Lord Blendings ha scritto:
Dai Rimatt... non puoi portarmi l'esempio di Enna e Saguaro. Quella è la sua creatura. Qualunque ispirazione che gli passa per la testa la può riversare tra le pagine del SUO fumetto. Tutti i papà dei propri eroi, in linea di massima sono così. Lo stesso Sclavi nei primi anni pubblicava in quantità industriali su Dylan (compresi gli speciali). Io, invece, rimango dell'idea che la troppa quantità richiesta ha portato un'ESAGERATA quantita di offerta e questa, messa in mano a curatori discutibili, si è tramutata in una cozzaglia di roba, spesso,al limite del leggibile.
Mi riferivo a Saguaro perché è l'esempio più recente, ma potrei farne altri... Che so, Boselli su Tex, o Boselli/Burattini su Zagor (in due reggevano ottimamente la baracca). Volevo semplicemente dire che scrivere molto non vuol dire scrivere male; anzi, tutti i grandi autori bonelliani sono stati molto prolifici e nei tempi di maggior produttività superavano abbondantemente le 100 pagine di sceneggiatura mensili senza che la qualità ne risentisse. Se poi voi credete che Di Gregorio, dovendo pubblicare solo due storie all'anno di Dylan, sfornerebbe due capolavori, be', secondo me siete degli illusi.