Cravenroad7

Una voce dall'Aldilà, un'indagine che porterà Dylan giù nelle tenebre!




Susy inizia a ricevere in chat messaggi dal figlio, affetto dalla sindrome di Asperger e suicidatosi, tempo prima, in tenera età… È di nuovo in corso l’eterna lotta tra il Bene e il Male, dagli incerti confini, avvolti nel fumo della battaglia. Dylan deve intraprendere una terribile discesa nelle tenebre, alla ricerca dell’anima perduta di un bambino...
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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Comprato stamattina,copertina molto bella ma che si macchia di ditate solo a guardarla!
Disegni meravigliosi e storia dura e angosciante, con il solo Groucho a fare battute!
Per certi versi mi ha ricordato l'angoscia di stria,sempre dello stesso Simeoni.
devo sicuramente rileggerlo, ma decisamente un grande albo!!!!!

Preso stamattina, copertina, inizio col dirlo, fa-vo-lo-sa!

Vero peggio di uno Smartphone
Però sembra quasi coperta di un alone plastificato.
Da quando ho cominciato a comprare Dylan penso che questa senza dubbio è la migliore copertina mai avuta.

Ha il solito finale? Se lo ha passo.

Cosa intendi per solito finale?

dylan che viene salvato da qualcuno

Habemus Sime! Per me è da 9.
SPOILER SPOILER SPOILER.
In quest’albo si parla di disturbi dello sviluppo e di quanto è difficile comunicare, nel senso più ampio dei termine. La bella Susy si porta dentro il peso di uno di quei dolori contro cui non c’è difesa: la morte del figlio Joy, caduto (incidente o suicidio?) da una finestra dell’Istituto “Speciale” per bambini difficili Roseville. Susy si reca da Dylan perché da un po’ di tempo qualcuno la contatta su facebook spacciandosi proprio per suo figlio. Le ‘parti’ che riguardano l’indagine di Dylan si alternano alle vicissitudini del bambino, ambientate in una sorta di limbo a metà strada fra un parco giochi in disuso e un campo di battaglia. Il ‘mostro del mese’, un orribile uomo senza piedi un terzo demone, un terzo lupo cattivo, un terzo psichiatra (quindi potenzialmente il mostro più spaventoso mai comparso su DYD) vessa i bambini dell’Istituto per dei suoi scopi che alla fine resteranno misteriosi (ma in fondo non è importante; lo possiamo intendere come un insieme di quegli spauracchi infantili contro cui ci sentivamo senza difese all’età di Joy e degli altri simpatici marmocchi di Roseville). Niente spiegoni, una storia toccante e inquietante il giusto, un mostro tutto nuovo, un ottimo Groucho (meraviglioso D. che lo fa tornare apposta per farsi creare un profilo facebook ) un Dylan che dice Giuda Ballerino e cita il quinto senso e mezzo ma che in fondo è ‘uomo comune’ nel suo goffo approcciare il dolore inconsolabile di Susy. Mi ha lasciato un po’ interdetto il personaggio di Herbert Finn, così come lo scontro finale con lo psichiatra-mostro e l’espediente del fantasma che comunica attraverso l’elettricità è fastidiosamente simile al tema principale di un episodio di Supernatural di qualche mese fa, ma è davvero poca roba per un albo che si colloca, per me, abbastanza vicino a Stria per temi trattati e qualità della narrazione, dopo il flop (imo) di Anarchia nel Regno Unito che avevo trovato davvero scialbo a dir poco.
Che altro? Torna la Trelkovsky! Il Simeoni-disegnatore è funzionale e affascinante senza sperimentare troppo. La copertina mi ha lasciato abbastanza indifferente. Nel complesso per me un ottimo, ottimo, ottimo lavoro.
P.s. Ma quindi la rece in anteprima di Bad Comics non era delirante?! Mah…

Non l'ho ancora letto. Comunque bella la copertina, dal vivo rende molto e gli occhi azzurri risaltano in edicola. Il Gigi è bravo a disegnare.

Su facebook uno ha scritto "Anche in questo albo Dyd dirà 'mi dispiace' ? Se sì, non lo compro.".
Secondo voi cosa vuol dire?

Ellàllà! Libidine a 100, vado a controllare se è uscito

Per me il migliore del nuovo corso insieme a I raminghi dell'autunno, il quale tra l'altro, come questo, scritto e disegnato da un unico autore (il bravo Celoni). Coincidenza? Fossi Dylan direi che non esistono.
Probabilmente il fatto che un unico autore unisca i due intenti, disegno e sceneggiatura, risulta più amalgamante per una storia. Ma non è un dogma, essendovi stati Dylan Dog capolavori con sceneggiatore e disegnatore (o anche disegnatori) diversi.
In ogni caso, dicevo, albo riuscitissimo, perché tocca un tema originale nel suo sviluppo, perché segue un filo unico, per niente rassicurante, ma tutt'uno, che non può lasciarsi a metà, che non ha tempi morti e che non ha pause.
Si prosegue inoltre nel buonissimo lavoro di inserire elementi nuovi in maniera assolutamente non invasiva né invadente, stavolta è il turno di Facebook, che è quasi un co-protagonista, seppur neutro.
Sono più incline a leggere le recensioni altrui che a farne di mie, perché mi piace più assorbire gli spunti che darne (perdonate l'egoismo), quindi termino qui il mio commento con il voto dato: OTTIMO. Che è 9 e non 10 per me solo perché il 10 lo riservo a capolavori unici del Nostro.

Per ora dico solo disegni favolosi e copertina che ahimè si macchia subito

Sulla storia ho qualche riserva, non so, non mi ha convinto più di tanto. Voglio rileggerla.

E' un'idea e una citazione esplicita di "Poltergeist", per altro ripresa in chissà quanti altri film. Le basi figliuoli, le basi.

Per il resto concordo in pieno con te, tranne il giudizio su "Anarchia" che ritengo un albo ottimo, un soffio migliore di questo.
Aggiungo solo che mi è piacita l'aria quasi "intima" della storia, con la lunga parte ambientata in casa di Dylan, la pioggia fuori a creare quell'atmosfera di isolamento delle giornate temporalesche.

Copertina di grande effetto, ma forse un po' grauita, senza molti nessi con la trama. Tipo che l'avrei trovata più appropriata per il numero del mese scorso, più dylandogcentrico. Ma fa niente.

Scusami, non mi sono spiegato bene. Non volevo dire che aveva preso l'idea da un episodio di Supernatural (che è uscito tipo un mese fa, e quindi era materialmente impossibile) ma che mi ha infastidito la coincidenza di cui Sime non ha colpa, ovviamente. Oltretutto nel contesto di quest'album ha perfettamente senso, dato che il ragazzino soffre di un disturbo che gli rende difficoltoso l'atto di comunicare ed ecco che usa la chat per farlo. C'è probabilmente un sottotesto simbolico generalizzabile, ma non voglio rischiare di vederci più cose di quelle che ci sono. Ciò detto, a capo chino ammetto di non aver mai veduto Poltergeist, ma recupererò

Molto bene. Finalmente si inizia a partire con storie di qualità. Per me è il miglior albo della fase 2. Autore unico è sempre la via consigliata, dove possibile ovviamente. Alla faccia di chi mesi fa diceva (rimproverava) che nell'universo di Dylan

9 pieno.