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#440 - E poi non rimase nessuno
Insufficiente (1-4) 23%  23%  [ 7 ]
Mediocre (5) 33%  33%  [ 10 ]
Accettabile (6) 23%  23%  [ 7 ]
Buono (7-8) 17%  17%  [ 5 ]
Ottimo (9-10) 3%  3%  [ 1 ]
Voti totali : 30
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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: ven mag 05, 2023 7:44 pm 
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bertuccia ha scritto:
Ha avuto un successo strabiliante questo albo, manca persino Wolkoff all'appello.


... karma Berta... sono nella fase zen con lo ying in attesa dello yang: nel senso che ho letto ieri la prima metà, e se lo finisco entro stasera (Crozza permettendo) butto giù giusto ddddurighe :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: sab mag 06, 2023 10:47 am 
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Ma il titolo di questo albo è la previsione sui lettori di DD?


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 1:10 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Donc, completata la lettura. Che dire?
... delusione abbastanza profonda, anche se un po' prevista dalla media dei vostri voti :cry: .

Vanzella, che sembrava l'autore più promettente letto sinora nella gestione RR, per le sue due validissime storie tra #bis ed Old Boy, qui la fa completamente fuori dal vaso, perché ci ha messo lui la testa dentro... al vaso, da notte.

Enno Vanzè, nuncesemo... il giallo nun è rrob(e)a per te, toodeviscordà perché non pare nelle tue corde(disaccordate), anche se ci metti qualche fantasmino paglierino di mezzo, nell'appeal impagliato di fesserie che costellano il resto dell'opera, più sullo stile Vanzina.

Non ajuta la supervisione del sempre vigilissimo Sommo (v. confessione del suo aiuto per le correzioni sul faccialibro) per tarpare quelle 3/4 dozzine di FALLE LOGICHE che costituiscono l'infognatura maxima su cui si fonda l'intero albo, rifluendo verso cloache di assurdità e scompensi come MAI avevo visto su un fumetto che vuole spacciarsi per giallognolo.

:? :? Sono così tante da darmi la nausea stordente al solo pensiero. Aggiungo solo per ora che, non avendo un Biochetasi sotto mano (Uskebasi sta saltellando altrove, sulla verità per leprotti lunari), mi asterrò dal commentarle in dettaglio: propongo - anche per l'intrattenimento di Berta e degli altri qui - un differimento a domani, post laborem, quando forse avrò le forze per proporre una hitlist delle abominevoli falle logiche sulla scorta di quanto già intrapreso da Keanu. La notte porta consiglio, la mattina scompiglio, il pomeriggio forse me ripijo :wink:



S
P
O
I
L
E
R





Adesso giusto qualche cosa generica sull'albo.
In generale ho votato 5 per la prima metà quasi passabile/scorrevole (perché col senno del poi si fanno inquadrare le falle logiche, in serie, da pseudo-elemento/indizio ), e perché Pontrelli a me, nonostante tutte le sue colpe, plagi e legnosità... mediamente piace.

Una cosa continua a non convincermi comunque del suo tratto neo-dallagnolesco+guizzi di Pennacchioli oldstyle: le scene di effettistica speciale non sono materia sua, come già visto nell'OB#17 only Faraci. Quando si tratta di sparacchiare laser, frattaglie, gore-ismi, sbavamenti, linee cinetiche, polpettergeist, scatafasci, effluvi fantasmeggianti toppa di brutto, e spesso non solo non si capisce COSA stia ritraendo, ma sembra invogliare come negli album per bambini a completare il disegno. Una bozza di un bozzolo che non vedrà mai farfalle, ma brucherà a vita da bruco :3 .

Copertina insulsa dei Cestaros che evidentemente erano in ferie, e nella scioperataggine generale hanno riciclato qualche loro cover da firme in fiera. Volendo si può applicare a tutti i loro prossimi albi cambiando la posizione del teschio, tanto, più "la qualsiasi" di così... :roll:

[...]

