Cravenroad7

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#Maxi 2008
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MessaggioInviato: gio lug 24, 2008 3:18 pm 
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Devo dire che rispetto ai Maxi precedenti questo mi è piaciuto un filo di più. In passato leggevo una pagina e mi addormentavo quindi dopo tre mesi concludevo a malapena una delle tre storie e le altre due me le trascinavo sino a natale. Stavolta ci ho messo solo una settimana, perché tutte e tre mi hanno invitato a seguirle fino in fondo una volta cominciate. Che poi ne valesse la pena o meno, questo è ovvio... siamo parlando del Maxi che, come tutti sanno, viene realizzato con i soggetti e le sceneggiature composte dalle strisce di carta pescate a caso dal tritacarte del Grande Capo Sergio (o di Chiperlui) e reincollate tra loro alla bell'e meglio.
E' un po' come nell'amministrazione pubblica: i politici trombati piangono miseria e per loro vengono create le nuove province da governare.
I soggetti e le sceneggiature scartate piangono la loro voglia di essere pubblicate (e i loro autori al seguito fanno altrettanto), e così è stato creato il Maxi appositamente per non vanificare lo (scarso) sforzo creativo e pagarlo ugualmente.
Il costo di produzione, poi, è bassissimo: risparmio sulle idee, risparmio sui testi, risparmio sui personaggi comprimari che interpretano tutte e tre le storie e vengono pagati una volta sola.
L'appassionato di Dyd se lo comprerà comunque (come me), perché si fa leva sull'affetto. E quello continua ad esserci.
Ma quanto regge quest'elastico?


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MessaggioInviato: gio lug 24, 2008 4:02 pm 
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il maxi da sempre offre i saldi estivi: tre storie al prezzo di (quasi)due.


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MessaggioInviato: gio lug 24, 2008 4:33 pm 
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Il maxi lo fanno i cinesi


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MessaggioInviato: gio lug 24, 2008 5:20 pm 
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Ahahahahah :DD
-----------
http://pensieriframmentati.blogspot.com/


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MessaggioInviato: gio lug 24, 2008 7:48 pm 
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Letto il maxi DD
Tra le 3 la migliore la prima... le altre 2 un voto da 5.
Molto belli i disegni di Montanari&Grassani i miei preferiti tra i disegnatori di DD [;)]


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 2:37 am 
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h.01:55
Il Maxi 2008 non tradisce le aspettative dei lettori e come sempre offre il peggio dell?annata dylaniata in 292 pagine disegnate dalla stanco duo Montanari & Grassani.
Le loro tavole passano dal decente all?inguardabile con preoccupante disinvoltura, la copertina di Stano è invece essenziale e perfettamente equilibrata.

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

<b>L'ECLISSI</b>
Anche in una storia fiacca come ?L'eclissi? Luigi Mignacco, dylaniato di vecchissima data (1987), dimostra di non aver dimenticato le caratteristiche principali del personaggio. Il problema è che il vago odore di vecchio non è sufficiente a rendere salvabile un episodio piatto e che scorre via senza lasciar traccia (?Da una lontana galassia?, con stessi pregi e difetti, aveva raggiunto un risultato più convincente).
A chi rimpiange un po? di sano splatter avrà fatto piacere quella sorta di deathmatch che è alle pagine 38-41, ma più si sfoglia l'albo più ci si disaffeziona alla storia. Il soggetto è quello di un horror qualunque e il modo in cui è sceneggiato lo banalizza ulteriormente: i dialoghi sono forzati, poco credibili e spesso fuori luogo; i personaggi sono fatui, Raquel è persino snervante. E poi ci sono la solita maledizione, il solito provvidenziale ravvedimento di alcuni dei cattivi, il solito finale nel quale si torna alla situazione di partenza, con i cattivi superstiti che continueranno per l'eternità a tormentare chi dovesse avere la sfortuna di pernottare nel loro agriturismo.
Un altro evidente limite de ?L'eclissi? sta nel fatto che Mignacco scopre in anticipo le carte in tavola: già a metà della storia Dylan riesce a dimostrare alla distrattissima Raquel che i quattro ospiti non sono del tutto ?normali?, così nelle restanti pagine viene dedicato uno spazio eccessivo alla fuga disperata dell?Indagatore e della sua bella. Creare suspense in un fumetto, si sa, non è impresa facile, ma in questo caso l?autore sembra arrendersi in partenza.

