Cravenroad7

Più che per l'horror in sé, il discorso è stato fatto per lo splatter. Ma io potrei benissimo rispondere a chi sostiene una simile sciocchezza che anche le sparatorie e le risse nei saloon hanno fatto il loro tempo. E che quindi sarebbe meglio toglierle da Tex. Anzi, visto che ci siamo, chiudiamo definitivamente la testata: il western anni '50 è vecchio e non tira più. Ah, no, Tex è ancora il più venduto! Ma guarda un po'!
Che poi, anche su Tex è stato fatto un ragionamento analogo a DD: infatti, sono state limitate (a zero) le storie di magia, alieni, mostri e quant'altro.
Si tratta di scelte arbitrarie dettate esclusivamente dai capricci soggettivi dell'editore o di chi ha avuto le redini di questi due grandi personaggi. E certe scelte, soprattutto quando impoversicono il registro genetico-narrativo della testata, si pagano in termini di vendite.
Per dire: lo splatter è (stato) uno dei fattori che hanno connotato profondamente Dylan Dog. Toglierlo del tutto esula da qualsiasi logica non soltanto narrativa, ma addirittura imprenditoriale.
Che lo splatter dylandoghiano non tiri più, invece, è un mero pregiudizio avulso dalla realtà.

Il problema non è solo questo, IMO.
E' solo un aspetto, certo il più evidente. Ma è effetto, non causa, dell'impoverimento dei concetti principali della testata.
Si è cercato, più o meno giustamente, di far diventare DyD una sorta di paladino delle cause giuste, svuotando il personaggio del suo essere ciò che era agli esordi, e in questo contesto lo splatter è assolutamente fuori luogo.
Ha senso mostrare DyD che piagnucola per aver schiacciato un ragnetto e mostrarlo due o tre tavole dopo mentre spiaccica una testa di uno zombie, sparandogli in fronte ?
Se si trasforma DyD in una sorta di bonista per antonomasia, ( anche la Barbato ha fatto in modo che lui stesso se lo chiedesse ne "Il giardino delle illusioni " ) l'horror, il gore, non hanno più senso.
Tralasciando ciò che è divenuto l'horror oggi, sia chiaro.

Le trasformazioni indebite di un personaggio simbolico e perfettamente delineato come DD si pagano sempre a caro prezzo, soprattutto quando questo è ben radicato nell'immaginario collettivo di (almeno) una generazione di lettori che lo ha mitizzato per quelle determinate caratteristiche e non per altre.

Veramente Dyd è sempre stato una sorta di "paladino" delle cause giuste. Basta leggere storie come I vampiri o Memorie dall'invisibile per capire da che parte pende il suo cuore (e Sclavi non ha mai nascosto di simpatizzare per la sinistra ),
Però è vero che Dylan non ha mai sbandierato le sue idee. Insomma, non è tipo da prediche. Per questo suona falso e irritante quando pontifica nel Museo del crimine o quando sgrida la ragazzotta nel sequel di Manila.

Contraddirsi fa parte della sua personalità (cito dal Ritorno di Killex: "sì, lo so che nella mia filosofia le coincidenze non sono mai casuali... ma nella stessa filosofia rientra anche il diritto a BARARE e CONTRADDIRSI!") ma c'è un limite alle contraddizioni. Vederlo sparare a sangue freddo a un mostro ormai innocuo -la creatura del cimitero- è peggio che una contraddizione: è non aver proprio capito il personaggio!

