Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 7:31 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
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Ma effettivamente Rimatt risponde in toto al tuo quesito (e sono d'accordo con lui):
"il nuovo contesto in cui viviamo e l'entertainment attuale sono secondo voi favorevoli ad un prodotto come Dylan Dog? "
La risposta e': si, se Dylan lo scrivesse Sclavi.
Anche perche' abbiamo avuto diverse perle del sommo a ridosso del 2000 (Phoenix, Oscura signora, pugno di sterline e progetto, nonche' numerosissimi ottimi albi firmati dai migliori Barbato Medda e qualche Ruju) e quei tempi erano diversissimi dagli anni '80, no?

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 8:24 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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zorlac ha scritto:

Riassumo quelle che per me sono le caratteristiche "moderne" che penalizzano attualmente un fumetto come Dylan Dog:

1) L'horror non "tira" più come negli anni 80.

A parte che una cosa del genere potrebbe influire solo sul successo commerciale della serie, non sulla validità artistica, questa è la favoletta che ci ripetono da anni per giustificare il fatto che non hanno voglia di proporre horror su Dylan Dog. Se ne produce di meno, ma mi sembra che di successo le saghe horror continuino a farne, Saw è arrivato al quinto episodio, mi pare.

Cita:
2) La seconda differenza è molto generica, ma secondo me importantissima: viviamo in un mondo in cui le cose vanno rappresentate in maniera frenetica e spettacolare. La vista diventa più importante degli altri sensi e un fumetto molto intimista e profondo, come Dylan, non ne trae giovamento.

Non mi sembra che gli anni '80 fossero granchè diversi da questo punto di vista, e in ogni caso è un discorso che mal si applica alla situazione attuale: Dylan Dog non è un fumetto intimista e profondo che non ha successo perchè il pubblico è troppo superficiale, è un fumetto che un tempo era intimista e profondo, ma che ora è avventuroso e banalotto che conserva un folto pubblico di aficionados che lo vorrebbero ancora intimista e profondo.
Cita:
3) Quasi tutto l'entertainment di successo ha caratteristiche adolescenziali e "glamour", Dylan mi sembra l'opposto sinceramente. Oggi è quasi necessario essere solari, gli italiani si vestono tutti coloratissimi che all'estero li vedi spiccare a un km di distanza. Credo sia la conseguenza della paura di essere esclusi dalla massa, in quanto oggi come oggi rischi di avere problemi nell'inserimento nel mondo del lavoro o nell'approccio con l'altro sesso...in nord Europa invece, siccome ci sono sussidi di disoccupazione per tutti, la gente se frega e si comporta in maniera congeniale al proprio modo di essere. In Finlandia rimasi sconvolto quando vidi che una persona su due fino ai 30anni era un metallaro...in Italia faticherebbero molto per trovare un posto di lavoro con le trecce al pizzetto e le braccia completamente tatuate con mostri e teschi (da noi stelline e nome proprio sotto l'avambraccio).

Io in germania invece sono rimasto sconvolto dal fatto che ero l'unico a non portare i calzini sotto i sandali andando a lavoro.
Sto punto 3 non so proprio come commentarlo, è un mix di luoghi comuni, faciloneria e superficialità. Mi sa che mitizzi davvero troppo i tempi che furono, la memoria ti impedisce di ricordare che all'epoca si facevano più o meno gli stessi discorsi sulle giovani generazioni,per non parlare dell'assurdità nel considerare chi segue la moda in italia un pecorone, e chi segue una diversa moda in finlandia (ammesso che i dati siano quelli che riporti, cosa di cui dubito molto) invece uno che cerca un modo congeniale al proprio essere.
Cita:
4) Grossa confusione tra generazioni. Per fare un esempio, quando si esce la sera, si vedono gomito a gomito a cazzeggiare gruppetti di ragazzini di 14anni e gruppetti di uomini di 40anni...adolescenti e quarantenni fanno quasi la stessa vita nel tempo libero: locali, palestra, facebook, canne, vacanze all'estero. L'horror non è più vissuto come "un'opposizione" allo stile di vita dei "grandi", perchè ormai è tutto un unico minestrone.

Non ho capito che c'entra con Dylan Dog, e mi pare che sia una tendenza cominciata proprio negli anni '80.

Cita:
Inoltre il "bigottismo" (non so come altro definirlo) è aumentato...i genitori si spaventano subito se il proprio figlio fa uso di materiale "strano" e violento...a noi all'epoca invece non dicevano nulla, neanche se ne accorgevano per quanto l'immaginario horror era diffuso nella società.


