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# Maxi 2011/I
Insufficiente (1-4) 8%  8%  [ 6 ]
Mediocre (5) 11%  11%  [ 8 ]
Accettabile (6) 17%  17%  [ 13 ]
Buono (7-8) 45%  45%  [ 34 ]
Ottimo (9-10) 19%  19%  [ 14 ]
Voti totali : 75
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 12:08 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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joe montero ha scritto:
primissima vignetta della storia (quella con la smart al centro, molto ma molto bella).


Anch'io l'ho notata, e anche a me è piaciuta molto.

Cita:
SPOILER

Sbaglio o l'incipit è una Weird version di cappuccetto rosso, e quello che la ragazza pensa essere l'assassino è in reltà il cacciatore. Non è spiegato (enorme pregio).


Penso di sì. Queste riletture in chiave horror delle fiabe sono abbastanza spassose. :D

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 12:25 am 
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Sinceramente mi ha colpito (e parecchio) solamente la storia di Pasqualon che ho riletto volentieri e che in un certo senso mi ha ricordato la sua prima storia breve sul Gigante "L'altro". Mi piace il quando Pasqualon scrive storie a sfondo psicologico.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 10:47 am 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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mah. Era da un pò che non acquistavo in edicola un maxi :roll: Roi incommentabile da anni ormai mi chiedo come ho fatto a riporre speranze :roll: tre storielle di tre autori che nel momento attuale della testata stimo più per demeriti altrui che per meriti propri, come fatto notare da altri l'indagatore protagonista ha una parvenza di Dylan soprattutto quello di Mignacco che però compensa con la più ridicola delle tre imo. Marzano devo confessare di averlo assai moderatamente ammirato per Liam il bugiardo, Seppelliti vivi, flebili riflessi di sana interpretazione ed anche qui dimostra si muove con dignità. Ruju in mezzo, una storiella per carità molto compatta ma, fateci caso, la mania del persecutore è la grande moda tra i mediocri autori di Dylan Dog. Potrei anche votare un accettabile per il rotto della cuffia, ma ripeto, per terrificanti demeriti altrui :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 11:12 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Sei più severo di me, Kramer. :D Io do al Maxi un 6,5, tu ti attesti sul 6=, forse 5,5. Quanto valgono i demeriti altrui in queste valutazioni? Valgono, valgono.

Mi fa poi piacere non essere l'unico a notare il tremendo declino di Roi, particolarmente evidente nella prima storia: il ragazzo è bravo ma non si applica. :roll:

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Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 2:53 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Mi trovo abbastanza in sintonia con rimatt. Questo è un buon albo, non certo un capolavoro, ma che sembra trascendentale se paragonato allla fiacchissima serie regolare di questi ultimi tempi.

E comunque Roi, anche quando pochissimo ispirato (come appunto qui), vale di più dei piattamente illustrativi Montanari & Grassani.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

La capanna nel bosco

Marzano sforna un soggetto dove Dylan e i suoi occasionali compagni si ritrovano immersi in una Natura primordiale che, lungi dall'essere il paradiso di cui parlava Rousseau, si rivela una sentina di pericoli. Ovvero: uno dei più comuni tra i luoghi comuni dell'horror, fin dai tempi di Un tranquillo weekend di paura (ma anche prima).
Tutta la prima parte rigurgita di clichè: i villici che paiono appena un gradino sopra i pitecantropi nella scala evolutiva, l'impossibilità di avere contatti con la "civiltà" (niente telefoni, niente auto), il senso di pericolo crescente culminante con la caccia all'uomo...

Tutto questo viene ribaltato nel finale genuinamente a sorpresa, dove il rapporto Buoni-Cattivi appare invertito, e quindi anche l'accumulo di clichè nella prima parte aveva una "ragion d'essere": era finalizzato al ribaltamento finale.

