Cravenroad7

stavolta ne hanno trovato uno tosto ,
noi eravamo all’acqua di rose

ottime osservazioni ,
a me mi ha salvato che l’oldboy non l’avevo letto.

Per parafrasare David Carradine in Kill Bill 2, film scritto e diretto da Quentin Tarantino, prodotto dalla Miramax e uscito nel 2004: "Mi trovi sadico? Sai, Dear Boy, mi piace pensare che tu sia abbastanza lucido persino ora da sapere che non c'è nulla di sadico nelle mie azioni. In questo momento sono proprio io all'apice del mio masochismo."

Ormai padroneggio alla perfezione l'arte di fare le citazioni postmoderne quelle belle d'autore, sottilissime, concise, e per pochi intenditori. Sono pronto per scrivere Dylan, Roberto?

Parole sante! Ti sei salvato... La storia della Baraldi dell'Oldboy è allucinante, cento volte peggio di questa. Però quella di Cavaletto e Rinaldi lo risolleva di molto.

Grazie sempre, Goblin!

Ma la bruttezza del braccio della ragazza disegnata da Mari, con quella zampa da gallina al posto della mano, è qualcosa di inarrivabile!
Come si fa ad approvare un simile scempio? Non è arte, o interpretazione, o stile, è un orrore!

Bertuccia, per favore non toccare questo tasto, che il mio telefono non ha memoria sufficiente per fotografare tutti gli orrori di Buongiorno tenebra...

Però ti giuro, te lo devi leggere, io pagherei per leggere la tua opinione su quella storia! Facci un pensierino...

Votato mediocre, diciamo un pò la media tra i disegni da 9 e la storia da 1, un bel 5 secco di media.

Stufo stufo di ste storielle da adolescenti coi pruriti e le crisi esitenziali, ma lo hanno capito che noi lettori di DD abbiamo 47 anni (io), 40 e più tantissimi, qualche 30enne salito tardi e qualche 50 enne qua e là.

Basta con sta roba bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa per cairità

Non ho contato le frasi ad effetto per non farmi del male, frasi ad effetto poi... frasine da copia-incolla dal bignami delle frasi-fatte-ad-effetto-per-adolescenti.

Non ce la faccio più, perchè lo compro perchèèèèèèèèè

Ieri ad un mercatino ho visto in vendita l'intera sequenza 375/400 in buone/ottime condizioni a 1€ l'uno.

Se penso che per questi albi di cui se ne salvano si e no una decina ho speso qualche cosa come 90 euro mi viene male...

Aridateme i raminghi!!!

Avoja, con quel monologo rrobertino avrebbe riempito 4 pagine di sceneggiatura! Però temo tu sia in ritardo. La nave è salpata e le decisioni sono altrove...
Il fatto è che le storie (anche le brutte) non erano così "Cioè" neanche quando i lettori della testata erano tutti adolescenti.

Quando è uscito? Lo cerco!

Lo trovi ancora in edicola, è uscito a metà agosto. Propedeutica alla lettura questa risposta della Baraldi, tratta da un'intervista del 2018 appena scoperta in cui, ovviamente, si trovano elencate metà delle "idee" lette negli albi più recenti, ultimo compreso!

Domanda: Scrivere è reinventarsi continuamente?
Risposta di BB: Per me è inevitabile. Non potrei pensare di recitare una sorta di “repertorio letterario”. Ogni romanzo, anche quando fa parte di una serie, porta con sé tematiche e spunti di riflessioni scaturiti dal momento in cui lo sto scrivendo.

Se lo dici tu tu, Barbara...

Dear, se pensavi che ero sadico prima, beccati questo link all'intervista!

http://www.milanonera.com/intervista-ba ... re-oscuro/

Domani lo cerco in edicola a tutti i costi.
Un simile assaggio di bruttezza, questo Old boy, lo merita. Anche la scompostezza della ragazza è meritoria di menzione, oltre alla mano rachitica.

Jenny è pazza, lo sanno tutti.
Ma Alba no, Alba è chiara: al di là della timidezza e della secchionaggine nulla sappiamo (tranne un particolare piuttosto comune su cui non credo proprio che avrebbero potuto basare un albo). Avrebbero potuto affibbiarle qualunque altra turba, o anche nessuna.
Quella non è sbagliata in sé, ma per Jenny non c'era scelta.

