Cravenroad7

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# 271 - Il piccolo diavolo
Insufficiente (1-4) 10%  10%  [ 3 ]
Mediocre (5) 27%  27%  [ 8 ]
Accettabile (6) 43%  43%  [ 13 ]
Buono (7-8) 13%  13%  [ 4 ]
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Voti totali : 30
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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 3:08 pm 
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Iscritto il: sab dic 27, 2008 3:49 pm
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Località: nato a erice, cresciuto a calatafimi, poi trapiantato a... trapani!
scusate,avrei una domanda da fare ai dylandoghiani esperti:a pagina 31 di questa storia c'è dylan che decide che,per risolvere il caso,contatterà 2 vecchie conoscenze....ora,il secondo,quello che dice sempre "piuttosto e anzichenò",lo conosco già,perchè l'ho visto nella storia IL DITTATORE sull'ultimo superbook,invece quella di prima che legge le carte non l'ho mai vista(come cartomanti su DD conosco solo quella de L'ULTIMO ARCANO)....chi è?


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 3:12 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Sono lord Wells (che compare nel numero 5) e madame Trelkowski, che fa la sua prima apparizione nel numero... Boh, non ricordo. 25 o prima? [B)]


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2009 3:38 pm 
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Località: Inland Empire
Forse c'è pure in Cagliostro? Però non son sicurissimo [:I]


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MessaggioInviato: lun apr 13, 2009 9:32 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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letto il piccolo diavolo ,
la storia mi è piaciuta abbastanza ,
anche se era un tema strausato , certe trovate tecniche di impostazione delle vignette e certa ironia , il poliziotto che mostra il piede mozzato a Bloch , e certe scene d'orrore me l'hanno fatta piacere. Anche il Dylan che gira per i mercatini o si intrufola nel cinema abbandonato all'inseguimento del ragazzo sono buone scene per la sceneggiatura.
Il demone anzi l'anticherubino (mostro inedito nella serie) è disegnato bene da Roi.
Anch'io nutro un po' il dubbio che Dylan creda troppo alla storia scritta nel diario , ma poi magari lo pensa che sia una baggianata , solo che qui nasce il dubbio , è meglio sapere cosa pensa Dylan di ogni cosa , oppure lasciare stare e far andare avanti la storia ?

STORIA 7
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MessaggioInviato: lun apr 13, 2009 9:42 pm 
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Iscritto il: dom apr 05, 2009 5:38 pm
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SPOILER


si il tema è strausato e rivisto...pero sono contento della storia..perche nn mi aspettavo che tutta quella leggenda sull anticherubino fosse vera..credevo che alla fine si inventassero una marea di scuse per uscire fuori dalla storia..invece poi l anticherubino c era davvero ed era tutto vero(eccetto il fatto che fosse il ragazzo l' impossessato).come storia è decisamente sopra la media considerando le ultime della serie


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 1:56 pm 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
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Località: Grottaglie(TA)
Accettabile.
Un pò scoraggiato dall'ultimo periodo dylandoghiano.
Non posso sempre dare la colpa al fatto che son diventato più grande ecc ecc...qui c'è qualcosa che non va...
Non è il caso di questa storia(parlavo in generale)...sicuramente ben fatta e disegnata, ma nel complesso sono amaraggiato![B)]


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MessaggioInviato: mar apr 14, 2009 9:40 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Ho votato mediocre. Più tardi scriverò le motivazioni_


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 11:03 pm 
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Iscritto il: lun lug 09, 2007 12:32 am
Messaggi: 19
accettabile...

visti i chiari di luna degli ultimi periodi, direi che di questo albo possiamo accontentarci.
Disegni buoni, come al solito per Roi, anche se devo dire che mi ha un po lasciato freddo sui fondali. Al contrario, come è già stato detto, il mostro era fatto molto bene.

