Cravenroad7

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MessaggioInviato: ven ago 13, 2004 10:58 pm 
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Mi dispiaccio di non essermi accorto prima di questo thread, molto interessante e profondo. Per quanto riguarda lo stato attuale di Dylan mi trovo d'accordo con Triss (in realtà mi trovo d'accordo praticamente su tutto con Triss): il Dylan di oggi è Paola Barbato, lei ha una cosa che gli altri non hanno, che è la capacità di far suo il personaggio, di poterlo "usare" come veicolo per le proprie emozioni, urgenze artistiche. Quando si parla di dare un senso di continuità al personaggio, è questo che importa: non sono tanto le riapparizioni della Trelkowski o di Wells, ma la capacità di creare un personaggio che sia coerente da un numero all'altro, di conferirgli una psicologia che lo renda credibile. La Barbato riesce in questo perchè riflette in Dylan se stessa, e quindi causa indiretta il DD mantiene una certa continuità concettuale che dà un maggior respiro alla serie. Questo manca negli altri autori, almeno in parte. Di Faraci, capisco il tentativo descritto da Galvez di decostruzione-ricostruzione del personaggio, ma mi sembra manchi la seconda parte! O meglio, egli non riesce a dare continuità alla seconda parte, perchè il Dylan "ricostruito" in "Resurrezione" è diverso da quello in "Piovuto dal cielo", ancora diverso in "Un mondo sconosciuto" (qui proprio evidente quanto ci si possa scottare a voler giocare con gli stereotipi). Quel che intendo dire è che non conta tanto il far proprio il personaggio dal punto di vista emozionale, viscerale, quanto il riuscire a dargli una certa coerenza di movimenti, di modi di agire, di approcci agli eventi. E con questo mi riallaccio a Ruju: secondo me lui ha proprio questo modo di trattare DD; come è stato detto spesso in questo forum ha del mestierante, non mette in Dylan se stesso, ma trovo che riesca a dare una certa coerenza al tutto. Il suo problema è che scrive più di quanto dovrebbe, e questo lo porta appunto a creare storie banali ma che non sono brutte proprio per la sua capacità di trattare il linguaggio del fumetto.
Facendo un discorso più in generale, cosa sarebbe se tutti i disegnatori trovassero una via personale nel modo di intendere Dylan Dog, magari contrastante tra loro? Secondo me i vertici Bonelli dovrebbero capire che in questo modo non si va da nessuna parte, sembra di vedere l'esperimento di Torricelli, solo con molti più cavalli. E proprio perchè è evidente la superiorità della Barbato sugli altri, sarebbe giusto dare a lei le redini del comando (chiedo venia per queste metafore ippiche).
Mi scuso per eventuali errori&ripetizioni, ma non ho voglia di rileggere. Spero di non essere stato troppo banale e noioso.

"Io non guardo il tramonto sentendo le voci, penso solo che dio ha un bell'impianto luci..." (Afterhours)
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Saluto prima Galvez. Buone vacanze!

E ora rispondo a te Scisma. Ma avrei ben poco da dire se sei d'accordo con quanto ho riferito puntualmente nei miei post.
Ritengo, appunto, che la mia analisi, non perché sia mia, venga da un chiedersi dei perché. Questi perché trovano delle risposte univoche, talvolta equivoche. Ma, riguardo alla linea editoriale, su dài, è miopia non accorgersi che Tito Faraci è steretipato nel creare Dylan. E Ruju sobbarcato da un lavoro che è un onere, non un onore, come mi sono espresso nel topic che lo riguarda. Per questo Ruju spesso si appiattisce e non sa più che dire. Lo si percepisce. Ma in genere la sua vena artistica è soltanto coerenza. Mentre la Barbato è approfondimento ed impatto emotivo in sintonia con un Dylan che non tradisce l'originale, pur apportando modifiche. Ora ciò che conta è lo stile degli autori, non questa storia o quella. Con questa politica la Bonelli si sta rovinando. DD non è più il fenomeno di un tempo, ma questo era prevedibile che succedesse. Però non va neppure abbandonato alla piattezza come fanno troppi autori che sono distonici col personaggio.
Scisma, il tuo discorso non è affatto banale. Hai detto la tua. Abbiamo affrontato molte tematiche e questa era quella più calda, degli ultimi giorni. Se sei tra le fila di coloro che si auspicano una presa di coscienza da parte della redazione dei veri talenti e dei vari autori, sei davvero mio compagno d'opinioni.
E se sei d'accordo non può che farmi piacere.
Ciao