Orrore e glicemia a mille dopo la visione delle vignette baraldiane postate da Keanu! :-\

Mai come in questo caso, ambasciator non porta pena!
Comunque mica sono finite, eh, è solo che postarne ancora mi farebbe veramente perdere troppo tempo. La cosa mi sembra sufficientemente evidente già così.

La ragazza è in quella posa che al mio paese si chiamerebbe a gamb' apìrt! Mi saprai dire quando avrai modo di leggerlo. Soddisfatti o rimborsati!

A me sembra che tutti questi "nuovi" autori concepiscano (inconsapevolmente, magari) il loro lavoro come fanfiction anziché scrittura. Tentano di attenersi all'idea (fondata o meno) che si è maggiormente diffusa del personaggio replicandone le idiosincrasie, ma non cercano veramente di SCRIVERE. Non dico scrivere Dylan Dog, ma proprio scrivere e basta. Dylan Dog è storicamente un fumetto pieno di citazioni, quindi negli ultimi anni è Dylan che si è messo a citare continuamente cultura pop mentre parla. Ma quando mai si è comportato in maniera così pedante? E anche se fosse, chi può trovare simpatico un simile rompicoglioni?
Analogamente: Dylan Dog è il Bonelli delle cose "profonde". Questo lo stereotipo che si è diffuso (aderente o meno che sia alla verità) a partire dagli anni '90. Quindi periodicamente ci si deve ritrovare queste tiritere sulla depressione, sulle insicurezze sociali, sulla crescita, tutte piene di luoghi comuni e banalità, ma che gli autori fanno pesare come se stessero snocciolando perle di saggezza. Mentre invece non raggiungono la stessa profondità di un post su Facebook.

Come qualcuno, anche un lettore di vecchia data (che poi sono gli unici che comprano Dyd; da decenni non incontro uno un adolescente che lo avvicini), possa trovare piacevole questa roba è al di là della mia comprensione. Anche Sclavi scriveva banalità ogni tanto, intendiamoci, ci sono dei predicozzi in certi numeri che lévati, ma almeno sapeva renderle digeribili in termini di ritmo e scrittura.

Comunque al di là di tutto, al di là di ogni processo alle intenzioni, qui il problema di fondo è uno: per me, questi scrittori non hanno niente da dire. Non hanno idee. E anche quando dovrebbero limitarsi a intrattenere, non hanno mestiere.

Tex - per dire - si regge parecchio sul mestiere. Gli autori non vanno in cerca di contenuti "profondi" né i lettori se li aspettano. Sarebbe assurdo leggere un intero volume di Tex tutto incentrato sui sensi di colpa che nascono dal togliere la vita a un altro uomo. Non c'entrerebbe nulla. Non dico che sia un fumetto superficiale, a volte emergono ritratti psicologici non banali o temi anche drammatici (l'emarginazione dei nativi americani, per dire), ma sono sempre componenti distinte di una storia la cui finalità primaria è quella di intrattenere in maniera intelligente. Se non hai mestiere, se non sai gestire tempi/dialoghi/tensione Tex non puoi scriverlo. C'è poco da fare. Dylan invece sì. O meglio, si pubblicano storie di Dylan praticamente NULLE in ogni componente, mentre invece Tex (con alti e bassi nella sua storia editoriale anche recente) non le lascerebbe passare.

Che Recchioni abbia pesantemente influenzato questo andamento, anche a causa di una personale concezione della pop culture che - almeno per come si è espresso più volte nel corso degli anni - è per me completamente sbagliata, lo trovo evidente. Però non è certo l'unico ad aver dato il via a una tendenza che purtroppo non riguarda solo il fumetto, ma anche la letteratura italiana, il cinema e probabilmente anche la musica (non seguo musica, quindi non so; presumo). Io vedo delle affinità tra il Dyd degli ultimi anni e certi giallacci italiani dozzinali che infestano le librerie e che vendono come il pane (anche se sono dimenticati abbastanza presto, credo).