Cravenroad7

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# Maxi 2010
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mer ott 06, 2010 10:12 am 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Povero Cava, in una sola recensione gli hanno storpiato il nome e lo hanno definito "anello debole"! Fossi in lui, mi presenterei con una sega elettrica a casa del recensore. :x: :D

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mer ott 06, 2010 10:31 am 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
Messaggi: 608
AHAHAHAHAAH!!!!
Infatti il recensore ha letto la storia del tal Cavalletto, che è pessima e decisamente inferiore alla mia!
Poi c'è da dire che grazie alla rece abbiamo scoperto che Di Gregorio è lo pseudonimo supersegreto di Medda!!!!!!
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Comunque sì, sto limando gli ultimi dentelli della motosega, non tanto per "anello debole" (come ho già  detto, de gustibus etc etc etc) ma per la doppia "L" che proprio non mi va già¹...
:tc:


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: dom nov 07, 2010 9:58 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Letto con molto ritardo, penso che il maxi sia in ripresa, dopo anche il terzetto dell'anno scorso, non ci sono storie eclatanti, ma neanche scarti di magazzino come successo in precedenza. In aggiunta M&G mi sembra stiano curando molto meglio il proprio lavoro, per cui anche se la media delle storie è una sufficienza abbondante, ho voluto premiare la pubblicazione con un 'buono'.


L'armata di pietra
Storia molto classica, soggetto molto, troppo esile e, soprattutto, prevedibile, in cui tutto è alla fine come ci si aspetta all'inizio.
I troll ci sono, la colpa è parzialmente del più sospettabile, parzialmente dell'apparentemente più insospettabile (ma alla fine il lettore più smaliziato, eufemismo per non dire 'meno stordito' capisce che deve entrarci qualcosa).
Perché dò comunque la sufficienza? Perché i dialoghi sono piacevoli e per niente legnosi (anche se i personaggi sono un pò macchiette), perché all'esordio è pure accettabile non voler strafare, e accontentarsi di fare un lavoro curato, seppur non troppo ambizioso. Ovviamente dopo qualche altra storia di rodaggio però mi aspetterò di più.
Molto carina la sottotrama del 'changeling' (apprezzato anche il fatto che non viene nominato, si richiama la mitologia senza inutili didascalismi), ottima la risoluzione. Apprezzabile anche che nel rappresentare l'industriale si siano evitati toni troppo moraleggianti, un pò meno il carattere rissoso da contadinotto ubriacone che stona un pò.


Fuori orario
Inizio con una tirata d'orecchie ai forumisti: nessuno ha notato la macrocitazione al 'Paradiso degli orchi' (visibile nei nomi di Benjamin, Julie, Theo), nell'approccio fra Benjamin e Julie, e nel personaggio della guardia notturna serba (che cambia il nome, ma è decisamente lo zio Stojil). O stavate disattenti, o nessuno ha letto questo gioiellino umoristico di Daniel Pennac. Male in entrambi i casi.
Per il resto, storia molto gradevole, soggetto esile anche in questo caso, forse più adatto a una storia più breve, ma la sceneggiatura è piacevole e non dà l'impressione dell'allungamento di brodo.
Non si capisce mai dove si voglia andare a parare, però è divertnte veder prendere in giro i vari pregiudizi che Dylan all'inizio abbraccia, anche con una spocchia eccessiva. Per il resto, quoto rimatt, e mi auguro che Di Gregorio scriva una sceneggiatura come questa su un albo con un soggetto migliore.

Sorvegliato speciale.
Qui invece il soggetto è interessante, la sceneggiatura non sempre perfetta (anche se nel complesso sufficiente, molto ritmata).
Il colpo di scena finale era ababstanza prevedibile, i passatemi che i genitori offrivano al figlio erano molto indicativi.
Il difetto principale è nella delineazione del protagonista, molto contraddittoria.
Lui si definisce un tipo medio, pure stupido, ma all'inizio, nel descriversi c'è anche un certo humour nel far denotare la sua situazione di uomo medio, la cosa non funziona nè a livello di contenuto (un uomo mediocre non dovrebbe rendersi conto di essere mediocre), nè a livello formale (un uomo mediocre non sarebbe capace di descrivere la sua situazione in maniera così efficace). O si doveva usare una narrazione in terza persona, o si doveva fare in modo che l'umorismo fosse involontario, goicando a due livelli fra quello che l'uomo medio dice e quello che fa capire.
Ma soprattutto il compatimento di quest'uomo medio mi pare spocchioso e fuori luogo... un uomo che vive in un posto in cui si trova bene, che fa un lavoro che gli piace, che viene pagato bene e ha tempo libero a sufficienza per frequentare gli amici e la sua bellissima fidanzata (nonostante un aspetto sgradevole, che quindi rivela un certo charme), voi lo compatireste? io lo chiamerei fortunato.
certo, la routine quotidiana ha il suo lato negativo,però un conto è parlare genericamente dell'inutilità umana, un conto è parlare dell'inutilità di quella vita umana in particolare... dylan dog, dall'alto di cosa dovrebbe permettersi di guardare bixby dall'alto in basso?
boh..
tolto questo, la storia scorre bene, dei momenti emozionanti ci sono, e nel complesso mi basta.
poi quando l'ho letto ero in crisi di astienenza :D