E infatti caccia alle streghe è stato pubblicato come numero 69, e non come numero 303, il che implica che i bigotti c'erano anche allora... fra l'altro non vedo particolare aumento di questa bigotteria, vedo solo una maggiore sensibilitòà della Bonelli nel non voler offendere i bigotti, mentre su altri mezzi avviene il contrario, in tv si passa roba con molte meno censure rispetto a quelle che andavano in onda anni fa, basti vedere tutti i tagli nei cartoni animati di allora. Fra l'altro internet, tanto vituperato, contribuisce ad aggirare ogni censura, ove ci fosse nel materiale di importazione.

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Carnage - Teatro online
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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 8:30 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Straquoto the Imp!

Ebbasta dire l'horror non tira più! In questi ultimi anni l'horror ha avuto un altro enorme boom e Dylan poteva pure (ri)cavalcarlo ma non c'era uno Sclavi a scriverlo. Sta tutta qua la differenza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 9:21 pm 
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Iscritto il: dom mar 11, 2012 12:50 am
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Che poi aggiungo un dettaglio: un lato che renderà immortale Dylan Dog è proprio il suo denunciare problemi, ansie, paure della società e dell'individuo.. Ecco, un problema dei 2000 è l'apatia della nuova generazione? Il proliferare della bassa qualità? L'obbligo di sentirsi inclusi nella massa? Bene, queste sarebbero già 3 basi per soggetti di storie Dylaniate, se fossero sfruttate e scritte bene!
Con questo, niente da obiettare sul teorema per cui gli anni di uscita di Dylan Dog erano perfetti per l'horror. Ma ciò non toglie che qualunque anno potrebbe esserlo ancora..

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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 9:40 pm 
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OT hullumike hai degli avatar fenomenali :D FINE OT.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 9:44 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Zorlac, secondo me il tuo discorso avrebbe senso se la qualità delle storie odierne fosse la stessa di quelle di fine anni Ottanta/inizio Novanta. Ma le cose non stanno così: allora c'erano grandi storie, oggi ci sono perlopiù storielle. L'horror e lo splatter tirano oggi più di quanto tirassero negli anni Ottanta, e questo mi pare difficilmente contestabile; ergo, se Dylan non vende più come una volta non starei a dare la colpa esclusivamente alla società che è cambiata.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 9:45 pm 
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Ezekiel 25:17 ha scritto:
Straquoto the Imp!

Ebbasta dire l'horror non tira più! In questi ultimi anni l'horror ha avuto un altro enorme boom e Dylan poteva pure (ri)cavalcarlo ma non c'era uno Sclavi a scriverlo. Sta tutta qua la differenza.


Enorme boom che non rimane impresso nell'immaginario collettivo. E' solo prodotto usa e getta d'intrattenimento. Certi film anni80 erano atroci, bruttissimi, ma altri sono ricordati ancora oggi. Oggi un buon prodotto viene, in linea di massima, dimenticato la sera stessa.

Per The Imp: il mio discorso era molto generico, cercavo di spiegare per sommi capi il cambio di prospettiva rispetto alla situazione italiana di 25 anni fa, quando l'Italia era molto più allineata ad altre nazioni occidentali, mentre oggi vive una situazione del tutto particolare e "locale" (vorrei dire provinciale in realtà). Un tedesco è molto simile nello stile di vita ad un norvegese, ad un inglese o ad un olandese. L'Italia invece sta coltivando un grosso campanilismo, basta vedere che, oggi, nel 2012 sono in pochi a parlare correntemente l'inglese e di conseguenza si resta molto più isolati. Per fare un esempio: veline, letterine e subrettine esistono in tutte le nazioni europee, ma solo in Italia assumono uno status di "culto".
Gente come Corona o Belen o quelli del Grande Fratello, nonostante siano ignorati/disprezzati dalla maggior parte della popolazione, restano "il modello", lo "stile vincente da seguire" e questo mondo "glamour" che rappresentano è in forte antitesi con l'immaginario di un fumetto come Dylan Dog, che risulta mooolto meno attraente per le nuove generazioni.
Dylan 20anni fa era seguito da adolescenti, che sicuramente in questo momento sono a milioni in Internet, ma non a parlare di Dylan Dog su forum come questi, ma su Facebook, per ore ed ore a discutere di nulla probabilmente. Mi sembra che noi che discutiamo siamo gli adolescenti di 20anni fa, siamo noi che siamo rimasti colpiti da Dylan e noi che siamo interessati a seguirlo ancora. Ho vari cugini intorno ai 20anni, non amano i tronisti e frequentano all'università con buoni risultati, non sono stupidi o superficiali, ma nessuno ha mai letto un numero di Dylan Dog, nonostante in edicola l'abbiano visto migliaia di volte...nella mia generazione TUTTI leggevamo almeno di sfuggita Dylan Dog...è l'horror che non interessa oppure interessa per ammazzare la noia di una serata tra amici, non vedo altre spiegazioni sinceramente. Un'altra spiegazione può essere che Dylan è passato di moda...ma siamo sempre li, perchè se la moda era ancora l'horror (noi seguivamo la "moda" dell'horror a conti fatti, perchè eravamo tutti fissati, almeno dalle mie parti) di sicuro si sarebbero create nuove schiere di fans tra i giovanissimi, cosa che non è successa. Ma del resto facebook per gli adolescenti assorbe molto del tempo che si trascorre a casa.
Non mi sembra una polemica la mia, ma solo un commento ad una situazione oggettiva.

