<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Il_volo_dello_struzzo</i>
<br />A me personalmente da fastidio quando usano Dylan per veicolari dei messaggi di intolleranza nei confronti di alcune categorie (eccetto ovviamente alcune tipo i razzisti).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Intolleranza mi sa di esagerazione, al limite critica.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Spesso i ragazzi sono tutti col TELEFONINO E VIZIATI, la musica è solo SATANICA, e in questo caso i collezionisti sono tutti INVASATI o 50enni (metallari) bambinoni.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Adesso faccio il bastardo ma io sono convinto che nella realtà spesso i ragazzi siano tutti col telefonino e viziati. Sulla musica forse posso essere d'accordo. Sui collezionisti della storia ho delle riserva: vengono presentati anche la madre di famiglia (per quanto posseduta dal Takurr) che da poco si è appassionata alle cards oppure l'ormai maturo ragazzino che ritrova in un negozio l'idolo di un tempo (e per acquistarlo fa qualche meschinità, però non credo si possa parlare di vera "invasatura"). I 50enni gestori del negozio sono metallari ma altro che bambinoni, anzi sono due raffinati mercanteggiatori.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Cioè ok Dylan come personaggio non ama le discoteche (ma per amore ci va!), non ha il telefonino (ok ma perchè dovrebbe ODIARLO???), non colleziona card (ma colleziona mostri...) , insomma non è così intollerante come i suoi autori (eccetto Sclavi che può fare quello che vuole).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">"Intollerante" per gli sceneggiatori di Dylan Dog mi sembra un altro grande parolone.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Morale:
Insomma che gli sceneggiatori non usassero Dylan come veicolo per trasmettere i loro messaggi di odio nei confronti della realtà che li circonda, perchè non corrisponde quasi mai alle vere idee del Dylan che conosco io (magari invece che ne so per voi rispecchia perfettamente quelle idee..).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">MESSAGGI DI ODIO???
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Per far notare la "diversità" di Dylan, è troppo facile e banale contrapporlo a quella realtà che spesso loro dipingono, mentre più sottile e apprezzato (almeno da me) è farla notare in contesti più intimi e particolari.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Per quanto riguarda la storia del mese Dylan non è contrapposto alla realtà dei collezionisti, anche perché egli stesso finisce (o sta per finire) per essere uno di loro.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Dai non credo sia troppo OT...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Non lo era affatto![;)]
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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.
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