Che la creatura de Il divoratore fosse innocua è una lettura personale, che non mi convince.
Cmq quel gesto tanto criticato e certamente fuori dal personaggio, ha un solo merito:
Ci ha proposto un DyD un po bastardo, cosa che in certe pallosissime favole barbatiane, è del tutto assente ( vedi Anime Prigioniere, summit del buonismo ripieno di melassa, da far venire il diabete pure all'orso della Vodafone...)
Il buonismo non fa rima con scelte esatte e giuste, ma solo con la sua parte peggiore, melensa, paracula.
Ritornando nel tema, direi che la deriva creativa di Dylan Dog, è si come dice Cristiano, centrata sulla fine delle tematiche horror forti ( rammento l'introduzione al numero uno di Sergio Bonelli: Dylan è un fumetto horror, anche splatter, ma con venature ironiche e mai fine a se stesso...sich ) ma la vera mancanza sta nella non evoluzione, o peggio nello spacciare infiniti Dylan Dog per ogni numero, per evoluzionismo.
Il Dylan Dog della Barbato, tanto per dire un nome, è quello che Paola vuole e vede di Dylan ma non il suo essere in toto.
Credo che si possa accettare un cambiamento, in un fumetto che dura da più di 5 lustri, ma qui il cambiamento non esiste o peggio è sublimato alle mattane creative di ogni autore.
Di fatto ognuno, chi poco chi tanto, ha la sua versione di DyD e vi adatta così ogni numero che crea.
Che poi, come diceva Truffaut, le storie da raccontare son sempre quelle. Dipende come le si racconta.
Se il Divoratore l'avesse raccontata il tiz, certo il risultato sarebbe stato diverso. Se Morgana la scrive DiGregorio, siamo a cavallo...o in vacca, dipende...ecco.

Le modifiche a Dylan sono state imposte piu' che chieste dai lettori o ad un calo di vendite.
Lo splatter non c'e' non perche' non piace piu' ,ma perche' e' censurato, nelle storie creano situazioni da splatter e poi non lo mostrano.
Dylan e' meno spregiudicato con le ragazze , sara' l'eta' , ma prima era un personaggio piu' dannato.
Le storie di buonismo fin quando sono tre quattro ,va bene , quando diventano venti, trenta comincia ad essere una caratteristica del personaggio.
Ovviamente Sclavi non si potra' mai sostituire con nessuno quindi il livello e' piu' basso.
Detto questo rimane sempre la diversa interpretazione degli autori che e' un bene , ad alcuni piace di gragorio, ad altri barbato ad altri ruju,
E l'horror si evolve , anche senza splatter , certo se mi dici he dylan dog oggi e' un fumetto dell'orrore come diceva la pubblicita' dell'86 ,non e' proprio cosi'.Direi che e' un fumetto del fantastico,delmistero con qualche pizzico di horror.

non dimenticatevi il processo dei primi anni 90 ai fumetti violenti e a dylan dog, fenomeno di moda e massa dell'epoca con tanto di giuliano ferrara che buttava merda in tv con le immagini di dylan dog alle spalle.
ci sono stati processi, non cose leggere. bonelli praticamente non ebbe scelta, dovette cambiare registro. il problema è che oggi dd non è più di moda e lo splatter passerebbe inosservato...anche se il piccolo caso mater morbi nei giornali è stato tanto stucchevole quanto illuminante.

quoto Goblin e Dogares.
il cambio di rotta di Dylan Dog è iniziato per volontà di Sclavi ( per sua stessa ammissione si era scocciato dello splatter ) che dal 1996 ha iniziato a concentrarsi su un orrore meno citazionista ( come le storie pre - 100 che risentono di un certo horror degli anni 80) e più rivolto verso l'assurdo ( Bucowski piuttosto che Romero e Hooper) .
è coinciso con un preciso cambio di tempi che ha influenzato il mondo reale, gli anni 90 sono stati il periodo più buio dell'horror ( almeno per gli amanti del new horror) , è l'epoca delle crociate della censura americana contro lo splatter e l'avvento del morphing e della CGI, quindi un cambio di stile oltre che voluto, in parte dovuto.
il problema sta nel fatot che comunque Sclavi fino al 1998 scriveva un buon 60 % delle sceneggiature. quindi era comunque al timone della testata, e quindi il cambio di stile faceva solo rimpiangere lo splatter, ma non l'identità della testata.
una volta che al posto di Sclavi sono subentrati altri autori è chiaramente cambiata pure l'identità , perchè ognuno di loro l'ha plasmata secondo la propia visione ( Ruju più portato per il noir e per uno stile di scrittura lineare e tecnicamente ineccepibile rispetto all'assurdo sclaviano, la Barbato ha seguito le orme di Sclavi ma inevitabilmente ha dato la sua impronta molto piu letteraria/cinematografica piuttosto che fumettistica) .
l'autore che più di ogni altro ha dato una visione che può competere con quella sclaviana è stato Michele Medda ( non perdonerò mai a Gualdoni di averlo segato ).
di conseguenza ci si incazza quando i redattori della bonelli dicono che il cambio è stato voluto dai lettori e che lo splatter non va piu di moda. allora BRENDON? non è splatter e con alcune caratteristiche di "ciò che non è più Dylan Dog"? .
quello che non vogliono ammettere è che Dylan Dog è diventato una palestra per i nuovi sceneggiatori esordienti o altri che si fanno le ossa in attesa di essere dirottati su altre testate (Di Gregorio) .