per rimatt: lo slatter oggi tira più che negli anni 80? Dici sul serio? Mi sono perso qualcosa forse.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 10:13 pm 
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Mi sembra un discorso un po' qualunquista e distorto da un'ottica nostalgica. Probabilmente fra 20-25 anni ci sarà uno zorlac che dirà le stesse cose del primo decennio di questo millennio. Molti prodotti usa e getta d'intrattenimento di trent'anni fa, oggi è roba cult; fra vent'anni potrebbe - anzi, sarà- così per certo intrattenimento di oggi.
Le varie battaglie anni '80 vs '90, '90 vs '00, ecc.., esisteranno sempre e sono pure un cortocircuito perché bene o male la storia si ripete, sempre, in forme diverse.

Per rimanere sull'horror, sono d'accordo con rimatt: oggi è molto più popolare e di massa che in passato, il già citato Saw ne è solo un esempio. Ciò che rimane nell'immaginario collettivo sarà quello che ci ricorderemo e ripescheremo e rivaluteremo fra minimo dieci anni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 10:39 pm 
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Iscritto il: dom mar 04, 2012 1:37 pm
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Ezekiel 25:17 ha scritto:
Mi sembra un discorso un po' qualunquista e distorto da un'ottica nostalgica. Probabilmente fra 20-25 anni ci sarà uno zorlac che dirà le stesse cose del primo decennio di questo millennio. Molti prodotti usa e getta d'intrattenimento di trent'anni fa, oggi è roba cult; fra vent'anni potrebbe - anzi, sarà- così per certo intrattenimento di oggi.
Le varie battaglie anni '80 vs '90, '90 vs '00, ecc.., esisteranno sempre e sono pure un cortocircuito perché bene o male la storia si ripete, sempre, in forme diverse.

Per rimanere sull'horror, sono d'accordo con rimatt: oggi è molto più popolare e di massa che in passato, il già citato Saw ne è solo un esempio. Ciò che rimane nell'immaginario collettivo sarà quello che ci ricorderemo e ripescheremo e rivaluteremo fra minimo dieci anni.


La roba di 20-25 anni fa che ora è considerata cult è stata adorata per decenni da chi l'ha vista all'epoca e ne ha reso partecipe generazioni più giovani. Puoi citarmi quali sono i prodotti adorati dalle generazioni attuali? Non so, film, libri, musica...mi fai qualche esempio? Poi li raffrontiamo, nel caso esistessero, con la roba di 20,25 anni fa.

L'horror rispetto al passato è molto meno popolare...se poi per popolare si intende che ti scarichi gratis un film insieme ad altri 1000 film e te lo vedi di sfuggita è un'altro discorso.
Sarebbe come dire che il metal oggi è più popolare rispetto a 20 anni fa...non è così, nonostante gli ascoltatori siano ovviamente cresciuti in maniera esponenziale grazie allo scarico selvaggio e youtube.
Fino a 15anni fa il metal passava regolarmente su MTV e gli album erano venduti in milioni di copie...gruppi metal che negli anni80 vendevano milioni di dischi oggi ne vendono poche decine di migliaia e i gruppi nuovi, se accompagnati da buone recensioni, festeggiano se raggiungono le 1000 copie (compreso quelle scaricate a pagamento). Non credo che faccia testo chiunque vedere qualche video su youtube per dire che oggi il metal è più popolare, magari più facilmente accessibile.

