chissà quanto usato (o almeno non lo era prima di Sclavi).
Il numero 1 fu originale come esperimento, pur constando di elementi già visti? Avoglia.
Margherite, Totentanz, la casa degli uomini perduti, il signore del silenzio, sono tanti esempi di storie grandiose.
Sclavi tra l'altro anche nelle storie più "alimentari" sapeva sviare il lettore usando la sua cultura extrahorror e giocando con le nostre aspettative, ma sopratutto il pensiero laterale. Killer che parte da terminator e diventa il golem ebraico.
Toh, anche la zona del crepuscolo è una storia anticlimatica, lì la citazione c'è (scoperta grazie a myskin), ma in quanti la conoscono?
Il lettore deve saperne meno dello scrittore, perché il lettore vuole imparare, vuole scoprire, che lo sappia o meno. Sclavi ne sapeva di più di quasi ogni lettore, perché usciva dal giardinetto dell'horror o del fumetto e del cinema, andando nei terreni inesplorati dei classici, oppure citava opere poco conosciute (ma non per questo scarse).


Carpenter è a mio parere difficile da caratterizzare proprio per le caratteristiche che gli sono state date in partenza. Forse quello che serve è una storia in cui lui debba essere in un qualche modo protagonista o coprotagonista insieme a Dylan per poterlo anche vedere cambiare.
Sugli stereotipi è dura convincerti. Quale altro personaggio è un’ artista di Londra che ha perso la mano destra e riprova a dipingere con una mano cui non è abituata? Ovvio che se prendi singolarmente ogni singolo pezzo Anita è una somma di stereotipi. Ma se ragioniamo così ogni personaggio è una somma di stereotipi. Non esiste un personaggio prettamente originale. Che c’entra il pensiero laterale? E cosa intendi con caratterizzazione degli aspetti classici. Avrei piacere di capire quale personaggio in Dylan in un solo albo è ben caratterizzato, giusto per capire cosa intendi.

Carpenter ha bisogno di essere abbattuto e ricostruito, secondo me.
Beh, allora se io creo un tizio con tre artigli per mano, che viene da bologna, fuma la sigaretta elettronica e dica cacca invece di cocco creo un personaggio originale, che non rimanda assolutamente a Wolverine? Suvvia.
I singoli elementi che citi tu sono elementi ancora più scomponibili, o sono metafore/simboli di qualcosa, la combinazione delle parti più piccole di una narrazione o di un personaggio o di un evento o di un genere porta all'originalità. Non puoi prendere una cotonata truccata che fuma, porta i guanti, tettona, bionda, con lo spacco nel vestito e i modi apatico/freddi, per poi farla sciogliere di fronte al bellone di turno e farla diventare una fragilissima donna ferita che ha solo bisogno di essere guardata "non con gli occhi, ma col cuore".
Non puoi prendere una donna ossessionata, aggiungere un gruppo dark ambient, il buio, le catene, l'arte maledetta, le visioni, le ossessioni e tutto senza risultare già visto.
Chi parte da un modello e non dal ruolo/voce all'interno della storia rischia di cadere in queste semplificazioni.


Io pure posso copiare una femme fatale da sin city cambiandole nome e togliendole quel fastidioso neo vicino alla bocca da pulp/noir/hard boiled.
Mi sembri uno di quelli che sa fare tutto. Hai mai presentato una tua sceneggiatura in Bonelli? Quelli che dicono “Pure io saprei fare…” o dimostrano di saperlo fare o se no è un artificio logico che, all’interno di una discussione, non dimostra nulla.

Dai su, da un utente con un cervello e con giudizio non mi aspetto queste frasi fatte e luoghi comuni.
Se non sono uno sceneggiatore bonelli non posso giudicare uno sceneggiatore bonelli o una storia, a meno che non dica "secondo me è merda" o "secondo me è un capolavoro" o "secondo me è carina"?
Ci sarebbe da aprire un capitolo abnorme su cosa cerca la bonelli (e difficilmente la troverebbe in me), o sulle condizioni necessarie di fama pregressa per essere accettati alla bonelli, sul fatto che meno si sa più si pensa di sapere (un paio di anni fa scrissi una sceneggiatura di dyd che trovavo quantomeno interessante, ma dopo aver iniziato veramente a studiare il medium mi rendo conto di quanto ci sia da leggere, imparare, sapere, e di quanto io possa migliorare come scrittore. Cose su cui mi sa che alcuni autori non riflettono)
Questo capitolo, però, non interesserebbe a nessuno tranne te (e solo come provocazione).