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mar gen 04, 2011 11:29 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
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Andrea Cavaletto promette bene. "L'armata di pietra" (titolo forviante) è una storia davvero ben fatta. Introdotta da una gradevole copertina di Stano, la storia porta Dylan all'ennesima gita in Galles. Il paese è ben descritto così come i loro cittadini. Montanari e Grassani sono a perfetto agio con le ambientazioni rurali e sembrano far tornare Dylan agli anni '80 se non prima. I due storici disegnatori sembrano essere rimasti fermi al 1986 e dintorni. Lo dimostra anche l'astuccio a tracolla del clarinetto che Dylan si porta a dietro.

SPOILER

La sceneggiatura tiene sempre e non ha cali. Solo il sogno con Bloch e Groucho non mi è particolarmente chiaro. Belle le scene horror, finalmente un po' di terrore e morti in una storia di Dylan Dog. Simpatico Garfield, fino all'ultimo si ha quasi il sospetto che possa essere lui in qualche modo colpevole dei disastri. Invece abbiamo il colpevole ovvio (Beacon) e il non proprio involontario (Fain). La saggezza delle donne anche qui prende il sopravvento sugli errori egoisti dell'uomo. Beacon è forse una lieve pecca: in partenza sembra il classico beota arricchito e prepotente, poi si alleggerisce dando un passaggio a Dylan. Forse la scena del pub andava ripensata.
Bello rivedere Dylan ancora trattato da ciarlatano da villici gallesi. Cavaletto senza pistolotti ci descrive la campagna e il degrado arrivato con l'arrivismo industriale. Garfield è pure indipendentista gallese e questa curiosa nota politica amalgama meglio il personaggio. Le storie gallesi e scozzesi mi danno sempre un qualcosa in più.
Balor ricorda un po' il Demon Blob dell'omonima storia. La nebbia porta inquietudine e paura, così come i troll aiutanti di Balor, che ricordano un po' i gobol de "L'alchimista". Qui Montanari e Grassani traggono ispirazione da mostri del passato. Scelta discutibile, ma che non toglie verve alla storia. La mucca parlante riporta all'albo "Quando cadono le stelle". I personaggi sono ben realizzati anche se Garfield sembra più giovane in alcune tavole (pag. 15). Pag. 35 è davvero impressionante. Il finale è malinconico ma non appesantisce.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: lun gen 24, 2011 4:24 pm 
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Dylan si pò innamorare di un centro commerciale? La risposta è si. Questo è il colpaccio di De Gregorio.
"Fuori Orario" è una storia atipica, che porta Dylan nel 2010. Lo aveva già fatto con "Cose dell'altro mondo", qui lo inserisce in un centro commerciale facendogli cadere, in parte, il suo pregiudizio. Un pregiudizio non tanto sul consumismo, ma sulla corsa obbligata e sfrenata all'acquisto.
Leggendo la storia mi è tornata in mente "Fuori tempo massimo" di Recchioni. Sono De Gregorio e Recchioni i due autori che hanno cercato di inserire un personaggio creato negli anni '80 nella società del terzo millennio. I centri commerciali c'erano già negli anni '80, ma solo ora hanno l'esplosione che vediamo. Dylan è cambiato? Al termine della storia sì. Il centro commerciale va bene, purchè senza una delirante corsa all'acquisto.
Un ritorno agli anni '80 lo si era visto anche nella prima storia dove Dylan rispolvera la custodia del clarinetto a tracolla. Ci sono citazioni chiare. "Zombie" di Romero in primis. Ma forse De Gregorio ha preso ispirazioni anche da altre storie di in cui Dylan si trovava a che fare con centri commerciali. Una su tutte è "Horror Market" presente nel Gigante del 1998, così come "Fuori tempo massimo".
Il centro commerciale si comporta come un sindacato. L'entità sovrannaturale vuole che il centro non abbia l'apertura 24 ore su 24. Alla fine si risolve il tutto con una giornata di riposo, come dopo una contrattazione sindale. Azzeccati i personaggi di Julie e Mirkovic, un po' troppo stereotipato il direttore.
Dylan odiava i centri commerciali ma alla fine capisce che sono posti dove può fare tranquillamente le cose che ama: ascoltare buona musica, leggere, mangiare bene. Può trovare la miglior colla da modellismo per il suo galeone o magari un'ancia da clarinetto. Ci si può persino innamorare in un ipermercato e fare attività sociale (anche se con il guardiano ci parla sempre in orario di chiusura).
Montanari e Grassani sono i disegnatori più legati agli anni '80. Il loro tratto è molto a suo agio puù nelle storie ambientate nei paesi (come la prima del Maxi o "Le notti di luna piena"). Avrebbero potuto calcare un po' più lamano sui personaggi mostruosi, ma purtroppo vediamo troppo spesso una tenuta soft disegnando certe scene.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mar feb 22, 2011 10:30 am 
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"Sorvegliato speciale" è un coacervo di citazioni. Dylan Dog vive di quelle, ma qui forse Mignacco esagera. Ed è un'esagerazione che riduce il valore di una storia intrigante e scorrevole. Ci sono troppi riferimenti a "The Truman Show": fidanzata e migliore amico "attori prezzolati", controlli sabotati che insospettiscono Bixby e pure un genitore "risorto". Si cita pure "L'invasione degli ultracorpi" sia nella scena del cinema, che in quella dell'incubo di Bixy.
John Bixby è il vero protagonista. Dylan è una sorta di suo efficace gregario. Dylan si immerge nella storia con convinzione. Bloch e Groucho qua risultano quasi irrilevanti. E' il binomio Bixby-Dylan a dare forza alle pagine. Si abbandona l'horror per percorrere la strada del thriller di spionaggio. Forse c'è troppa carne al fuoco e qualche incongruenza. Non si capisce come facciano i controllori a visionare i dialoghi in casa di Dylan.
I diversi finali ci possono stare. Alla fine i cattivi pagano e il nostro protagonista viene premiato. Ma qui c'è un nuovo inconveniente "satanico". Nell'ultima pagina non ci si può sbagliare: il diavolone con consorte è quello di "Golconda". Così come i primi piani di Bixby ricordano l'antagonista del numero 96 "La sfida". Montanari e Grassani qui danno del loro meglio. A pag. 247 si può vedere il militare Lomax. Un'anticipazione che forse ci fa intuire la debolezza del primo finale. Peccato per l'errore di ortografia della seconda vignetta a pag. 210.
Il Maxi 2010 è sicuramente un interessante prova di tre sceneggiatori carichi di idee. Il giovane Cavaletto, l'ormai ambientato Di Gregorio e il veterano Mignacco. Quest'ultimo non ha perso colpi, come aveva ipotizzato qualcuno. Ha avuto incidenti di percorso, ma è rimasto lo sceneggiatore di un tempo. Anche questo minestrone di trovate comunque di pregievole fattura. Montanari e Grassani continuano a evolvere il loro stile. Vedremo con il prossimo Maxi dove saranno arrivati.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: ven mar 04, 2011 9:12 pm 
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Per ora ho letto Fuori Orario e Sorvegliato Speciale...personalmente le ho trovate imbarazzanti O_______O


