Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: lun dic 08, 2014 9:19 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Ci sono utenti che se non sono troll, sono quantomeno dei personaggi. E sono quasi tutti nuovi.

Però fatevi raccontare com'era il forum ai tempi della Barbato: una bolgia.

Ci sono autori che inducono al tifo da stadio, come dici tu. E che nutrono i troll: basterebbe ignorarli.

Rrobe è il primo. Molti nemici molto onore?

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: lun dic 08, 2014 9:21 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Quanto al tema del topic e non entrando nel merito dei lettori (quelli storici sono cambiati perché invecchiati, è naturale) ma parlando solo del personaggio, io penso che sia cambiato mille volte.
Ma se proprio dobbiamo fare uno schema, il solo Dylan di Sclavi è almeno tre o quattro Dylan diversi.

- Quello dei primi albi. Più duro, meno ironico, più macho d'azione e eroe Bonelliano.

- Quello subito successivo, che forse è il Dylan più Dylan di tutti.

- Quello del disimpegno dallo splatter e dall'orrore e che ha abbracciato la commedia.

- E quello "sbagliato" (capitava anche a Tiziano di andare fuori personaggio) che prendeva posizioni assurde anche per la sua stessa caratterizzazione.


Poi c'è il Dylan di Chiaverotti, che è molto coerente tranne che per Goblin (storia e precedente che ancora oggi da non pochi grattacapi).

Poi c'è il Dylan normalizzato di Ruju. Che è diversissimo da quello di Sclavi.

E poi c'è il Dylan della Barbato. Che è ancora cosa altra.

Ora, da tutte queste anime, ne devi trarre una.
Personalmente, ho deciso di dare la precedenza al Dylan del primo e del secondo periodo, mettendo in secondo o terzo piano le altre caratterizzazioni. E' una scelta da curatore di cui mi carico, ovviamente, le responsabilità.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: lun dic 08, 2014 9:23 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Survivor82 ha scritto:
Ci sono utenti che se non sono troll, sono quantomeno dei personaggi. E sono quasi tutti nuovi.

Però fatevi raccontare com'era il forum ai tempi della Barbato: una bolgia.

Ci sono autori che inducono al tifo da stadio, come dici tu. E che nutrono i troll: basterebbe ignorarli.

Rrobe è il primo. Molti nemici molto onore?


Certe volte è anche solo che la pazienza finisce, eh?
Prendi Dogamy. In meno di un anno è passata da essere un utente normale con le sue peculiarità a un utente diffidente, a un utente ostile. E questo prima di leggere le storie, solo sulla base dei suoi pregiudizi.
A forza di punzecchiare, ha trovato le rispostacce che cercava. Cosa che ha innescato un meccanismo di trollizzazione inutile ma, evidentemente, reale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: lun dic 08, 2014 9:45 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Naa io non ostile a nessuno.
Anzi ti ringrazio per la tua opinione, nel post sul Passato o Futuro, che ritengo importante e preziosa.
Si discute, magari mandandosi a quel paese, ma le cose su cui litigare nella vita son altre.
Poi magari metto qui i miei casini privati e nn va bene.
Cmq ribadisco che siccome sei un bravo autore, da te mi aspetto il meglio.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: lun dic 08, 2014 9:48 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 2:44 pm
Messaggi: 120
Località: Genova - Como - Milano
AndreaBerga ha scritto:
Questo è dannatamente vero. Il problema è capire cosa sia obiettivamente intoccabile e cosa no :) c'è però da dire che esistono storie e autori recenti (penso a Fabio Celoni e ai suoi Raminghi) che hanno avuto principalmente tra i detrattori solo coloro che trovano ostiche le storie non lineari (se non ricordo male), mentre trovavano ben delineato e tratteggiato Dylan e il suo mondo...


Bisognerebbe vedere che ne ha pensato anche il pubblico "extra-forum", o meglio, quello più outsider in senso lato

perché ecco, c'è anche un fatto abbastanza intrigante, e da cui per me dipende molto tutto il discorso:

qual'è il target anagrafico di Dylan Dog, oggi?