<b>BLACKOUT</b>
Ecco il primo grave passo falso del promettente Di Gregorio. Se la pochezza de ?La stanza numero 63? lasciava comunque apprezzare la sorpresa finale e se l?eccellente ?Saluti da Moonlight? aveva come tallone d?Achille la troppa retorica, ?Blackout? unisce i difetti delle due storie precedenti e si candida al titolo di peggior Dylan dell?anno.
La sceneggiatura di per sé non è da buttare, ma ciò che manca completamente sono proprio quelle buone trovate che impreziosivano le altre prove dello stesso autore.
Se poi si compie un piccolo sforzo di memoria, ci si rende facilmente conto che il soggetto di ?Blackout? parte dagli stessi presupposti e arriva alle stesse conclusioni di altri albi della serie. Due su tutti (i più recenti): ?La peste? (Barbato, 2005) e ?Meteoropatia? (Mignacco, 2007). Lì si trattava rispettivamente di mutazioni improvvise e di un?inondazione, qui di un?epidemia di cecità: in tutti e tre i casi una catastrofe devasta la Londra dylaniata e mette in luce la naturale e bestiale predisposizione alla crudeltà dei londinesi.
E -cosa ancor più sconcertante- sempre in tutti e tre i casi si assiste a spiegazioni finali molto simili: le mutazioni de ?La peste? derivavano dal contatto degli appestati con La Verità (per cui i mostruosi nell?animo tali sarebbero diventati anche nell?aspetto fisico), l?inondazione di ?Meteoropatia? era la risposta dell?ambiente al ?malanimo? dei londinesi, la cecità della nostra storia è la punizione che La Morte infligge agli uomini che fanno di tutto per non ?vedere? i mali della società.
La morale della favola è sempre la stessa ma, per evitare che qualche lettore potesse non intuirla, Di Gregorio la rende esplicita in un finale che è un attacco generalista e qualunquista alla società contemporanea. Ingenuità del genere possono essere perdonate quando sono l?unico neo di una storia altrimenti perfetta, ma purtroppo di buono in ?Blackout? c?è davvero poco.

<b>GLI ?UNTORI?</b>
L?onesta mediocrità de ?Gli ?untori?? innalza l?altrimenti bassissimo livello del Maxi 2008 e lo allinea alla media della collana.
Non che il lavoro di Marzano sia eccelso (anzi?), ma quanto meno l?ultima storia si lascia leggere piacevolmente e nonostante la mancanza di velleità artistiche presenta diversi passaggi interessanti: gli inaspettati e violenti raptus del sergente Bellow (godibile anche il suo parlare per proverbi), la trasformazione del sindaco Cochrane (all?inizio serio e incravattato nel suo studio, nel finale capopopolo in canottiera e con megafono), il carisma della famiglia Silver (merito anche di M&G) e il rincoglionimento senile di Padre Peerson (esagerato ma divertente).
Il finale con riferimento ai violati equilibri universali sarebbe di per sé trascurabile, ma lo si potrebbe nobilitare intravedendovi un possibile parallelismo fra la ?missione?salvifica dei Silver e quella di Gesù Cristo: forse non è casuale che l?ubicazione originaria del dipinto raffigurante la lotta fra contadini ed ?espiatori? è proprio una chiesa.
Marzano sembra saper gestire il personaggio in modo discreto, ma le sue storie -e ?Gli ?untori?? non fa eccezione- sono fino ad ora sembrate poco ?sentite?: la sua attenzione ad attenersi strettamente ai cliché dylaniati non gli ha impedito di scrivere albi più che accettabili (?Il dono degli Hurlington?e per certi aspetti ?Il custode?), ma lo porta pericolosamente ad avvicinarsi al modello di Dylan fornito dal Ruju più svogliato_


V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 9:42 am 
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Iscritto il: gio giu 29, 2006 12:39 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />h.01:55


<b>GLI ?UNTORI?</b>
L?onesta mediocrità de ?Gli ?untori?? innalza l?altrimenti bassissimo livello del Maxi 2008 e lo allinea alla media della collana.
Non che il lavoro di Marzano sia eccelso (anzi?), ma quanto meno l?ultima storia si lascia leggere piacevolmente e nonostante la mancanza di velleità artistiche presenta diversi passaggi interessanti: gli inaspettati e violenti raptus del sergente Bellow (godibile anche il suo parlare per proverbi), la trasformazione del sindaco Cochrane (all?inizio serio e incravattato nel suo studio, nel finale capopopolo in canottiera e con megafono), il carisma della famiglia Silver (merito anche di M&G) e il rincoglionimento senile di Padre Peerson (esagerato ma divertente).
Il finale con riferimento ai violati equilibri universali sarebbe di per sé trascurabile, ma lo si potrebbe nobilitare intravedendovi un possibile parallelismo fra la ?missione?salvifica dei Silver e quella di Gesù Cristo: forse non è casuale che l?ubicazione originaria del dipinto raffigurante la lotta fra contadini ed ?espiatori? è proprio una chiesa.
Marzano sembra saper gestire il personaggio in modo discreto, ma le sue storie -e ?Gli ?untori?? non fa eccezione- sono fino ad ora sembrate poco ?sentite?: la sua attenzione ad attenersi strettamente ai cliché dylaniati non gli ha impedito di scrivere albi più che accettabili (?Il dono degli Hurlington?e per certi aspetti ?Il custode?), ma lo porta pericolosamente ad avvicinarsi al modello di Dylan fornito dal Ruju più svogliato_


V.M. (vietato ai minori)
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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

SPOILER
Anch'io nella "missione" dei Silver vi ho visto un possibile parallelismo con la Trinità e il sacrificio salvifico di Cristo.
Ma anche un riferimento ai pogrom antiebraici.
Per fortuna la IMO giusta scelta di Marzano di evitare qualsiasi tipo di retorica troppo esplicita (come avviene in Blackout)permette al lettore la libera interpretazione.