Direi che se ti va di proseguire nella chiacchierata posso creare un OT su questo albo all’interno delle Discussioni Varie, così da non invadere questo spazio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 2:45 pm 
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Don Cristo ha scritto:
Sono perplesso anch'io, però se con il 346, come si legge in giro, è finita la fase 2, quella che è iniziata con gli abbandonati dovrebbe giocoforza essere la 3.

http://dimeweb.blogspot.it/2015/08/si-c ... corso.html

Credo.

Eh, direi di sì, a questo punto.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 3:05 pm 
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COn fase 3 intendevo la serie di 12 numeri in stretta continuity che allora a sto punto chiamo fase X :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 3:53 pm 
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Don Cristo ha scritto:
Sono perplesso anch'io, però se con il 346, come si legge in giro, è finita la fase 2, quella che è iniziata con gli abbandonati dovrebbe giocoforza essere la 3.

http://dimeweb.blogspot.it/2015/08/si-c ... corso.html

Credo.


Credo che adesso non sia in corso nessuna fase, è un limbo.

A me la storia non è dispiaciuta, è troppo sbrodolona e pasticciata e ha il finale spiegone e con un "colpo di scena (MA DE CHE)" venuto male, però ci ho trovato molta passione e anche comprensione del personaggio (come già detto da altri, scena della cravatta e siparietto con Groucho, ad esempio).
Disegni di Mari stupendi, emozionanti.
Votato buono.


Ah, la copertina ambigua e un po' marcia mi sembra perfetta per l'albo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 3:57 pm 
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Ok ora ho capito cosa intendi con originale. Inizialmente pensavo che parlassi delle strutture stesse come già viste, già sentite mentre parli proprio di ciò che si è andati a scegliere di disegnare dentro quelle strutture. Degli esempi che hai citato credo che il solo Memorie dall’Invisibile e Storia di Nessuno possa ritenersi originale e con dei personaggi di spessore al 100%.
Il Lungo Addio è un gran bell’albo ma non ha molto di originale e si possono fare gli stessi discorsi che fai tu su questo albo e Killer fino alla pagina 80 è praticamente Terminator poi va beh arriva il Golem che cerca la pace… ma può essere veramente considerato originale? Boh per me no. Il signore del Silenzio è un grande albo ma i personaggi sono come Anita tranne forse il biondino Dylanbello che era quello maggiormente delineato. Posso capire che sia già stato visto l’assistente che aiuta Anita in quelle modalità ma d’altronde se deve far vedere Anita che deve essere aiutata perché le manca una mano, non è che si hanno molte scelte. Poi se mi citi tutte quelle storie, sappi che a quelle storie ho dato 10 le ritengo superiori a questa storia. Il mio voto alla storia è puramente 8 che poi in media con i disegni va a un 9 poiché questi disegni li adoro.
L’albo però per me abbonda di cose “non viste/originale” almeno da me. Il bacio sulla cicatrice l’ho trovato molto bello e solo quello per me fa alzare di mezzo punto la valutazione. E’ una piccola chicca in cui si vuole andare a significare l’accettazione da parte di Dylan del “male” di lei. Meglio della scopata successiva, ti dirò quanto a significato. Stesso dicasi della scena delle vertigini. Che io ricordo non si era mai vista una cosa così. Di solito Dylan pensa ho le vertigini e si tuffa. Qui gli viene fatto notare e si sporge quasi senza averlo capito, compreso perché c’è qualcuno a cui tiene che “rischia” la vita. E questo per me è Dylan che non vedevo da molto tempo.
Mi sono spiegato male. Quel che volevo dire non è certo che un non sceneggiatore non possa criticare un albo. Però non trovo giusto dire che un’ artista scrive un’opera “ non mitigato però da un'impalcatura tecnica” oppure “con pochissima mente, nessuna tecnica” se non si è scritto qualcosa e soprattutto se non lo si è dato in pasto al pubblico. Per questo te l’ho chiesto, probabilmente in tono troppo provocatorio. Avendo scritto testi teatrali amatoriali e avendoli dati in pasto al pubblico, so cosa significa stare fermi davanti al foglio bianco (e anche tu lo sai poiché hai provato a scrivere) aspettando una ispirazione. So cosa vuol dire metterci tutta la passione e capisco quanto sia difficile scrivere e quanto sia brutto sentirsi dire di avere scritto con poca mente o senza tecnica o sentirsi dileggiati nelle considerazioni da parte di altre persone, in maniera certe volte gratuita. Perché la critica è importante ma altrettanto importante per me è il modo in cui essa viene esposta. Era questo il ragionamento sotteso alle mie parole precedenti.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 4:05 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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Scisma83 ha scritto:
Credo che adesso non sia in corso nessuna fase, è un limbo.


Eh, avete ragione voi. Da un post facebook di Rrobe del novembre 2014: "Prima finiamo l'arco tematico della fase 2. Poi un poco di pausa con storie "regolari" e poi la Fase 3."

