Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
@Elettra.
Comprendo anche la rabbia ma la cafonaggine o cafoneria, che dir si voglia, no. E poi questi comportamenti danneggiano anche l'immagine dei lettori veri e appassionati, secondo me. A leggere certi commenti, rabbiosi e delusi quanto vuoi, ma spesso forzatamente "cattivi" e "irrispettosi" con delle obiezioni in molti casi pretestuose o frutto di una lettura superficiale, per quanto legittimi, a volte, veicolano la falsa impressione che Dylan venga letto principalmente da "bimbetti" che non fanno altro che ripetere frasi fatte (anche negli elogi, eh) per chissà quale ragione o motivo (a parte la rabbia e la delusione, appunto). Poi, sia chiaro, che tra critiche e insulti ce ne passa. In altre parole, se al mio panettiere dico "Beppe, la tua focaccia fa schifo e provoca il vomito", lui ha tutto il diritto di sentirsi insultato e mandarmi a quel paese. Altrimenti, se gli dico "Beppe la tua focaccia da un bel po' è mal cotta o manca di sale, ecc." gli presento una critica, e lui magari la accoglie e corregge il tiro. Insomma è una questione anche di civiltà, non solo di passione.
rabbia e cafonaggine ne ho letta poca, mi permetto di intervenire. magari qualche battuta è stata
causticadel resto è impossibile pensare che nell'eterogeneo mondo di lettori di dylan, tutti ma proprio tutti, camminino con pattine felpate e guanti di velluto, quando si tratta di giudicare un prodotto. così come è impossibile pensare che se diciamo da ANNI al nostro panettiere che la sua focaccia e poco cotta e troppo salata, e lui (o gli altri panettieri che lo aiutano) continua allo stesso modo, prima o poi qualcuno si scazzi e le frasi che pronuncia non abbiano più il savoir fair precedente
non sono d'accordo nemmeno sull'immagine dei lettori bimbetti, qui ci sono stati fior di post (quello di wolkof ad esempio) che non ha niente di campato in aria o pretestuoso.