Cravenroad7

Un sms che preannuncia la morte… un’orda di zombi subacquei… una donna che qualcuno continua a uccidere…



Una serie di persone trovano la morte nei modi più disparati e improbabili, accomunate solo dal fatto di aver ricevuto, qualche giorno prima della fine, un messaggino sul cellulare che ne indicava ora e luogo del decesso. E il prossimo sulla lista è proprio Dylan Dog!


Il villaggio di Cromagh non esiste più: sommerso un secolo fa per creare un lago artificiale. Uno specchio d’acqua solo all’apparenza placido e tranquillo, ma sotto il quale si nascondono terrificanti verità che ora hanno iniziato a tornare a galla sotto forma di una strana nebbia che non lascia scampo a chi si trova lungo il suo cammino...



Lydia, la nuova cliente di Dylan Dog, sostiene di aver assistito al proprio omicidio, in quello che potrebbe essere stata una specie di infausta premonizione. Una storia a cui nessuno vuole credere, compreso lo stesso Indagatore dell’Incubo, che comincerà a porsi dei dubbi quando altre donne, identiche a Lydia, inizieranno a morire, una dopo l’altra...
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Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

La prima storia mi sembra la trama di "Chiamata da uno sconosciuto" mentre l'ultima sembra "le stagione della vita" storia comparsa sul primo maxi...aspetto recensioni x l'acquisto...

Preso e letto poche pagine della prima storia.

SPOILER
@Mr.Duff Forse intedevi Chiamata senza risposta? In effetti vengono menzionati vari titoli di film con tema simile tipo Ringu, The Call (del quale il titolo sopra citato ne è il remake) etc., proprio nella prima vignetta.

Ehm scusate ma quanto costa? mi pare sia aumentato

Chiamata dall'Inferno
La Barbato mette subito in chiaro da dove nasce lo spunto della sua storia (e non poteva che essere così, visto che i riferimenti a vari film sono palesi). Così facendo mette a freno il fan cacciatore di omaggi che è insito in noi, facendo una sorta di elenco dei titoli tirati in ballo.
Il racconto è scorrevole e divertente, e in un paio di occasioni mi ha anche strappato qualche ghigno/risatina. Ottima per il tipo di pubblicazione alla quale è stata associata.

p.s. il maxi costa 6,20

Maxi preso e letto......ora i miei uminili (e umidi visto il caldo!)giudizi:

_Chiamata dall'Inferno

Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato:

Paola ci spiattella tutti i riferimenti cinematografici e non in maniera diretta e senza fronzoli!!!!!
il suo DYLAN è il dylan meno macho e piu' "paperino style"......cosa che non guasta!!!!
storia divertente e simpatiche le trovate ammazzanti!!!
bella la "gelosia di Groucho" e un Jenkins che cosi' attivo non lo avevamo visto mai!!!!!!!
fa piacere rivere morte ogni tanto!!
bello il personaggio di Cecilia...spero di rivederlo in fututro!!
VOTO 7.5

a seguire i prossimi "giudizi" del vostro caro RKC.............to be continued......

La prima é abbastanza buona...
La seconda lasciamo perdere và (ben trattato solo Groucho, e solo all'inizio - e abbastanza d'atmosfera le scene di "emersione dall'oltretomba")
Terza ancora da leggere

letto solo la prima.
molto, ma molto piacevole!

Uno dei Maxi migliori di sempre secondo me. La prima storia è fantastica e piena di citazioni dylandoghiane, tra l'altro il personaggio di Cecilia ha un carisma che in DD non si vedeva da secoli.
La seconda storia è piacevole e lo stesso vale per la terza.
Ah, pagina 235 vale da sola l'acquisto dell'albo.

davvero un buon maxi a sto giro, ottima la storia della Barbato e niente male le altre due
i disegni di M&G forse non saranno il massimo (soprattutto per la superficialità con cui vengono rappresentati certi dettagli) ma creano sempre la loro atmosfera da "vintage dylan" che non guasta mai

Ma per buone storie (soprattutto la seconda, che per me vale pochino), intendete rispetto ai Maxi o in generale?
Io un Maxi non lo compravo da anni, ma se le storie erano peggio della seconda (non brutta, ma di un anooonimo...) e se questo é uno dei migliori mi sa che non li recupererò affatto!

Prima storia innegabilmente molto buona... nei vari Maxi passati c'era sempre questo accostamento fra una storia almeno buona e altre non proprio all'altezza?

