Cravenroad7

Dal mio punto di vista Dyd e come zagor...un contenitore...
In zagor abbiamo indiani,ufo,sparatorie,robot giganti,etc...e tutto è possibile e accettabile ,oltre che ben accetto.
Anche Dyd ,con i dovuti modi, è così.abbiamo vampiri "normali" e vampiri "politic",abbiamo mala il demonio,golconda ma allo stesso modo gli inferni...abbiamo l'angelo custode e abbiamo il guardiano della memoria.... E nulla stona!!!
Questo è Dyd,un fumetto che ti stupisce,senza cambi radicali,senza effetti speciali......

Ragazzuoli, questa è la recensione che ho scritto per C4 Comic, senza mille critiche inutili come leggo sempre più spesso in giro.

http://c4comic.it/recensioni/dylan-dog- ... battaglia/

Appunto, non bastavano tutte quelle già ci sono? Sicuro di volerne aggiungere un'altra?

'nsomma, dipende da chi scrive.

Sinceramente fino ad oggi solo Sclavi e - in minima parte - Chiaverotti sono riusciti a introdurre personaggi senza mai far stonare niente. Il bello di Dylan dei tempi d'oro era che la narrazione differiva fortemente da tutto ciò che è stato bonelli. Se uno leggeva Zagor si aspettava una storia in cui succedeva qualcosa, iniziava l'avventura, il tutto veniva risolto e spiegato e tutti vissero felici e contenti. Se uno leggeva DD si aspettava un equivalente italiano e vintage del mindfuck, abbellito da romanticismo ed emozioni. Il modo di narrare di oggi si focalizza molto sul far quadrare tutto, ma così non c'è più spazio per Storia Di Nessuno, Morgana, Golconda, Accadde Domani e roba del genere.

Ovvio che possono esistere il Dylan di Ruju e Barbato ma equivale al Batman vintage o al Batman di Miller, non è detto che possano convivere e non è detto che, anche se riescono a farlo, i lettori apprezzino entrambe le versioni

Mi accodo solo per dire che quello che non mi ha fatto godere questa storia davvero è stato espresso benissimo da Dear che quoto in pieno.

Poi siam sempre lì, c è poco da fare. Sclavi era un caso unico in un periodo unico...uno SCRITTORE con i fiocchi (con tutto quello che comporta essere scrittori). Non è che sia così facile fare bene quanto lui.
Però è anche lecito aspettarsi storie non tremende ovvio (e non parlo assolutamente di questa).

Soave musica per le orecchie della Strega !!

Del resto fra Reed, Nessuno, Morgana e Mater Morbi, di gente capace di alterare la realtà ce n'è a bizzeffe...




Mica tanto. Rammento che invece mi stupì tantissimo, in quando ritenevo Zagor il solito eroe che menava indiani e cattivi, in stile Tex o giù di lì, ed invece lo scoprire zombie, vampiri ed alieni era cosa innovativa al massimo...

Confesso di non aver spulciato tutto il thread nei minimi dettagli (anzi, ho appena dato una scorsa alle robe più interessanti), ma con Dear sono senz'altro d'accordo. Comprare Dylan Dog non deve essere una roulette russa dove ogni mese non sai cosa ti capita, se il gialletto stile Barnaby, la storia d'azione senza trama o questo drammone familiare a.k.a. propaganda testimoni di Geova.

Ma una sicurezza c'è. Eh sì. Ogni mese, garantito, puoi piombare serenamente in edicola e acquistare il tuo dilandog sbagliato da cima a fondo. Oh, ma ci vuole dell'impegno. E ci vuole dell'impegno anche per me, perché ste storie all'inizio ti irretiscono con una qualità di superficie. Poi sc(l)avi e ti chiedi: ma è questo il fumetto che voglio leggere? O meglio: ma è tanto difficile? Davvero, è tanto difficile proporre storie vagamente horror? Quand'è che si è stabilito che Dylan Dog ci doveva far fare autocoscienza e filosofia (da du sordi, mica Storia di Nessuno, diocenescampi) invece di raccontarci trame sanguinolente con brio e umorismo? Quando si è stabilito che una storia di Dylan Dog per essere bella dev'essere toccante? Qui si continua a sbagliare l'oggetto: io non voglio leggere un fumetto su Dylan Dog, che mi racconti cazzi e mazzi della sua psiche e di quello che (gli autori) pensa(no) di ciò che succede nel mondo, facendolo risultare, tra l'altro, molto più mollaccione e palloso di come dovrebbe essere. Voglio leggere un fumetto CON Dylan Dog, punkt.

Questo albo è sbagliato. E' sbagliato perché mai come adesso Dylan Dog dovrebbe presentare un indirizzo preciso invece che cose a caso. E' sbagliato perché i lettori vorranno anche varietà, ma un'altra storia sbagliata con angeli e demoni NO. Ci sono cose che con Dylan Dog non c'entrano un razzo. Tra queste proprio i vampiri di Ruju e Il tocco del diavolo della Barbato, bravo RRobe il fatto che esista il precedente non vuol dire che vada seguito, malediz! Se una cosa non c'entra una mazza non c'entra una mazza, non si può usare come giustificazione solo perché c'è stata. Allora pariamoci il culo dicendo che la prossima storia assomiglia a capolavori del calibro de Il museo del crimine o Il baule delle meraviglie. I LETTORI VOGLIONO VARIETA'! Giustamente noi, non contenti delle buone storie, ogni tanto un po' di cacca non la disdegniamo.