Qualcuno ha parlato per affinità di struttura di Settime Anime Dannate... io c'aggiungerei pure Il Castello della Paura, come metro d'ignobile paragone contro cui naneggiare... che a confronto pure i 10 Piccoli Indiani della Christie sembrano titani colossali da Marte.

Del primo manca totalmente il lato allegorico-beffardo fino al grottesco, del secondo l'ironia dinamica e l'ambientazione cool sotto claustro-assedio: gli ospiti-ereditieri (da "far fuori, uno alla volta" ça va sans dire) di Vanzella sono quanto di più scostante e scontato allo stesso tempo. Nessuno trasmette nulla in particolare, ma non hanno neanche la statura psico-narrativa per risultare odiosi. Non vedi semplicemente l'ora che si tolgano dalle palle. Pupazzi da far spupazzare...da Dylan in questo caso, che letteralmente non fa altro che avvinghiarsi stile polipone ad una certa infermiera Frances, stile paladino salvatore, nonostante sia la più colpevole di tutti e lui lo sa.

Ecco, l'atteggiamento di Dylan... a parte le falle logiche che contribuiscono a diverse smidollature nelle sue movenze (e ci tornerò dopo), in generale non mi ha convinto per il suo tono e comportamento, spesso fuori luogo o inutilmente sconveniente :mad: .
Prima fa "lo splendido" tipo anfitrione-giullare nel ruolo scaltrissimo di mysterioso neopadrone per una notte della magione.
Poi fa il saccente pur sapendo poco o nulla di certo... insinua/discetta su faccende delicate di una famiglia che non ha chiesto la sua consulenza, e dopo aver scartabellato il famosissimo dossier compromettente trovato nel sottoscala (p.53) comincia a sputare sentenze aggratise contro di tutti, uno ad uno, ergendosi a inacidito moralizzatore del loro passato, della loro ricattabilità, etichettandoli ripetutamente come "parassiti" con la massima nonchalance dell'imberbe impunito... di uno che come minimo meritava di esser preso A SCUDISCIATE IN FACCIA per 'na mezzoretta catartica dopo essersi permesso il lusso (da straccione) di rivolgersi così a dei (presunti) colpevoli di diverso lignaggio.
Insostenibile, una 15ina di pagine (53-68) di monologo spiegoneggiante senza rifiatare della peggior specie, non tanto per il contenuto, quanto per il tono in sé :x: :x: :x:

Dopo questo (p.71), giusto in tempo per cospargersi di ridicolo ulteriore... scatta la rissa perché la sceneggiatura altrimenti non andrebbe da nessuna parte, e la si butta nella caciara. Ma una caciara della peggior specie, perché il suddetto Dylan, dopo aver aizzato gli animi coi toni più dispregiativi che aveva (pensando di annichilirli col suo dito puntato? :o :o :o ), adesso vorrebbe impartire lezioncine serafiche di pacifismo e riconciliazione sermoneggiata per evitare il patatrac... o più semplicemente il crac della sua patata preferita (Frances). Quando esser ipocrita e rincoglionito allo stesso tempo non costituisce un alibi... eh... :roll:

Se questo non bastasse tutta la parte finale è devoluta, tipo ritornello, alla iper-didascalica questione dell'impersonale giustizia( :?: ) umana Vs vendetta personalizzata dall'aldilà, in un teatrino da tribunale selfmade che farebbe impallidire fino all'ectoplasmia pure i figuranti di Forum - Sante Licheri perdonali, dovunque tu sia. Due concetti in croce inculcati in duecento righe, da ripetere tipo rosario prima di andar a letto per il buonismo tarocco di cui si auto-cosparge, narcotizzante :( .

Fortunatamente nessuno ascolta le stucchevoli banalità perpararserculo di Dylan e tutto il carnajo finisce quindi in salsa horror-rissa à La Casa-delle libertà (v. "facciamo come cattso ci pare") e tanto basti.

