IL MASTICATORE DI SUDARI: buona storia di Manfredi. L'apporto di Roi, quell'anno in rinnovato stato di grazia, è sicuramente fondamentale per alzare la valutazione, ma la sceneggiatura è senz'altro valida di suo con una trama che affronta finalmente un classico tema dell'horror (e poi era dai tempi del terzo almanacco della Paura, quello con la "Bibbia" sui vampiri che sognavo di vedere Dylan affrontare un nachzehrer
). La componente fantastica è finalmente preponderante su quella gialla a cui comunque Manfredi non rinuncia, regalandoci un piccolo colpo di scena finale. Solo lo scontro tra "amici di vampiri" e "discendenti dei cacciatori" stona un po', anche se non scende ai livelli da presa in giro della faida fan di topi vs fan di ratti dell'Orrenda Invasione.
L'attacco finale di Jeffrey, in compagnia dei lupi, è da brividi così come le apparizioni dei vari pipistrelli (Roi è sempre stato bravissimo a disegnarli, imho).
SANGUE DI LUPO: La prima volta che lessi questa breve quasi mi cadde la mascella davanti al magnifico lavoro di Stano. Cosa ci siamo persi in questi anni facendogli disegnare quasi solo copertine
. La storia è simpatica con una vena grottesca che non dispiace.
MORTE DI UNA STELLA: Pessima sotto tutti i punti di vista. Mignacco si ispira pesantemente a Ghost per una storia imbastita di insostenibili luoghi comuni e vicende d'amore da latte alla ginocchia alla disperata ricerca della lacrima facile. Battute di Groucho terrificanti (in senso negativo), tra le peggiori di sempre. Anche i disegni di Freghieri deludono, soprattutto se confrontati all'eccellente quasi contemporanea prova fornita con Ananga e seguito.
IL MISTERO DELL'ISOLA D'YD: Mentre le altre sono dedicate a mostri classici della cultura horror (vampiri, licantropi, fantasmi), qui abbiamo l'unica storia avulsa dal contesto (casuale o voluto che fosse). Quello di Sclavi è un gigantesco omaggio al suo videogame preferito, nulla di più. Riboldi ancora una volta utilizzato per una vicenda "leggera". Il titolo originario (semplicemente Yd) era molto più accattivante, peccato sia stato sostituito.
Complessivamente accettabile, la terza storia abbassa la media.