Edited by - triss on 08/13/2004 22:59:21


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MessaggioInviato: gio ago 19, 2004 11:06 pm 
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Il mondo di Sclavi è ormai solo un ricordo.
Ma dai ricordi si possono comprendere i fatti di oggi.
Ma l'oggi è diverso dall'altroieri. Quindi, prendiamo atto di un fatto, puro e semplice.
Il fumetto non è più lo stesso perché la Bonelli manca di maturità. Le potenzialità ci sono, ma vengono sprecate mese dopo mese.
Io credo che solo un autore "autorevole" potrebbe eliminare l'argine che si è posto di ffonte a DYD.
Anzi, credo che l'impedimento sia anche dovuto a Sclavi che milita da dietro le quinte e dice sì a tutte le skifezze senza nemmeno più interessarsi.
L'ultimo atto del discorso su Sclavi sarà il seguente: se non sia meglio che si tolga di mezzo anche dal ruolo di "direttore responsabile". Negli albi non vedo più alcuna responsabilità, ma solo un freno. Una macchina che cammina con i freni rallenta la sua corsa e si autodistrugge.
Anzi, secondo me, Sclavi, con la scelta che ha fatto tutt'oggi, di non scrivere più lo dovrebbe relegare proprio all'assoluta distanza. Così che io non avverta più un Dylan Dog che deve rispettare i canoni da lui impostati e non cambiare.
Io ho visto la crisi e poi una stabilizzazione "falsamente" creativa del fumetto. Il mio è un discorso realistico, ma qui ci si interessa proprio poco al realismo. Ora conta l'economia e il calo di vendite segue a ruota. Certo che ci sanno proprio fare alla Bonelli. Sclavi lancia un missile ma la Barbato non può guidarlo, può solo aggiustare la rotta, Ruju invece deve sempre tirare dritto. Faraci fingere che sia sul missile anche lui, e De NArdo che voglia prendere i comandi ogni tanto, giusto per non perdere di vista la rotta. Aspetto con impazienza il ruolo di direttrice della Barbato.
Aspetto con impazienza altre come la Barbato, altre leve, nuove proposte che non siano manichini di plastica, o autori MArvel o topolinati.

<b>Aspetto che Marcheselli rimetta mano ad un soggetto. Ecco, questo non è impossibile. Coppia soggetto/Sceneggiatura: Marcheselli&Barbato, seconda di copertina. Che sorpresa sarebbe!
Stano che disegna il ritorno di Xabaras e dei voli pindarici alla dylan dog. Storie strappalacrime e strappacarne.
</b>


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MessaggioInviato: ven ago 20, 2004 2:16 am 
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Niente di più vero Triss. C'è veramente bisogno di una riunione redazionale, una bella tavola rotonda per discutere un attimo se si vuole fare qualcosa in più di banali storielle. Il Dylan degli esordi aveva un solo autore, oltretutto il suo stesso creatore, per cui zero problemi: o piace o non piace. Ma adesso? Gli autori sono diversi, più o meno bravi, quindi esistono diversi modi di concepire il personaggio, l'ambiente che lo circonda, i comprimari. Anche se fossero tutti bravissimi, avremmo comunque tanti stupendi Dylan l'uno diverso dall'altro...e visto che di autori bravi ce n'è uno solo, la scelta mi sembra pure facile...

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MessaggioInviato: ven ago 20, 2004 11:02 pm 
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Eh caro Scisma,
sì è così. Ma alla Bonelli hanno paura di perdere il pane. Sai com'è!
Però a ben riflettere lo stanno perdendo lo stesso. Lo sanno tutti che dyd è sceso, mica ci vuole una scienza per rendersene conto.
La tavola rotonda non la faranno mai da come sto vedendo. Sono 4-5 sei anni che si tira a campà a seconda di come capita. Però, a buon diritto, io reclamo la mia creatura. DYD è anche mio quando lo compro. E non ho il diritto di recesso. Quindi io proporrei un nuovo topic dove ci raccogliamo un po' tutti e lanciamo una scarica alla Bonelli. è un abbozzo di idea. Ovviamente con l'approvazione del WEBMASTER e di più gente possibile. Sennò continuiamo a rilevare senza ottenere nulla. Anch'io ho dei diritti. E tutti noi.
Scriviamo tutti alla Bonelli usando il forum.Cerchiamo di farle ruotare gli occhi QUI. Sennò il prossimo post inizio a scrivere barzellette e ho finito.


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MessaggioInviato: sab ago 21, 2004 1:22 am 
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ne state gia' parlando credo che sia piu' che sufficiente, non c'e' bisogno di petizioni

---
And crawling on the planet's face
Some insects called the human race
Lost in time, and lost in space
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MessaggioInviato: sab ago 21, 2004 12:24 pm 
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alla Bonelli fanno (poco) effetto solo le lettere scritte, nn le mail. al limite si potrebbe mandare ciascuno una lettera ma dal vostro tono credo verrebbero cestinate dopo la letturad elle prime due righe...