Comunque qui di cacca non si tratta. Ma questo manicheismo ridicolo mi delude molto. Mi delude chi l'ha scritto e chi l'ha approvato, per il momento in cui arriva. E mi delude questa storia che non racconta nulla, che potrebbe benissimo essere, ahimè, la sceneggiatura di uno di quei film che tanto piacciono agli Academy Awards. Sui disegni nemmeno mi esprimo, sono il perfetto esempio della roba che su Dylan Dog non vorrei vedere, roba che non trasmetterebbe inquietudine nemmeno se la carta potesse assumere stupefacenti. Ma d'altro canto trasmettere inquietudine non è più la nostra priorità, no? Una storia che sarebbe potuta uscire dieci anni fa tranquillamente, quindi una sconfitta in partenza.








P.S. Potrei dire qualcosa sulla copertina, ma mi sembra male... Magari un'altra volta. Magari un'altra volta fate qualcosa che ci azzecchi con la storia.

Comunque non è che quello di Inferni fosse dogma ai tempi d'oro. Sette Anime Dannate l'ha scritto Sclavi e lì si parlava di angeli e Dio del Vecchio Testamento. Coerenza non c'è mai stata.

Ci possono essere storie con angeli e demoni bellissime come "Sette anime dannate" e altre meno belle che seguono lo stesso filone. Secondo me non esistono storie sbagliate ma solo storie riuscite ed altre no! Gli albi ben scritti trasmettono emozioni,invogliano la rilettura, inquietano e talvolta fanno riflettere. In tutto cio' influisce la soggettivita' di ogni lettore. Non si puo' andare sempre a guardare il pelo nell'uovo, Dylan Dog ha sempre spaziato attraverso vari generi, viene interpretato da autori diversi il cui stile puo' piacere oppure no. A me addirittura alle volte lo stesso autore piace molto in una storia per poi farmi cadere le braccia in un 'altra( Di Gregorio - Barbato ad esempio).
Ritornando all'albo del mese : ho votato ottimo perché da tempo una storia non mi emozionava cosi'. I disegni li trovo molto belli ed hanno la loro massima espressione nel volto del bambino dal quale traspare quell'innocenza infantile che di rado ho trovato in altre caratterizzazioni di fanciulli in questa serie.
Leggendo l'albo ho riso ( e non succede quasi mai) alle battute di Groucho, mi sono emozionato ed ho ritrovato ancora il dylan che mi piace. Sul finale confesso ,con un po' di vergogna(la senilita' mi sta rincoglionendo),di essermi ritrovato con le lacrime agli occhi.

In che modo se ne parlava? Sfiorando l'argomento sul finale in modo divertito, non facendone sistema, non facendone il tema fondante della storia. Differenza abissale.

Esempio infelice infatti. L'angelo ed il suo "superiore" sono rappresentati in un modo ambiguo e religiosamente non canonico (di fatto compiono una mattanza). La famosa zona grigia...

Comunque un sacco di premi G.A.C. nei commenti in tema...

vabbè, tutto il resto passi, sono opinioni (per quanto dire che Dylan non deve scavare nella psiche ma rappresentare storie horror condite di ironia è una visione, questa si, manichea delle cose)

ma sta cosa, boh, mi pare che tutti si lamentassero di quando Dylan era tutto uno spiegone salvo poi lamentarsi ora che bisogna fare un paio di collegamenti. manco troppo arditi.

l'espressione "il fumo della battaglia" indica metaforicamente qualcosa che impedisce di vedere il reale svolgersi delle cose. nella storia in questione il fumo della battaglia sono le tenebre

sulla copertina vediamo Dylan che attraversa le tenebre

non c'è bisogno di essersi laureati in semiologia insieme a Umberto Eco...

Sebbene non mi senta tanto intelligente da poter discernere fra i vari aspetti sulla visione angelica, demoniaca e via discorrendo, dell'universo dylandoghiano, faccio solo umilmente notare, che quel genere di rappresentazioni, erano legate allo Sclavi pensiero e a nessun altro.
Pretendere ora di raffigurare cose simili, sarebbe solo una scopiazzata che qualcun altro, Gualdoni, ha tentato invano.

Mò però non è che se Gualdoni ha fallito nessuno è in grado di riuscire.
Al primo volo fallito mica hanno detto "nun se pò fà, 'sta storia dell'aereo è 'na cazzata."

Il riferimento al Gualdo era perché più di altri aveva tentato l'allaccio, o addirittura la scopiazzata, alle tematiche sclaviane più profonde, fallendole quasi tutte ( La Bomba escluso..)
Io non disdegno la concezione dantesca classica degli inferi e della lotta fra male e bene, purché non sia raccontata con i mezzi più pilotati per giungere al traguardo.
Paola aveva creato una via alternativa, poi mollata, ma che potrebbe ritornare ( ahimè..)

PS: Sulla copertina NON vediamo Dylan !