Buona l'idea e buono il finale, ma la storia nel complesso scricchiola un po'. Il problema è che la prima parte appare davvero troppo luuuunga e monotona, inzeppata com'è di conversazioni noiose, situazioni ripetute fino allo sfinimento e una generale mancanza di suspense.
Soprattutto i personaggi sono privi di qualità: o sono di un'antipatia sublime (Serena e il mandrillo in berretto da baseball) o sono insignificanti (gli altri due... Manco ricordo i loro nomi!). Con queste premesse la caccia all'uomo, che nelle intenzioni dell'autore doveva chiaramente generare tensione, risulta piatta e noiosa. E' difficile appassionarsi quando i personaggi sono solo macchiette e quindi non ti frega niente se vivono o muoiono!
Inoltre Dylan fa quello che fa sempre più spesso negli ultimi tempi, vale a dire "non fa", a parte ciondolare e trinciare giudizi.

Peccato, perchè con un po' più di cura nella gestione della prima parte la storia poteva davvero risultare qualcosa di speciale. Così è solo da 6,5



Paranoia

Un Ruju abbastanza curato stende un soggetto appartenente al filone delle storie dylaniane più visionarie e paranoiche (e, in qualche modo, intimiste). Persino i dialoghi funzionicchiano, caso miracoloso trattandosi di Ruju! :g:

Il senso di solitudine e angoscia c'è, però la storia non manca di difetti. Il problema principale è che le "visioni" sono quasi sempre molto banali. Corridoi lunghissimi... Scarafaggi dalle pareti... Gocce dai rubinetti e luce che se ne va... Tutto più o meno già visto, anche in numerosi albi vecchi di Dylan. Non so se il problema sia più di Ruju o di Roi (che qui si limita a svolgere il compitino assegnatogli con diligenza, ma senza fantasia), però il senso di paranoia finisce coll'essere più 'enunciato' che effettivamente vissuto o percepito come tale.
Forse ciò dipende dal fatto che Ruju non è molto portato per le trame visionarie; i numerosi albi polizieschi e noir da lui sceneggiati dimostrano da tempo che la sua 'indole' propende assai di più per il razionale.

La storia, comunque, su lascia leggere piacevolmente, anche se il finale tende a essere un po' troppo sbrigativo.



Gita fuori porta

Mignacco butta giù il soggetto meno ambizioso del lotto e forse per questo più riuscito. Niente pippe mentali qui! L'intento è fornire un po' di sano e spensierato divertimento. Non a caso Groucho si trova perfettamente a suo agio e Dylan appare assai più sciolto e meno 'trombone'.
I difetti sono più o meno gli stessi delle altre due storie, soprattutto prevale la scarsa fantasia. Le fiabe sono rappresentate esattamente come uno se l'aspetta, senza guizzi: Barbablù ammazza le mogli, la strega trasforma le persone per mangiarle, il drago sputa fuoco e brucia... e così via. Inoltre non mancano lungaggini e ripetitività.

Detto ciò, la storia scorre via liscia e piacevole, senza troppe cadute di ritmo.

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mar feb 15, 2011 11:00 pm 
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Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm
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Letta anche "Paranoia".

Nulla da aggiungere ai quanti mi hanno preceduto: si tratta di una storia ben scritta, anche se il lato "metafisico" e "psichedelico" non è di certo il punto forte di Ruju: l'atmosfera insana e paranoica è più suggerita che mostrata con efficacia, risolvendosi in didascalie (ben scritte, IMO) e visioni piuttosto banali (ma qui ci potrebbe essere anche lo zampino di Roi, prima un maestro di atmosfere, ma ora, lo ammetto, piuttosto svogliato).

Comunque dopo la buona prova sul Gigante, è la seconda storia consecutiva di Ruju che non mi dispiace...chi l'avrebbe mai detto?

(anche se continuo a rimanere dell'opinione che lo sceneggiatore non sia adatto a Dylan Dog -a quello vero, of course- e che dovrebbe cercare la sua strada nelle miniserie e, perchè no, anche su Tex, dove ha esordito con una storia che, seppur non esente da difetti, è stata certamente notevole).

