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#348 - La mano sbagliata
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 10:38 am 
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Altair ha scritto:
MandarinoFish ha scritto:
EDIT: Noi la settima scorsa l'avevamo detto che Dylan scopava like a rabbit



Anche se non è esattamente un complimento dire che ciula come un coniglio. :lol:


E perché mai, con tutte le sue parispecie che gli procura la redazione ogni mese?

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D'altronde lui è stato un feroce sciupaconigliette da sempre. Anche precoce (nel senso dal #1).
Eccolo qui in tenera età (ma dura fibra) mentre Xabaras lo distrae dai soliti libri di necromanzia per appurare come ridare vita ai morti...dalla cintola in giù :o :

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Tra un po' per il politically correct di cui parlavate sono previste anche nuove esperienze in materia:

Spoiler!
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Inoltre sarà prevista un'ulteriore collana ad affiancare l'Oldboy, per scoprire un nuovo lato in parallelo del Nostro eroe, in allegato a Men's Help o Viagra Weekly. Ma non fatelo sapere alla Barbato, altrimenti, per femmino-rivalsa, gli piazza un albo sulla castrazione chimica per farfalloni :tc:

ALOHA 8-) :* 8-)
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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 10:54 am 
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Dispiace dirlo, ma la parte migliore è il siparietto con Groucho.

Mi sembra l'ennesima storia dove Dylan se fosse presente e partecipe o meno, non farebbe alcuna differenza.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 11:23 am 
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Un mezzo pastrocchio, a parer mio. Tempi narrativi sbagliati, ingenuità a gogò, scene fuori luogo e gratuite (qual è il senso di quell'ultima pagina?), preponderanza del testo sulle immagini (in una storia così l'aspetto visivo doveva essere ben più importante, e invece...), personaggi mal gestiti (Carpenter e Rania, chi siete?). La Baraldi, va riconosciuto, dà l'impressione di avere qualcosa da dire, però è tutto troppo, troppo sgangherato per funzionare. Non il disastro inenarrabile paventato da alcuni, ma la mia sensazione è che ci sia ancora molta strada da fare. Se non altro, ci sono ampi margini di miglioramento.

Discorso diverso per Mari: si nota subito che, rispetto a quello degli anni scorsi, questo è un disegnatore più libero, e infatti alcune vignette rimandano diversamente al "vecchio" Mari pre-Dylan. In complesso il suo lavoro è pregevole; d'altro canto, è anche vero che questa maggior libertà l'ha portato a caratterizzare in maniera particolare quasi tutti i personaggi, che in alcuni frangenti ricordano dei ragni giganti: arti lunghissimi e magrissimi, dita ad artiglio. Non vorrei che, dopo anni di costrizioni, la ritrovata possibilità di sperimentare lo portasse ad allontanarsi troppo dalle anatomie tradizionali e a diventare effettivamente troppo ostico; comunque si tratta di una preoccupazione prematura, perché in complesso trovo che questo sia il suo lavoro migliore degli ultimi anni. Bentornato, Nicola; ora, però, rimani con noi. :g:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 11:57 am 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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rimatt ha scritto:
Discorso diverso per Mari: si nota subito che, rispetto a quello degli anni scorsi, questo è un disegnatore più libero, e infatti alcune vignette rimandano diversamente al "vecchio" Mari pre-Dylan. In complesso il suo lavoro è pregevole; d'altro canto, è anche vero che questa maggior libertà l'ha portato a caratterizzare in maniera particolare quasi tutti i personaggi, che in alcuni frangenti ricordano dei ragni giganti: arti lunghissimi e magrissimi, dita ad artiglio. Non vorrei che, dopo anni di costrizioni, la ritrovata possibilità di sperimentare lo portasse ad allontanarsi troppo dalle anatomie tradizionali e a diventare effettivamente troppo ostico; comunque si tratta di una preoccupazione prematura, perché in complesso trovo che questo sia il suo lavoro migliore degli ultimi anni. Bentornato, Nicola; ora, però, rimani con noi. :g:

