Cravenroad7

Alla fine l'ho letto, riuscendo ad andare oltre la copertina inguardabile.
È un buon albo, condivido i pensieri soprattutto di rimatt, ma non ho gradito che non ci fosse Tex. E potevo anche leggermi la trama prima, ecco

Comunque ero qui commentare il texone Old South, grandissima prova del "nostro" Casertano. E che emozione rivedere le sue tavole in formato gigante!
224 pagine disegnate a mio modesto parere molto bene che dimostrano anche un certo feeling per i canyon desolati e le facce truci degli Apache. Casertano non si snatura, tuttavia, e sono riconoscibili espressioni dei volti e inquadrature dal basso che l'hanno reso celebre su DyD. Promosso a pieni voti.
La storia di Ruju è carina, senza infamia e senza lode, ben orchestrata e senza troppi colpi di scena, nel solco della nuova classicità boselliana.

Non sono aggiornato sul tema: si sanno già nomi di disegnatori al lavoro sui futuri texoni?

Concordo in pieno e non aggiungo nulla. Augh!

Anche per me un buon Casertano, a parte alcuni primi piani di Carson che non mi hanno convinto.
Disegni 8, storia di Ruju 6.

Rispolvero il topic per segnalare che in edicola è uscito l'albo ALLA RICERCA DELLE NAVI PERDUTE, di Boselli & Bruzzo.
Primo di quattro albi di una storia ambientata nei Territori del Nord Ovest ed in seguito nell'artico.

Due navi britanniche, la “Erebus” e la “Terror”, partite alla conquista del Passaggio a Nordovest, sono scomparse nell’Artico da quasi mezzo secolo, quando una spedizione scientifica s’inoltra per cercarle nei territori selvaggi del Canada. Ne fanno parte ufficiali e scienziati inglesi e due cacciatrici d’eccezione: Dawn e Dallas. Ma gli indiani del Nord sono in tumulto e, temendo che anche questi esploratori facciano una brutta fine, Jim Brandon chiama in aiuto Tex e i suoi pards…

Il primo albo, pur essendo molto ma molto introduttivo, preannuncia quella che sembra essere una storia epica dei pards.

Presto per giudicare, ma le premesse per una storia interessante ci sono tutte.
C'è l'interesse per il mistero storico della scomparsa delle due navi, torna il fascino del Grande Nord e tornano due personaggi femminili indimenticati, la ragazza dello splendido Nei territori del Nordovest e di Alaska! e la sorella di Kid Rodelo.

Segnalo, visto che ancora non è stato fatto, la splendida iniziativa che è iniziata questa settimana, vale a dire la ristampa anastatica delle prime strisce texiane.

Dopo aver preso la prima uscita, promuovo su tutti i fronti l'iniziativa (che continuerò a seguire con entusiasmo): gli albetti sono quelli originali, senza censure (refusi compresi!), la confezione è ottima, la stampa pare buona. E il prezzo è adeguato.

Lunga vita a quest'iniziativa, finalmente e davvero importante.

Buonasera a tutti.
Per chi ne avesse voglia, può recuperare la nostra intervista a Mauro Boselli sul canale YouTube di POP CULTURE:

https://youtu.be/73G2GVJuL7s

Stasera alle 21:30, la crew POP CULTURE avrà il piacere d'intervistare GIORGIO GIUSFREDI, sceneggiatore di TEX WILLER e ZAGOR, co-curatore e sceneggiatore di DAMPYR .

https://youtu.be/ltmGRxIk-fo

Stasera alle 21:30, la crew di POP CULTURE avrà il privilegio di intervistare RAUL E GIANLUCA CESTARO. Con loro parleremo del RITORNO DI MEFISTO, del numero 738 di TEX "IL MANICOMIO DEL DOTTOR WEYLAND" e delle nuove copertine di DYLAN DOG.

In diretta su POP CULTURE:

https://youtu.be/5HJm6ZtIZXo

Da aprile è iniziata con "Il manicomio del dottor Weyland" la lunga saga che vede il ritorno di Mefisto, per la prima volta in coppia con il figlio Yama. Saranno due storie collegate per un totale di sette numeri, un record.
I primi due albi (soprattutto il secondo, in edicola ora, "i misteri di San Francisco) sono al momento una delle storie più cupe mai viste su Tex, per gli elementi horror ma anche perché, cosa rarissima, vediamo un Tex oltre che prigioniero anche in forte difficoltà psicologica.
Storia quindi che si preannuncia epica e probabilmente evento Bonelli dell'anno.
Voto (momentaneo): 10.

La sto comprando ma la leggerò solo alla fine!
Mi aspetto tantissimo e sono contento che i primi riscontri siano positivi.

Personalmente, i ritorni di Mefisto sotto Nizzi furono tutto meno che entusiasmanti (forse anni fa ne avevamo parlato già in questo topic)

La tripla con Mefisto disegnata dai Cestaro è un'ottima storia di ambientazione urbana (San Francisco). Boselli imbastisce una trama densa e accattivante, i Cestaro fanno un lavoro immenso.
Nel complesso, voti alti ma, dai commenti entusiasti in giro, ammetto che mi aspettavo qualcosa di più
Comunque, tutto grasso che cola.

Il texone Manfredi-Freghieri è, invece, una buona storia e nulla più che, per un motivo o per l'altro, perde malamente il confronto con altri texoni recenti. Bello comunque il parapiglia finale con cui si risolve la vicenda!

Se qualcuno è interessato a leggere il miglior prodotto Bonelli degli ultimi anni, in edicola può trovare il Texone "Per l'onore del Texas" di Boselli e Dotti.

Difficilmente ho mai letto un fumetto Bonelli che trasuda Storia come questo.
Voto 9,5

È un classico albo di Tex Willer, quindi è più che consigliato a tutti quelli che apprezzano questa collana. Chi la detesta (e qualcuno c'è) è meglio che si astenga...

Mi dispiace andare controcorrente, ma un'opinione contraria almeno ci vuole.

A me Tex non piace più da decenni, perchè trovo le storie troppo ripetitive all'infinito, dove si cambia soltanto qualche particolare qua e là, i personaggi li trovo banalissimi e hanno pochissime differenze tra di loro, tant'è che se metti una frase in bocca a un personaggi invece di un'altro non cambia nulla, visto che ripetono sempre le stesse battute all'infinito (peste, corna, satanasso, voglio bistecche alte due dita con contorno di patatine fritte).
Ma la cosa che mi piace di meno, è che ho notato che Tex Willer fa il ranger, solo perchè vuole dimostrare di non essere un rinnegato, perchè è amico degli indiani, e vive in mezzo a loro nella riserva navajo, e quindi per evitare di mettersi contro l'esercito, deve tenersi buono il governo americano, combattendo i fuorilegge e proteggendo il popolo, ma secondo me è un lavoro che fa di malavoglia e non gli piace veramente, visto che molte volte Tex Willer faceva capire chiaramente che voleva nella sua riserva a fare una vita tranquilla all'aria aperta, infatti ogni volta che la gente gli offre ospitalità dopo avere sconfitto i cattivi, lui ha sempre fretta di tornarsene a casa sua.

Ovviamente si tratta solo di un parere personale e basta.