Voto 6.5


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: mer feb 16, 2011 9:45 pm 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
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Appena lette tutte e tre le storia di fila, d'un fiato una dietro l'altra! E che dire se non: IL MIGLIOR MAXI-DYLAN DOG MAI PUBBLICATO IN ASSOLUTO!
Lo dico sinceramente: visti i nomi degli sceneggiatori non mi aspettavo niente di eclatante (spero che mi perdonino!) E invece mi hanno tutti e tre piacevolmente stupito!
Non ho molto tempo adesso per poter star qui a scrivere tutta una recensione sulle tre storie, quindi mi limiterò a poche parole,seguendo l'ordine in cui le ho lette:
- LA CAPANNA DEL BOSCO: semplice, asciutta, lineare, forse prevedibile, ma assolutamente godibile, non perde mai la sua scorrevolezza, ti tiene lì fino in fondo pur senza strafare. Si parte con un misto di "Wrong Turn" e "Cabin Fever", e si finisce in pieno
Spoiler!
"Un lupo mannaro americano a Londra

voto: 7
- GITA FUORI PORTA: forse la più debole delle tre, ma di poco; Mignacco tira fuori un'avventura folle e surreale quanta basta a farla galleggiare ben sopra la sufficienza. Ma la vera sorpresa di queste 94 pagine è proprio lui: Groucho! Mignacco sembra quasi voler ricordare a tutti i suoi colleghi sceneggiatori dell'old boy che Groucho è il folle assistente di Dylan Dog nonchè personaggio fondamentale per l'enorme successo ottenuto negli anni dalla serie di Sclavi, e lo fa regalandoci uno dei migliori Groucho mai visti negli ultimi dieci anni, all'altezza di quello visto nelle doppia "I segreti di Ramblyn/La belva delle caverne" tanto per intendersi...
voto: 7-
e dulcius in fundo....
- PARANOIA: questa la ritengo una vera offesa. Un offesa grande e grossa. Quella che la redazione sbatte in faccia a tutti coloro che sono appassionati fedeli di Dylan e da anni e anni, mese dopo mese, lo seguono imperterriti nonostante i tanti passi falsi. Un offesa che un piccolo capolavoro di ansia, claustrofobia e paranoia appunto, sia stata nell'oblio per tanto (ho letto che è già una decina di anni che questa storia circola in redazione) e alla fine sia stata relegata in un Maxi, anzichè risplendere in quello che doveva essere di diritto la sua degna vetrina, ovvero il mensile inedito.
Viste le ciofeche che abbiamo dovuto sorbirci è davvero un oltraggio.
Però consoliamoci che almeno l'abbiamo potuta leggere qua. Straordinariamente tremenda. Grande Ruju!
voto: 9
Su Roi poco da dire: ottimo come sempre!

Voto globale al Maxi: un bel 8!

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: gio feb 17, 2011 2:15 am 
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Messaggi: 1515
Località: Viareggio
skeletor ha scritto:
....anche l'incarto confezionato da angelo stano è di pregevole fattura e per la prima volta non riguarda la prima storia del volume.


non è per fare il saputello, ma anche il terzo maxi presentava una copertina non riguardante la prima storia: infatti era (giustamente, aggiungo io) dedicata alla terza, ovvero la splendida "La vita rubata", esordio indimenticabile di Accatino (probabilmente la storia singola più bella mai pubblicata in tutta la serie dei Maxi)

e in effetti, si potrebbe fare una considerzaione a margine su questo fatto che accomuna queste due storie: anche adesso, come allora, viene dedicata la copertina non alla storia di apertura ma ad un'altra, che è notevolemente superiore alle altre due (infatti se, come ho detto prima, "La vita rubata" è la migliore di tutte, di sicuro "Paranoia" la segue a ruota, entrambe hanno un livello notevolmente superiore a quella che è la media comune nei Maxi)
chissà che non ci sia un nesso fra le due cose, forse quando c'è di mezzo una storia particolarmente riuscita, Stano può sceglierla come presentazione dell'albo...mah! tra l'altro, ci sarà un criterio prestabilito nella scelta di quale storia delle tre sarà rappresentata dalla copertina?! misteri dei Maxi... :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: gio feb 17, 2011 12:20 pm 
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Messaggi: 1484
Località: I'll see you down in Arizona bay
Belle storie, soprattutto "paranoia". Copertina ancora più bella dal vivo.
Un bel 7 pieno!

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"I'm on the outside, looking inside, What do I see...Much confusion, disillusion, All around me."

https://www.youtube.com/user/SchizoidMan88


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: gio feb 17, 2011 10:39 pm 
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Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm
Messaggi: 237
Località: Bari
Ho finito la lettura, con Gita fuori porta.