Perché Dylan Dog nasce come fumetto seriale per ragazzi, probabilmente pensato per essere di nicchia.

Contro ogni previsione diventa un fenomeno pop, raggiunge anche lo status di "fumetto autorale"* con tanto di benedizioni da parte di Umberto Eco e compagnia cantante.

Ora, Dylan negli ultimi anni è stato con ogni probabilità pensato per quello stesso pubblico di non-più-giovani aficionados, nel frattempo diventato 30-40enne.

E questo, secondo me è anche uno dei motivi per cui c'è stata la stagnazione che ha poi reso necessaria questa nuova fase, perché personalmente io credo che Dylan debba puntare più ai quindicenni di oggi che ai fan storici (e io mi ritengo tra questi eh, per quanto più giovane della media di cui sopra) ed è molto difficile far breccia su un target senza fare conseguentemente incazzare/annoiare l'altro, da cui le polemiche

*
Spoiler!
(termine che io odio, ma vabbè per capirci)

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* See through dreams *

http://xabacadabra.blogspot.it -> blogghino senza conservanti aggiunti


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 12:57 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
beone ha scritto:
Dylan non è più quello di una volta ma deve rimanere finchè genera profitti. Non è un manga che può chiudere. Nessun fumetto italiano ha mai chiuso se non per scarse vendite.


Ma anche per i manga è così: finché si vende si continua, a parte casi rarissim(issim)i. Tutto sta nel vedere come si riesce a sopravvivere, e nel cercare di farlo nel modo migliore.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 9:19 am 
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Iscritto il: dom apr 21, 2013 12:27 pm
Messaggi: 232
rimatt ha scritto:
beone ha scritto:
Dylan non è più quello di una volta ma deve rimanere finchè genera profitti. Non è un manga che può chiudere. Nessun fumetto italiano ha mai chiuso se non per scarse vendite.


Ma anche per i manga è così: finché si vende si continua, a parte casi rarissim(issim)i. Tutto sta nel vedere come si riesce a sopravvivere, e nel cercare di farlo nel modo migliore.



per i manga nuovi purtroppo si, vedi berserk, lo hanno rovinato, miura non sa neppure come andare avanti, oppure shamo, gants, vagabond ecc. Però i classici finivano quando dovevano finire.(l'uomo tigre, rocky joe, ken, f motori in pista, devilman)Oppure dragon ball, doveva finire con freezer, lo hanno convinto ad andare avanti per altre due saghe,(cell, majin buu) ma poi toriyama nonostante le vendite stratosferiche ha detto basta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 9:46 am 
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Iscritto il: dom apr 21, 2013 12:27 pm
Messaggi: 232
il RRobe ha scritto:
beone ha scritto:
Dylan non è più quello di una volta ma deve rimanere finchè genera profitti. Non è un manga che può chiudere. Nessun fumetto italiano ha mai chiuso se non per scarse vendite.


Abbastanza falso.
John Doe, tanto per dire, ha chiuso al 99 per scelta mia e di Lorenzo, non per scarse vendite.


Tu sei l'eccezione che conferma la regola(perchè non sei arrivato al 100?) tutti gli altri chiusi per scarse vendite.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 2:10 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
Messaggi: 2246
Temo che il confronto con il passato sia sostanzialmente inevitabile nel momento in cui la serie alza la testa e cerca di spiccare il volo una seconda volta. Ma, sì, insomma, lo dice un membro della nuova orda di utenti scassapalle, per quanto in questo senso potrei forse rivendicare il ruolo del profeta :D lo sapete, mi sono ritrovato frequentemente a commentare storie negativamente perché "fuori personaggio", ed è un appunto che ho fatto anche ai Raminghi in realtà. Naturalmente anche per me ci sono delle soglie di tollerabilità della devianza, e le prime due storie del nuovo corso (la terza non l'ho ancora potuta leggere) rientrano tranquillamente nell'area sicura, pur non distaccandosi granché dal buon livello di certe rare storie degli ultimi anni. Ma come ho già detto più di una volta, è bene aspettare il quadro completo per parlare. I primi cinque numeri di Dylan Dog erano capolavori? Sono tutti paragonabili a quelli che li hanno seguiti? Memorie dall'invisibile è uscito dopo quasi venti numeri. Fate un po' voi. Ma intanto approfondiamo.