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968


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MessaggioInviato: dom ago 22, 2004 12:52 am 
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Pazienza!
Ci limiteremo ad analizzare di volta in volta, sperando magari di ottenere qualcosa un giorno. Anche un occhio da qualche coporedattore. Ne sarei già lieto. Inoltre sarebbero buone informazioni per loro per creare nuove storie con una visione un po' diversa dall'attuale.


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MessaggioInviato: dom ago 22, 2004 4:55 pm 
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Dylan Dog è in una situazine particolare , anche riguardo agli stessi altri personaggi Bonelli.
Brendon è di Chiaverotti , Magico Vento di Manfredi, Tex di Nizzi , Julia di Berardi , MM di Castelli , Dylan Dog è di Nessuno.
Certo ogni autore prende in carico di realizzare una storia, cerca di fare il meglio , ma non c'è un minimo di programmazione. Se Sclavi è il responsabile e non ha piu' voglia di scrivere dovrebbe cmq pianificare strutturare il futuro di Dylan Dog assieme agli altri autori , invece mi sa che si legge le storie le visiona , le approva e basta.



Edited by - Goblin on 08/22/2004 17:03:22


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MessaggioInviato: dom ago 22, 2004 10:15 pm 
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Dylan Dog è di Nessuno.
Se Sclavi è il responsabile e non ha piu' voglia di scrivere dovrebbe cmq pianificare strutturare il futuro di Dylan Dog assieme agli altri autori , invece mi sa che si legge le storie le visiona , le approva e basta.
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è proprio quello che intendevo io, su Sclavi e su Dylan. Ma dato che mi sento di dire che è la Barbato il nuovo Dylan, non vedo perché continui il guazzabuglio creatosi dall'uscita di scena del "ci sono non ci sono" Sclavi. Ormai sono anni che si va avanti in questo modo. Il fumetto ne risente. Io lo dico per il SUO bene, e per il mio perché lo ritenevo creativo, e forse può ancora stupirci come un tempo. Che altro c'è da disquisire?
Di chi cazzo è 'sto Dylan?


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MessaggioInviato: lun ago 23, 2004 1:19 am 
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di ki se lo compra <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>



Vabbè skerzo,però se supervisiona e basta almeno supervisionasse con un pokino + di severità


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MessaggioInviato: lun ago 23, 2004 10:31 pm 
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Secondo me è diventato un lettore più che un supervisore. E, inoltre, credo che il suo parere conti meno di quello di Marcheselli, al quale ha "donato" la sua creatura ( parole sue, di Sclavi). Sclavi non conta nulla, per sua volontà. E non capisco di cosa diavolo è "direttore responsabile". Della lettura? Allora pure io lo sono!


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MessaggioInviato: dom set 12, 2004 10:39 pm 
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A proposito di Sclavi,
avevo dimenticato di citare alcuni suoi lavori che proprio non sono riuscito ad apprezzare.
Li metto in questo topic, così, magari, il discorso diventerà più approfondito.
Per es. IL GIGANTE mi sembra una storia dai presupposti deboli, che tira in ballo ancora una volta Golconda per giustificare tutte le stramplate invenzioni cui si voleva abbandonare il nostro autore.
A mio parere, in questa storia, si salvano solo i fantastici disegni di Casertano.

Altra storia molto traballante è PER UN PUGNO DI STERLINE. Mi sembra basata su un presupposto debole oltre che banale. Sarà che fosse una delle ultime di Sclavi.

In ultimo cito IL "PROGETTO", la quale, nonostante l'abbia rivisitata oculatamente, mi pare semplicemente una storia basata sul luogo comune dei telefonini, senza robustezza di trama.
Però, si potrebbe obiettare, non è detto che da un pregiudizio non possa nascere una buona storia! Questo senz'altro. Ma l'ho trovata debole. Sarà che sono diventato più esigente nella strutturazione delle trame.


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MessaggioInviato: lun set 13, 2004 9:55 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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no , effettivamente sono tra le storie meno riuscite


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MessaggioInviato: lun set 13, 2004 9:55 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2004 12:02 am
Messaggi: 1849
Beh questione di gusti in fondo....
Io Per un pugno di sterline e Il progetto li considero i capolavori ultimi di Sclavi (sperando che torni ovviamente).
Per Il gigante non so...effettivamente non era un capolavoro ma dovrei rileggerla, la ricordo poco.

-------------------------
"I fumetti sono cose per bambini!.."
"Anche la pedofilia"
Leo Ortolani


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MessaggioInviato: lun set 13, 2004 10:35 pm 
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Beh questione di gusti in fondo....
Io Per un pugno di sterline e Il progetto li considero i capolavori ultimi di Sclavi (sperando che torni ovviamente).
Per Il gigante non so...effettivamente non era un capolavoro ma dovrei rileggerla, la ricordo poco.

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Non tornerà, puoi giurarci su questo. Perché? Perché lo ha detto lui stesso che ha finito di dire tutto quel che aveva da dire.
Quindi...


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