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MessaggioInviato: mar lug 29, 2008 3:21 pm 
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Iscritto il: ven lug 27, 2007 12:14 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Il maxi lo fanno i cinesi
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

sicuramento è frutto del lavoro minorile


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MessaggioInviato: ven ago 01, 2008 12:41 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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Questo maxi è stato godibile. La storia che mi è piaciuta e colpito di più è stato indubbiamente Gli Untori. Al secodno posto di un'ipotetica classifica di gradimento metto L'eclisse. Ultimo posto per Blackout, la cui storia mi è parsa un pò banale e di facile retorica pur rimanendo leggibile e tutto sommato gradevole.
Per quanto riguarda il Maxi in generale sono assolutamente d'accordo con daniele85 quando dice quanto segue:<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by daniele85</i>
<br />Secondo me date troppa importanza a questo Maxi che esce per l'estate...
Deve essere una lettura che ti faccia passare un pò di tempo, sdraiato in spiaggia, con delle storie dell'Indagatore dell'incubo godibili, ma niente di più.
Per le VERE storie, profonde, ecc...l'appuntamento è mensile!!!

Io il MAXI l'ho comprato e lo leggo sempre volentieri, anche se le storie non sono eccelse, però mi fà passare delle ore in relax totale.

Ancora devo leggerle, a presto il commento...

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


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MessaggioInviato: mar ago 26, 2008 11:19 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna
La storia di Marzano conquista il podio in questa sfida estiva.
La storia è ben raccontata diverte e ci sono dei personaggi carini. Purtroppo questa buona prova di Marzano non riesce ad evitare il voto mediocre che ho dato all'albo.


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MessaggioInviato: gio ago 28, 2008 6:25 pm 
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Iscritto il: gio ott 20, 2005 11:45 pm
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Ho apprezzato questo lavoro estivo, soprattutto "Gli untori", tema a me da sempre caro... Il mio voto é 'buono'...


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MessaggioInviato: lun set 08, 2008 10:03 pm 
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Iscritto il: dom mar 18, 2007 9:10 pm
Messaggi: 892
Non capisco perchè il maxi debba essere sempre così denigrato. Quest'anno secondo me il lavoro è stato buono (e tale è il mio voto), le tre storie sono più che leggibili e nonostante, riprendendo le parole di Cyber Dylan, le tre trame condividano uno schema di base molto simile, gli sviluppi sono indipendenti, sebbene non tocchino incredibili vette di qualità (ma d'altronde noi a questo ci siamo abituati da un bel po', vero? [:)]).
siccome è passato un po' di tempo da quando le ho lette non mi cimento in dettagliate descrizioni delle storie stesse, anche perchè c'è già chi sinceramente effettua questo tipo di lavoro con lodevoli risultati e mi sembrerebbe superfluo a questo punto fare altrettanto.

SPOILER

Solo un piccolo appunto: la storia Blackout a parer mio è scritta bene, forse il finale di questa è il più originale delle tre storie.


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MessaggioInviato: mar set 09, 2008 11:54 pm 
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Iscritto il: sab mag 03, 2008 1:58 pm
Messaggi: 53
nel complesso la treade è abbastanza deludente... la prima storia non fa proprio per me, non mi è piaciuta per niente. la seconda per me è stata un po' più digeribile della precedente ma non ho apprezzato il finale e la morale troppo marcata. la terza è tutto sommato la più particolare, mi è piaciuta la trovata, forse appena anticipabile, dei capri espiatori.


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MessaggioInviato: sab ott 18, 2008 2:59 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
ho preso il maxi 2008 , per ora ho letto la prima storia di Mignacco Eclissi , questa storia ricorda proprio alcune delle prime storie di Dyd , da leggere senza pensare a niente , divertente ed un po ' di follia splatter. Mi è piaciuta proprio.


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MessaggioInviato: sab dic 06, 2008 3:49 pm 
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Iscritto il: ven set 02, 2005 11:51 pm
Messaggi: 223
A me sono piaciute tutte e tre... con i loro difetti e limiti ma tutte mi hanno intrattenuto senza annoiarmi e stimolandomi ad arrivare al finale.
A differenza di altri ho particolarmente gradito quella di De Gregorio. Ma anche le altre due per me si difendono.


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