Storia dall'impianto classico, di quelle che Sclavi ne avrebbe tirato fuori un delirio visionario, psichedelico e ironico. Invece, ahinoi, lo sceneggiatore è Mignacco, e quindi il tutto diventa più semplice, più terra terra, senza guizzi di fantasia, spesso saltando di palo in frasca.

Comunque, stranamente, il tutto si lascia leggere anche con un certo interesse.

Voto 6+ per la terza e ultima storiella :)

Quindi, se la matematica non è un'opinione, il giudizio per il maxi di Roi è accettabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: ven feb 18, 2011 3:40 am 
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Iscritto il: gio nov 25, 2010 1:15 am
Messaggi: 28
Ho votato buono, 7-8.
Però avrei anche votato 10 e sapete perchè?
Perchè lo letto tutto d'un fiato e sopratutto divertendomi. Sono veramente stato bene leggendo questo maxi. Mi spiace che la serie regolare non abbia storie cosi.
non erano però storie da 10 e per questo ho votato 8.
bello :)

Roi non era al livello de " L'ultimo uomo sulla terra" però bravo lo stesso, mi sono piaciuti i disegni, sopratutto Groucho, adoro come lo fa e gli ambienti, rendevano perfettamente l'idea, mentre leggevo quasi immaginavo lo scenario anche nei punti che non si vedevano :)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: ven feb 18, 2011 8:54 am 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
Messaggi: 593
Località: Twin Peaks
Votato buono


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: ven feb 18, 2011 2:05 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
Messaggi: 913
Mi associo ai soddisfatti, senza esaltarmi.
Un buon maxi. Ma di un buono che dovrebbe essere la normalità, non l'eccezione per cui gridare al miracolo. La critica principale che farei a questo maxi è una certa freddezza, con un Dylan ben gestito, ma sempre con un certo evidente distacco (dove compare, invece abbiamo un ottimo Groucho). Direi che questo maxi mette "semplicemente" in fila tre storie scritte come si deve, interessanti, scorrevoli, rispettose del genere di riferimento e con un protagonista riconoscibile. Che tanto basti per entusiasmare le folle (sono ironico, eh) la dice lunga sullo stato del personaggio.

Come la dice lunga la constatazione che da qualche anno a questa parte su una collana "minore" (vogliamo dire "di scarti"?) come i maxi finiscono storie più vitali, scattanti e divertenti rispetto all’informe piattume che impera sul mensile... meglio non domandarsi il perché...

S
P
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I
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La capanna nel bosco
La voglio difendere. Non so com'è, ma – appunto - Marzano fuori dal mensile sembra avere una marcia in più. Tanto sul mensile mi sembra mancare del giusto nerbo ("Il custode" come parziale eccezione), tanto nelle storie extra mensile è quasi sempre riuscito a divertirmi. Qui imbastisce, come fa spesso, un racconto horror tradizionale e lineare, ma anche più sofisticato di quanto può apparire ad una lettura superficiale. Il ribaltamento finale è onesto e ben giocato, senza puntare troppo su un colpo di scena abbastanza prevedibile, ma riuscendo ad intorbidare bene le acque. Ad una seconda (rapida) lettura ci si accorge che effettivamente i veri "aggressori" della storia sono Dylan e compagnia, che pure agiscono secondo l' ottica tipicamente progressista della serie. Chi detesta il Dylan Dog “troppo politicamente corretto” dovrebbe saper apprezzare una storia tanto velenosa verso l'ideologia del personaggio. Secondo me era un pezzo che non si ritrovava un Dylan tanto “loser”. E ho apprezzato. Forse nei dialoghi e come fluidità di sceneggiatura Marzano è meno abile e furbo di altri autori (qualcuno ha detto De Nardo?)... ma io sono della scuola che preferisce la sostanza all'accademia, l'arrosto al fumo. Quindi apprezzo il fatto che Marzano un’ idea forte di fondo ce la mette, o tenta di mettercela, sempre.