La sceneggiatura non era malaccio, anche se alcune cose sono palesemente messe ad hoc per far tornare tutto. Mi riferisco ad esempio al tatuaggio che nell'economia della storia serve solo a lasciare il diario in mano di Dylan senza l'ultima pagina... Gli inserti "Sclaviani" sulla vita delle vittime non mi hanno convinto. Sono totalmente avulse dalla storia e dalla sua atmosfera, sembrano un riempitivo per una sceneggiatura tutto sommato semplice e lineare.
Il fatto che il soggetto sia stra-abusato non mi impensierisce più di tanto. In fin dei conti anche molte delle storie si Sclavi erano ispirate (a volte anche qualcosa di più) a film, romanzi, etc. Quello che contava era la loro reinterpretazioni.

Infine chi plaude al ritorno dello spatter mi deve dire dove lo ha visto...


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MessaggioInviato: mer apr 15, 2009 11:23 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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h.21:46

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

Una storia davvero piccola, proprio come il diavolo che le dà il titolo. Piccola perché ha poche pretese e una trama piuttosto esile.
In mezzo a tanta mediocrità è facile notare tre elementi positivi (forse gli unici).
1) La situazione familiare dei Coleman è dipinta piuttosto bene. Certo, i litigi tra figlio ribelle e padre autoritario su Dylan Dog non sono una novità (Chiaverotti li rappresentava in modo assai più crudo ed efficace in albi come ?Il buio? o ?La clessidra di pietra?), ma Marzano evita di schierarsi apertamente dalla parte del più debole: alla fine il padre e il figlio si ricongiungono nonostante nessuno dei due abbia riconosciuto i propri errori. Il perdono reciproco c?è, ma le abitudini non sembrano destinate a cambiare.
2) La sequenza del call center è del tutto incidentale, ma profondamente dylaniata. Non ha niente di originale, ma è l?unico passaggio de ?Il piccolo diavolo? dal quale traspare un punto di vista di Marzano. Carina anche la sequenza degli innamorati a pagina 62.
3) Il finale è onesto. Onesto perché difficile ma non impossibile da intuire: gli indizi per arrivare alla soluzione ci sono (basta leggere attentamente la spiegazione di pagina 51 e collegarla agli eventi di pagina 13), però è molto probabile che il lettore se li lasci sfuggire.

Al di là di questi tre punti, ?Il piccolo diavolo? offre ben poco.
Qualcuno ha gioito per il ritorno all?orrore, eppure, a ben vedere, di storie simili a quella del mese negli ultimi tempi se ne sono viste moltissime: ?La furia dell?Upyr?, ?Reincarnazioni?, ?I mostri di Sullivan?, ?Tutti gli amori di Sally?, ?Da una lontana galassia?, ?La collina dei conigli?, ?La statua di carne? o la recentissima ?I conigli rosa colpiscono ancora? sono solo degli esempi. Il loro schema è sempre lo stesso: si parte con una catena di omicidi; Dylan è chiamato a scoprire chi è il mostro/l?assassino; per farlo si serve di Bloch e/o del proprio fiuto da detective; nel finale c?è qualche rivelazione importante che permette di risolvere il caso. Quando va bene la storia appassiona e il finale sorprende (ultimamente succede di rado). Quando va benissimo (?Il feroce Takurr?, per esempio) l?intreccio è solo un pretesto, ciò che veramente interessa all?autore è dare un messaggio al lettore, farlo riflettere su un determinato tema. Quando non va bene (ed è il caso de ?Il piccolo diavolo?), infine, ci si trova davanti alle solite leggende, alle solite stramberie, ai soliti rituali magici trattati in modo serioso, senza il necessario filtro della surrealtà; l?inevitabile conseguenza è il venir meno della sospensione dell?incredulità del lettore.
Lo si è già scritto in altre occasioni, ma <i>repetita iuvant</i>: davanti ad un Dylan Dog ironico e surreale il lettore NON è chiamato ad immedesimarsi, bensì solo ad apprezzare l?arguzia dell?autore. Davanti ad albi né ironici né surreali (come ?Il piccolo diavolo?), invece, il lettore tanto più è soddisfatto quanto più riesce ad immedesimarsi (a tal proposito torna utile la sospensione dell?incredulità). Da questo punto di vista, però, l?albo del mese è fallimentare: come fare a mantenere alto l?interesse per una storia nella quale Dylan si preoccupa del fatto che ?le vittime sacrificali del demone sono arrivate a sei?, quindi dopo la settima ?si spalancheranno le porte dell?inferno?? Come fare ad appassionarsi ad una trama così banale?

FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

Le peculiarità di Marzano non sono ancora chiare, nonostante l?autore abbia già firmato dieci Dylan Dog. La caratterizzazione di Dylan, Bloch e Groucho spesso è realizzata mediante i clichès (antiemetici, tesserini scaduti, ecc.) e non mediante la bontà dei dialoghi. Più in generale, Marzano sembra procedere con i piedi di piombo ricalcando la peggiore routine dylaniata, così la musa ispiratrice, piuttosto che Sclavi, pare essere l?ultimo Ruju (quello di ?Reincarnazioni?, per intenderci). Mancano la vis polemica di Medda, la perversione di Chiaverotti, gli psicologismi della Barbato, le sperimentazioni di Di Gregorio, la retorica e le atmosfere cupe di Enna, gli intrecci sentimentali di De Nardo, l?arguzia di Recchioni, l?esperienza di Mignacco. Insomma, manca la personalità. I Dylan Dog più belli non sono quelli che si limitano ad intrattenere raccontando una storia; sono quelli che vogliono comunicare qualcosa, che fanno riflettere, che fanno piangere, che fanno incazzare, che lasciano il segno_


V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 10:14 am 
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Complimenti, V.M.! [:0]


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 10:44 am 
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Iscritto il: lun nov 03, 2008 4:45 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />h.21:46

I Dylan Dog più belli non sono quelli che si limitano ad intrattenere raccontando una storia; sono quelli che vogliono comunicare qualcosa, che fanno riflettere, che fanno piangere, che fanno incazzare, che lasciano il segno_


V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

su questo siamo d'accordo tutti,è quello che ci manca di piu


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 11:02 am 
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Iscritto il: dom apr 05, 2009 5:38 pm
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be io sono comntento che nn tutti i dd debbano comunicare qualcosa...sai che rottura sempre con la morale in mezzo e insegnamenti vari..uno tantum si ma tutti no..parere strettamente personale..quello che mi è piaicuto del piccolo diavolo è proprio questo..anche se banale è una storia semplice,che nn ha pretese di insegnarti nulla,disimpegnata che nn ti intirga il cervello..mi direte magari che ultimamente si vedono troppe di sotrie cosi,senza insegnamenti e questo ok..pero dire che tuti i dd debbanod are un insegnamento secondo me è troppo estremo...diciamo che nella sua banalità e semplicità questa storia è la migliore dell ultimo periodo..poi i pareri sono sempre soggetivi su certe cose.a me è piaciuta


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 12:45 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Ricevere complimenti da rimatt è sempre una bella soddisfazione. Grazie! [:)] _


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 12:49 pm 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
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Quoto V.M. sul "lasciare il segno".
A me quest'albo non ha lasciato niente. Il che non vuol dire che sia una brutta storia, ma semplicemente che non sarà una di quelle storie che ricorderò a lungo. Tuttavia, se tra un paio di anni mi capiterà di rileggerla, sicuramente non metterò via l'albo prima di averla finita.
Sulla "mancanza di personalità" sinceramente non saprei, perché da questo punto di vista Marzano mi è sembrato un po' incostante.

Ho notato che Marzano cita spesso i B-Movie anni '80, a volte esplicitamente(si guardi il mio post su "Liam il bugiardo" e si confrontino alcune scene de "Il Custode" con i film della serie Venerdi 13. C'è una scena, in uno degli innumerevoli capitoli della serie, che è stata riprodotta fedelmente, con i due protagonisti che si trovano uno davanti all'altro e il mostro che irrompe all'interno della casa sfondando una finestra) e altre volte implicitamente(citazioni al genere Slasher e a svariati altri paradigmi del genere horror come la situazione di "assedio" che si può vedere sempre ne "Il custode"). Ho apprezzato molto queste citazioni, sia quando si sono trasformate in immagini vere e proprie, sia quando sono rimaste sotto la superficie. Mi è piaciuta molto l'atmosfera che si respirava in quelle storie, perché il citazionismo è insito nella natura di Dylan Dog, sia quando si applica alle figure tradizionali dell'horror, che possono derivare, ad esempio, dalla letteratura, sia quando si applica alle più moderne opere cinematografiche.
In "Il piccolo diavolo" quest'atmosfera non l'ho trovata. Sicuramente, con il passare del tempo, sarà possibile dare una valutazione generale del suo modo di scrivere, sia essa positiva o negativa nei suoi confronti, ma per ora quello che posso dire è che io, personalmente, non credo che Marzano manchi di personalità. Semplicemente, in alcune storie è venuta fuori e in altre no.

