Cravenroad7

Dylan Dog Gigante n. 6



Copertina: Angelo Stano

Il masticatore di sudari
Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Corrado Roi

I vampiri sono tornati a Whitby! Come nella storia di Dracula, la città è assediata da una presenza demoniaca che colpisce di notte. Ma sono realmente gli antichi cittadini delle tenebre i responsabili di quelle morti misteriose? Un caso intricato che Dylan risolverà grazie a un insolito alleato: un anziano signore dai lunghi canini...

Sangue di lupo
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Angelo Stano

Per l'aristocrazia inglese non c'è niente di più irritante di un lupo mannaro; come sopportare l'idea d'averne uno in casa? La tenuta dei Cavendish è insanguinata da un mostro lunare e la cameriera Sally sembra sapere qualcosa in proposito... Cosa vede nei suoi sogni di sonnambula, mentre cammina sotto il plenilunio?

Morte di una stella
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Giovanni Freghieri

Chi ha assassinato Abigail Wood? Neppure lei conosce il volto del suo assassino e, per questo, è rosa dalla rabbia e da una bruciante curiosità. Deve rimanere sulla Terra per trovare pace, deve seguire passo per passo le indagini dell'unico che può scoprire il colpevole. E' stato l'ultimo amore della sua vita ed è un detective in gamba. Il solo che sappia ascoltare anche la voce dei fantasmi.

Il mistero dell'isola d'Yd
Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Enea Riboldi

Il mistero è di facile soluzione, caro Dylan. Combina i numeri e le lettere, risolvi i rebus, cogli al volo il significato degli indizi. Ma se vuoi fuggire dal'isola d'Yd devi farlo in fretta, perché da un momento all'altro... Game Over!

la prima è splendida, la seconda ottima, la terza orribile, la quarta è un omaggio e come tale va presa.

Riletto da poco, in particolare Il masticatore di sudari, che ho in versione book e non gigante purtroppo....Storia molto molto benfatta, ottimi disegni di un Roi d'eccezione, e bella la trama.....E tornando all'ultima storia della serie regolare (Relazioni pericolose) un uso della figura del vampiro eccezionale, altro che gli adolescenti in preda a turbe emotive .......

All'epoca non mi piacque molto, a rileggerlo oggi probabilmente lo troverei quasi un capolavoro (escluso Mignacco, beninteso). Peraltro ricordo la sceneggiatura di Manfredi come interessante e ben costruita, è che a quei tempi non mi piaceva il suo approccio a Dylan... Lo trovavo poco in linea con il personaggio. A rileggere oggi le sue storie, però, vi trovo un buon Dylan, coerente e ben caratterizzato: segno che negli ultimi tempi la situazione è molto peggiorata, e che perfino il più basilare rispetto per il protagonista va allegramente a farsi benedire.

Particolare di una vignetta della pagina della mia collezione tratta proprio dalla storia Il masticatore di sudari, Roi in stato di grazia



si vede la china?

Certo che i disegni originali sono proprio un' altra cosa rispetto alle stampe... Veramente stupendo.

La storia Manfredi/Roi è davvero una buonissima storia e rileggendo ultimamente alcune storie di Manfredi devo dire che non le ricordavo cosi buone
"Sangue di Lupo"....che dire....leggendo questa storia ho capito qual'è il vero volto di Dylan; quello di Stano senza discussione. credetemi sono stato ad ammirare le tavole di questa storia per quanto le abbia trovate fantastiche. Uno Stano veramente ispirato e pasquale si conferma ottimo sulle storie brevi.
Piccola nota dolente per la storia di Mignacco, e i disegni di Freghieri che (forse per la sovrabbondanza delle sue storie che ho letto ultimamente) mi stanno un pò stufando. La storia è scorrevole, ma si capisce dal primo momento chi sia l'assassino.
La storia di Sclavi, " Il Mistero dell'isola D'Yd" un piccolo gioiello e mi è piacuta anche la rappresentazione di Dylan

edit

il masticatore di sudari
voto 8 (disegni superlativi)

sangue di lupo
voto 7

morte di una stella
voto 6

il mistero dell'isola D'YD
voto 6

Tralasciando "Il Masticatori di Sudari", che è accompagnata da una sceneggiatura solida e molto dylaniana, diciamo la migliore del quartetto, e "Il mistero dell'isola D'YD" e "Sangue di lupo", che per me sono accettabili e niente più, Mignacco nella sua "Morte di una stella" si traveste da "Chiaverotti", scrivendo una serie di luoghi comuni, sentimentalismi eccessivi e retorica a go go, ed essendo previdibilissimo nello sviluppo e nella risoluzione della vicenda (avevo capito circa a metà  albo chi era l'assassino; troppo perfetti nella loro stronzaggine gli indiziati, troppo buona e generosa la super amicona della star). Personaggi davvero tagliati con l'accetta. Pessimo.