La situazione in cui uscivano i primi albi e quella in cui escono gli attuali sono molto diverse. Non per internet, non perché ci troviamo in due decenni diversi, ma perché ancora nel '91 Dylan era legittimato a fare quello che voleva, perché era ancora nelle mani del suo creatore, perché aveva iniziato relativamente da poco e ogni mese si costruiva un'identità sempre più forte. Oggi Dylan non è più nelle mani del suo creatore e deve fare i conti con un'eredità impressionante, deve dimostrare continuamente di essere legittimato a fare certe cose, perché quell'identità (molto fragile, a dire il vero) ormai è stata costruita e completata da tempo. E questo fattore è di importanza fondamentale. La nuova gestione (a differenza della vecchia, che aveva scelto di giocare in un campionato minore) ha un compito difficilissimo: deve lottare ogni mese per dimostrare che vale la pena di leggere questo fumetto, che questo fumetto è ancora Dylan Dog e non una sua cattiva imitazione, che questo è ancora il fumetto di serie B che giocava in serie A vent'anni fa. In questo senso è chiaro che i lettori sono cambiati: nel '91 si voleva solo leggere un bel fumetto, oggi si vuol leggere Dylan Dog. Ma Dylan inevitabilmente non è più quello di una volta e non tornerà ad esserlo, perché il sapore degli anni novanta è rimasto negli anni novanta, mentre la gestione del RRobe si propone di immergere Dylan in un contesto moderno. Quindi ne vengono fuori due begli schieramenti, più o meno definiti e più o meno indipendenti dal momento di inizio di lettura, credo: quelli che Dylan Dog è meglio che cambia per tornare ad essere grande (a loro volta divisi tra quelli che sta cambiando bene e quelli che sta cambiando male) e quelli che Dylan Dog non è Dylan Dog se cambia. La sostanza è questa. L'agitazione è comprensibile, siamo di fronte ad una guerra civile come non se ne vedevano forse dai tempi del numero 100.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 3:37 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
Messaggi: 2544
Località: Noland
Ci sono arti, come il cinema, in cui all'inizio il territorio è vergine, c'è libertà creativa, poi, più passa il tempo, più la produzione aumenta, si creano dei classici, delle pietre di paragone, si smarriscono ingenuità e freschezza, il confronto col passato diventa inevitabile e innovare diventa molto difficile.
Dylan Dog all'inizio si confrontava forse ugualmente con molte cose, con altri fumetti, con la produzione horror a lui contemporanea, con la società del tempo, ecc. ma non con sé stesso. Come analizzato da Piccatto l'eredità con cui è venuto a confrontarsi il Dylan Dog odierno (di qualsiasi autore, anche dello stesso Sclavi quando è tornato a scriverne) è impressionante ed ingombrante, in più, ad aggravare, come detto da RRobe, ci sono vari Dylan diversi che si sono venuti a sovrapporre, a volte anche all'interno dello stesso autore.
Da parte mia cerco quasi sempre di non far paragoni col cosiddetto periodo d'oro (quello identificato nei primi 100, non sono d'accordo, ma prendiamolo per buono semplificando) e, come già detto, di contestualizzare i voti. Per esempio io di paragonare un albo recente con un "classico" non mi sogno nemmeno, forse finirei solo per abbassare tutti i miei voti (che come detto sono sempre o quasi contestualizzati con il periodo, con la produzione dell'autore, ecc.). Certo mi auguro spesso di leggerne uno nuovo e che mi venga spontaneo dire: "Ecco, questo sì che è alla pari dei capolavori della serie", visto che è già capitato (raramente, ma è capitato), ma mi accontento di leggere prodotti di buona qualità, che siano del nuovo corso o dell'Old Boy o speciale non importa, capaci di intrattenermi e interessarmi durante e magari dopo la lettura.
Per rispondere alla domanda del titolo: Dylan Dog non è più quello di una volta (ma non è detto che questo debba essere negativo a priori), gli utenti non sono più quelli di una volta e una volta qui era tutta campagna :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 5:36 pm 
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Iscritto il: mer ago 16, 2006 3:07 pm
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Il cambiamento degli utenti non va sottovalutato. Secondo me, in pochi anni le aspettative dei lettori sono molto cambiate, allo stesso modo in cui é cambiato il loro modo di fruirne. Leggere Dylan (come qualsiasi altra cosa..) negli anni novanta era una esperienza essenzialmente solitaria; al massimo, si poteva scambiare qualche opinione con gli amici. Senza sapere cosa questo o quel recensore esperto pensava dell'albo, né quali erano le intenzioni degli autori, senza preview, contenuti extra, dati di vendita ect. Oggi si puó dire il pubblico sia piú smaliziato, si espone su internet, ha accesso ad una enormitá di informazioni accessorie riguardanti l'albo che sta leggendo. Puó addirittura dialogare con il suo curatore e gli autori!

