Cravenroad7

Però devo riconoscerlo il Dylan degli ultimi sei sette anni (esclusi quelli firmati da Medda e Rrobe) è il Perfetto fumetto da Gabinetto!

@Elettra.

Comprendo anche la rabbia ma la cafonaggine o cafoneria, che dir si voglia, no. E poi questi comportamenti danneggiano anche l'immagine dei lettori veri e appassionati, secondo me. A leggere certi commenti, rabbiosi e delusi quanto vuoi, ma spesso forzatamente "cattivi" e "irrispettosi" con delle obiezioni in molti casi pretestuose o frutto di una lettura superficiale, per quanto legittimi, a volte, veicolano la falsa impressione che Dylan venga letto principalmente da "bimbetti" che non fanno altro che ripetere frasi fatte (anche negli elogi, eh) per chissà quale ragione o motivo (a parte la rabbia e la delusione, appunto). Poi, sia chiaro, che tra critiche e insulti ce ne passa. In altre parole, se al mio panettiere dico "Beppe, la tua focaccia fa schifo e provoca il vomito", lui ha tutto il diritto di sentirsi insultato e mandarmi a quel paese. Altrimenti, se gli dico "Beppe la tua focaccia da un bel po' è mal cotta o manca di sale, ecc." gli presento una critica, e lui magari la accoglie e corregge il tiro. Insomma è una questione anche di civiltà, non solo di passione.

E ora rispondo ai tuoi interrogativi.
SPOILER
2) In realtà c'è un'altra spiegazione, più ermetica e soggetta a interpretazione oltre che assolutamente non verbosa: la chiave è a pagg. 71\72 e 98 (tenendo conto della leggenda del baule di Pakong, narrata dal mercante). Un aiuto: il ruolo del ciclope è quello dello "spettatore".

1 & 3 (praticamente sono lo stesso punto) E' vero, riconosco io stesso la verbosità come un mio difetto (a me, mi ha rovinato Tarantino). Ci sto lavorando. In futuro magari mi accuserete di dialoghi troppo stringati.

pensavo a questo:

Bello!

in realtà il mostro disegnato così in questo numero ci sta tranquillamente, la critica è a cossu perchè in tutte le sue storie i mostri sono "inoffensivi"
visivamente. non credo che tutti gli sceneggiatori abbiano chiesto questo.
il ciclope sopra è stato usato negli anni 70 da alice cooper nei suoi concerti (è riapparso un paio di anni fa nel second leg del theatre of death tour).

Ahhnnn che sguardo

Passi per il tempismo, visto che finivamo or ora di parlare di rispetto nelle critiche.
Però se proprio c'è da fare questo genere di battutone... ma almeno un minimo di arguzia e originalità in più, per cortesia?

Sinceramente mi spiace che Marzano si senta offeso, spero anche non dalle mie critiche, però boh mi sembra che ultimamente ti manchi un po' di brio: hai scritto bellissime storie (a mio modo di vedere, eh!) come "Il custode", "Liam il bugiardo" o "Seppelliti vivi" poi però sei calato.

Grazie per avermi risposto! Per fortuna ci sono autori con cui è possibile dialogare e sono sicura che la mia critica è stata interpretata in modo giusto dopo le parole che ho letto. Grazie davvero.

Allora avevo inteso bene. Grazie Jan per i chiarimenti.

Per quanto riguarda l'"arredamento sobrio", mi era sembrata un'uscita strana in effetti, ma l'espressione data a Dylan da Cossu mi sembrava assolutamente seria. Non solo mea culpa quindi. E sì che, e qui mi rivolgo a N.6, l'uso dell'ironia non solo l'ho riconosciuto altrove nell'albo, ma anzi annoverato tra i suoi elementi positivi.

rabbia e cafonaggine ne ho letta poca, mi permetto di intervenire. magari qualche battuta è stata caustica
del resto è impossibile pensare che nell'eterogeneo mondo di lettori di dylan, tutti ma proprio tutti, camminino con pattine felpate e guanti di velluto, quando si tratta di giudicare un prodotto. così come è impossibile pensare che se diciamo da ANNI al nostro panettiere che la sua focaccia e poco cotta e troppo salata, e lui (o gli altri panettieri che lo aiutano) continua allo stesso modo, prima o poi qualcuno si scazzi e le frasi che pronuncia non abbiano più il savoir fair precedente
non sono d'accordo nemmeno sull'immagine dei lettori bimbetti, qui ci sono stati fior di post (quello di wolkof ad esempio) che non ha niente di campato in aria o pretestuoso.

Non ho assolutamente mai colto questa pretesa "cafoneria", si tratta piuttosto della legittima indignazione di chi si vede propinate da anni storie mediocri ed imbarazzanti, proprio su una testata che è stata per anni nell'Olimpo del fumetto popolare italiano.

Ancora non l'ho letto, ma sfogliandolo il ciclope mi è balzato subito agli occhi, anzi "all'occhio"; infatti volevo intervenire nel sottolineare l'omaggio, ma già c'ha pensato l'autore. Sono un fan del lavoro di Harryhausen, quindi quando lo visto mi si è stampato un sorriso ebete sul viso!!!
p.s. Davvero c'è stato qualcuno che ha criticato il mostro in questione per la sua resa? Non ho letto tutti i commenti, poiché alcuni sono estremamente ridondanti.

Quoto Bertuccia al 100%. Del resto qui si parla tanto di rispetto da chi legge il fumetto...Ok per carità. Ma anche da parte di chi lo fornisce ? Ripeto che la delusione è proporzionale alle aspettative. Se leggo un fumetto che penso dozzinale, non mi attendo nulla di che e le mie critiche se mai ci saranno, non saranno nè caustiche ne corrosive ma improntate alla pietà. Per Dylan il discorso è diverso. Da anni ci viene propinato un prodotto sotto le aspettative e siamo liberi di dirlo. Senza dire parolacce e offendere, sia chiaro. O è forse reato penale dire che gli ultimi anni sono una sotto traccia di ciò che era prima questa opera di Sclavi ? Circa i lettori bimbetti...pare evidente che certe storie di Dylan si rivolgano a tale bacino di utenza, vista la totale cancellazione non solo dello splatter e del'horror, ma anche di certe tematiche forti e di impatto che erano all'inzio sale della pubblicazione. Oggi si sposa il politic correct e amen.
Uomo in bombetta, certo che c'è stato chi ha criticato il ciclope della storia, io non tanto per l'aspetto grafico, quanto per la sua affettiva utlità nello svolgimento della vicenda. Ha sbagliato ? No, nel senso che ha espresso una opinione. Gli omaggi nelle storie ci stanno e sono anche parte della struttura narrativa di Dylan Dog, ma questo omaggio a me personalmente, ha spiazzato e deluso. E comunque, ripeto che a parer mio, albi come questo, pur con tutto il rispetto per chi li ha ideati e scritti e disegnati, sono l'ennesimo sgretolamento di Dylan Dog e del suo mondo. Ammesso che, come ha scritto Paranoise, di quel mondo sia rimasto ancora qualcosa.

Dogares, sono d'accordo con te su quasi tutto. Il mio pensiero si differenzia soltanto nel ritenere Dylan Dog non in dirittura d'arrivo.
Per quanto riguarda l'omaggio: ho detto chiaramente che l'albo non l'ho ancora letto, quindi non sò come sia stato inserito nel contesto storia; mi ha fatto piacere che qualcuno omaggiasse un'artista sempre poco citato, e il mio quesito verteva soltanto sulle critiche dell'aspetto grafico del suddetto.
...Mmazza quanto parlo difficile!