"Il masticatore di sudari" è un piccolo capolavoro nel suo genere.
Ricordo che dopo averla letta, telefonai a un amico per raccontargliela... alcune gag di Groucho riuscitissime, tipo la battuta sul crocifisso, il Piccolo Buddha e il Grande Puffo o il suo "Ehilà" nel trovarsi il vampiro in auto dietro il suo sedile seguito da "Vi dispiacerebbe allontanarvi un po' dalla mia giugulare?". Spettacolo!

Dopo "I giorni dell'incubo" che secondo me è la migliore storia di Manfredi, nella classifica dell'autore metto subito il "masticatore di sudari"

Che ha un difetto proprio idiota , il titolo che è uno spoilerone enorme..

Quando siamo a metà storia, mi ricordo che pensando al titolo mi ero detto "sta a vedere che il vampiro è uscito incazzato dalla tomba perchè gli hanno fregato il sudario" ...è così è stato....

Vabbeh, poco male...mi godo un Roi a dir poco in stato di grazia, un'atmosfera resa perfettamente e piccole chicche che oggi sarebbero probabilmente improponibili, tipo la scena dei due fidanzati che fanno sesso dissanguandosi

Storia in soldoni interessantissima... 7/8

La adoro ! E il sudario lo masticherei volentieri ! Chi nell'ultimo talamo con me ?

IL MASTICATORE DI SUDARI: buona storia di Manfredi. L'apporto di Roi, quell'anno in rinnovato stato di grazia, è sicuramente fondamentale per alzare la valutazione, ma la sceneggiatura è senz'altro valida di suo con una trama che affronta finalmente un classico tema dell'horror (e poi era dai tempi del terzo almanacco della Paura, quello con la "Bibbia" sui vampiri che sognavo di vedere Dylan affrontare un nachzehrer ). La componente fantastica è finalmente preponderante su quella gialla a cui comunque Manfredi non rinuncia, regalandoci un piccolo colpo di scena finale. Solo lo scontro tra "amici di vampiri" e "discendenti dei cacciatori" stona un po', anche se non scende ai livelli da presa in giro della faida fan di topi vs fan di ratti dell'Orrenda Invasione.
L'attacco finale di Jeffrey, in compagnia dei lupi, è da brividi così come le apparizioni dei vari pipistrelli (Roi è sempre stato bravissimo a disegnarli, imho).

SANGUE DI LUPO: La prima volta che lessi questa breve quasi mi cadde la mascella davanti al magnifico lavoro di Stano. Cosa ci siamo persi in questi anni facendogli disegnare quasi solo copertine . La storia è simpatica con una vena grottesca che non dispiace.

MORTE DI UNA STELLA: Pessima sotto tutti i punti di vista. Mignacco si ispira pesantemente a Ghost per una storia imbastita di insostenibili luoghi comuni e vicende d'amore da latte alla ginocchia alla disperata ricerca della lacrima facile. Battute di Groucho terrificanti (in senso negativo), tra le peggiori di sempre. Anche i disegni di Freghieri deludono, soprattutto se confrontati all'eccellente quasi contemporanea prova fornita con Ananga e seguito.

IL MISTERO DELL'ISOLA D'YD: Mentre le altre sono dedicate a mostri classici della cultura horror (vampiri, licantropi, fantasmi), qui abbiamo l'unica storia avulsa dal contesto (casuale o voluto che fosse). Quello di Sclavi è un gigantesco omaggio al suo videogame preferito, nulla di più. Riboldi ancora una volta utilizzato per una vicenda "leggera". Il titolo originario (semplicemente Yd) era molto più accattivante, peccato sia stato sostituito.

Complessivamente accettabile, la terza storia abbassa la media.

Mai piaciuta più di tanto .
Vampiri paesani da bancarella, addetti al settore souvenir o mostre a tema.
Poi diventano, come sempre, profondi guru-saggi in cerca della pace da secoli, quando una zuppa all'aglio poteva staccare la spina da tempi immemori .

Spettacolare l'intro pseudo-storica di Roi. Forse uno degli ultimi ruggiti del maestro .



Peccato che quella tra roditor-fans calcava sul lato grottesco/ironico delle mode da geek o neo-hippie, mentre qui si prende sul serio, finendo nel goffo patetico andante.
Toglie atmosfera e trasforma la saga in una sagra .
Il Conte Dakula che incontra i Goonies, in pratica.

ALOHA