Paranoia
Senza dubbio la migliore delle tre. Storia direi eccellente finché si mantiene nell’ambito del thriller quotidiano e minimalista (direi ampiamente ispirato a “Repulsion” di Polanski e quindi con puntuali citazioni retro de “Gli inquilini arcani” sempre di derivazione polanskiana) o azzecca gustose trovate surreali, come le scene con gli insetti (non sempre rese benissimo da Roi però), i suicidi di massa, la città deserta. Con trovate come quella della stazione o la bellissima sequenza della vasca da bagno, direi che abbiamo tra le tavole migliori mai scritte da Ruju per la serie. Ditemi che è per scene come questa che hanno tenuto la storia nel cassetto per anni e smetto di compare Dylan Dog seduta stante… non scherzo. Il giudizio generale mi cala invece parecchio con l’entrata in scena del personaggio femminile, figura troppo poveramente caratterizzata e dalla smaccata funzionalità narrativa. Raddoppiata e quindi concretizzata la follia che attanaglia Dylan, la storia diventa meccanica e prevedibile come un qualsiasi racconto di possessione diabolica, con i soliti zombi di routine (ovviamente immediatamente copertinizzati) e il “male di vivere” che infatti viene messo fuori gioco con un tipico stratagemma “tecnico”, come un qualsiasi demone. Fiacche anche le didascalie che si vorrebbero inquietanti e insinuanti e invece sono un po’ la sagra delle banalità: concreti o metafisici che siano, i cattivi di Ruju parlano troppo spesso per luoghi comuni e frasi fatte. Avessero tenuto la bocca chiusa, “i brutti ricordi”, quanto più sarebbe stata inquietante la discesa nella follia di Dylan? Insomma non so se rammaricarmi un po’ per una storia che prometteva più di quello che poi mantiene, o felicitarmi per una storia riuscita che comunque mi riporta il Dylan che fu, inquieto e preda dei suoi e altrui incubi… e infatti è una storia di dieci anni fa :roll:

Gita fuori porta
La tipica storia-puzzle di Mignacco, normalizzazione dei ben più ispirati deliri sclaviani. Scelto uno spunto di fondo, ci costruisce attorno una serie di scenette e avvenimenti più o meno legati tra loro, per poi nel finale tirare le fila (e i capelli) della narrazione con un salvifico(?) spiegone risolutivo. Esattamente quello che succede in questa storia. La novità è che per una volta la formula funziona. L’atmosfera c’è, il ritmo regge abbastanza, lo spunto fiabesco è ben inserito nelle logiche della serie, la spiegazione finale si basa su una bella trovata, le singole scenette sono condite con le giuste dosi di paradossi e ironia. I personaggi sono monodimensionali, ma simpatici e accattivanti quel tanto che basta. Certo la scrittura non brilla di sicuro, qui e là ci sono dei mini-spiegoni (degli “spiegoncini”?) un po’ sciatti (i flashback per ritardati, dove veniamo informati di roba tipo che le serrature di un porcile non sono “per fotuna […] chiuse da lucchetti”) e nelle pagine finali il ritmo si sgonfia, ma la storia è indiscutibilmente divertente. Probabilmente una storia fatta solo di furbo mestiere. Ma, come si dice, avercene.

Controverso il giudizio generale su Roi: tira via per Marzano, è efficace ma svogliato per Ruju, di buon mestiere per Mignacco.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: sab feb 19, 2011 2:28 am 
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voto buono...che meraviglia...io dylan lo farei disegnare solo a roi :* :oops: :roll: :) :P

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fidatevi di me,ho un piano.beethoven.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Maxi 2011 - La capanna nel bosco-Paranoia-Gita fuori porta
MessaggioInviato: sab feb 19, 2011 3:51 pm 
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Messaggi: 4046
Località: Milano
L'ho letto anch'io.

LA CAPANNA NEL BOSCO

Soggetto non originale ed un po' banalotto, ma sceneggiato molto bene. Alcune scene mi ricordano "Le notti di Halloween", sempre di Roi (i cani sono gli stessi ed anche i luoghi)

SOGGETTO 6
SCENEGGIATURA 7
DISEGNI 6,5

PARANOIA

La storia che tratta degli incubi psicologici di Dylan. Ricorda un po' "L'ultimo uomo sulla terra" (sempre di Roi) sia per soggetto che per disegni.

SOGGETTO 7
SCENEGGIATURA 7
DISEGNI 7

GITA FUORI PORTA

Eh eh! Divertente ed originale

SOGGETTO 7,5
SCENEGGIATURA 7,5
DISEGNI 7,5

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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