Ho letto solo la prima. La storia della Barbato, al pari di una manciata di altre (il giorno del licantropo. tueentoun, mater morbi, anime prigioniere e l'assassino della porta accanto) è una delle più belle lette su Dylan Dog negli ultimi ANNI.
voto:9

Lette tutte e tre.
Sono rimasto positivamente colpito dalla storia di Gualdoni, che per la prima volta mi convince appieno in una storia lunga (finora avevo apprezzato solo alcune sue brevi). Storia da 8 pienissimo, ampiamente superiore alle sue ultime fatiche (fatica anche mia nel leggerle) pubblicate sulla regolare.
Barbato in forma, storia divertente, personaggi che catturano l'attenzione, situazioni molto divertenti (Tony Manero ), finale sfizioso. Insomma, la Barbato e' sempre la Barbato. La migliore delle tre.
La storia di Marzano, pur essendo pregna di atmosfera horror, e' la piu' debole, ma cmq godibile. Forse paga un po' di prevedibilita' e di lentezza nello svolgimento, a tratti mi ha annoiato, ma tutto sommato e' una storia ampiamente sufficiente.
Per me sono stati soldi ben spesi, sono indeciso se votare buono o addirittura ottimo.

Lette anch'io tutte e tre. Per me un Maxi da 7; non li rileggo da anni (con la rilettura sono ancora piantato al '6) ma di primo acchito lo annovererei tra i migliori.
Passando al dettaglio (possibili, ma non fondamentali, spoiler):

CHIAMATA DALL'INFERNO
La storia della Barbata pareva, sulla carta, quella più prevedibile del lotto. Paolo invece ci frega tutti: scherza dichiaratamente fin dalla prima vignetta con il tema, abusato dall'horror giapponese, e imbastisce una sceneggiatura irresistibile con abbondantissime dosi di grottesco e ironia, come credo mai nella sua produzione dylaniata. La voglia di proporre qualcosa diverso dal solito si nota anche dall'atteggiamento di Groucho, dall'insolito ruolo di "assistente" di Jenkins e soprattutto da Dylan, preso in giro (l'acconciatura alla Elvis ) e fatto fesso alla fine.
Tante, tantissime citazioni da albi precedenti faranno la felicità dei nostalgici come me, vedasi in particolare le pagg. 66 e 70 (bravi M&G). C'è spazio anche per un momento di grande atmosfera, vedasi incontro tra Dylan e suo storico avversario. Interessante, non solo per la gnoccaggine, il personaggio di Cecilia Sanchez: speriamo di rivederla all'opera in futuro.
Ah, altro particolare insolito per la Barbato: la "doppietta" di Dylan! Anche in questo caso mi pare trattarsi di prima volta in una sua storia, se non ricordo male.
VOTO 8

LA VERITA' SOMMERSA
Omaggio di Marzano al mitico "Fog" di John Carpenter. Delle tre è la più scontata, si capisce presto dove si andrà a parare. Però non è scritta male e gli zombi nella nebbia disegnati da M&G hanno fatto palpitare il mio cuore dylaniato nostalgico di Inverary; vederli emergere dall'acqua è poi un bel momento horror. Interessanti anche alcuni primi piani del "dinamico duo".
In sintesi una classica storia da Maxi, che paga la sua prevedibilità. Voto: 5,5

VITE GEMELLE
Interessante idea di Gualdoni per questa storia dal vago sapore chiaverottiano. All'inizio, confortato dall'incipit in metropolitana, avevo ipotizzato una trama in stile "Sliding Doors", invece si va subito a parare da tutt'altra parte. La sceneggiatura testimonia lo sforzo di Gualdoni di creare un'atmosfera vecchio stile, grazie anche all' utilizzo di espedienti surreali, finti flashback (la scena del cinema, ottima trovata), strizzatine d'occhio ad albi del passato e il momento nostalgico col vinile di pag. 235 (particolarmente riuscito a apprezzato dal sottoscritto). Gualdoni però cede a ridondanti tentazioni, così come capitava proprio al buon Chiaverotti e imho esagera citando del tutto inutilmente nell'economia della vicenda. La soluzione del caso è tenuta ben celata e, grazie ai pochissimi indizi disseminati, rimane praticamente insolubile per il lettore sino alla fine; peccato si scada un po' nella banalità a pag. 289.
Voto: 7+

Prova di Montanari&Grassani in generale a livello dei precedenti Maxi, con però alcuni piccoli guizzi di bravura dei tempi che furono che la rendono accettabile.

Ho notato un possibile errore nella storia della Barbato, ma forse ho capito male io: