Habemus Sime! Per me è da 9.
SPOILER SPOILER SPOILER.
In quest’albo si parla di disturbi dello sviluppo e di quanto è difficile comunicare, nel senso più ampio dei termine. La bella Susy si porta dentro il peso di uno di quei dolori contro cui non c’è difesa: la morte del figlio Joy, caduto (incidente o suicidio?) da una finestra dell’Istituto “Speciale” per bambini difficili Roseville. Susy si reca da Dylan perché da un po’ di tempo qualcuno la contatta su facebook spacciandosi proprio per suo figlio. Le ‘parti’ che riguardano l’indagine di Dylan si alternano alle vicissitudini del bambino, ambientate in una sorta di limbo a metà strada fra un parco giochi in disuso e un campo di battaglia. Il ‘mostro del mese’, un orribile uomo senza piedi un terzo demone, un terzo lupo cattivo, un terzo psichiatra (quindi potenzialmente il mostro più spaventoso mai comparso su DYD) vessa i bambini dell’Istituto per dei suoi scopi che alla fine resteranno misteriosi (ma in fondo non è importante; lo possiamo intendere come un insieme di quegli spauracchi infantili contro cui ci sentivamo senza difese all’età di Joy e degli altri simpatici marmocchi di Roseville). Niente spiegoni, una storia toccante e inquietante il giusto, un mostro tutto nuovo, un ottimo Groucho (meraviglioso D. che lo fa tornare apposta per farsi creare un profilo facebook
) un Dylan che dice Giuda Ballerino e cita il quinto senso e mezzo ma che in fondo è ‘uomo comune’ nel suo goffo approcciare il dolore inconsolabile di Susy. Mi ha lasciato un po’ interdetto il personaggio di Herbert Finn, così come lo scontro finale con lo psichiatra-mostro e l’espediente del fantasma che comunica attraverso l’elettricità è fastidiosamente simile al tema principale di un episodio di Supernatural di qualche mese fa, ma è davvero poca roba per un albo che si colloca, per me, abbastanza vicino a Stria per temi trattati e qualità della narrazione, dopo il flop (imo) di Anarchia nel Regno Unito che avevo trovato davvero scialbo a dir poco.
Che altro? Torna la Trelkovsky! Il Simeoni-disegnatore è funzionale e affascinante senza sperimentare troppo. La copertina mi ha lasciato abbastanza indifferente. Nel complesso per me un ottimo, ottimo, ottimo lavoro.
P.s. Ma quindi la rece in anteprima di Bad Comics non era delirante?! Mah…