Dunque vediamo:
- voto generale: eccellente abbondante, di sicuro superiore al primo color fest
- copertina: 10 e lode, una della più belle e dark che si siano mai viste su ogni pubblicazione dylandoghiana di sempre, da incorniciare
- "Il pianeta dei morti": storia, voto 8 e mezzo=> complessivamente è quella che mi ha esaltato di più, nonostante sia lunga solo 32 pagine riesce a coinvolgerti un casino, ti fa legare ai personaggi e alle vicende nonostante il breve respiro, veramente tanti tanti complimenti a Bilotta, ci da una visione di un possibile futuro davvero convincente e apocalittica; disegni, voto 8=> dalle anteprime Di Giandomenico non mi convinceva un granchè, ma sono lieto di essere stato smentito dall'ottima prova dimostrata nel totale! spero di rivederlo sulle pagine di Dyd.
- "Videokiller": storia, voto 8=> giusto mezzo gradino al di sotto della prima, un grande ritorno della Barbato che firma un piccolo gioiello, visionaria, circolare, giustamente priva di ogni spiegazione logica, da leggere e rileggere; disegni, voto 9=> beh, Stano ci lascia ogni volta di più senza parole! è incredibile quanto riesca sempre a dare di più e ad essere in continua evoluzione positiva dopo più di 20 anni! grandioso.
- "Il mago degli affari": storia, voto 6 e mezzo=> la più debole delle quattro, senza infamia e senza lode, forse pecca sopratutto per il fatto di essere l'unica non particolare e visionaria del mazzo, rimane più entro una certa "normalità" e semplicità, peccato per Ruju; disegni, voto 6 e mezzo=> adoro il Mari in bianco e nero visto sulle pagine di Dyd e sopratutto Nathan Never, ma a colori seconde me funziona solo a metà, nonostante il gran bel lavoro fatto dallo studio Tenderini, perde nettamente il confronto contro se stesso visto proprio in questo mese ne "La collina dei conigli", peccato anche per lui.
- "L'inferno in terra": storia, voto 7 e mezzo=> dalle preview, era quella da cui mi aspettavo di più, Gualdoni confeziona una gran bella mini-avventura, che coinvolge e non annoia, ma forse si intuisce abbastanza facilmente dove andrà a parare nel finale già a metà racconto, comunque nonostante questo rimane emozionante; disegni, voto 8 e mezzo=> mi aspettavo moltissimo da De Angelis, che ho sempre ammirato nelle pagine di Nathan Never...e non ha tradito le mie aspettative! Straordinario e spettacolare, adattissimo a rappresentare le immagini proposte dalla sceneggiatura, inutile dire che vorrei tanto poterlo ammirare ancora una volta sulle pagine del Nostro...speriamo in bene!
Un grande Color Fest, che alla fine lascia un grande amaro in bocca....pensando che si dovrà aspettare un anno per poter avere il nuovo numero!
Supplichiamo tutti insieme la Bonelli, facciamo pellegrinaggio in ginocchio in via Buonarroti, facciamo qualsiasi cosa purchè ci diano il Color Fest almeno semestrale!!!!! (Poi se ce lo dessero anche quadrimestrale......)
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