Saw è stato un buon prodotto all'epoca che uscì, in effetti potrebbe diventare un cult...non me ne vengono in mente altri però di horror, che poi Saw è horror fino a un certo punto. Ci posso aggiungere The ring e Ju-on per allungare la lista, erano comunque una novità per l'epoca. Posso aggiungere, uscendo dall'horror, la trilogia di LOTR e Avatar, per il 3d (io mi addormentai in sala), Non è un paese per vecchi e Into the Wild, tra l'altro questi ultimi due sono titoli che scommetto se chiedi a qualche adolescente per strada non sa nemmeno che esistono.

Altri "cult" da 10 anni a questa parte? Scrittori del calibro di Stephen King? Icone tipo Freddy Krueger? Gruppi di qualità e innovazione tipo i Motorhead o i Maiden? Film simili per qualità a roba tipo La cosa o La mosca?


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: lun mar 19, 2012 11:52 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Cita:
Io ho aperto questa discussione perchè ritengo che tutto ciò che caratterizza il mondo nel 2012 è in antitesi con ciò che caratterizzava gli ultimi80, primi90.



Sinteticamente, la società liquida ha preso il sopravvento sulla provincialità italiana (senza accezioni negative del termine),
ma questo non inficia il singolo prodotto: la bontà del fumetto è esclusivamente de/merito di chi lo scrive e (solo) in seconda battuta di chi pubblica. Sicuramente non del lettore, ne di facebook o dei social network o di twilight o dei tronisti.
Tex è del '48 ed ora come ora sforna ottime storie (per di più classiche) nonostante il genere western, da decenni, sia morto e sia stato sepolto in seconda serata su rete4.
Mia nonna, che è molto più vecchia di tex, come tutti i suoi coetanei mi parla dei bei tempi (molto) andati.
O dagli anni '20 in poi stiamo cadendo in una sudicia ed oscura spirale velinesca, oppure, com'è bello e giusto che sia, ognuno è legato ai suoi ricordi di infanzia e gioventù :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: mar mar 20, 2012 12:22 am 
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Iscritto il: dom mar 04, 2012 1:37 pm
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Jones ha scritto:
Cita:
Io ho aperto questa discussione perchè ritengo che tutto ciò che caratterizza il mondo nel 2012 è in antitesi con ciò che caratterizzava gli ultimi80, primi90.



Sinteticamente, la società liquida ha preso il sopravvento sulla provincialità italiana (senza accezioni negative del termine),
ma questo non inficia il singolo prodotto: la bontà del fumetto è esclusivamente de/merito di chi lo scrive e (solo) in seconda battuta di chi pubblica. Sicuramente non del lettore, ne di facebook o dei social network o di twilight o dei tronisti.
Tex è del '48 ed ora come ora sforna ottime storie (per di più classiche) nonostante il genere western, da decenni, sia morto e sia stato sepolto in seconda serata su rete4.
Mia nonna, che è molto più vecchia di tex, come tutti i suoi coetanei mi parla dei bei tempi (molto) andati.
O dagli anni '20 in poi stiamo cadendo in una sudicia ed oscura spirale velinesca, oppure, com'è bello e giusto che sia, ognuno è legato ai suoi ricordi di infanzia e gioventù :wink:


Noto che invece di riferire quali prodotti dell'entertainment sono apprezzati e idolatrati dalle generazioni attuali (io ho citato i più rappresentativi della mia generazione quella cresciuta negli anni80) si fa ironia sulla mia presunta visione nostalgica...ho paura che oltre a Facebook, Twilight, Hanna Montana, Amici di Maria e X Factor ci sia poco o niente, visto che si ironizza senza far riferimento a nulla di concreto.

La mia non è una provocazione, io sostengo che il contesto per Dylan oggi è sfavorevole perchè i prodotti che vanno oggi sono agli antipodi del concept di questo fumetto, visione non condivisa dagli altri utenti che sostengono che oggi l'horror è più in voga di 20anni fa e io sono nostalgico. Vorrei sapere quali sono queste "robe" horror che oggi godono di vasto seguito e sono apprezzate dalle nuove generazioni.

Nessuno ha ancora citato nulla.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: mar mar 20, 2012 1:00 am 
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Iscritto il: dom mar 11, 2012 12:50 am
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Eva_Luna ha scritto:
OT hullumike hai degli avatar fenomenali :D FINE OT.


