Cravenroad7

Non mi ricordo wolk, ne avevamo discusso tempo fa e a lungo, e nessuno dei due aveva cambiato idea...
Come già detto, mi ricordo molto poco, il disintetesse (quasi fastidio) per la testata al momento é ai massimi storici, quasi ai livelli della gestione oni1, se non che questa volta a infastdirmi é la presunzione, l'arroganza e il credersi furbi di bonelli, che tira fuori colpi da maestro come mettere a curatore l'autore meno riconosciuto dai lettori, soltanto perché "amico di"...
Poi i risultati di vendite e di qualità sono osceni e la colpa è del mercato o dei lettori...

Trincee? Ho abbandonato il campo di battaglia da tempo immemore e sono tornato a casa dalla famiglia.

Trincee? Ci sta un ometto in paese soprannominato Trincea.

Come al solito (!) mica tanto, visto che quando ti rispondo nel merito entri nel cortocircuito dal quale non se esce vivi e quindi meglio issare bandiera bianca e ignorare la sequela di soliloqui inconcludenti. Il tuo fraintendimento dei contenuti, al solito elementare e dozzinale, de "La ninna nanna dell'ultima notte" resterà negli annali delle cialtronerie forumensi. E' lì e si spiega da solo, non hai capito il contenuto e messaggio travisandolo in qualcosa di completamente diverso (brava la Baraladi, vero?). Rileggi tutta quella discussione dall'inizio e vai a inginocchiarti sui ceci per almeno un minuto e mezzo, oh! Comunque vorrei tranquillizzarti; non mi riferivo a te - capisco la sindrome dell'accerchiamento però, insomma.. - bensì a quanti intervengono palesemente senza rivolgere attenzione ai messaggi che li hanno preceduti. E tantomeno a quelli successivi. Non sei te, utente che appesta la sezione da tempo immemore (ne prendo ampiamente atto e non sei certo il solo, vedi il dispensatore di link) ma altri. Non metterti sempre sulla difensiva, tendo a ignorarti e suppongo entrambi viviamo bene così.

Wow, cominciamo il weekend con una cloaca d'insulti manco gratuiti, coi punti dal minimarket LaSollunga!
Mi limito a questo:



Ancora con questa storia? C'hai proprio la rogna elefantiaca addosso da anni, eh. Brutta cosa il rosicaggio vitanaturaldurante.
Su dozzine di storie che ho commentato, stai a rivangare ancora quel caso, perché mi sono permesso - difesa Maestà! - di farmi piacere una storia della Baraldi e prendere le sue parti a livello d'interpretazione dettagliata?

Vuoi davvero che dimostri di nuovo una certa esegesi fondata del #367 (non metto il link perché sono l'unico a farlo in questo thread, ma tu sostieni che non ti riferivi a me )... proprio a te, che altri utenti hanno dimostrato non sai distinguere antropo-socialmente tra concetto di "maschilismo" e "società patriarcale" e hai sparato frescacce chemmanco da Barbara D'Urso su una (presunta) fase anti-femminista della Baraldi stessa?

Mi sa che di ceci ne hai fatta tu un'indigestione, per le ariose vampate che flatulenteggi con supponenza in giro.
Troppi legumi danno (gas) alla testa, se lo sfintere è già otturato alla base .

Ma qui nessuno ha visto “La cosa” di Carpenter ?? (E la serie “The terror”) prima di parlare di “capolavoro “ o cose simili ….
Mi sembra impossibile !

È derivatIvo -chiaramente ispirato a una perla del cinema- ma del resto lo ha sempre fatto anche il buon Tiz ai tempi d'oro.. gran bell'albo e disegni superlativi con scene dinamiche rese ottimamente
Stra promosso

Un bell'albo, anche se mi ha lasciato un po' più freddo di tanti altri utenti che l'hanno letto. Enna è un autore solido, interpreta Dylan Dog in maniera convincente. La storia è intrigante anche nea sua derivazione cinematografica, e ben disegnata. Manca un guizzo autoriale, secondo me, per il salto di qualità. Ho apprezzato la sequenza finale.
Grasso che cola, viste le ultime uscite

Infatti quel poco che potrebbe sembrare originale di questa storia rispetto alla "Cosa" di Carpenter, é preso pari pari da "The terror" (il libro di Simmons, oltre che bella serie della AMC). Almeno Sclavi a fianco a Terminator e Blade Runner ti 'scopiazzava' pure cose più di nicchia come Topor e Perutz...qui invece non andiamo oltre il mainstream.