Tutto ció secondo me porta, come effetto collaterale, ad un atteggiamento ipercritico (ed un po' nevrotico) ed alla sopravvalutazione del nostro feedback come lettori. Dal momento che abbiamo il megafono, ed i creatori a portata di mano, quasi ci illudiamo di poter "plasmare" ció che stiamo leggendo, o rimandarlo in cucina e chiamare il cuoco al tavolo come al ristorante.

(Un simile senso di onnipotenza si ha, con effetti assai piú di rilievo, in altri ambiti: basti pensare alla crisi della rappresentanza politica)

Un po' anacronisticamente, quasi rimpiango un mondo dove l'autore é un demiurgo lontano ed imperscrutabile, che parla solo attraverso le sue opere. E noi lá, impotenti, ad attendere la sua creazione. :D

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http://www.buffalora.wordpress.com


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 6:12 pm 
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Iscritto il: sab dic 27, 2008 3:49 pm
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Località: nato a erice, cresciuto a calatafimi, poi trapiantato a... trapani!
sì, ma mica x tutti è così. prendi brendon: io faccio parte di quel forum da diversi anni, ma là non ci sono tutte le discussioni che ci sono qui. di fatto siamo 4 gatti, anche di meno, e non c'è nemmeno l'autore. io credo che voi che leggete DYD siate avvantaggiati, e vi lamentate pure :lol:

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sono solo uno spettatore del mondo, seduto ad un gradino della vita


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 6:40 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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Località: Forlì
il RRobe ha scritto:
- Quello dei primi albi. Più duro, meno ironico, più macho d'azione e eroe Bonelliano.

- Quello subito successivo, che forse è il Dylan più Dylan di tutti.

Personalmente, ho deciso di dare la precedenza al Dylan del primo e del secondo periodo


..e io, di questo, sono solo più che felice! (aggiungici anche il Dylan più sesso e meno "mi sono innamorato di te", che non ci crede più nessuno :D...tra l'altro, in uno dei primi albi, disse una frase che m'è rimasta stampata perchè l'ha raramente ripetuta e anche perchè m'è sembrata molto meno ipocrita di tante altre uscite, ovvero: "comunque sia... non mi tiro mai indietro" prima di avventarsi sulla gnuda di turno!!!)


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 6:58 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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Località: Forlì
Xab ha scritto:
qual'è il target anagrafico di Dylan Dog, oggi?


Beh, io spero proprio non esista un target anagrafico per DyD: ormai è una testata multigenerazionale (al contrario di Orfani che, a prescindere dall'età di chi lo legge, penso d'aver letto sia stata sviluppata con in mente un target relativamente giovane) e indirizzare il ritmo e il mood su un particolare obiettivo, rischia poi di escludere progressivamente tutti gli altri...
Certo, che esista o meno questo target, sarebbe interessante sapere quale fascia d'età apprezza di più le novità o il Dylan degli ultimi anni in generale...

