Al di là dell'apprezzamento per la qualità di scrittura (immensa) dell'albo, mi permetto di offrire una possibile interpretazione 'aggiuntiva' del suo contenuto.
Con ogni probabilità non si tratta altro che di seghe mentali, ma in fondo è soprattutto a questo che servono i forum di discussione.
A farsi pippe mentali!
seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
La vicenda comincia in apparenza come un classico
urban-thriller con sfumature
noir. Le riflessioni in prima persona dell'Uomo Invisibile (in questo caso il tizio anonimo che si dissolve dopo la morte della prostituta, non l'assassino) sono l'equivalente della "voce off" che contraddistingue i film noir. In tale contesto, all'uomo dissolto spetterebbe il ruolo di "antieroe", mentre a Dylan quello più canonico di "eroe".
Ma è, per l'appunto, solo apparenza.
Anzitutto, eroe e antieroe non sono l'epicentro dell'azione. All'eroe in questa storia non spetta la segmentazione logico-temporale della vicenda (che consiste, di solito, in un esordio con un equilibrio fragile, nell'improvvisa rottura di tale apparente stato di quiete, negli ostacoli da superare per poterla ripristinare, nello scontro e nella vittoria finale).
Eroe e antieroe sono semplicemente frammenti di realtà all'interno di una Logica superiore (quella del mancato riconoscimento dell'individuo da parte di un Mondo spersonalizzato e spersonalizzante) che richiede o un adattamento alle sue leggi o la cancellazione sia individuale che storica.
Memorie dall'invisibile è soprattutto una storia di dissociazione psichica ed esistenziale.
Neppure la metropoli funge da tipica quinta teatrale per le avventure dell'eroe. E' uno spazio puramente immaginario dove la posta in gioco è anzitutto la ricerca di se stessi. Il primo a perdere la propria identità è l'uomo dissolto, ma il suo è solo il caso più evidente.
Anche Dylan soffre la scissione tra sè e il Mondo per mezzo dell'esperienza di
non essere visto nè identificato. Inizia subito Bree, che si ostina a chiamarlo in maniera sbagliata (pur avendo capito benissimo che la corretta pronuncia è un'altra) e che in uno dei primi balloon afferma: "
Ora ricordo di aver visto delle tue foto... Ma eri più bello nelle foto" (pag. 21, 1° vignetta).
Più avanti rincara la dose Tabitha Madame, che scambia Groucho per Dylan e al vero Dylan dice: "
Oh... non vi avevo visto..." (pag. 75 - ma come può non vederlo quando Dylan è lì accanto ed è anche più alto di Groucho?
). Bree spargerà ulteriore sale sulle piaghe rifiutando di riconoscere Dylan come possibile partner/marito.
La mancata identificazione coinvolge anche gli oggetti. A pag. 31 Dylan non identifica il gin e lo beve come se fosse acqua (eppure il gin non è certo inodore come l'acqua). Coinvolge anche i personaggi secondari e le semplici "comparse": l'uomo dissolto uccide un mattoide che non c'entrava nulla (Bloch afferma che era incapace di far male a una mosca), mentre poi si disinteressa totalmente di delitti efferati che avvengono sotto i suoi occhi (la prostituta che sgozza il cliente).
C'è chi viene ucciso e nessuno ci fa caso, perchè gli occhi sono a un passo dalla verità, accanto, mai
sopra di essa, in un'effettiva sovrapposizione.
Anche il look dell'uomo invisibile (in questo caso l'assassino) assume un valore specifico in quanto di colore bianco, come la neve che cade incessante per gran parte dell'albo. Ossia, è la superficie candida e disponibile a ogni riflesso: si tratta, insomma, della frammentazione totale del Soggetto.
Nel finale, in presenza di Coldwater che, a differenza degli altri personaggi, ha deliberatamente scelto di diventare un uomo invisibile (lui possedeva un'identità precisa: era un giornalista famoso, firmava i suoi articoli) senza tuttavia rinunciare ai feticci più oscuri di quel Mondo solo apparentemente rifiutato (la violenza, il sesso mercenario), l'uomo dissolto agisce per rompere il riflesso. Pugnalando l'altro se stesso, che infatti chiama "fratello", permette alle due forme di "invisibilità" di perforarsi e ricongiungersi. Ora è possibile un'identificazione.
Nell'ultima vignetta, stavolta "classicamente bella", con il sole che illumina la scena dalla finestra, lo stesso Dylan ottiene una parziale identificazione. Il suono del cicalino e il nome Dailan lo identificano perlomeno come "investigatore", se non come partner.
Il prezzo da pagare per ottenere un'identità è accettare il ruolo reificato e ridondante che il Mondo (o il Destino) ha riservato a ciascuno.