Per mio gusto personale ho preferito il Mari di s.o.s. e Phoenix (ai tempi era nella mia topten anche per alcuni albi di NN) :oops:
Alcune tavole mi danno una strana sensazione, come se fossero state disegnate in un formato e poi "scalate" in fase di stampa. Non so se mi spiego.
La stessa sensazione ho avuto per alcune tavole di spazio profondo. :roll:
Comunque non mi dispiace quando un disegnatore "sperimenta", la ricerca costante del segno DEVE essere la partenza, il viaggio e la meta di ogni artista, che se qualcuno pensa di essere arrivato al segno, o è morto o è un imbecille. :mrgreen:
E lo diceva anche Paul Klee.
Quindi bravo Mari!!! :dito:

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
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Ultima modifica di dipintendo il dom ago 30, 2015 12:29 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 12:14 pm 
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Il Mari dei primi Dylan è stato il miglior Mari di sempre, non c'è dubbio (almeno per me, beninteso).

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 2:30 pm 
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Tra l'altro si è persino ritrattto in una vignetta e si è fatto i complimenti da solo. :) Grande Mari!
Quoto rimatt per quanto riguarda la Baraldi ,un mezzo pastrocchio non completamente un disastro, ho letto di peggio da Spazio Profondo in poi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 5:24 pm 
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Non stupisce che Rimatt bocci,
La baraldi è (quasi, forse, un giorno, asciugata dal milirdo di parole che scrive) un Chiaverotti con le bocce! :D

Al contrario della protagonista della sua storia, la Baraldi ha due MANONE grandi così, che il tempo renderà speriamo più capaci di maneggiare le sfumature di forma e contenuto delle sue storie a fumetti...

...Ma, veramente, io qua ci vedo una potenziale erede di Chiaverotti. Poi magari L'autrice maturerà più verso il noir e si avvicinerà al Medda di storie come "Il Terzo Lato della Medalglia", quindi anche Rimatt forse diverrà un fan. :)

La storia? Beh, è un 5/6 dove tutto è sottocucinato oppure urlato a mille; ma viene da tenere d'occhio l'autrice e la prossima storia..

Interessante il tentativo, nelle poche pagine dedicate a Groucho, di uscire dal clichè dell freddure e presentare quasi un "flashback" comico, una scenetta non-sense che richiama il Groucho (in realtà più Harpo..)filmico. Bella idea (con un'ispirazione un filino più a fuoco nel contenuto sarebbe stata ottima) specie perchè segue di poco il flashback serio della eponima mano tagliata.

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Ultima modifica di LebbraDelSabatoSera il dom ago 30, 2015 9:24 pm, modificato 7 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 5:29 pm 
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LebbraDelSabatoSera ha scritto:
Non stupisce che Rimatt bocci,
La baraldi è (quasi, forse, un giorno, asciugata dal milirdo di parole che scrive) un Chiaverotti con le bocce! :D

Quasi, forse, un giorno (lontano) e in una dimensione parallela :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 6:18 pm 
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mmm, quasi quasi questo lo piglio anche io (Mari e autrice da tenere d'occhio)....aspetto la Wolkrece però..:)


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 6:51 pm 
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Vado di multiquote che rispondo a un po' di gente.

Survivor ha scritto:
OT: bell'Avatar, Altair.
Complimenti.


Thanks! :3

wolkoff ha scritto:
Altair ha scritto:
Anche se non è esattamente un complimento dire che ciula come un coniglio. :lol:

E perché mai, con tutte le sue parispecie che gli procura la redazione ogni mese?


Eh Wolk, un conto è copulare con una coniglietta, un altro copulare come un coniglio (durata media 15 secondi, sono andato a controllare su ilmioconiglio.it :mrgreen: )

rimatt ha scritto:
Il Mari dei primi Dylan è stato il miglior Mari di sempre, non c'è dubbio (almeno per me, beninteso).


Anche per me migliore di sempre con Phoenix. Cosa ci siamo persi poi per colpa non sua, pur essendo rimasto sempre un bel vedere.

LebbraDelSabatoSera ha scritto:
Non stupisce che Rimatt bocci,

...Ma, veramente, io nelle qua ci vedo una potenziale erede di Chiaverotti. Poi magari L'autrice maturerà più verso il noir e si avvicinerà al Medda di storie come "Il Terzo Lato della Medalglia", quindi anche Rimatt forse diverrà un fan. :)



Mi spiace per Rimatt, magari avessi ragione tu! Tanto Medda una storia ogni tot la scriverà ancora.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 7:30 pm 
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Altair ha scritto:
Vado di multiquote che rispondo a un po' di gente.