No, non basta... perché avevo dimenticato di chiedere sui ceci al catasto l'eliminazione di tutti i passaggi segreti nei prossimi piani regolatori edilizi nella dimensione dylaniata.
MAMBASTAGGESU'... non ne possiamo piùùùùùùùùù... basta con questa piaga, questa pantomima dei passaggi segreti un albo sì e due pure... ancora a 35 anni dal primo albo e con lettori di media 35enni :evil: :evil: :evil:
E la cosa più patetica è che provano pure a strizzare l'occhio compiaciuti mettendo avanti le mani con Scooby Doo già nei redazionali, ammettendo esplicitamente di ingolfare di puerilità inutili questi lidi gelati da simili associazioni frescone?

Sto rabbrividendo
Spoiler!
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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 8:59 am 
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pur non essendo sto granchè, ho apprezzato questa storia di Vanzella che si butta nel giallo classico si, ma col finale horror. La cosa che ho apprezzato maggiormente è questo DD in versione spaccone e sornione. Anche basta del DD depresso e sfigato che si legge da ormai una vita, non dico debba essere tratteggiato così ad ogni albo, ma una via di mezzo sarebbe sicuramente più gradita dell'attuale versione.
Dicevamo giallo classico, ma con la variante che il morto è presente, in versione fantasma, idea carina.
Pontrelli non l'ho mai gradito particolarmente, ma stavolta l'ho trovato meno peggio del solito.

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 3:46 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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ma poi la soluzione del “giallo” è stata immediata hanno vuotato il sacco subito, tipo:
“ho il vago sospetto che tu sia l’assassino”
“si si sono stato io mi hai scoperto mi arrendo !!!”
cioè non c’era il motivo di scoprirsi


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 5:01 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Località: WENETO
Goblin ha scritto:
ma poi la soluzione del “giallo” è stata immediata hanno vuotato il sacco subito, tipo:
“ho il vago sospetto che tu sia l’assassino”
“si si sono stato io mi hai scoperto mi arrendo !!!”
cioè non c’era il motivo di scoprirsi


Se accettiamo tutti insieme di NON considerarlo un giallo, il gradimento si impenna.
Il problema è che l'elemento giallo è invece l'unico selling point dell'albo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 5:32 pm 
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Ma il Sommo se ne è andato?????? :o


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 5:38 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
Keanu Coen ha scritto:
Goblin ha scritto:
ma poi la soluzione del “giallo” è stata immediata hanno vuotato il sacco subito, tipo:
“ho il vago sospetto che tu sia l’assassino”
“si si sono stato io mi hai scoperto mi arrendo !!!”
cioè non c’era il motivo di scoprirsi


Se accettiamo tutti insieme di NON considerarlo un giallo, il gradimento si impenna.
Il problema è che l'elemento giallo è invece l'unico selling point dell'albo.


Si, mi è passato per la mente mentre leggevo.

Una cosa che ho notato è che il fatto del traghetto con l'isola privata l'avevo già vista da qualche parte . Forse una puntata della serie tv di Poirot. E cmq preso da un racconto di Aghata Christie


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 6:29 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
bertuccia ha scritto:
Ma il Sommo se ne è andato?????? :o


Ti do un indizio?
Spoiler!
è una giallista :o


Pink powa
https://www.cravenroad7.it/forum/viewto ... =2&t=10137

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 6:58 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Seguo solo due/tre discussioni qua!
Finalmente!


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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 7:11 pm 
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Iscritto il: lun mag 08, 2023 1:04 pm
Messaggi: 1
Ciao a tutti.

