GiovanePioniere ha scritto:
Quanto alla sperimentazione su animali, posso dirvi la mia che qualche esperienza con compagnie farmaceutiche ce l'ho.
E' vero che esistono dei modelli alternativi in vitro e simulazioni informatiche per studiare certe malattie e l'effetto dei farmaci, ma sono ancora poco diffusi vista l'alto grado di complessità. Si tratta di fare esperimenti su cellule, al più su organi, ottenere dei risultati, inserirli nel pc ed ottenere una simulazione dell'effetto su un ipotetico organismo più complesso. Sono estrapolazioni, appunto, e per alcune malattie funzionano, per altre meno. Di certo comportano un certo grado di rischio. Così come anche le prove su animali a dire il vero, visto che non sempre i risultati ottenuti su animali possono esere estesi al 100% sull'uomo (e per questo dopo le prove su animali ci sono quelli su uomini, prima volontari sani e poi su malati).
L'atteggiamento dei grandi istituti regolatori mondiali (FDA per esempio) è quello di massima prudenza, approvare un farmaco diventa sempre più difficile perchè dai primi anni di studio questo deve dimostrare di essere innocuo (o ragionevolmente tossico nel caso di malattie gravi, ovvero i benefici devono superare i rischi) ed efficace. Servono pacchetti e pacchetti di dati e l'atteggiamento delle compagnie farmaceutiche è quello di andare sul sicuro, con sistemi "vivi" storicamente accettati.
C'è un certo tipo di sperimentazione che può essere definita "etica", e ci sono dei protocolli e delle norme molto specifiche, gli animali non devono essere lasciati in agonia per giorni e giorni, ma devono essere soppressi quanto prima, in anestesia, alle prime avvisaglie di reazioni avverse o monitorati attentamente se invece non mostrano segnali di malessere.
Certo è che esiste anche una sperimentazione malata, ingiusta, spesso compiuta senza scopo, solo per giustificare budget dedicati a progetti inutili...progetti che spesso si sa dall'inizio che andranno a morire, ma che per giustificare risorse vengono comunque effettuati. Altri studi sono crudeltà pura , se poi ci associamo pessime condizioni igieniche e scarsa competenza di chi dovrebbe occuparsi degli animali la situazione peggiora di gran lunga.
Io credo che medicine veramente innovative che possono salvare la vita a milioni di persone nel mondo valgano bene la vita di 10-20-100 animali (alla fine queste sono le unità di grandezza per uno studio preclinico per un farmaco) nel caso in cui non esistano modelli in vitro accertati e funzionanti. Ma deve esserci un progetto solido di base e comprovate potenzialità curative.
Abolirei inoltre la sperimentazioni su animali nell'ambito della cosmesi.
Inoltre investirei maggiori risorse nello sviluppo dei modelli in vitro e nelle simulazioni informatiche per farmaci.
Quello che dici è molto interessante GP. Ma ho una domanda: quando dici "nel caso in cui non esistano modelli in vitro accertati e funzionanti" perché la cosa non può essere rivolta anche alla sperimentazione animale? Sono stati riportati molti esempi di come la sperimentazione su organismi diversi dai nostri non porti ad alcun risultato concreto (vedi quelle sui ratti che cambiano in base al ceppo di estrazione) o addirittura risultati contraddittori (amianto et company). Se sono soggetti all'errore entrambi, perchè non preferire quello dove non soffre nessuno?
Candy vivere cruelty free non solo è possibile, ma è anche meglio. Non ti dico la scelta estrema di vegani o vegetariani (o anche si se la cosa ti aggrada), ma con semplicemente un grammo in più di attenzione si possono acquistare cosmetici e prodotti cruelty free, e ti assicuro che le medicine omeopate sono migliori di quelle chimiche (già qualcun'altro, non mi ricordo chi, lo ha detto in questa discussione). Se esistiamo su questa terra da 5mila anni (ci son 5mila anni?) senza prodotti chimici, evidentemente ne possiamo fare a meno, visto che non rientrano nella dotazione naturale dell'uomo. E prima che solleviate l'obiezione più ovvia di malattie più serie come il cancro, che non può essere curato omeopaticamente (ma i cubani avrebbero da ridire sull'argomento), vi dico che è lo stile di vita fatto da cose chimiche ed innaturali che ci fa ammalare. Quindi, evitando tutto, non abbiamo bisogno di altro.