Non male la copertina di “Frammenti”, semplice ed efficace, oltre che ben disegnata e colorata.
La storia, una sorta di seguito del cervellotico “Sciarada” è appunto un’ennesima sciarada criminale di quelle tanto care alla sceneggiatrice Paola Barbato. Al suo fianco il compianto Luigi Piccatto, con la collaborazione di due giovani disegnatori (Riccio e Santaniello).
Il tratto dell’anziano fumettista torinese risulta meno schematizzato degli ultimi lavori, forse anche grazie alla collaborazione con gli altri due disegnatori, ma ovviamente distante dai suoi capolavori degli anni ottanta, novanta e duemila.
La sceneggiatura segue un canovaccio amato dalla Barbato romanziera e autrice di Dylan, con descrizioni di omicidi, profili psicologici sorprendenti e la voglia di colpi di scena a iosa.
Basti pensare alla visita al manicomio Hasting dove a Dylan (e quindi al lettore) vengono presentati i 5 pazienti come fossero 5 persone distinte, per poi sorprenderli con l’espediente del killer con 5 personalità multiple.
Tipica storia barbatiana, tanti dialoghi, tanti personaggi, per quanto 5 riassunti in uno, e tante situazioni improbabili con forzature nella sceneggiatura.
Ma in fin dei conti bello leggere una storia vecchio stile, senza Groucho (mai particolarmente amato dalla scrittrice), con il personaggio di Angelique che è un gradito ritorno e con le chine di un grande come Piccatto, le cui tavole sono comunque un bel ricordo di uno dei più grandi disegnatori della lunga saga di Dylan.
Sipario