Ecco, pure io, visto che sto :D .

Altair ha scritto:
Eh Wolk, un conto è copulare con una coniglietta, un altro copulare come un coniglio (durata media 15 secondi, sono andato a controllare su ilmioconiglio.it :mrgreen: ) .


Forse è proporzionale al tempo che Dylan ci mette per nnamurarse. E correre alla prossima, di coniglietta, con poco prolifici risultati di albo in albo. Ma stai sicuro che la Barbato prima o poi imbastirà una storia sulle sue depressioni da cilecca(-la, è meglio) a letto :x: .

AndreaBerga ha scritto:
mmm, quasi quasi questo lo piglio anche io (Mari e autrice da tenere d'occhio)....aspetto la Wolkrece però..:)


Allora te tocca aspettà un pochetto perché domani ultimo giorno di ferie e previsto mega tour per scogliere. E non intendo prenderlo col piede, sbagliato, causa Dylan... :3

LebbraDelSabatoSera ha scritto:

La baraldi è (quasi, forse, un giorno, asciugata dal milirdo di parole che scrive) un Chiaverotti con le bocce! :D


Mah, a me più che altro sembra un personaggio DEL Chiave :* .

Spoiler!
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E più che alla bocce dovrebbe pensare a due occhiali da sole per calarsi nella parte 8-) .


AL PROSSIMO CONTROFINALE IN OMAGGIO UN ALOHA, AL SANGUE

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 8:32 pm 
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LebbraDelSabatoSera ha scritto:
Non stupisce che Rimatt bocci,
La baraldi è (quasi, forse, un giorno, asciugata dal milirdo di parole che scrive) un Chiaverotti con le bocce! :D


figliolo, vatti subito a confessare, anche se bestemmie di questo tipo si fa fatica a perdonarle... :)

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 9:09 pm 
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Rilancio dicendo che se la Baraldi è una "scrittrice contadina dark" (come nell'articolo riportato da Wolkoff :o ) i suoi detrattori non possono assolutamente dire "braccia rubate all'agricoltura" (facile battuta, parlando di "mani tagliate") :D

Ebbene sì: mi sono trasformato nel RRobbecop della Baraldi :)

@Manda: complimenti per la preveggenza, non solo sul "Rabbit", ma anche sul "Dylan che la prende easy (l'indagine)". :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom ago 30, 2015 10:13 pm 
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Ho finalmente letto l'albo del mese e ne sono rimasto particolarmente impressionato. Il mio è un bel 9 e vado subito a spiegare le mie motivazioni:

Spoiler vari:

L'albo si apre subito con una sequenza molto bella e onirica (pp 5-9). Una sequenza cinematografica che mi ricorda quella de “Alba dei Morti Viventi” per lo scarno uso delle parole e per la scelta dei tratti da far disegnare a Mari. I particolari sulla bocca e sulle mani mi danno proprio l'idea della tensione.
La scena dell'omicidio poi riporta l'attenzione sull'artista Anita (pp 10-14) mediante i soliti ricconi che si vogliono aggiudicare il quadro della talentuosa artista. La pagina è anch'essa molto evocativa negli sguardi sorpresi e un po' spaventati dei due che guardano il quadro. Tanto è che speri che arrivi la pagina successiva per poterlo ammirare e invece arriva il faccione di Carpenter.
Nella sequenza da pp15-17 fa il poliziotto cattivo. Per ora, devo dire, che questa sequenza non mi ha fatto urlare allo scandalo. Non posso pensare che non sapesse dell'assenza della mano destra di Anita (non tanto perchè Anita debba essere famosissima – a tutti gli effetti credo che nessuno di noi a meno non sia interessato sappia quali siano i nuovi fenomeni dell'arte moderna) poiché lo avrà almeno letto sul dossier. Credo che il suo essere così arrogante derivi dalla stessa arroganza di Anita che non dimostra assolutamente voglia di collaborare. Carpenter potrebbe anche pensare che Anita abbia un complice che possa averla aiutata nell'omicidio. Non capisco quindi lo stupore di molti di voi andando a definirlo addirittura “scimmione”.

