quoto Goblin e Dogares.
il cambio di rotta di Dylan Dog è iniziato per volontà di Sclavi ( per sua stessa ammissione si era scocciato dello splatter ) che dal 1996 ha iniziato a concentrarsi su un orrore meno citazionista ( come le storie pre - 100 che risentono di un certo horror degli anni 80) e più rivolto verso l'assurdo ( Bucowski piuttosto che Romero e Hooper) .
è coinciso con un preciso cambio di tempi che ha influenzato il mondo reale, gli anni 90 sono stati il periodo più buio dell'horror ( almeno per gli amanti del new horror) , è l'epoca delle crociate della censura americana contro lo splatter e l'avvento del morphing e della CGI, quindi un cambio di stile oltre che voluto, in parte dovuto.
il problema sta nel fatot che comunque Sclavi fino al 1998 scriveva un buon 60 % delle sceneggiature. quindi era comunque al timone della testata, e quindi il cambio di stile faceva solo rimpiangere lo splatter, ma non l'identità della testata.
una volta che al posto di Sclavi sono subentrati altri autori è chiaramente cambiata pure l'identità , perchè ognuno di loro l'ha plasmata secondo la propia visione ( Ruju più portato per il noir e per uno stile di scrittura lineare e tecnicamente ineccepibile rispetto all'assurdo sclaviano, la Barbato ha seguito le orme di Sclavi ma inevitabilmente ha dato la sua impronta molto piu letteraria/cinematografica piuttosto che fumettistica) .
l'autore che più di ogni altro ha dato una visione che può competere con quella sclaviana è stato Michele Medda ( non perdonerò mai a Gualdoni di averlo segato
).
di conseguenza ci si incazza quando i redattori della bonelli dicono che il cambio è stato voluto dai lettori e che lo splatter non va piu di moda. allora BRENDON? non è splatter e con alcune caratteristiche di "ciò che non è più Dylan Dog"? .
quello che non vogliono ammettere è che Dylan Dog è diventato una palestra per i nuovi sceneggiatori esordienti o altri che si fanno le ossa in attesa di essere dirottati su altre testate (Di Gregorio) .