<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />Voto 6.
Tolgo mezzo punto perchè nel monologo finale non mi si può usare il pronome "gli" per un femminile plurale.
E non mi interessa se ormai oggi la grammatica italiana lo permette. Io sono reazionario come la Rostler.[:D]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ridai il mezzo punto:
http://forum.accademiadellacrusca.it/fo ... /825.shtml
La grammatica non è un'opinione. [;)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ti confondi con la matematica, Dario[;)].
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">No no, non mi confondo. [:)]
La grammatica è normativa e non è opinabile, che poi la norma venga applicata o meno all'effettivo uso linguistico è un altro conto (e con questo non dico che quando l'uso linguistico non si adegua alla grammatica è errato, anzi!).
E poi non si tratta del signor tizio dei tizi Vittorio Mascherpa, ma delle fonti da lui citate! Cioè, vuoi mettere in campo Berruto contro Serianni, l'enciclopedia Treccani e Battaglia?! [;)]
Inoltre è ovvio che, <i>stricto sensu</i>, il registro del diario non è "colloquiale" (in assenza di un interlocutore diverso dallo scrivente stesso), ma ciò non toglie che il registro sia egualmente "informale" e in quel caso allora una scrittura più libera e meno imbrigliata non è fuori luogo.
Ridai il mezzo punto, ahahahahah. [;)]