Le pagine da 18-42 sono molto belle ma riconosco che forse siano un po' esagerate in lunghezza per ciò che vogliono raccontare. Ma lo raccontano, a mio parere, bene. Il dolore di Anita è raccontato bene e pare sincero e le parole utilizzate mi sono parse un po' esagerate ma mai banali. L'incidente è probabilmente implausibile (anche se a me è capitato a lavoro di mettere una mano tra le porte per bloccarle e – fortunatamente – per me si sono bloccate) però il cinema horror è abbastanza caratterizzato da questi comportamenti un po' fuori dalle regole (“Oh guarda una casa stregata da cui viene un grido terrificante... mmhhh entriamo a vedere?” oppure “Per affrontare il nemico sarà meglio dividerci. Lo troveremo più facilmente.” E poi puntualmente qualcuni muore!). Non mi scandalizza quindi più di tanto. Mi è piaciuto molto il modo in cui la Baraldi ha voluto far vedere il Dylan sofferente di vertigini. Si vede che non si avvicina ma nonostante ciò non è Dylan a dirlo ma è Anita a farglielo notare. E comunque poi alla fine per “salvarla” si sporge, a fare vedere che Dylan è capace (e lo ha dimostrato in tutta la sua storia editoriale) di combattere contro i proprio limiti. Avrei preferito che neanche Anita lo dicesse facendolo vedere mediante le sole immagini ma va bene lo stesso.
A pagine 43-45 c'è il primo (e ultimo) siparietto di Groucho. Simpatico il modo, un po' diverso dal solito, di smorzare la tensione mediante la scenetta e ho trovato molto interessante lo scambio tra Dylan e Groucho sull'arte “Mi chiedo che senso abbia definire l'arte” e “A volte le istruzione per l'arte sarebbero veramente utili” che attraverso una battuta fa passare quello che è un grande dilemma presente nell'arte contemporanea. Mi è piaciuto poi molto il siparietto di Dylan che porta la cravatta senza indossarla. Questa è l'ironia che mi piace in Dylan!
Alle pagine 46-51 il nostro “giovane anticonformista” incontra l'altra faccia della medaglia di Anita, ovvero Rita, l'artista che ama dipingere la vita. Il primo incontro tra Anita e Rita è particolare. Non pare che si odino ma neanche si stanno molto simpatiche. Nella terza vignetta a pagina 52 sembra che Anita dipinga con la mano destra e non con la sinistra però questo particolare non distrugge una sequenza molto interessante che apre a un Dylan possibile modello!! A pagina 55 Dylan dice GASP... GASP?? Che è? Topolino? Dai, no Gasp è proprio brutto!!

A pagina 59 finalmente accade un altro omicidio e la bella Anita si scontra con Carpenter. Ma mi volete spiegare che ha fatto qua Carpenter di così allucinante? A me sembra che voglia parlare con l'autrice del quadro contenente l'immagine dell' omicidio e sembra duro però non si capisce se effettivamente lo sia. Per intenderci non so se effettivamente la porti in centrale Dylan nell'anonimato oppure se la porti via Carpenter in maniera umiliante. Carpenter si gira e se ne va e poi vediamo Dylan che aspetta Anita giù in centrale. Rania invece è gelosa o forse più semplicemente ha capito che Dylan è ”cotto” di Anita e quindi potrebbe non essere obiettivo?

Nella scena successiva ho trovato molto bello il bacio di Dylan sulla cicatrice. Essa rappresenta il mostro e Dylan baciandola fa capire quanto essa sia bellissima e quanto sia accettata da Dylan come facente parte della vita di Anita. L'ho trovata una scena molto toccante.

Dopo le varie trombate di Dylan arriviamo alla soluzione del mistero. Posso capire che l'assassina fosse evidentemente Marnie però da lì a capire che anche l'incidente alla mano sia stato architettato da Marnie mi pare esagerato. Chi l'aveva capito può andare a fare il detective :-)!!

Da un punto di vista di soggetto esso non è assolutamente nuovo o fantastico ma la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi la fanno da padrona in questo albo. Molto bello anche il finale in cui da un punto di vista simbolico vita e morte si mettono insieme a rappresentare il quadro definitivo perchè “arte è tale solo quando vita e morte si fondono insieme”.

Fine spoiler Vari

I disegni sono spettacolari. Mari è straordinario! E' uno stile difficile da capire, non lineare però è capace di dare drammaticità a molte vignette.

