<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<i>Gli "untori"</i>: trovo sbagliato affermare che ci si trova di fronte a una storia disastrosa. Forse, dal punto di vista della costruzione della sceneggiatura è la più solida e professionale delle tre, e l'idea di fondo non è neanche disprezzabile (certo che Medda, in <i>Vittime designate</i>, aveva trattato il medesimo tema con ben altro acume). La realizzazione, però, è piuttosto piatta e priva di veri colpi di scena. Il finale non è malvagio, anzi, mi sembra che funzioni abbastanza bene. Niente di che, ma direi che siamo dalle parti della sufficienza (poco di più o poco di meno).
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Eccomi Teo![}:)][;)]
Dunque. Ritengo che questa storia sia brutta. In ordine di professionalità trovo che una ipotetica classifica degli sceneggiatori di questo Maxi riferitamente alle storie che hanno proposto sia la seguente ( opinabile ovviamente ):
1 - Mignacco
2 - Di Gregorio
3 - Marzano
Ora, dando per scontato che ognuno di questi autori ha, com'è ovvio, un suo stile personale NON equiparabile all'altro, c'è altresì chi riesce a fare meglio di un altro ( sempre riguardo al Maxi 2008, eh!).
In Marzano, nella fattispecie, riscontro una lontananza professionale dal medium. Marzano scrive meno bene degli altri due e non lo manifesta a livello di incongruenze gravi, di svarioni, spiegoni inutili et similia.
Tu affermi:"<i>La realizzazione, però, è piuttosto piatta e priva di veri colpi di scena</i>". Questo è vero. Sono d'accordo con te. Ed è qui che si concentra la mediocrità della storia.
Il ritmo della sceneggiatura è troppo rallentato, procede per inerzia. Non vi sono personaggi realmente interessanti, a parte forse i Silver( ma solo nella rivelazione finale, eh! Che poi è più l'idea del ruolo dei Silver, non il narrato). Non c'è nulla che risalti. Si indugia troppo. L'impeto narrativo è sotterrato.
E l'incipit? Le tre storielle iniziali non sono granché, e soprattutto quella del "grano": davvero priva di spessore. (Ridicola, per intenderci!)[B)]
Gli "Untori" è una storia che si realizza faticosamente, dove c'è scarso climax, dove non esiste un crescendo.
Ed è - per ritornare al discorso iniziale - la penna di Marzano a rendere scadente una narrazione che nella pura forma sembrerebbe buona.[:0]
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