Ho letto la critica di Wolkoff alla nostra copertina del Dylan di questo mese....
e... scusate davvero questa intromissione, ci tengo a premettere che non sono uso intervenire sui forum, in particolar modo poi per rispondere alle critiche dei lettori, dato che ritengo che ogni lettore e appassionato ha tutto il diritto di esprimere la propria opinione sul lavoro di un autore, senza che il suddetto autore debba intervenire per forza a replicare, o a difendere il proprio lavoro nel caso di una critica negativa.
In questo caso però mi sento sinceramente di intervenire, dato che da diversi mesi ormai, mi capita di leggere determinate critiche alle nostre copertine,di cui davvero, scusatemi, fatico a capire il senso.

Per carità , se possono non piacere va benissimo, ci mancherebbe.
Ci sta benissimo che un lettore, un appasionato, non gradisca il lavoro di un autore, e che voglia criticarlo, ovviamente aggiungendo una valida argomentazione, proponendo una critica argomentata. Però onestamente un determinato tipo di critiche fatico davvero a comprenderle:

tralasciando giudizi che ho letto qui sul forum, abbastanza pesanti, come il fatto che le nostre copertine siano "ultrascolastiche", o che siamo, io e mio fratello, "pallidi decoratori da locandine dei supermercati".... ok, lasciamo stare questi giudizi, anche duri; ognuno può pensarla come vuole.

(....a parte che, onestamente, non penso che in Bonelli, dato che ritengo che un minimo se ne intendano della materia, decidano di affidare le copertine di un personaggio importante come Dylan Dog ad autori che realizzano lavori di livello scolastico o ultrascolastico... ma vabè, lasciamo perdere, a ognuno il proprio pensiero)

...ho letto critiche alle quali, come dicevo, davvero non riesco a dare un senso: cosa vuol dire, nella critica di Wolkoff,: " copertina insulsa dei Cestaro, che evidentemente erano in ferie" ?

Qui nessuno è in ferie, o ha voglia di realizzare illustrazioni povere o sciatte, ecc. Specialmente per un personaggio che io personalmente adoro e col quale sono cresciuto.
Cosa sfugge del fatto che in occasione della presentazione dei gadget, per le copertine di tutte le testate sia stato imposto a tutti i copertinisti di realizzare la cover col solo personaggio, a figura intera, rigorosamente senza alcuno sfondo?
Poi può benissimo essere una scelta non condivisa dai lettori, che ad alcuni non piace. Va benissimo.
Ma cosa vuol dire che il copertinista è in ferie? Quello ci è stato indicato di relizzare dall'editor, e quello abbiamo realizzato.
Cercando in questo caso, di metterci un pò di creatività in più e aggiungere anche un'altro elemento, come in questo caso, il teschio, nell'intento di rendere la copertina un pizzico più accattivante e un pò meno anonima di quello che sarebbe stata. Ma vedo che neanche questo viene apprezzato.
...poi, citando ancora la critica di Wolkoff, sarei curioso anche di capire da quale disegno da fiera avremmo riciclato il Dylan di questa copertina.......Mistero.

Colgo questa occasione per aggiungere che da diversi mesi a questa parte non ho potuto fare a meno di leggere alcune critiche costanti da parte di determinati utenti tra voi, che ci "accusano di sciatteria esecutiva, parlando in particolare sulla frequente assenza di sfondi. Anche questa, scusate, ma la ritengo una critica sensa molto senso:
sono andato ad analizzare tutte le copertine che abbiamo realizzato dal nostro esordio sulle copertine della serie regolare, dal 421 ad oggi. Gli sfondi sono presenti in 14 copertine su 21...
Poi onestamente mi sembra un po' desolante misurare la riuscita di una copertina un tanto al chilo, a seconda di quanti dettagli ci sono, se ci sono gli sfondi e quanto sono curati e dettagliati....
ma soprattutto mi sembra un po' strano che non si capisca che queste cose (quanto dare spazio agli sfondi, che tipo di fondale raffigurare, ecc) non vengono decise dal copertinista, ma bensì dall'editor. Che ci descrive, in base al soggetto della storia, cosa vuole in copertina; e sulla base di ciò, noi la realizziamo cercando di favorire la migliore leggibilità possibile.