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 1:43 pm 
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Ben 48 persone hanno dato la sufficienza a questo maxi?
Bisogna essere totalmente impazziti... è un maxi che parte male e finisce peggio.
O meglio è un maxi a domino che cade storia dopo storia... la prima è una storiella che non ha niente di dylaniato se non qualche scena pseudosplatter in qua e in là e appartenente a un genere fantasy che odio.... senza contare la critica (che mi ha rotto) ai tempi moderni (4,5).
In breve pessimo esordio di Cavaletto che si rifarà con una storia simpatica e carina sulla serie regolare.
Seconda storia, seconda critica ai tempi moderni e agli ipermercati, noia cronica nella lettura (3,5).
Velo pietoso che copre mignacco, o meglio, lenzuolo che copre un cadavere di un ex autore di fumetti e storia che è la pietra tombale (2)

Maxi vomitevole

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Gioco delle citazioni XXII EDIZIONE: Medaglia di bronzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: dom set 04, 2011 5:17 pm 
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sempre acidi gli spezzini...

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: lun set 05, 2011 6:33 pm 
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Iscritto il: mer giu 29, 2011 6:53 pm
Messaggi: 1406
Località: La Spezia
skeletor ha scritto:
sempre acidi gli spezzini...


di origine piemontese :|

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mer dic 18, 2013 1:27 pm 
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Località: Valsesia
Votato accettabile nel complesso.