OT grazie :D ! Cercherò di mantenere questo livello :D ! FINE OT

Per il resto: non ho cultura cinefila abbastanza per iniziare a citare film horror stabilendo vincitori fra '80 e 2000, però secondo me non è quello il fulcro: è vero che la società è cambiata, che la tecnologia e la cultura sono cambiate, i giovani sono diversi, i meno giovani sono diversi... E' il pro(re)gresso!

Però DD non è direttamente collegato agli '80, come non lo è ai '90 o ai 2000! Nel nostro particolare campo, abbiamo fumetti anche negli anni 2000 di qualità eccelsa o molto buona; quindi, secondo me, un fumetto come l'esclamatore di Giuda Ballerini (che, come potenzialità, io considero LA QUALITA' nella non-qualità media) non è così tanto penalizzato dalla situazione di questi anni; semplicemente non vengono sfruttate le fobie degli anni 2000 così come viceversa furono magnificamente "oniricizzate" quelle degli '80..

Fatemi un numero di Dylan in cui viene fatta vedere la gente di Stepford diventata Wifi e controllata da un magnate dell'informazione, come metafora dell'apatia contemporanea :g: :g: !

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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: mar mar 20, 2012 1:27 am 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Zorlac ma che stai dicendo? Cioè davvero oltre The ring, Il signore degli anelli, Avatar, Non è un paese per vecchi e Into the wild, pensi che non ci siano film degni di essere ricordati o che si siano impressi nell'immaginario collettivo? È pura follia, oltre ad essere palesemente sbagliato. Di film belli e pure di capolavori ne sono stati fatti molti negli ultimi 10-15 anni, e non c'è bisogno che sfondino per far sì che abbiano una sorta di valore aggiunto. Anche Kubrick, per dire, era snobbato ai suoi tempi, ce ne ha messo di tempo per arrivare alla massa.

Oggi i vari film horror (che spaziano da Saw, Hostel ai vari Paranormal Activity) fanno un botto di soldi al box-office, e anche piccoli titoli che magari non hanno un clamoroso successo, hanno comunque un ottimo rientro tanto quanto una commedia o un film d'avventura. Ormai l'horror (come si diceva poco tempo fa in un altro topic) è un genere al pari di tutti gli altri, e a vederli ci vanno non solo un sacco di persone ma anche dei tipi più differenti, dai ragazzini agli anziani. Quindi sì, l'horror tira, è un dato oggettivo, di numeri e di vendite.

Poi te identifichi in facebook, twitter, e i vari talent show il male di queste nuove generazioni (di cui faccio parte). Apparte che i social network sono usati da TUTTI, tanti bimbi quanti adulti, e ormai sono una realtà talmente intrinseca alla quotidianità che li toglierei dalla discussione.; per il resto i vari Talent, Hanna montana e merda varia... mi ci gioco le palle che hanno avuto i loro corrispettivi negli anni passati, sicuro come l'oro. Perché non ci credo che tutti , nei magnifici '80, se ne andassero a parlare di Cronenberg.
Oggi c'è il fatto che con internet e tecnologia varia tutto viene amplificato e anche piccoli fenomeni da baraccone hanno i loro 15 minuti di gloria, ma questo essere costantemente connessi col mondo, con ogni dettaglio che lo riguarda, e avere accessibilità a tutto permette di raggiungere cose che nel passato avremmo avuto più difficoltà a scoprire, e molte realtà che non sarebbero potuto emergere ne hanno invece la possibilità.

E proprio perché oggigiorno c'è così talmente tanta roba a giro (e tanta roba vecchia che grazie a internet è facile da reperire) che Dylan Dog dovrebbe abbeverarsene. Se avessimo uno Sclavi a pieni poteri nel 2012 verrebbero fuori tanti capolavori come ai tempi d'oro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: mar mar 20, 2012 1:46 am 
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Iscritto il: ven nov 04, 2011 5:48 pm
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Ma la smettiamo di paragonare Dylan all'horror?
Io ODIO i film horror / splatter, non sono mai riuscita a vederne uno solo per intero. Dylan è tutt'altra roba secondo me.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il contesto storico in cui nacque Dylan Dog
MessaggioInviato: mar mar 20, 2012 1:47 am 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
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Località: Viareggio
Evuccia, mi dai un colpo al cuore con questa tua rivelazione..... :cry:

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Toh, un "gruppo sondaggi" su Facebook!
https://www.facebook.com/groups/317174995093743/


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