Piccatto ha scritto:
Temo che il confronto con il passato sia sostanzialmente inevitabile nel momento in cui la serie alza la testa e cerca di spiccare il volo una seconda volta.
[...]
Nel '91 Dylan era legittimato a fare quello che voleva, perché era ancora nelle mani del suo creatore, perché aveva iniziato relativamente da poco e ogni mese si costruiva un'identità sempre più forte. Oggi Dylan non è più nelle mani del suo creatore e deve fare i conti con un'eredità impressionante, deve dimostrare continuamente di essere legittimato a fare certe cose, perché quell'identità (molto fragile, a dire il vero) ormai è stata costruita e completata da tempo. E questo fattore è di importanza fondamentale. La nuova gestione (a differenza della vecchia, che aveva scelto di giocare in un campionato minore) ha un compito difficilissimo: deve lottare ogni mese per dimostrare che vale la pena di leggere questo fumetto, che questo fumetto è ancora Dylan Dog [...]
L'agitazione è comprensibile, siamo di fronte ad una guerra civile come non se ne vedevano forse dai tempi del numero 100.


Ti do ragione su tutto Piccatto, infatti ormai la mia "percezione del problema" si è spostato su chi ha più o meno paura/voglia delle novità e su un altro fattore, sulla memoria che ognuno di noi ha di Dylan e che lo porta a definire fuori/dentro il personaggio certe ultime uscite...

Aleksandr ha scritto:
Per rispondere alla domanda del titolo: Dylan Dog non è più quello di una volta (ma non è detto che questo debba essere negativo a priori), gli utenti non sono più quelli di una volta e una volta qui era tutta campagna :D


...ottima chiusura :)

Zarathustra ha scritto:
Il cambiamento degli utenti non va sottovalutato. Secondo me, in pochi anni le aspettative dei lettori sono molto cambiate


...le aspettative o la percezione del personaggio?

Cita:
Tutto ció secondo me porta, come effetto collaterale, ad un atteggiamento ipercritico (ed un po' nevrotico) ed alla sopravvalutazione del nostro feedback come lettori. Dal momento che abbiamo il megafono, ed i creatori a portata di mano, quasi ci illudiamo di poter "plasmare" ció che stiamo leggendo, o rimandarlo in cucina e chiamare il cuoco al tavolo come al ristorante.


Da scolpire su pietra :)

Cita:
Un po' anacronisticamente, quasi rimpiango un mondo dove l'autore é un demiurgo lontano ed imperscrutabile, che parla solo attraverso le sue opere. E noi lá, impotenti, ad attendere la sua creazione. :D


Concordo solo in parte. Credo, come dice nonno pippo, che la possibilità di approfondire certe scelte sia interessante e stimolante, come anche il confronto sulle scelte fatte in sceneggiatura; molto meno piacevoli gli scontri aperti visti negli ultimi numeri...ma la colpa era un pò da dividere certamente tra tutti quanti e quindi...


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 Oggetto del messaggio: Re: Dylan non è più quello di una volta...o sono gli utenti?
MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 10:19 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
A proposito di lettori, c'è un effetto che ho notato, soprattutto leggendo su FB i commenti, spero di non essere crocefisso se lo espongo.
Ho l'impressione che ci siano diversi lettori che SPERANO che questa nuova gestione sia un fallimento, perché finalmente avrebbero la scusa per mollare una serie di cui si sono stancati. Gente ormai adulta, che compra solo per collezionismo e magari neanche legge tutte le storie che compra, che magari neanche si è accorta dei cambiamenti che dylan ha attraversato finora perchè non erano annunciati nei redazionali, e ora grida allo scandalo per l'addio di bloch (senza neanche leggere che Bloch NON abbandona la serie).
Magari hanno cominciato nell'86, e ora un po' si vergognano di perdere tempo appresso ai fumetti, ora sperano che la serie faccia schifo in modo da avere la scusa per mollare.

Vabbè, io la mia l'ho detta, ora aspetto che qualcuno dica che Imp ha detto che TUTTI i detrattori della serie sul forum sono così, se non dovessi riloggarmi, ricordatemi com'ero :D

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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