C'è anche però da dire che, al di là dei calchi evidenti, Enna la storia la porta a casa, al solito con tanto (buon) mestiere. Di questi tempi mi sembra già tanto.

sono pienamente d'accordo col commento di leonearmato, quindi mi limito ad aggiungere solo un grande apprezzamento per i disegni, molto molto belli

Non male questo tentativo "ucronico" di inserire i personaggi dylandoghiani in contesti e epoche diverse.

Groucho un po' troppo serio nel suo ruolo di capo cuoco, ma tutto sommato la storia tiene. Si parte con "La Cosa" (o l'orginiale "La Cosa dell'altro Mondo") e si finisce con "L'Ultimo Uomo della Terra" (o "Io Sono Leggenda" se si preferisce il libro al film).

Bruno Enna scrive molto bene e questa è uno degli albi migliori letti negli ultimi tempi. Curiosamente, un quasi speciale. Ci sono forzature: siamo a fine '800 e sia il medico di bordo che la professoressa riescono a intuire che le cellule replicano alla perfezione gli esseri viventi. Con che mezzi?

Ma queste forzature e una trama che pesca qua e là dalla letteratura e dal cinema horror funziona. Come era per i primi indimenticabili Dylan Dog.

E Dylan Dog mostro è piuttosto credibile.

Silvia Califano disegna davvero bene, teniamo un occhio di riguardo per questa fumettista. La copertina è molto "carpenterosa" ma va bene così.

Votato accettabile, una via di mezzo tra le qualità di scrittura di Enna (sempre ottime) e lo sconforto che mo creano questi what if vittoriani...
Purtroppo le mie pessime aspettative a riguardo non sono state smentite: non metto in dubbio che si possa scrivere un bel what if ispirato ai classici romanzi vittoriani, ma fin'ora tutti quelli pubblicati sono stati poco più che una stanca, pallida imitazione di situazioni viste e riviste.
L'ambientazione si mangia tutto il resto e diventa sempre protagonista, lasciando ai personaggi il ruolo di comprimari senza alcun tipo di approfondimento, profondità, spessore.
La cosa che mi fa imbestialire é che la stessa identica storia poteva (con qualche accortezza, tipo qualcosa che giustificasse la presenza di dylan, groucho e bloch sulla nave, ad esempio una loro misteriosa convocazione/assunzione da parte dei finanziatori della spedizione, cosa che avrebbe messo tra l'altro anche un pizzico di mistero e tensione in più alla storia), poteva dicevo essere tranquillamente ambientata in epoca contemporanea, togliendoci lo sbattimento di farci andare giù i vari "capomastro" "voi" e cazzate marinaresche varie. Non abbandonerò mai la mia crociata contro questo tipo di what if su dylan.
Enna é uno sceneggiatore che mi piace moltissimo, é un ottimo narratore e le sue sceneggiature sono scorrevolissime, piacevoli e sempre accattivanti. Questa non é da meno. La storia si ispira a "la cosa" di carpenter fino a rasentare il plagio, tranne che Enna riesce sempre a dare quella sferzata di originalità alla trama a cui si ispira e a renderla interessante. È una cosa in cui Sclavi era maestro e da questo punto di vista (prendere una ispirazione horror famosissima e reinterpretarla) Enna é il migliore sulla testata. Mi ricordo ancora la storia ispirata a "get out" uscita su qualche maxi, molto bella.
Groucho però questa volta non mi é piaciuto per noente, davvero moscio e fastidioso.
I disegni purtroppo non mi convincono: é uno stile molto personale e un po' troppo carico e pomposo per i miei gusti. Mi ricorda martinello, altro disegnatore che non mi piace proprio.

In definitiva, una occasione persa: ambientata in epoca contemporanea e dando un pelo più di profondità ai personaggi, ne sarebbe uscita la solita buonissina storia di Enna.
Peccato...
Se al contrario mio non avete problemi con l'ambientazione, la troverete una storia molto intrattenente.

Mi sa che puoi tornare in pace dalla Terrasanta, caro il nostro Goffredo di Babauglione, perché nel recente bis appeno uscito hanno rinunciato ai "what if" d'epoca, ritornando a regolarizzare l'ambientazione secondo la tua fede(-le idea di coordinate spaziotemporali)


Per l'inumato Graal dei multiversi inconcludenti invece, citofonare al Santo Sepolcro di storylines made in Bilotta

Più che Goffredo, mi sento Brancaleone, e senza neanche una armata.
Di base non é che sia contro i what if! Uno dei miei filoni preferiti di dylan tutto é quello del pianeta dei morti, che é a tutti gli effetti un what if, soltanto: origonale, ispirato, stimolante.
Quello che detesto é il dare così tanto spazio e risalto all'ambientazione vittoriana, quando ormai l'abbiamo vista in tutte le salse e in tutte le sue varianti. Basta per l'amor diddio!