Cravenroad7

Anche da me la distribuzione è scandalosa, sono riuscito a prendere l'unica copia e ho girato 3 edicole

Un vero peccato perchè il fumetto merita davvero, è intrigante e dinamico al punto giusto, proprio come me l'aspettavo. Cajelli imbastisce una buona trama, semplice e piacevole alla lettura, i comprimari mi sembrano molto ben caratterizzati. Forse un difettuccio di questo primo numero sta proprio nel protagonista, nel senso che non l'ho trovato proprio il massimo in quanto a carisma.



però non è uno di quei personaggi che li vedi in azione e scatta qualcosa! Una "scusante" potrebbe essere che è il primo numero e bisogna un po' introdurre personaggi, ambientazione ecc, spero però che lo spessore di Long Wei cresca già dal prossimo albo.
Un'altra cosa che vorrei vedere dal prossimo numero, visto che è anche una delle novità di questo fumetto è Milano! Finora si è vista solo la Chinatown milanese, mi piacerebbe però che si mostrassero dei luoghi caratteristici della città, rimarcando il fatto che il fumetto si svolge li, perchè durante la lettura a volte tendevo a dimenticarmene!

Per la parte grafica faccio i complimenti a Luca Genovese, ha un tratto nervoso e dinamico che mi piace moltissimo e che trovo molto adatto a una serie di questo stile. Spero che disegnerà almeno un altro numero

Promuovo anch'io: la confezione (intesa come materiali) è abbastanza scadente, se confrontata con gli omologhi albi Bonelli, ma il contenuto è molto valido e anche la cover è ottima. Trama risaputa finché si vuole ma sceneggiatura dinamica e divertente, con dei disegni pienamente all'altezza. Cercatelo, ne vale la pena (del resto, l'autore è Cajelli...)!

Come già scritto prima si nota tanto la differenza nell'albo (inteso come materiale e qualità di stampa) rispetto ai Bonelli...sarà per una questione di costi?

C'e un'interessante post del RRobbe sul suo blog a proposito di Long Wei e dei problemi editoriali dei bonellidi..

Mi unisco al coro non aggiungo nulla di nuovo se non il mio parere super positivo per la dinamicità dell albo re della sceneggiatura e quello super negativo per la qualità dei materiali su cui l'albo e'stampato chiarissimo che editoriale Aurea non è la Bonelli ma vedere in trasparenza le chine delle tavole del foglio precedente non è all'altezza di qualsiasi altra testata oggi presente in edicola o fumetteria.
Complimenti a Cartelli nella speranza che long wey abbia un forte successo

Anni fa, al ristorante cinese, rubai un fumetto (cinese) ad un bambino che lo aveva abbandonato sul bancone. Lo so che non si fa! Per quando riguarda l'albo non aggiungo altro di nuovo, soltanto che lo stile scattoso e orientaleggiante quanto basta di Genovese mi ha fatto ricordare che da qualche parte nella libreria c'è ancora quel fumetto. E questo è un complimento.

Letto il secondo numero: bello, bello! Peccato che la carta su cui è stampato sia tremenda e che la qualità di stampa sia da mani nei capelli, ma il consiglio è di turarsi il naso e di continuare ad acquistare perché un progetto del genere va assolutamente sostenuto!

concordo con rimatt. anzi il terzo "bello" lo aggiungo volentieri. effettivamente la carta e la stampa fanno proprio sfigurare il prodotto. non è molto piacevole leggere una pagina chiara,quasi scolorita e l'altra letteralmente nera da farti diventare i polpastrelli come quelli dei monaci del nome della rosa.

Letto anch'io il secondo, molto bello, si cominciano a delineare meglio personaggi e vicende.
La carta è la peggiore che abbia mai visto, sbava e si vede attraverso le pagine

Una questione di costi, immagino.

concordo, belle storie ma l'albo si presenta malissimo

Da segnalare che anche se Davvero è stato chiuso, Martina è ancora in qualche storia (pag.50).

Letto il terzo numero, ma quando mi prende questa mini???
Sceneggiatura sempre dinamica e interessante, i comprimari sono ottimamente caratterizzati, inoltre qui se ne introduce un altro che promette bene! Ho trovato ottimi anche i disegni (copertina compresa), come nei precedenti numeri del resto, molto simpatica


Sto già trepidando per leggere il quarto

Tutto vero al 100%, bellissima miniserie.
Mi spiace solo che l'Aurea non abbia avuto il coraggio di pubblicare il numero 3 con la copertina come era stata concepita inizialmente, cioè con il cabinato del coin-up che faceva da contorno al videogioco, sarebbe stato fantastico.

Letti i numeri 4 e 5, direi che la qualità si è mantenuta, due storie godibili, leggere il giusto, che filano dall'inizio alla fine... Poi a livello di stampa mi sembra che siano stati risolti i problemi.