Resta comunque il fatto che Dylan Dog non è sempre e soltanto "ironico e surreale", ma molto spesso punta proprio all'imedesimazione ed è lì, molto probabilmente, che lascia di più il segno. Ad esempio in "Alfa e Omega" dove la partecipazione emotiva del lettore c'è eccome. E' comunque una questione di gusti e non si può dire "Dylan è così" perché chi lo dice apprezza di più quel tipo di storie. A me piace anche l'horror classico e da questo punto di vista, Marzano finora ha fatto bene.

Lo "schema di Dylan Dog" con la catena di omicidi, non è affatto recente e nemmeno gli omicidi rituali lo sono(numero 55 "La mummia" di Chiaverotti). Dylan Dog è un indagatore dell'incubo e...indaga. E' normale che segua delle piste ed è normale che si appoggi a Bloch e al suo fiuto da indagatore. Il problema vero non è lo schema che si ripete, ma la mancanza di un elemento in grado di colpire il lettore e affascinarlo. In "La mummia", malgrado non fosse un albo perfetto, ce ne sono diversi, in quest'ultimo albo invece no. Altra serie di delitti e altre indagini di Dylan sono in "L'ultimo arcano", che è un albo semplicemente fantastico, ma anche lì, a differenza di "Il piccolo Diavolo" ci sono elementi che colpiscono in pieno il lettore. Quindi il problema non è lo schema "serie di delitti-indagini-particolare rivelatore" che si ripete da sempre, dai primi Dylan fino agli ultimi, ma la mancanza di un qualcosa che riesce a dare più spessore alla vicenda. V.M. la chiama "mancanza di personalità" io la chiamo "mancanza di idee", che è ben diverso.

Sul messaggio da lanciare, va bene anche così. E' meglio non cercare per forza di tirare fuori la morale e rischiare di fare un pastrocchio. Le migliori storie sono quelle che bilanciano il messaggio e la storia, ma è di gran lunga preferibile privilegiare la storia e omettere il messaggio che viceversa. Altrimenti usciamo dalla categoria dei racconti a fumetti ed entriamo in quella dei predicozzi moralisti. In alcuni casi, Dylan Dog ha solo sfiorato questa categoria, in altri, purtroppo, ci si è gettata a capofitto con risultati che lasciano a desiderare.

Una volta qualcuno parlava dell'importanza di avere una lunga serie di storie "medie" piuttosto che un'altalena di alti e bassi. Beh, queste sono le storie medie. Quelle che intrattengono e divertono, ma non ti cambiano la giornata, cioè quelle che sono ben fatte a livello di trama(nel senso che hanno un filo logico che non si ingarbuglia mai e che non cercano di proporre una sorpresa che è invece facilmente intuibile, oltre a mantenere un buon ritmo, senza depressioni né brusche accelerate), ma non rimangono a lungo nella memoria. In questo caso, il paragone con "Reincarnazioni" di Ruju è quanto di più azzardato possibile, perché, come ho già detto a suo tempo, a conti fatti non si può giudicare come "ben fatta a livello di trama" una storia del genere, come anche la storia dell'ultimo almanacco, che contiene incongruenze mastodontiche e blablabla(vedere mio post).
Volevate le storie medie? Eccole.


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MessaggioInviato: gio apr 16, 2009 4:42 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />Ricevere complimenti da rimatt è sempre una bella soddisfazione. Grazie! [:)] _
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Prego! [:I] E a me fa sempre piacere leggere recensioni appassionate e circostanziate come la tua (e repliche come quella di MrRaven, aggiungo). [;)]


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