Chiedo scusa per il misunderstanding e chiudo qui l'OT.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 4:05 pm 
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Per carità, ma io infatti non me la sono presa e si, ti dirò che tra concorsi e una piccola rappresentazione teatrale so cosa significhi essere giudicati (più o meno).
Però anche leggendo i commenti altrui vedo che non è solo una mia impressione quella dei tempi sghembi, ma non volontariamente e non per veicolare un messaggio o una suggestione, penso che sia abbastanza vero che la Baraldi è stata messa lì un po' allo sbaraglio.
Tra l'altro vedo ora che la sua prossima storia avrà ancora tre elementi fissi presi da un certo immaginario: l'arte, il gotico e nicola mari. Aspetterò la storia ma questa scelta potrebbe rivelarsi un limite di genere dell'autrice.
Ultima cosa, sarò piccato nelle valutazioni, ma questo succede o nel caso di un recchioni che ha un dislivello enorme tra qualità e percezione altrui (non che sia scarso, ma è considerato al momento il migliore in italia, più per mancanza di concorrenza tra i sio, la rosa, pierz, simeoni e baraldi), o nel caso di una baraldi che sembra crederci e amare l'arte e il personaggio di dylan.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 4:11 pm 
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alemans123 ha scritto:
Il bacio sulla cicatrice l’ho trovato molto bello e solo quello per me fa alzare di mezzo punto la valutazione. E’ una piccola chicca in cui si vuole andare a significare l’accettazione da parte di Dylan del “male” di lei.

Mi ha ricordato tantissimo una scena della Lega degli Straordinari Gentlemen in cui
Spoiler!
Allan Quatermain bacia le cicatrici che Mina Harker ha sul collo
anche se non credo che la Baraldi vi si sia ispirata.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 4:14 pm 
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Ricorda anche un po' la morbosità in generale di Cronenberg, ma quello è il meno, è una scena che può andare... se muta e senza quei dialoghi da dark harmony.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 5:04 pm 
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L'esordio sulla lunga distanza di Baraldi mostra chiaramente un'autrice che non padroneggia pienamente il mezzo-fumetto. Una somiglianza con la prima Barbato estremamente verbosa e derivativa dalla forma della narrativa in prosa. Ma le somiglianze direi che si esauriscono qui. Se Barbato è la revisionista per antonomasia, Baraldi dimostra di credere al 100% nel Dylan Dog romantico.

Nelle anteprime si è detto che Mari e Baraldi sono nati per lavorare insieme. Per una volta, incontestabile. Con altri disegnatori (con altri ottimi disegnatori, eh) Baraldi sarebbe potuta risultare come una declamatrice a vuoto di atmosfere decadenti e languide. Mari riesce a dare sostanza a quello che rischiava di restare solo qualcosa di scritto nelle didascalie. Per un confronto sull'argomento, si può pensare a certi albi di Lukas.

Baraldi mette su una storia con ritmi sghembi, con un lunghissimo flashback che un po' funzione e un po' diventa infodump puro, con lungo spiegone finale che poteva essere ben riassunto in meno spazio per dare spazio al finale vero (a chi importa qualcosa dell'assassino, detto sinceramente?) con Dylan doppiamente sedotto e abbandonato, come nei vecchi classici.
I limiti di tecnica per me sono perdonati dall'evidente cuore messo da Baraldi e dal fatto che si tratta pur sempre della prima storia sulla lunga distanza.

In quanto alla storia sull'arte dannata, non è certo la prima che sia apparsa sulla serie e non sarà certamente l'ultima. Sicuramente lontana da un classicone come Polvere di Stelle, ma anche meglio dalla più recente e (per me) soporifera Lascia un Bel Cadavere.

Coppia Baraldi/Mari promossa alla prima uscita, ora ci si aspetta di più.

@Julius, credo che quello del bacio della cicatrice sia un elemento ricorrente nell'immaginario dark/goth young adult da cui la Baraldi pesca a piene mani

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- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
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Probabilmente è così, però ho riletto la scena della Lega degli Straordinari Gentlemen, e devo dire che ci sono molte somiglianze:
Spoiler!
Mina: Ti prego, no. Sono così brutte [le cicatrici]. Io...
Allan: Mina... sono parte di te. Parte del tuo corpo, del tuo passato, di ciò che sei... Mina, non c'è nulla di te che non sia splendido.

Anita: No! Voglio che tu sappia. Così, anche per te sarò soltanto una povera mutilata!
Dylan: La tua menomazione è parte di te, Anita! È testimone del tuo coraggio... È meravigliosa!

Di sicuro sarà una coincidenza.

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