Cravenroad7

Vi ho cancellato i messaggi successivi nei quali trascendete nell'insulto più becero: cercate di non ripetervi, è brutto anche solo leggerli velocemente.
@dylan86: non va bene. Attieniti alle critiche sulla storia e non insultare gli utenti che non la pensano come te. Usa un linguaggio meno colorito, se possibile; se riuscissi inoltre a motivare le tue critiche poi sarebbe il massimo, grazie.

Voto Accettabile! Direi che alla fine la storia si risolleva un po' con qualche rimando alla Wicca e un po' di new age però trovo che ultimamente gli albi siano davvero banali, senza un minimo di dinamicità o di effetto sorpresa! E Dylan mi sembra sempre più scialbo...[:)] certo rispetto ai precedenti credo che quest' ultimo sia un capolavoro!

Elettra

yelàà!!!!

Complice il sonnacchioso agosto e la scarsa voglia di cimentarmi con il nuovo Mignacco, ho letto solo pochi giorni fa l'ultimo Dylan. Non c'è molto da dire: è una storia sgangherata e caotica, inconcludente e scritta maluccio. Il fatto che la prima metà dell'albo, turandosi il naso, possa essere definita piacevole è un chiaro indice dell'attuale crisi di Dylan: se anche un albo così può apparire gradevole è perché di solito siamo abituati a leggere di peggio. Comunque, la prima metà dell'albo scorre tutto sommato benino (complice la sicurezza con la quale Mignacco gestisce Dylan), ma poi fanno capolino scene sconclusionate e personaggi improbabili che infastidiscono non poco. E vabbé, oggi Dylan è questo.

Roi è sciatto e svogliato: dopo un buon inizio, gli passa la voglia (e come dargli torto?), e le ultime 30/40 pagine sono probabilmente le peggiori che ha mai disegnato.

Rimatt che commenta a pag. 8 è un cattivo segno![:O]


<hr noshade size="1">
http://trascorsi.splinder.com/

E il fatto che abbia comprato l'albo solo intorno al 10 di agosto cos'è? [:D]

Un buon segno. [:D]


<hr noshade size="1">
http://trascorsi.splinder.com/

ennesimo albo ed ennesima delusione,direi un 2009 davvero da dimenticare per il nostro indagatore,che tranne per qualche eccezione è stato sempre piatto,scialbo con nessuna emozione come ci aveva ormai abituato in passato.per leggere questa storia mi ci è voluto un secolo tanto mi prendeva la malinconia di un dylan che ormai non ce più.
ormai mancano solo 4 albi e saremo nel 2010,sperando che nel nuovo anno le cose vadino un po meglio.....


nuovo iscritto homer(dylandoghiano deluso)

presentati in "presentazioni"

Storia piattissima. Non merita un minimo di interessa. Per quanto mi riguarda empatia zero.

Roi mi è piaciuto. A proposito non capisco perchè alla maggior parte non è piaciuto, a me è sembrato il Roi di sempre.

Non leggevo la serie regolare da parecchi mesi, ma tornare con questa storia non mi invoglia certo a tornare ad essere il lettore fedele che ero un tempo..[:(]

Albo mediocre. [B)]

Seguono motivazioni.

S
P
O
I
L
E
R

Una storia del genere, palesemente sgangheratissima e zeppa di dettagli o privi di senso o non finalizzati alla trama poteva funzionare solo nell'ottica della parodia, al limite ricorrendo a un po' di autoironia. Qualcosa tipo lo Sclavi "pazzo" di <i>Golconda</i> e affini.
Invece Mignacco butta giù un intreccio che si prende sorprendentemente sul serio e inanella una sfilza di inserti assurdi fini a se stessi, incapaci di dare un "tono" adeguato all'opera.

Exemplum: la divagazione sui gufi alieni (!!!). In una storia ironica o parodistica poteva avere un senso e conferire brio e allegria. All'interno di una storia "seria" non ha il minimo senso, visto che la vicenda non parla di alieni, né di ambasciatori, né di gufi. [:D]

Quando nel finale entrano in scena i men-in-black guidati dal tipico avidone e gli zombie si scatenano, l'albo non tenta più neppure di salvare la coerenza e sprofonda in un pantano di luoghi comuni. [V]


Roi, al solito, disegna come se si trattasse di un noir. Errore, perchè questa storia del noir non ha assolutamente NULLA. Per reggere, sarebbe servito un disegnatore un po' sopra le righe e capace di valorizzare la componente "folle".

Ho finito di leggerlo oggi in un colpevolissimo ritardo.
Il mio voto è 5, ma sarebbe più giusto un 4 e mezzo.


SPOILER

La storia è piatta e i personaggi sono inesistenti. Purtroppo, a quanto pare, è diventata la norma su Dylan Dog, quindi ho deciso di passare oltre e non considerare questo punto, ma anche così non si può arrivare alla sufficienza.