ma quella di sclavi che si è stancato dello splatter non ha senso, è un voler giustificare quello che sarebbe successo comunque, tanto bonelli strinse la vite di suo per paura di chiudere baracca. quegli anni li ho vissuti, lo so come è andata. tutti quelli che mi circondavano all'epoca caddero come pere, tutti lasciarono dylan dog e quale era la risposta? "non lo leggo più perchè non è più splatter!"

Tristezza!!
Vorrei fare una considerazione: ma queste storie, soprattutto quelle di Chiaverotti, non potrebbero essere regalate ai fans tramite un bel PDF?
Ormai sono lì, non vengono pubblicate, i fans le vogliono; le si comprime e le si manda qui, sul forum.
In fondo siamo noi che compriamo Dylan Dog da anni e anni e contribuiamo al mantenimento della casa editrice.
Sarebbe un bel modo per ringraziare noi lettori, delle storie chiuse nel cassetto messe a disposizione di tutti.
Probabilmente ci sarebbero problemi sui diritti d'autore e cose varie che renderebbero la manovra un pò complicata, ma penso che, in fondo in fondo, si potrebbe fare.

si ma il problema non è che non vogliono stamparle su carta, non vogliono farcele leggere proprio!.

Solo a me il Dylan della Barbato "ultima maniera" (anche quello di Anime prigioniere, naturalmente) sembra un Dylan credibile e coerente con il personaggio, perfettamente caratterizzato?

Dogares, bisogna che te ne fai una ragione: quello di Anime prigioniere è Dylan, quello di Il divoratore di ossa neanche ci si avvicina. Buonista? Eh certo che sì, ma forse il Dylan di Sclavi non è buonista?

No, non solo a te.

A parte che siamo OT, in modo clamoroso...
Cmq io non ho certo detto che Anime Prigioniere ci consegna un DyD non in linea con il personaggio ! Ho detto che è troppo buonista la storia per me, sarò libera di dirlo ?
Come non ho detto che ciò che ci viene presentato ne Il divoratore di Ossa, sia il summa dell'essenza dylaniana...
Ho detto che ci mostra un Dylan bastardo in quella occasione e che, io, dopo tanto piattume da zuccherosa favola delle buone intenzioni, ho apprezzato quella scena.
Su Paola assunta all'empireo dei cieli, sapete come la penso. Del resto, se si difende a spada tratta una storia come Il Crollo, allora depongo l'ascia di guerra perché a differenza di Cavallo Pazzo, so capire una battaglia senza vie d'uscita.
Converrete, credo, che il Dylan di Sette Anime Dannate, con il "ti amo mio odio e ti odio mio amore", non è quello di Paola.
Poi può pure essere un bene, ci mancherebbe..
E poi mica intendevo paragonare Paola a DiGregorio, citando il divoratore...
Sia mai detto. La lesa maestà è anche punibile con il capestro, in certi stati...

Certo che puoi dire che una certa caratterizzazione di Dylan non ti piace, però questo non vuol dire che quella caratterizzazione sia sbagliata. Dylan è nato in un certo modo, non ha senso stravolgerlo; quindi, per me non sarà mai un merito proporre scene che tradiscano o comunque vadano contro lo spirito del personaggio, e se un autore lo fa finisce per penalizzare irrimediabilmente la storia che ha scritto. Viceversa, saper rispettare lo spirito di Dylan non basta a salvare una brutta storia, ma è già un buon punto di partenza.