Sono contento dell'arrivo di questa autrice. Sicuramente può migliorare però la stoffa c'è già e per me questo è l'albo che ho più preferito da Spazio Profondo (compreso) in poi.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 2:51 am 
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Iscritto il: ven ott 24, 2014 3:09 pm
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Copertina: non mi piace, dylan ha una delle espressioni peggiori mai viste in una copertina di dylan dog, la ragazza è anche peggio.
Liberate Stano.

Sequenza iniziale poco originale, ma di sicuro effetto, un usato sicuro diciamo.
La bellona corre seminuda dopo essersi svegliata ed alzata dal letto, qualcosa di invisibile alle sue spalle, la fuga, il riflesso allo specchio in bagno e poi la chiusura che suggerisce la sua stessa morte.
Sicuramente è un sogno, dato che lei ha ancora entrambe le mani.

La seconda sequenza è poco originale (again), ma di sicuro effetto anche questa.
Dialoghi già letti, personaggi già visti, e poi lo stacco di reazione sulle facce terrorizzate dei due tizi che guardano il quadro. Ok.

Mini sequenza che fa rivedere quelle due comparse inventate malissimo da recchioni e prive di peso specifico in qualunque storia siano comparse. La Novak invece è lo stereotipo della bellona pulp, dai capelli al trucco, alle sigarette.

Mini sequenza che prelude al flashback/spiegone iniziale.
Dialoghi forzati, innaturali, nessuno al giorno d'oggi parlerebbe così, ma non è neanche il timbro tipico del pulp, quanto uno stile young adult goth scritto da una donna, nulla di maschilista per carità. Sembra il sogno romantico di una fan dark di dylan che vorrebbe essere dentro la storia, e che fa dire a dylan ciò che lei vorrebbe sentirgli dire.

Flashback abbastanza classico, si limita a spiegare cosa l'ha portata a perdere la mano buona e le conseguenze.
Salvo l'efficacia nel rappresentare le difficoltà di chi perde una mano e l'empatia con cui si parla della rabbia, disperazione e apatia.
Anche la trasformazione da artista della vita ad artista della morte è interessante, la cosa più suggestiva di tutto il racconto, il fulcro per me.
Si scade nel patetico quando lui salva lei e finiscono con l'abbracciarsi e baciarsi, è un copia incolla da mille situazioni, cozza con il rinnovamento da "siamo nel 2015" intrapreso da recchioni a suon di iphone e the walking dead.

A pagina 40 compare l'assassina, talmente scontato da provare tenerezza per la triste gattara ossessionata.
Ovviamente già dalle prime pagine si capisce che l'assistente è semplicemente lo specchietto per le allodole, mica siamo di fronte ad un episodio di Sclavi e Chiaverotti con controfinale e doppio assassino.

Tre pagine per dire "anche io ho usato groucho", e non è usato neanche in modo scontato, tutt'altro.

Mini sequenza per introdurre il doppleganger oscuro della novak, che però dipinge la vita, per essere in antitesi con lei.
I due lati della Baraldi, uno di fronte all'altro, con dylan in mezzo.
Siamo a metà storia e non è ancora successo nulla, una lunga intro, 50 pagine di prologo non vanno bene per un libro da 1000 pagine, figuriamoci per un fumetto da 94.

Due paginette per far entrare ancora di più il lettore nel mood della storia, complice anche la canzone dei nine inch nails.

Il giardino nel museo, gli individui mostruosi nella mostra, le catene e il buio qua e là, tutto è altamente improbabile e insensato, è tutta roba che si trova nella mente dell'autrice, idealizzata e poeticizzata, un po' la malattia che affligge la Troisi, Twilight, Shadowhunters e la miriade di cloni meno fortunati. Però ci mette il cuore.
Ps. Finalmente un po' d'azione e un nuovo morto, peccato che non esista un'indagine e questo cozzi col lato pulp, e che gli omicidi siano del tutto inutili allo sviluppo della storia.

Ricompare il "primate di colore" per essere eleganti, sempre più inutile, e poi la combo "accetto te" e bacio sul moncherino. Un po' fa ridere, un po' fa tenerezza la Baraldi perché ci crede, è una cosa genuinamente ingenua e io preferisco questo all'incapacità funzionale di alcuni autori o alla sboroneria di altri (o degli stessi).