Non siamo certo noi a decidere cosa deve essere illustrato in copertina, e se ci debba essere uno sfondo, o meno. Noi realizziamo le richieste dell'editor cercando di farlo nel miglior modo possibile. Esistono diversi casi in cui lo sfondo è più che necessario, magari anche perchè parte integrante e protagonista della storia, e altre copertine dove il fondale non viene ritenuto neccessario dall'editor e non viene richiesto, perchè il focus di attenzione della copertina deve andare, come richiesta dell'editor, sul personaggio o sui personaggi. O tante altre situazioni in cui dato il soggetto in copertina, un fondale ultra dettagliato e particolareggiato, non risulterebbe adatto, inficiando la leggibilità e l'efficacia della copertina.

io credo che quando si fanno determinate critiche, a volte anche pesanti e a volte purtroppo anche un pizzico ingenerose, ci si dovrebbe rendere conto di quanti e quali siano i paletti che ogni copertinista riceve dall'editor, e di quanto a volte possano essere limitanti i confini molto precisi entro i quali egli deve muoversi.
Questo è anche il lavoro del professionista. Non possiamo fare gli artisti e far le cose come ci pare e piace. Non dipingiamo tele per conto nostro seguendo il nostro estro personale e le rivendiamo al collezionista privato....decisamente no.
Siamo chiamati da un committente a realizzare opere indirizzate a migliaia di lettori, dovendo muoverci tra mille paletti e regole, fin pure sulla scelta dei colori. Per cui è diversa la questione, molto diversa.

ma, cosa dire, mi rendo anche conto che i tempi sono questi, dove in italia abbiamo 59 milioni di allenatori di calcio, di critici d'arte, di critici di fumetti, ecc ecc ecc e chiunque si sente ormai in diritto di criticare a mani basse, anche non facendolo secondo i modi più giusti e opportuni, ma anzi, con un po' di leggerezza, talvolta.

Ovviamente ci tengo a dire che mi riferisco ad alcune circoscritte critiche di determinati utenti, non sto parlando certo di tutti gli utenti di questo forum, anzi. E ci tengo a ripetere che le critiche anche negative sono ben accette.

Ma quando leggo certe critiche, espresse con una certa leggerezza, che hanno onestamente poco senso... chiederei semplicemente di leggere critiche anche negative, per carità, ma maggiormente argomentate e fatte con maggior equlibrio, e, se me lo permettete, anche con maggior rispetto per il lavoro di un professionista che ce la mette tutta per fare le cose con impegno e passione, soprattutto poi se è parecchio appassionato del personaggio per cui sta lavorando.

Tutto qui. Scusate lo sfogo.

per il resto, scusate ancora l'intromissione, un saluto a tutti, e viva Dylan Dog sempre.
RC


Ultima modifica di R.Cestaro il lun mag 08, 2023 8:06 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #440 - E poi non rimase nessuno
MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 7:46 pm 
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Il mio commento è unico, in senso di singolo, e in quanto tale non rispecchia quello che pensa o dovrebbe pensare un forum. Si tratta di un singolo parere, e la libertà di espressione, giusta o sbagliata che sia, è legata al parere puramente personale, finché rientra nelle norme di questo luogo di discussione.

Infatti solo il mio nome viene fatto in questo post di risposta diffusa. Ad hoc.
Lo prendo come un eccesso d'attenzione non ricercata.

Non proseguo oltre per non cercare polemiche personalizzate, dove invece mi sembra che tutto questo adduca... aggiungo solo che in senso stretto (visto che si soppesa ogni sillaba da rivangare) per me questa copertina non ha valore specifico perché si può applicare benissimo ad uno qualsiasi dei 440 albi di DD pubblicati, come una di quelle illustrazioni da fiera appunto. Una qualsiasi, non una realmente esistita. Una qualsiasi per uno spot o una sagoma di Dylan da esporre appunto in quelle circostanze. Il discorso sulle ferie era ironico, ma se non è stata colta l'ironia, crescerà meglio prima di esser sradicata.