La trama procede in modo troppo pesante. Ci sono in mezzo troppe chiacchiere che non fanno procedere la storia, ma ci girano solamente intorno.
L'idea alla base non sarebbe nemmeno così tanto male (la luna come deposito per le anime, come una specie di paradiso...non è tanto male, via), ma viene gettata in un calderone ribollente banalità e pezzi di esoterismo che sembrano presi da Focus.
La sacerdotessa/medium che insieme alla sua setta vuole liberare le anime dei morti (ma perché?) e si dirige su una collina sacra dei druidi con un medaglione tibetano(?) e fa il pastrocchio e si ritrova sopraffatta da un potere troppo grande. Il tizio misterioso con il nome tedesco (dopo la seconda guerra mondiale TUTTI i super-cattivi DEVONO avere un nome tedesco, altrimenti gli strappano il patentino degli infamoni...mai un cattivo che si chiami Ciro Scapece, si devono chiamare tutti Heinz Lieben, Fritz Gruber o Hans Skatzzenkanen), che si fa chiamare SHADOW-MASTER (dopo il boom dei supereroi TUTTI i super-cattivi DEVONO avere un soprannome fico...niente Ciro Scapece detto Er Puzza) che con un SUPER-COMPUTER e un MEDAGLIONE MAGICO vuole SCONFIGGERE LA MORTE (provate a immaginare l'unione di questi tre elementi: computer + medaglione tibetano di terracotta + sconfiggere la morte...ha un qualsivoglia senso tutto ciò?).

C'è una cosa che non sono riuscito a capire, forse a causa di una lettura distratta:

-Qual è il collegamento con la riserva naturale di Aviemurdoch? Dev'essermi sfuggito perché improvvisamente Selina dice "la prossima tappa è...";

Per finire, l'episodio dei gufi e della macchina volante li ho trovato semplicemente inutili e molto poco divertenti.

In sostanza non c'è niente da salvare. Non mi sono piaciuti nemmeno i disegni e io di solito sono sempre pronto a ricoprire Roi di complimenti. In particolare ho odiato gli occhi sempre strabuzzati di Selina. Grandi come palle da bowling.
Togliete tutte le banalità e date una maggiore spinta alla vicenda principale e il mio voto diventa 6. Più del 6 non è proprio possibile arrivare.

Vorrei tanto che il povero Adam Douglas non fosse stato "omaggiato" in questo numero. Ma proprio tanto.

FINE SPOILER

Non è una delle migliori storie di Mignacco, ma starebbe a galla se Roi non facesse di tutto per affondarla. Disegni davvero sciatti. I personaggi non comunicano nulla, assolutamente nulla, se non quello che è scritto nei balloon. Si trattasse di votare la sola sceneggiatura, darei un voto di sostanziale sufficienza. Ma con questi disegni non si può proprio.
Elcruzado

votato accettabile...disegni nn male anche se i personaggi iniziano a sembrare tutti uguali..idea di fondo simpatica anche se è una revisione in brutto di un idea platonica...torniamo sempre al discorso che l horror sta scomparendo in uqesto fumetto cosi come lo splatter...un po banali,sempliciotti e immotivati gli intenti dei cattivi di turno.il ricco miliardario se lo potevano anche risparmiare come personaggio e poi come diceva qualcuno qua sopra,supercomputer e medaglione per sconfiggere la morte?ma che è?io avrei inventato di meglio).Mi è piaciuta l ambientazione e l idea di fondo e il fatto che nonostante tuttola lettura è tranquilla e abbastanza piacevole considerando il periodaccio..

Ho votato accettabile, ma secondo me merita un 6 1/2.
La storia di Mignacco è particolarmente suggestiva ed è lontana dall'essere stata raccontata nei modi canoni. Si ha l'impressione di venire coinvolti poco a poco in un incubo surreale, che vive di luce riflessa (...) Mi ha dato l'impressione inoltre, di essere un outsider rispetto alle altre di questi ultimi periodi. Il modo in cui è raccontata la storia e la storia stessa. Un argomento, quello del nostro satellite, che non poteva essere trattato più originalmente.
Dà l'idea di essere una storia molto personale, intima (nel senso che si riesce a venire a contatto con le paure e le emozioni del protagonista, l'astronauta Douglas).
La luna, i morti, i disegni di Roi, sono tutti pezzi di un mosaico che regala un'immagine soddisfacente del quadro finale qual è "Il Tredicesimo Uomo".
Certo, si è lontani dalla perfezione (alcune cose si potevano evitare come per esempio gli uomini in grigio e il loro capo), ma in definitiva sono stato piacevolmente colpito dall'atmosfere create e dall'interezza dell'opera.