Sequenza che culmina nelle fatidiche tette, alcuni pensano che l'erotismo sia terziario come elemento, mentre credo che sia stata sempre una componente fondamentale (insieme al sangue) dell'intrattenimento "basso" di dylan dog. Finalmente.

Sequenza che fa da preludio al "climax" (?) con altre tette e dylan che passa dal niente al tutto a distanza di un solo numero.

Sequenza in cui si svela (?) l'assassina, in cui dylan si limita a svenire, e in cui la novak salva la situazione.
Ora ci sarà l'azione, ora ci sarà qualcosa di brutale, il cattivo tragico/ossessionato/triste/solo fa pena e quindi deve morire in un modo straziante. Qui ci vuole il colpo di scena e...

...la parte più interessante viene raccontata in un flashback, con il retrogusto di spiegone da 10 pagine.
E' come se lo scontro costruito per 90 minuti tra rocky e drago culminasse in un lungo flashback che mostra i fermo immagine del match.
E' come se in un porno l'inizio dell'amplesso venisse raccontato dai due attori dopo che hanno finito, mentre sorseggiano una cioccolata calda con una coperta sulle spalle davanti alle telecamere.
Lasciamo perdere la totale assenza di cliffhanger, di climax, di curiosità circa l'identità dell'assassina, ma ci sono due cose che mi hanno fatto male.
1. la morte ridicola stona totalmente con la storia.
2. la mano come feticcio è suggestiva, ma le impronte di quella mano sui cadaveri non serve per incastrare la novak ovviamente, ma non riesce ad essere macabra perchè non viene mostrata una scena in cui l'assassina la estrae e la appoggia sul morto di turno. In tal caso il gesto gratuito avrebbe contribuito a rendere l'omicida più ossessionato e morboso.

Scena finale totalmente gratuita.
Vuole rompere il tabù dell'omosessualità? C'era la scena iniziale.
Vuole creare la sensazione di eliminazione del dualismo? Dovevi accentuare il dualismo in precedenza, piuttosto che suggerirlo a malapena.
Vuole stupire? Troppo buttato lì, a mò di teaser.

E' una storia ingenua, innocente, una fanzine fatta col cuore, con pochissima mente, nessuna tecnica, direi anche poca pancia e con un po' di basso ventre (riguardo la componente erotica).
Non si passa dai libri ai fumetti come nulla fosse, si studia anni e anni, anche se, a giudicare da cose lette ultimamente, sembra quasi che l'assenza di cultura o il suo non utilizzo nelle sceneggiature sia la moda del momento.
La Baraldi ha qualcosa da dire? Ha il suo mondo da dire, ma il suo mondo è orientato ad una fascia di lettori (lettrici) di libri che è un po' lontana da dyd, o quantomeno dal dyd di sclavi, ambrosini e chiaverotti (o recchioni e barbato), ma avere qualcosa da dire solo per alcuni è un limite per uno sceneggiatore, sopratutto uno che lavora per un fumetto mainstream.
E' la storia di due aspetti della Baraldi che incontrano il loro idolo e lo amano, e che poi finiscono per tradirlo e amarsi tra loro.
Dylan è poco dylan, carpenter e rania sono loro, ossia il niente.

Capitolo Mari, quest'uomo sta trasfigurando sempre di più il suo stile e le sue anatomie, diventando più che un semplice disegnatore di fumetti. In dyd come lui solo il vecchio Roi e l'attuale Dall'Agnol. Un mostro.

La storia è da 5 per me, il 9 è impensabile perché lo scrittore di fumetti mainstream scrive per tutti, perché lo sceneggiatore di fumetti conosce a menadito i codici del fumetto (solo così puoi poi stravolgerli), perché gli scrittori bravi stravolgono gli stereotipi, usano archetipi e creano nuovi modelli, non si accontentano di usare roba preconfezionata. Questo è l'inizio per la Baraldi (che già mi fa immensamente simpatia), bisognerà vedere se saprà raccontare altro al di fuori dal suo mondo, dai suoi desideri, sogni e paure, se saprà uscire dal suo genere di riferimento, se saprà reinventarsi e adattarsi anche ad altri disegnatori o se sarà uno di quegli autori bravi a fare solo una cosa. Artisti a metà.


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