Il motivo del perché la copertina sia stata voluta (od imposta) così per il #440 non credo debba riguardare in senso stretto l'approccio di un consumatore come il sottoscritto quando si presente in edicola, davanti allo scaffale, e ne trae una sensazione seguita da eventuale giudizio. Se poi l'autore vuol fornire spiegazioni dettagliate ulteriori ben vengano... ma lo ripeto, per me rimane una copertina che non aggiunge nulla alla storia né si riconduce ad essa. E per me rappresenta un disvalore sottratto al feeling con l'albo. Potrei argomentare per ore oltre, ma non voglio tediare il resto degli utenti né ricadere in pleonasmi gratuiti per un confronto dialettico che non porta a smuovere nulla.

Un professionista deve sapere di non vivere in un mondo necessariamente di fan, ma di semplici consumatori.
Purtroppo chi lavora nei fumetti difficilmente ne prende atto.

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MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 9:40 pm 
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Raul, come si inquadrano, in questa tua bellissima filippica Cestaro pro domo sua, le due teste pressoché identiche di Dylan nelle copertine degli albi 429 e 436? Mi racconti il dietro le quinte di questa scelta? A cosa si deve la felice idea, ad una richiesta specifica dell'editor, oppure ad una vostra idea personale?

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MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 9:59 pm 
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bertuccia ha scritto:
Seguo solo due/tre discussioni qua!
Finalmente!


Non ti perdi granché delle nostre disquisizioni, però vedo che su Julia t'impegni molto.
Servirebbe non a caso qualche consulenza per le storie gialle...

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Ultima modifica di wolkoff il lun mag 08, 2023 10:18 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lun mag 08, 2023 10:16 pm 
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Ok, let's have a break dalle faccende ad personam e passiamo oltre, con scioltezza poco sciolta nel deliquio :| .

[...]

PREMESSA (appunto):

    Lasciate ogni plusvalenza personalizzata o' voi che v'apprestate a legger... nel senso che tutto che sto per scrivere è riferito ad un LAVORO ORGANICO, per cui non essendo tenuto io - diversamente dai protagonisti di Agatha Christie - ad associare tutto ad un singolo "colpevole" (od ovino espiatorio? Gli Agnelli c'entrano sempre...) nel processo di lavorazione, ci tengo a specificare che tutte le incongruenze da me, ed altri, rilevate nell'albo riguardano il suo status finale in quanto pubblicato in edicola, come prodotto organico risultante dall'operato di UNA SERIE di individui che c'hanno messo mano(morta?). Quindi non faccio nomi, ma chi mette la firma sul proprio lavoro, deve prendersene la responsabilità, anche se a quel lavoro collaborano diversi editor, supervisori, proofreader, consulenti artistici, ritocattori d'emblée, cugggini aficionados, e consiglieri da bar.
    Per cui, semplificando per osmosi metonimica, possiamo dire che le riserve elencate su queste incongruenze vertono essenzialmente su Vanzella in quanto autore dei testi, ma in realtà sappiamo tutti benissimo che il frutto finale di questo #440 deriva da un lavoro di team, buono o fallato che sia, e quindi queste responsabilità si possono sicuramente frazionare, ma di certo NON SPETTA a noi lettori travestirci da detective di filologia postmoderna per risalire alle varie personalità che hanno smanacciato l'opera fino alla sua versione definitiva, comprese le ragioni dietro questo smanacciamento
    .

Per il resto potete indignarvi quanto volete :o .

Io come lettore dovrei comunque indignarmi molto di più per la serie di FALLE LOGICHE che galatticamente costellano questo albo di presunta tenuta giallognola, fino ad infossarsi in un buco nero senza uscita di mancanza di rispetto per l'intelletto meno che mediocre del suddetto lettore medio.

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