L'ARMATA DI PIETRA: esordio di Cavaletto nella serie, oltre che quello di Balor tirato in ballo anche da De Nardo tempo dopo ma in altro contesto, scollegato da questo. Il fantasy non ha mai avuto aperte le porte del mio cuore di lettore, salvo rarissime eccezioni. Questa non è una di quelle. Comunque la storia rispetta i canoni dylaniati, scontando però una certa prevedibilità e una limitata caratterizzazione dei personaggi che ostacola un pieno coinvolgimento emotivo/empatico nel finale. Un altro disegnatore (Casertano magari) avrebbe giovato meglio alla causa. Io ho apprezzato le chicche-citazioni tipo la mucca parlante. A proposito.. a parte quella di Shrooms che avevo beccato, mi manca l'altro film di riferimento che non mi pare che Cava abbia poi rivelato qui. Merita la sufficienza.

FUORI ORARIO: storia indecifrabile di GdG, eppure per me la migliore del lotto. Dylan cade vittima degli stessi pregiudizi dai lui spesso ferocemente criticati, senza scivolare in patetismi da affezionata clientela. Apprezzabili in modo particolare le sequenze notturne in compagnia di Mirkovic e il finale, che salva dalla banalità la soluzione del caso. Niente di eclatante, ma da un soggetto così povero, con il protagonista che non fa altro che andare a zonzo per un centro commerciale, Di Gregorio riesce a tirare fuori una sceneggiatura curiosa e gradevole, pur quasi di priva di horror. A proposito del finale, io l'ho interpretata così: Dylan si imbatte in quelle che si rivelano essere apparazioni benevole perché lui è un polo "positivo", al contrario degli altri clienti (e dipendenti) che con la loro negatività causavano invece manifestazioni minacciose. Nulla di eclatante, ma discreta.

SORVEGLIATO SPECIALE: Un guazzabuglio di citazioni e situazioni improbabili, con un Dylan francamente insopportabile nel giudicare il patetismo della vita di Bixby. Il ritmo incalzante e la curiosità di sapere chi sta dietro a questo Truman Show dylaniato facilitano la lettura di quest'ennesima fatica di Mignacco, ma non bastano a farle raggiungere la sufficienza. Al contrario delle altre 2 storie, qui meglio il soggetto (se pur non originalissimo) che una sceneggiatura che gioca troppo per accumulo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mer dic 18, 2013 2:02 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Ehhhm, di solito non commento i Maxi - sarebbe un'ecatombe di carne al fuoco da passare sotto i ferri della (mia) scrittura - ma qualcosina a difesa di questo numero l'aggiungerei, visto che non mi è dispiaciuto per nulla ed i commenti di Altai me lo hanno riportato alla memoria... rigida? :)

La storia di Cavaletto, troll e fantasy-smi a parte, è molto carina e come esordio si difende benissimo. L'itinerario d'amore della coppia di simpatici nonnini è davvero toccante, per certi versi...da fiaba direi - cosa che qui c'azzecca particolarmente :* .
A pensarci meglio è quella lunga made in Cava che mi piace di più, per densità di tematiche... e perché strizza meno del solito l'occhio al "genere", per camminare invece sulle proprie gambe

Quella di DiGregorio ho dovuto leggerla con tre umori diversi per farmela piacere. S'inceppa tiepida senza decollare, e forse per demerito dei disegni non dà mai quel senso di vuoto/claustrofobia come servirebbe. Manca qualcosa, un colpo di scena, un'alzata d'ingegno, un clamore ad arte, una brusca verità... però è fatta benino come storia ed ha un suo perché (enigmatico) :3

Mignacco ci consegna un gran pentolone sugli orrori combinati di spionaggio, TrumanShow, e medioman-aggine. Per me funziona, anche se verso il finale le cose si sovrappongono in modo piuttosto sgangherato per ribaltare smascheramenti posticci in serie. Come lettura scivola abbastanza bene, c'è da dire, e la beffa conclusiva fa ben ghignare :mrgreen:

ALOHA DAL CENTRO COMMERCIALE,
DOVE COMPRERO' COME REGALO "MEDIO" UN LIBRO DI FIABE ILLUSTRATE

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: mer dic 18, 2013 2:10 pm 
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Messaggi: 4046
Località: Milano
E' saltata l'immagine dell'albo a pagina 1 e sarebbe da ripristinare

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: gio dic 19, 2013 12:02 am 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Fatto! ;)

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2010
MessaggioInviato: gio ott 23, 2014 11:08 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3405
Località: Valsesia
Ne mancherebbero anche parecchie degli altri Maxi. E sarà possibile poi "sondaggiarli"?

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