SPOILER
rimatt, me la prenderò con te, ma tu sii paziente, perché tu puoi esserlo e puoi sopportare le mie parole.
Ma come sì fa a dire che questo e' il VERO Dylan Dog (personaggio e fumetto)? Il VERO Groucho poi?
Riprendo una frase della Sposa in Kill Bill, rivolta a Gogo Yubari: "Gogo, so che ti senti in obbligo di proteggere la tua padrona, ma ti supplico, vattene via."
rimatt, capisco che tu sei "meddiano" come io sono "rujano", ma non ci si può mettere le fette di salame davanti agli occhi!
1) Lo ha già evidenziato Goblin: le prime 30 pagine vorrebbero creare una suspence IMPOSSIBILE da creare anche per Medda. L'albo si chiama LA COLLINA DEI CONIGLI, inutile menarsela cercando di creare atmosfera attorno al fatto che un'inesplicabile presenza collettiva azzanna volpi, divora cani e ulula nel vento. In questo vede giusto GP quando dice che Medda è stato <i>dilettantesco</i>.
2) Pag. 57: la classica "meddata". Auto-apologia sul fatto che al giorno d'oggi è impossibile scrivere storie sugli animali senza riciclarsi. Il fatto è che Medda non solo si ricicla, ma lo fa pure male. "Gli uccelli" di Hitchcock in più punti, "La notte dei morti viventi" altrettanto, buttaci dentro una manciata di Pet Cemetery e di "kingismo", il già citato "La collina dei conigli" di Adams e pure un po' di Lynch e il gioco è fatto. Non che sia un male, anzi, l'esito complessivo non stona neanche, l'amalgama riesce bene, ma tutto sa davvero irrimediabilmente di già scritto. Nessuna reinterpretazione, nessun valore aggiunto: le ispirazioni si coniugano freddamente come gli elementi di un composto chimico e altrettanto freddamente possono essere scomposte e riconosciute. Non c'è un vero senso che giustifichi l'operazione nel suo insieme.
3) La storia è davvero insignificante. Per due motivi che in realtà sono uno solo: il "mancato" giallo dell'attacco dei conigli non è risollevato dalla spiegazione finale della vivisezione, d'altra parte la vivisezione è usata solo per spiegare il "mancato" giallo dell'attacco dei conigli.
La prima parte, l'attacco, non crea interesse (almeno in me)... poi arriva la spiegazione delle ultime pagine e ti accorgi (mi accorgo) che resta esattamente confinata nelle ultime pagine per ciò che è. Appunto, una SPIEGAZIONE: spiegazione del perché i conigli si comportano in un certo modo, ma dal punto di vista MORALE il tema della vivisezione è del tutto pretestuoso. E' lo scioglimento della vicenda, il modo in cui concludere la storia, non una riflessione sulla condizione umana, sulla società e sul mondo in cui viviamo. Cosa che la rende ancora più scorretta.
4) I personaggi. Ma quello NON è assolutamente Groucho! Di certo non quello di Sclavi. Ottime battute e presenzialismo non giustificano l'intera pagina 75 o l'orribile rivalsa di pag. 88! Inoltre ricordo che Groucho non è affatto un personaggio secondario (almeno ai bei tempi), come è stato anche detto, e non è nemmeno la spalla di Dylan. Anzi, sempre ai bei tempi, era Dylan a fare la spalla di Groucho, servendogli le battute su un piatto d'argento.
5) Pag. 88: mica i personaggi si lamentano per la vivisezione, si lamentano e si indignano per i conigli seppelliti vivi!
6) La fuga di Herbert è priva di senso e di logica così come i conigli zombi. A proposito, a pagina 89, terza e quarta vignetta, Brian chiede a Dylan se conosce la spiegazione dei conigli zombi e Dylan risponde "Forse... ma prima dimmi una cosa [...]". Beh, Dylan questa spiegazione non l'ha mai data (PER FORTUNA!).
7) Medda scrive molto bene, ha un lessico forbito, il problema è che questa proprieta di linguaggio la si ritrova anche in bocca a personaggi poco adatti o in situazioni inadeguate. Brian, pag. 19: "non sono sicuro che quella belva ricambi le sue <i>premure</i>"; Liz, pag. 73(dopo l'assalto dei conigli): "C-credo di essere <i>incolume</i>...". Saranno anche finezze, però mi hanno fatto storcere il naso.
Spessore dei personaggi o interesse creato in me dai medesimi: zero. Anzi, no, sarebbe più appropriata la definizione di "vuoto cosmico".
9) Chissà, forse il Dylan di Medda è il vero Dylan, il Dylan di Sclavi... a patto che si precisi che è quello del PEGGIOR Sclavi, quello de "Il tagliagole", per intenderci: suggerimento della verità nel sogno dovuto al morso del coniglio mannaro? Inoltre il meccanismo narrativo: Dylan è morso perché deve avere la febbre perché deve avere, nel delirio, il sogno rivelatore. Una volta ottenuto quest'ultimo, l'azione di una semplice compressa risolve gli effetti del morso del coniglio mannaro e Dylan torza arzillo come prima a fare ciò che deve fare, ovvero capire e svelare dove vogliono andare a parare 80 pagine e passa di sceneggiatura.
Insomma, la storia che non avevo voglia di leggere.
... fermo restando "la buona penna" di Medda, che ogni tanto emerge qua e là. In particolare ho trovato molto bella la sequenza dell'incontro di Sheila con i conigli, di notte, e quella dei fucili puntati e pronti a sparare contro la porta del bagno, più altri piccoli passaggi di quando in quando. Il sogno mi ha lasciato piuttosto indifferente.
E poi non capisco perché qui l'ultima vignetta "favolistica" dovrebbe essere accettata e andare bene (per carità, non sto dicendo che non debba esserlo), mentre invece l'ultima vignetta de "I ricordi sepolti", in quanto altrettanto "favolistica" e proprio per questo, faceva schifo. Due pesi e due misure?
In conclusione: non è il caso di difendere ad oltranza una storia come questa solo perché "l'ha scritta Medda".